Discovery Channel Pro Cycling Team

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    DISCOVERY CHANNEL PRO CYCLING TEAM


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    Da Armstrong a Basso. Per tornare ai vertici dopo l'anno disastroso seguito al ritiro di Armstrong, la Discovery Channel si affida a quello che il texano aveva da tempo individuato come il suo erede naturale, Ivan Basso. L'arrivo del varesino nel team americano è stato quanto mai complicato e osteggiato, nato dal polverone dell'Operacion Puerto che si è archiviato in un niente ma ha destabilizzato un rapporto tra Basso e la CSC che sembrava indissolubile. Superate anche le opposizioni degli altri team che hanno cercato di tagliarlo fuori attaccandolo a colpi di codice etico, Basso ha potuto iniziare la sua nuova avventura che lo porterà a capitanare un'autentica corazzata sulle strade di Giro e Tour. Il doppio obiettivo è confermato anche in questa nuova stagione: Basso proverà a difendere la maglia rosa e poi darà l'assalto a quello che è ormai il suo sogno, il Tour, per completare una doppietta che è possibile, se non probabile, per il Basso visto nella prima metà del 2006. Resta da vedere se tutte le polemiche e la lunga inattività a cui è stato costretto lo avranno in qualche modo intaccato. Per aiutarlo, comunque, la Discovery ha fatto le cose in grande, cambiando molto rispetto alla scorsa stagione. Levi Leipheimer, regolarista di eccellente qualità, è qualcosa in più di un semplice gregario, un corridore in grado di vincere il Delfinato che sarà al suo servizio come prima spalla in salita. Anche per Popovich, smessi i panni del giovane fenomeno, la strada tracciata sembra quella del gregariato di lusso nei grandi giri, anche se l'età potrebbe concedergli ancora una chance. Contador, Brajkovic e Danielson sono altri tre corridori che in salita possono fare la differenza per il proprio capitano, con il risultato che Basso potrebbe trovarsi in cassaforte sulle montagne, protetto da tantissimi compagni. Tutti e tre, tra l'altro, sono molto giovani, e possono giocarsi una fetta importante di futuro anche in proprio, magari alla Vuelta (e alle corse a tappe di una settimana), dove la Discovery, senza Basso, avrà una tattica meno rigida e potrà lanciare questi ragazzi per misurarli con la classifica di un grande giro. A fare da collante per lo squadrone che gli americani preparano per Giro e Tour saranno l'esperienza di uomini come Rubiera, Padrnos, Noval e l'insostituibile Hincapie, i pezzi rimasti dello storico gruppo che ha accompagnato Armstrong.
    Se le corse a tappe sono il pane della Discovery è altrettanto vero che anche nelle classiche le carte non mancano, soprattutto nelle corse del pavè. Tra Fiandre e Roubaix infatti Hincapie cercherà uno degli ultimi treni per coronare il suo inseguimento ad una grande classica. Stavolta non avrà Leif Hoste "tra i piedi", un compagno con cui aveva creato una convivenza che alla fine non gli aveva giovato. La forza della squadra sarà però notevole sul pavè, perchè la crescita del giovane Vladimir Gusev, che potrebbe raccogliere ben presto il testimone da Hincapie, è imperiosa e Devolder è uomo di classe e forza, anche se tra alti e bassi. Altrove la Discovery non sembra avere grandi possibilità nelle classiche, del resto è stata fatta una scelta precisa per puntare a certe corse e ci sembra più che giusto e saggio così. Ci aspetteremmo qualche buona prova di Sergio Paulinho sulle Ardenne, il portoghese rivitalizzato nel finale della scorsa stagione e poco altro. Per le volate spazio ad altri nuovi arrivi, il guizzante australiano Allan Davis e il possente lituano Thomas Vaitkus, due nomi di buon livello ma un gradino sotto ai campioni. Curiosa la presenza di un cinese ed un giapponese in squadra, Li e Beppu, certamente per logiche commerciali e che può contribuire allo sviluppo del movimento in Oriente. In definitiva una squadra di altissimo livello per gli obiettivi che il management ha fissato: Giro d'Italia, Tour de France e classiche sul pavè, con un bel mix di corridori esperti e giovani in grande crescita.

    Organico
    Ivan Basso
    Fumiyuki Beppu
    Volodymyr Bileka
    Janek Brajkovic
    Alberto Contador
    Antonio Cruz
    Steve Cummings
    Thomas Danielson
    Allan Davis
    Stijn Devolder
    Vladimir Gusev
    George Hincapie
    Levi Leipheimer
    Fuyu Li
    Trent Lowe
    Egoi Martinez
    Jason McCartney
    Gianni Meersman
    Uros Murn
    Benjamin Noval
    Pavel Padrnos
    Sergio Paulinho
    Yaroslav Popovich
    Josè Luis Rubiera
    Thomas Vaitkus
    Jurgen Van Goolen
    Brian Vandborg
    Matthew White

    Team Manager: Bill Stapleton
    Direttori Sportivi: Johann Bruyneel - Viatcheslav Ekimov - Dirk De Mol - Lorenzo Lapage - Sean Yates
    Biciclette: Trek

    Edited by Vince™ - 29/7/2010, 17:15
     
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    Bruyneel annuncia: usciremo dall'AIGCP
    Si spacca ulteriormente il fronte delle squadre ProTour: la Discovery Channel ha infatti deciso di lasciare l'AIGCP, l'associazione che raggruppa proprio le formazioni più importanti del mondo. Ad annunciarlo, sul sito www.thepaceline.com (il sito ufficiale della squadra) il team manager Johan Bruyneel: «Non ho più alcuna fiducia in una associazione che non è capace di difendere gli interessi primari del nostro sport».


    fonte: tuttobiciweb.it
     
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    E' ufficiale: la Discovery Channel lascia il ciclismo
    Niente da fare, neanche un Tour de France vinto ha permesso al team di Johan Bruyneel di andare avanti. Così Contador e compagni dovranno trovars tutti una nuova sistemazione.
    Il team Discovery Channel si scioglierà a fine stagione. Lo ha annunciato oggi Tailwind Sports, la società che controlla e gestisce l'ex squadra del texano Lance Armstrong, riuscita a vincere il Tour de France di quest'anno grazie allo spagnolo Alberto Contador. Nella nota diffusa oggi si annuncia anche il ritiro del team manager Johan Bruyneel, dirigente di Armstrong nei 7 Tour de France consecutivi vinti dal ciclista statunitense.
    "Quando nel 1999 iniziai a dirigere questa squadra non avrei mai pensato che avremmo potuto ottenere questo tipo di successo", ha detto Bruyneel: "Si è trattato di un periodo straordinario per me e per tutto lo staff di questa squadra. Mi mancheranno tutti - ha aggiunto il team manager - e mi mancherà anche l'emozione che si prova nelle gare". Nell'addio di Bruyneel c'è anche un tocco di amarezza, connesso al momento di crisi che attanaglia il ciclismo: "Non mi mancheranno le lotte intestine tra le squadre. Questo team è diventato la mia famiglia - ha concluso Bryuneel - ed è molto triste sapere che nella prossima stagione non ci ritroveremo insieme". L'annuncio dello scioglimento del team Discovery Channel segue di poche ore il comunicato letto oggi a Madrid da Contador, che ha respinto le voci di doping sul suo conto assicurando di avere corso in maniera pulita. Contador è stato a più riprese avvicinato al giro del medico spagnolo Eufemiano Fuentes, considerato il cardine dello scandalo scaturito dall'Operacion Puerto. Proprio a causa della vicenda la Discovery quest'anno si era separata da Ivan Basso, il varesino vincitore del Giro d'Italia del 2006 poi condannato ad una squalifica di due anni dalla disciplinare della federciclismo italiana.
    Negli ultimi 9 anni la Discovery Channel ha vinto otto Tour de France. Un dominio non bastato, di fronte ai numerosi scandali doping, a decidere di rinnovare l'impegno nel ciclismo anche per la prossima stagione. Una spiegazione l'ha data proprio Armstrong, azionista della squadra. "Non credo che questa squadra sia arrivata al capolinea", ha detto il 'cowboy', "ma è chiaro che bisognerà migliorare in diverse aree, arrivando ad un fronte più unito, prima di vederci tornare nel ciclismo". Tailwind, intanto, ha chiarito di avere interrotto la ricerca di un nuovo title sponsor. "E' stata una decisione difficile", ha detto il general manager Bill Stapleton, "e il nostro recente successo al Tour non ci ha reso le cose più semplici". Stapleton ha chiarito che la società era in trattativa con diverse aziende: "Eravamo fiduciosi, credevamo che l'arrivo di un nuovo sponsor fosse imminente. Ma abbiamo deciso, comunque, di interrompere queste trattative". Discovery Channel ha infine precisato che in questa ultima stagione confermerà gli impegni presi per correre la Vuelta di Spagna ed il Giro del Missouri.

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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  4. fou
     
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    vedrete quante ce ne saranno ankora.... senza sponsor non si corre! e tutti gli sponsor sn delusi x la storia del doping.. da quello che si dice oltre all'astana la prossima sarà la cofidis
     
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  5. Sam I Am
     
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    CITAZIONE (fou @ 10/8/2007, 17:55)
    vedrete quante ce ne saranno ankora.... senza sponsor non si corre! e tutti gli sponsor sn delusi x la storia del doping..

    Sicuramente è così...anke CSC probabilmente lascia...
     
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  6. xGarzox
     
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    Yates: il futuro di Contador è incerto

    Il futuro dell'ultimo vincitore del Tour de France, lo spagnolo
    Alberto Contador, si presenta «difficile». Ad affermarlo è Sean Yates, il direttore sportivo della Discovery Channel, la squadra che si scioglierà a fine anno per mancanza di sponsor. Yates che accompagna il team al Giro di Germania, spiega che «Contador ha un prezzo molto alto e vale quanto costa», ma il suo manager, lo svizzero Tony Rominger «avrà molto lavoro da fare per poterlo sistemare in una nuova squadra» «Il mercato è molto complicato», ha aggiunto Yates facendo
    riferimento alle costanti denunce e rivelazioni di casi di doping. «L'atmosfera per gli investitori non è precisamente la migliore dopo tanti casi di doping». Il caso della Discovery
    Channel è sintomatico.
    «Credevamo di stare in paradiso, ma la situazione è cambiata. È un sintomo molto brutto che tocca perfino questa squadra che ha vinto otto Tour de France in nove anni», ha detto Yates che ha poi spiegato che i 67 impiegati della Discovery dovranno cercare un nuovo impiego.
    Lo statunitense George Hincapiè sarà probabilmente il primo a trovare una nuova squadra: è molto vicino infatti alla T-Mobile.

    tuttobici web.it
     
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  7. xGarzox
     
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    McQuaid: l'addio della Discovery? Colpa dei grandi giri

    Un colpevole c'è, almeno secondo il presidente dell'Uci Pat McQuaid. La colpa dell'addio della Discovery Channel è del Tour de France e dei grandi giri. Lo ha affermato il presidente dell'Uci Pat McQuaid: il numero uno dell'Uci ha spiegato che gli sponsor sono riluttanti ad investire quando non hanno la garanzia di gareggiare. "Specialmente quando gli organizzatori diramano ogni tipo di comunicato, andando contro le regole e decidendo chi può correre e chi no, basando tutto su opinioni soggettive. Se agli sponsor non viene garantito che le loro squadre potranno correrano, non investiranno nello sport, L'addio della Discovery non è una buona cosa per il mondo ciclismo. Non lo è per il ciclismo statunitense". Il numero uno dell'Uci ha inoltre bacchettato gli organizzatori del Tour per essere stati troppo freddi nei confronti di Armstrong e la Discovery. Non è andata meglio, secondo McQuaid, con i media francesi che hanno sempre messo in dubbio la regolarità delle vittorie del texano: "I fracnesi hanno un rapporto di amore ed odio con Lance. Non vogliono mettersi in testa che ha vinto il Tour sette volte. Lence e la Discovery non sono mai stati accolti bene".

    tuttobici web.it
     
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6 replies since 11/6/2007, 22:08   280 views
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