Ivan Basso

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    Ivan Basso

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    Photo: © Roberto Bettini


    Ivan Basso (Gallarate, 26 novembre 1977) è un ciclista italiano. Vive a Cassano Magnago (Varese), è sposato con Micaela e ha due figli, Domitilla e Santiago.

    Nelle categorie giovanili del ciclismo Basso ha raccolto molti successi: dopo il 2° posto al mondiale juniores di San Marino del 1995, vince a Valkenburg nel 1998 il titolo mondiale Under 23.
    Ivan Basso diventa professionista nel 1999, e nello stesso anno ottiene la sua prima vittoria: una tappa del Regio Tour.
    Nel 1999 partecipa per la prima volta al Giro d'Italia, ma si ritira dopo 7 tappe; l'anno successivo è nuovamente iscritto alla corsa rosa e conclude 52°.
    Ha ottime doti da scalatore, pur non essendo un grimpeur, e mette in mostra queste sue doti al Mont Faron, dove nel 2001 vince una tappa del Giro del Mediterraneo.
    Inizialmente sembrava soffrire le gare a cronometro, ma nelle ultime stagioni ha dimostrato buone doti anche in questa specialità. Appunto in virtù di queste doti che ne fanno un atleta pressoché completo si è ben comportato nelle ultime stagioni al Tour de France.
    Nel 2002 è giunto 11° in classifica generale, vincendo la speciale graduatoria degli Under25. Dopo il 7° posto del 2003 si migliora ancora e nel 2004 sale sul terzo gradino del podio (dietro a Lance Armstrong e Andreas Kloeden), conquistando anche la difficile tappa di La Mongie.
    Nel 2004 alla prestazione del Tour si aggiunge il Giro dell'Emilia e il 3° posto al Giro di Lombardia.
    Nel 2005 al Giro d'Italia ha sofferto una grave crisi a causa di un virus intestinale nella tappa che prevedeva la scalata al Passo dello Stelvio; ciò nonostante ha recuperato la salute aggiudicandosi due tappe consecutive, una per distacco con arrivo in salita (Limone Piemonte), e l'altra nella cronometro tra Chieri e Torino. Nello stesso anno è arrivato secondo al Tour de France dietro Lance Armstrong con un distacco di 4'40", tentando più volte di attaccare il campione statunitense, e regalando un vero e proprio show sui Pirenei, quando, con una serie di scatti a ripetizione, è riuscito a scalzare dalla piazza d'onore l'olandese Michael Rasmussen. Finisce la stagione vincendo il Giro di Danimarca da vero e proprio dominatore, aggiudicandosi ben quattro tappe.
    La stagione del 2006 vede un Ivan Basso in ottime condizioni, specie per il grosso lavoro che lo ha portato a migliorare sia in salita sia nella cronometro. Numerose le gare a cui si dedica, a cominciare dalla Milano-Sanremo di marzo. Le gare vanno dall'Italia, all'estero ed è proprio lì che Basso ottiene i primi positivi risultati stagionali con la vittoria della seconda tappa del Criterium International e del Criterium stesso, per poi passare al circuito di Sarthe. La sua preparazione si è alimentata con la partecipazione alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi in vista del Giro d'Italia che lo ha visto, non solo vincitore della maglia rosa per 2/3 della gara e poi sul podio, sul gradino più alto a Milano, ma anche vincitore con la sua squadra (CSC) della crono a squadre della quarta tappa e vincitore di altre tre tappe, l'8°, quella sulla Maielletta, la 16° e infine la ventesima, quella che prevedeva tre forti asperità, tra cui il Mortirolo, il Gavia e l'arrivo all'Aprica; vittoria che ha dedicato al suo secondogenito Santiago, nato proprio il giorno prima. Alla fine della tappa è arrivata la contestazione del suo compagno di fuga Gilberto Simoni, che a suo dire lo aveva aspettato per una sua richiesta in discesa e che Ivan ha staccato sull'ultima salitella.

    Operación Puerto
    Il 30 giugno 2006, dopo uno scandalo scoppiato in Spagna relativo al doping chiamato Operación Puerto, Ivan Basso viene estromesso dalla partecipazione al Tour de France, che sarebbe iniziato il giorno successivo: alla vigilia era considerato uno dei favoriti per la vittoria finale della corsa con Jan Ullrich, anche lui coinvolto nello scandalo. Il Tour viene vinto dall' americano Floyd Landis ma la vittoria dell'americano è stata annullata, e così il Tour viene assegnato allo spagnolo Pereiro Sio.
    In seguito a questo scandalo, Basso viene sospeso dalla propria squadra, e anche il suo direttore sportivo Bjarne Riis prende le distanze da lui. Successivamente, la mancanza di sviluppi della vicenda porta lo stesso Rijs a una riapertura e a un possibile ritorno del corridore nella Csc. Il 12 ottobre la Procura antidoping del CONI archivia l'inchiesta nei confronti del varesino, che è quindi libero di tornare alle corse.
    Il 18 ottobre, avviene il divorzio consensuale tra il corridore varesino a il team di Bjarne Rijs. In una lettera aperta Basso ha comunque ringraziato la CSC e Rijs per il supporto e le opportunità concessegli negli anni in cui ha gareggiato con loro, affermando di volersi rimettere in gioco con la speranza di poter trovare la stessa professionalità trovata nella squadra danese. L'8 novembre viene ufficializzato il passaggio alla Discovery Channel.
    Il 24 aprile 2007, Basso viene sospeso dalla Discovery Channel in seguito alla riapertura del caso Operación Puerto da parte del CONI. Il 30 aprile, il Team annuncia che il contratto di Basso sarà rescisso. Dal canto suo, Basso chiede di abbandonare la squadra per "motivi personali legati alla riapertura delle indagini da parte del CONI." Basso s'incontra quindi con Bill Stapleton, General Manager della Discovery Channel, e Johan Bruyneel, Direttore della squadra; i due si dicono d'accordo nel consentire a Basso di abbandonare la squadra americana.
    Il 7 maggio Ivan Basso ammette le proprie responsabilità, confessando il tentativo di utilizzare pratiche dopanti (l'autoemotrasfusione) in vista del tour 2007, e decide di collaborare con la procura antidoping del Coni, primo in Italia a compiere una simile scelta. Il presidente della Federciclismo, per evitare un altro "caso Pantani", ha chiesto alla stampa e all'opinione pubblica di rimanere vicino al corridore varesino. Il giorno successivo rettificherà le proprie dichiarazioni, ammettendo di aver contattato Fuentes (medico coinvolto nell'Operaciòn Puerto) in un momento di debolezza ed essere a cooscenza del giro di sostanze dopanti, ma di non averne mai fatto uso.
    Il 15 giugno è stato condannato a due anni di squalifica dalla Commissione disciplinare della Federciclismo italiana, periodo al quale vanno detratti i 7 mesi e 24 giorni gia' scontati. Pertanto potrà ritornare a gareggiare il 24 ottobre del 2008.

    (Per maggiori informazioni sul CASO BASSO e sull'Operacion Puerto cliccate sui link)

    Nell'aprile 2008 annuncia insieme alla Liquigas di aver raggiunto un accordo per le stagioni 2009 e 2010. Per prepararsi al meglio al prossimo anno, contemporaneamente al Giro d'Italia, ne ha svolto uno suo di una settimana con l'assistenza di Aldo Sassi. L'allenamento comprendeva tappe di salita con pendenze molto elevate, altre con pendenze più abbordabili e un paio di prove a cronometro.
    Il 24 ottobre 2008 è terminato il periodo di squalifica. Due giorni dopo partecipa alla prima gara dopo la squalifica, la Japan Cup, arriva terzo, dopo Damiano Cunego e Giovanni Visconti.
    Il 2009 è l'anno del grande ritorno, a gennaio si prensenta al Tour San Luis, in Argentina e si classifica 5°. Ad aprile disputa il Giro del Trentino come antipasto del Giro d'Italia, e si impone nella classifica finale tornando alla vittoria dopo 3 anni.
    Al Giro d'Italia si presenta come uno dei favoriti, anche se la sua tenuta nelle 3 settimana è ancora un mistero dato il lungo stop che ha subito. La Liquigas porta una squadra fortissima con due punte: lo stesso Basso e Franco Pellizotti, e un eccellente gragario come Sylwester Szmyd. Nonostante questo Basso delude le aspettative, infatti non riesce a tenere il passo dei migliori in salita, e a cronometro non è più quello di tre anni fa, si metterà quindi a supporto di Pellizotti nelle ultime tappe, aiutandono a salire sul podio. Conclude comunque in 5° posizione, che come ritorno non è male.
    Dopo il Giro d'Italia si prende un periodo di riposo e successivamente inizia la preparazione alla Vuelta a Espana, anche qui con l'intenzione di fare classifica. La liquigas porta anche qui una squadra all'altezza, ma si ripete la situazione del Giro d'Italia, in salita fa fatica a rimanere con i più forti, ma prima della cronometro finale di Toledo occupa comunque la terza posizione in classifica, che poi perderà a favore di Cadel Evans, chiudendo quindi 4° in classifica generale.
    Franco Ballerini lo convoca per i mondiali di Mendrisio, dove fa il gregario di Damiano Cunego che poi terminerà solo 8°



    Squadre

    * 1999: Riso Scotti-Vinavil
    * 2000: Amica Chips
    * 2001: Fassa Bortolo
    * 2002: Fassa Bortolo
    * 2003: Fassa Bortolo
    * 2004: Team CSC
    * 2005: Team CSC
    * 2006: Team CSC
    * 2007: Discovery Channel
    * Ott 2008: Liquigas
    * 2009: Liquigas - Doimo
    * 2010: Liquigas - Doimo


    Palmares

    2000
    * 2 tappe al Regio Tour, una in linea e una a cronometro

    2001
    * tappa al Giro del Mediterraneo (Mont Faron)
    * tappa alla Bicicletta Basca
    * tappa al Giro d’Austria

    2002
    * Classica Rominger
    * Miglior giovane (maglia bianca) al Tour de France

    2004
    * Criterium di Surhuisterveen
    * Criterium di Rhede: GP Bitburger
    * Grand Prix Jyske Bank
    * Acht van Chaam
    * 1 tappa al Tour de France: Castelsarrasin-La Mongie.
    * 3° nella classifica finale del Tour de France
    * Giro dell'Emilia

    2005
    * Trofeo Città di Borgomanero (Crono a coppie con A. Peron)
    * Ru Cup
    * Criterium Emmen (Gouden Pijl)
    * 4 tappe e classifica finale del Giro di Danimarca
    * Dernyspektakel Wolvertem
    * Circuito di Stiphout
    * 2 tappe del Giro d'Italia (indossa la maglia rosa per 2 giorni): Varazze-Limone Piemonte, cronometro individuale Chieri-Torino.
    * 2° nella classifica finale del Tour de France, dietro a Lance Armstrong

    2006
    * GP Formaggi Guffanti, sratch.
    * Gran Premio SBS
    * Circuito di Salò
    * tappa e classifica finale del Criterium International
    * 1 tappa al Circuit Sarthe
    * Giro d'Italia (indossa la maglia rosa per 13 giorni)
    * 4 tappe del Giro d'Italia: crono squadre Piacenza-Cremona, Civitanova-Passo Lanciano, Rovato-Trento/Monte Bondone, Trento-Aprica.
    * Cronoscalata Miasino-Mottarone

    2009
    * Classifica finale del Giro del Trentino

    wikipedia.org - Vince™


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    SPOILER (click to view)

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    Edited by Vince™ - 31/12/2009, 15:11
     
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    Ecco l'intervista di Pier Bergonzi a Basso
    "Qualche giorno fa mia figlia Domitilla, 4 anni, stava perdendo la pazienza. Mi ha detto: uffa babbo, ma che ti diano la squalifica e basta! Mi ha spiazzato. Aveva capito tutto. Mi si è acceso un sorriso, le ho accarezzato la testa: vedrai che il babbo ti riporterà sul podio del Giro...". Ivan Basso ha cavalcato montagne russe di emozioni, fino alla sentenza della Disciplinare. Ora appare sereno, disincantato. Basso si vede già lì, al 24 ottobre 2008, la data del suo rientro alle corse. Avrà quasi 31 anni e altre 4 o 5 stagioni per riscrivere la sua storia. Maglietta a girocollo e borsettina a tracolla, davanti a un caffé americano Ivan Basso ha l’aria disinvolta di uno studente universitario. Il viso affilato e quella vena che affiora sulla fronte ci fanno pensare, però, all'atleta in piena attività. "Continuo ad allenarmi di brutto - dice con uno scatto -. Anche oggi (ieri, ndr) 5 ore nel Varesotto, con le salite di Cuvignone, Sacro Monte e Brinzio. Ho incontrato Zanini e un po' dei soliti dilettanti. Pedalo tutti i giorni. Minimo 3, massimo 6 ore. Mi sento come un professionista disoccupato. E siccome voglio avere ancora un posto di lavoro, mi tengo pronto. E fin dalla prima gara sarò competitivo".
    Come ha "incassato" la squalifica di due anni, senza sconti?
    «Come una liberazione. Come una pagina che si chiude. In questa vicenda ho sbagliato due volte. La prima andando dal dottor Fuentes e la seconda nascondendo anche a me stesso la verità. Era giusto che io pagassi un prezzo alto".
    Ha avuto chiamate, messaggi di solidarietà?
    "Sì, da parte di molti. Ma non voglio fare nomi, non sarebbe giusto. Diciamo che gli amici veri non mi hanno mai abbandonato. Gli altri erano soltanto piccoli personaggi saliti sul carro del vincitore. Questi proveranno a tornarci. So come va il mondo".
    Ha sentito anche Armstrong?
    Non ho mai perso il contatto con Lance. Mi manda degli sms, quelli che lui li chiama 'Pins'".
    Qual è stato il giorno più difficile?
    Quando ho dovuto spiegare a mia moglie quello che era successo. Per fortuna Micaela ha capito e mi sta vicino".
    Il giorno migliore?
    "Quando sono riuscito a raccontare tutto al procuratore Ettore Torri. Anzi, colgo l'occasione per ringraziarlo. Ha avuto grande rispetto per me. Ha fatto benissimo il suo mestiere. Con lui mi sono sentito a mio agio e grazie a lui mi sono liberato di un peso".
    Ne parla come se si sentisse vittima degli avvenimenti.
    "La verità è che, a un certo punto, mi sono sentito prigioniero delle mie bugie. Nessuno sapeva dei miei rapporti con Fuentes e nessuno poteva aiutarmi ad uscire da quel vicolo cieco".
    Eppure lo stesso Torri non crede che lei abbia raccontato tutto.
    "Ho fatto cinque viaggi a Madrid, che corrispondono alle 5 sacche di sangue conservate, che non ho utilizzato. Ho raccontato tutto quello che sapevo. Certi personaggi di cui mi hanno fatto il nome non li ho mai conosciuti. Capisco che se uno racconta bugie per un anno debba faticare un po' per recuperare credibilità".
    Resta sempre quella domanda. Perché Basso, il corridore dal passato impeccabile, si mette sulla pericolosa via di Fuentes?
    "Mi sentivo pronto a vincere i grandi giri, e la paura che mi mancasse qualcosa mi ha fatto commettere un grave errore. È stata una cazzata. Una debolezza per la quale ho chiesto e chiedo scusa a tutti quelli che avevano fiducia e si sono sentiti traditi".
    Si può vincere un Giro d’Italia senza doping?
    "Certo. Non abbiate altri dubbi. La mia carriera non è fatta di flash nè di risultati improbabili. Ero un campione fin da ragazzino e sono sempre migliorato. Andate a vedere i dati del mio ematocrito. A 18 anni era intorno al 43 per cento. Lo stesso dato di quando ho vinto il Mondiale under 23 nel 1998 e del 2006, quando ho vinto il Giro. Nel 2005, l'Uci mi citava come esempio per la regolarità e la credibilità dei miei valori".
    Potrà tornare a correre alla fine della stagione 2008. Con chi?
    "Si sono già fatte avanti tre squadre. Ma mi sembra un po' presto per decidere. Riparliamone nell'estate del 2008. Vorrei trovare un gruppo che creda nei miei obiettivi, che restano ambiziosi".
    Dove porta i suoi sogni?
    Il mio obiettivo di sempre era il Giro d’Italia. L'ho centrato nel 2006, ma adesso è come se tutto si azzerasse. Per rivincerlo, io lavorerò come prima, più di prima. Questa è la mia sfida".
    Può tornare il Basso maglia rosa del 2006?
    "Una lunga sosta può addirittura farmi bene. Tornerò che non avrò nemmeno compiuto i 31 anni e penso che fino ai 35-36 potrò essere competitivo. Su questo non ho dubbi".
    Come si sta organizzando la sua lunga attesa?
    "Tanto per cominciare starò molto di più a casa. Voglio godermi la mia famiglia. Micaela, Domitilla e Santiago avranno un marito e papà Ivan molto presente. Ma continuerò ad allenarmi come se fossi sempre in attività. Gare cicloturistiche? No, penso di no. Potrei fare qualche raid in giro per il mondo. Ne ho in mente uno pazzo: 7 giorni in Patagonia, 1.000 chilometri. In mountain bike".
    La sua giornata tipo?
    "Sveglia alle 7. Un'ora di ginnastica, con gli speciali esercizi alla megapalla per la schiena. Poi porto Domitilla all'asilo e sono pronto per la bici. Minimo 3, massimo 6 ore al giorno. Un'uscita alla settimana è dedicata alla bici da cronometro".
    Con quali bici e quali maglie si allena?
    "Uso le maglie 10-2, quelle della fondazione di Lance Armstrong. Bici anonima, naturalmente. Ma più costruttori mi hanno fatto avere gli ultimi modelli della loro produzione. Ecco, nei prossimi messi mi impegnerò a testare materiali diversi, ruote e posizione. Credo che in questo campo ci siano ancora grandi margini di miglioramento".
    Che fine hanno fatto i suoi sponsor?
    "Quando ho lasciato la Discovery Channel ho interrotto i rapporti con tutte le aziende che erano legate a me. Ma tutti gli sponsor mi hanno rinnovato la fiducia. Mi hanno detto: "appena torni, vogliamo essere con te"".
    Ha seguito l’ultimo Giro d’Italia?
    Certo, tutti i giorni. È stata una corsa bellissima con un grande vincitore. Sono felice per Di Luca. Mi ha sorpreso Andy Schleck: è un potenziale vincitore di Giro e Tour".
    Il suo favorito per il Tour de France?
    "Vinokourov è una pedalata davanti a tutti. Poi vedo Sastre e Leipheimer".
    Una curiosità: Birillo c’è sempre?
    "Certo, il mio cagnolino c’è, c’è sempre".

    da «La gazzetta dello Sport» del 17 giugno 2007 a firma Pier Bergonzi
     
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  3. Vince™
     
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    Ivan Basso a RTL: «Mi pento di non aver parlato prima»
    L'errore di cui Ivan Basso è più pentito è di "avere ammesso tardi" le sue colpe in merito al suo coinvolgimento nello scandalo doping della Operacion Puerto. Il ciclista lombardo venerdì scorso è stato squalificato per due anni. "Io ho fatto quello che mi sono sentito, probabilmente l'ho fatto troppo tardi ed è stato un errore nell'errore", ha detto oggi Basso ad RTL 102.5. "L'ho fatto perché ne sentivo il bisogno, ho pensato che fosse giusto così, ognuno reagisce nel modo in cui ritiene più adeguato. Mi dispiace per tutto, solo che ormai non si può tornare indietro, si può solo andare avanti e cercare nei prossimi anni di recuperare in parte quello che ho perso". Basso, onestamente, evita poi di ergersi a paladino dello sport pulito: "Io forse sono la persona meno indicata in questo momento per dare un consiglio, però la risposta del pubblico all'ultimo giro d'Italia credo sia stata significativa, alla gente piace il ciclismo questa è la cosa più importante".

    tuttobiciweb
     
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  4. f23zelk
     
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    IVAN IL TERRIBILE

    mettetelo nei campioni!!
     
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  5. Vince™
     
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    al massimo dovremma fare una sezione col nome: "i grandi dopatoni"
     
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  6. Triat82
     
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    intanto l'anno graziato

    già ha scontato parte della pene di due anni,
    nel 2008 torna il corsa...

    grande Ivan
     
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  7. woolf
     
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    Adesso è sempre in tv e, stamattina come ha detto vince è andato a rtl, speriamo che quello che ha affermato a rtl sia vero, cioè che quando torna non si dopa.
     
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    CITAZIONE
    Adesso è sempre in tv

    farà la fine di bettarini.... a farsi toccare il culo al programma della de filippi... :asd:
     
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  9. xGarzox
     
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    CITAZIONE
    al massimo dovremma fare una sezione col nome: "i grandi dopatoni"

    io sn pienamente d'accordo :asd: :asd: :asd:

    cmq ho letto un articolo in cui si diceva che Basso presenterà Uno mattina
     
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  10. Leonardo19
     
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    io credo che dovremmo essere orgogliosi di avere un corridore del genere.
    Nessuno è riuscito costantemente a stare alla ruota di Lance Armstrong. Solo lui.
    E poi per quanto un corridore si possa dopare nessun altro sarebbe riuscito a vincere un giro d'Italia con 9 minuti e 18 secondi di distacco dal secondo in classifica.
    Io spero che torni più forte di prima anche se credo che sarà molto difficile. L'età avanza anche per lui.
    Il ciclismo purtroppo è pieno di queste macchie, ma io credo che andrebbero cercate un po' dappertutto. Come mai Basso non è mai risultato positivo a niente nei controlli durante il giro d'italia 2006 ed è stato coinvolto solo con delle intercettazioni telefoniche? Questo dovrebbe far riflettere un po' su tutto e forse la squalifica inflittagli va ben oltre il doping. Erano 7 anni che Armstrong vinceva il tour de france e si stava per aprire l'era basso. Hanno fatto in modo che non si aprisse. Secondo me il tour dell'anno scorso è stato un vero fallimento: basti pensare ai protagonisti...il vincitore (Pereiro), un mediocre in tutto...mediocre scalatore, mediocre cronoman, mediocre passista; poi abbiamo Landis, che era addirittura un mediocre grecario di Armstrong.
    Se ci fosse stato Basso non ci sarebbe stata storia, ma almeno in salita avremmo visto qualcosa di bello che sicuramente è mancato.
     
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  11. xGarzox
     
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    CITAZIONE
    Se ci fosse stato Basso non ci sarebbe stata storia, ma almeno in salita avremmo visto qualcosa di bello che sicuramente è mancato.

    basso in salita non mi ha mai fatto vedere niente di bello prefererisco un tour in mano ai mediocri (l'attacco di leiphmer nella prima tappa in salita, la vittoria di menchov, sastre che attacca sui tornanti) che in mano al solito exstratterestre (prima americano e poi italiano) che sale con il rapportone non cede mai un giorno e fa la selezione italiana...bella cagata!...

    CITAZIONE
    Come mai Basso non è mai risultato positivo a niente nei controlli durante il giro d'italia 2006

    come esistono le sostanze dopandti esistono le sostanze per non risultare positivi a certi controlli
     
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  12. Leonardo19
     
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    a me non piacciono molto gli attacchi degli uomini fuori classifica. Sono fini a se stessi, a una breve pubblicità per i loro sponsor o magari a una semplice vittoria di tappa. Le vere tappe sono quelle dove si scontrano gli uomini di classifica, dove restano loro a dettare le regole a colpi di pedalata.
    Lo scorso tour l'ha rischiato di vincere Landis con una fuga!!! Non penso che sia bello un ciclismo dove non spicca una figura di rilievo rispetto alle altre.
    La storia è fatta di grandi campioni e Basso era uno di quelli. Ribadisco quello che ho scritto stanotte: speriamo che tornerà più forte di prima.

    CITAZIONE (xGarzox @ 20/6/2007, 07:21)
    CITAZIONE
    Come mai Basso non è mai risultato positivo a niente nei controlli durante il giro d'italia 2006

    come esistono le sostanze dopandti esistono le sostanze per non risultare positivi a certi controlli

    allora forse non è stato solo Basso ad usarle queste sostanze e forse non l'hanno assunte solo quelli intercettati...
     
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  13. Joey Ramone GN
     
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    CITAZIONE
    Non penso che sia bello un ciclismo dove non spicca una figura di rilievo rispetto alle altre.

    io penso invece che sia bello: ad esempio mi ricorderò sempre il giro del 2005 con il duello fra Gibo e Falco (vinto per soli 23 secondi) perchè cè stata battaglia fino all'ultimo kilometro
     
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  14. Vince™
     
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    CITAZIONE (xGarzox @ 20/6/2007, 07:21)
    basso in salita non mi ha mai fatto vedere niente di bello prefererisco un tour in mano ai mediocri (l'attacco di leiphmer nella prima tappa in salita, la vittoria di menchov, sastre che attacca sui tornanti) che in mano al solito exstratterestre (prima americano e poi italiano) che sale con il rapportone non cede mai un giorno e fa la selezione italiana...bella cagata!...

    veramente basso è quello che va su con il rapportino e sempre seduto come un caccone :asd:

    CITAZIONE
    io penso invece che sia bello: ad esempio mi ricorderò sempre il giro del 2005 con il duello fra Gibo e Falco (vinto per soli 23 secondi) perchè cè stata battaglia fino all'ultimo kilometro

    e chi lo dimentica quello. i giri/tour dove c'era l'extraterrestrre (basso/armstrong) facevano schifo, anche se era molto meglio armstrong che basso per lo spetatcolo secondo me
     
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  15. xGarzox
     
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    CITAZIONE
    La storia è fatta di grandi campioni e Basso era uno di quell

    basso campione?no mi dispiace..non lo ha dimostrato come persona ed è quello che conta di più per essere un campione...

    w le fughe w gli attacchi sui pedali
     
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372 replies since 18/6/2007, 17:40   4668 views
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