Domenico Pozzovivo

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    Domenico Pozzovivo

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    Domenico Pozzovivo (Policoro, 30 novembre 1982) è un ciclista italiano con buone doti di scalatore. Oltre ad essere un buon ciclista è anche un brillante studente universitario.

    Messosi in luce tra i dilettanti nelle file della Vellutex prima e della Zalf poi (con ottimi piazzamenti quali il 2° posto al Giro della Valle d'Aosta e il 4° posto nel Campionato del mondo a Verona, entrambi nel 2004), passa professionista nel 2005 nelle file della Ceramiche Panaria - Navigare. Si classifica 5° al Giro dell'Appennino, poi viene selezionato anche per il Giro d'Italia ma è costretto al ritiro a causa di una caduta quando è tra i primi 20 in classifica generale.

    Anche il 2006 non è per nulla fortunato a causa di una nuova caduta al Giro del Trentino in cui si frattura una clavicola ed è quindi costretto ad un nuovo periodo di stop forzato.

    Nel 2007 le cose vanno meglio ed anche grazie al 3° posto nella Settimana Ciclistica Lombarda si guadagna il posto in squadra per il Giro d'Italia. Nonostante la giovane età disputa nuovamente una buona corsa in appoggio anche al compagno di squadra Emanuele Sella e giunge al traguardo finale di Milano in diciassettesima posizione(miglior piazzamento il 14° posto nella tappa con arrivo a Briançon).

    Nel 2008 resta nell'entourage di Bruno e Roberto Reverberi alla CSF Group-Navigare e le sue prestazioni migliorano sensibilmente: nel mese di aprile infatti conclude al terzo posto il Giro del Trentino ma è nel mese di maggio al Giro d'Italia che, finalmente dopo alcune annate sfortunate, si mette in bella mostra di fronte al pubblico. Ottiene alcuni buoni piazzamenti ed anche in salita cerca in più di un'occasione di staccare i migliori, riuscendoci splendidamente nella 15.ma frazione che si concludeva in vetta al Passo Fedaia, dove coglie uno splendido secondo posto alle spalle del compagno di squadra Emanuele Sella. Anche nelle tappe successive si difende molto bene,cosicchè dopo la crono conclusiva di Milano conclude il Giro al nono posto, risultato che lo fa entrare nella storia come primo ciclista della Basilicata a concludere nelle prime dieci posizioni la corsa rosa.
    In estate ottiene un buon quinto posto nella classifica generale del Brixia Tour, ma comunque nelle classiche italiane non si fa notare molto.

    Le buone prestazioni viste nell'anno precedente, convincono i Reverberi a prolungargli il contratto in scadenza prima che qualche grande squadra potesse metterci gli occhi addosso. Nel 2009, dopo un sesto posto nella classifica finale della Coppi&Bartali, coglie il suo primo successo da professionista, nella quinta tappa della Settimana Lombarda con uno azione da finisseur all'ultimo km che beffa i compagni di fuga. Anche al Giro del Trentino coglie un buon quinto posto nella classifica finale, mostrando una buonissima condizione che lo avrebbe sicuramente visto tra i protagonisti al Giro d'Italia (a cui però non è stata invitata la sua squadra).

    Nell'aprile del 2010 disputa un buon Giro del Trentino, vincendo la quarta tappa, e al Giro dell'Appennino transita per primo sul Passo della Bocchetta e si piazza secondo all'arrivo dietro al croato Robert Kiserlovski.


    Squadre

    * 2005: Ceramiche Panaria - Navigare
    * 2006: Ceramiche Panaria - Navigare
    * 2007: Ceramiche Panaria - Navigare
    * 2008: CSF Group - Navigare
    * 2009: CSF Group - Navigare
    * 2010: Colnago - CSF Inox


    Palmares

    2007
    * 17° nella Classifica Generale del Giro d'Italia
    * 3° nella Classifica dei Giovani al Giro d'Italia

    2008
    * 8° nell' 8^ tappa (Rivisondoli - Tivoli) del Giro d'Italia
    * 2° nella 15^ tappa (Arabba - Passo Fedaia) del Giro d'Italia
    * 8° nella 16^ tappa (San Vigilio di Marebbe - Plan de Corones) del Giro d'Italia
    * 9° nella Classifica Generale del Giro d'Italia

    2009
    * 1° nella 5^ tappa (Flero) della Settimana Ciclistica Lombarda by Berganasca
    * 5° nella Classifica Generale del Giro del Trentino
    * 3° nella Classifica Generale del Tour de Slovenie
    * 2° nella Classifica Generale del Brixia Tour

    2010
    * 7° nella Classifica Generale della Tirreno-Adriatico
    * 1° nella 4^ tappa del Giro del Trentino
    * 3° nella Classifica Generale del Giro del Trentino
    * 2° nel Giro dell'Appennino


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    Edited by Vince™ - 29/7/2010, 12:07
     
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    Pozzovivo, 25 anni e tanti sogni fra sport e studio
    «Sono tornato sabato dalle vacanze sabato scorso, anche perché il 7 ed il 21 dicembre dovrò sostenere due esami all'Università: matematica finanziaria e marketing».
    Domenico Pozzovivo, scalatore lucano di 165 cm per 53 kg («Anche se adesso ne peso 55, ma è novembre»), compie oggi 25 anni e si prepara ad affrontare la sua quarta stagione professionistica.
    «Questa settimana ho ripreso gli allenamenti dopo l'intervento chirurgico che mi ha permesso di togliere il chiodo che avevo alla spalla, "ricordo" della caduta al Giro del Trentino del 2006. Dovevo tenerlo un anno, in realtà, ma ho aspettato la chisura della stagione per intervenire - spiega Pozzovivo - Palestra, piscina e 3-4 uscite in bici a settimana sarà il mio programma di allenamento fino a Natale. Dopo le vacanze, invece, ci sarà spazio solo per la bicicletta».
    «Domani verrà presentato il Giro d'Italia e, invito alla squadra permettendo, mi piacerebbe riuscire a migliorare il 17esimo posto dello scorso anno (terminato a 23'55" da Di Luca, ndr). Per questo spero che sarà il più montagnoso possibile. L'anno scorso nelle tappe del Santuario Nostra Signora della Guardia, di Briançon e delle Tre Cime di Lavaredo stavo veramente bene, ed anche se mi è mancato qualcosina nel finale ho capito che in salita, coi grandi del Giro, ci posso stare. Invece quella che sembrava la salita più adatta alle mie caratteristiche, il Monte Zoncolan, m'è rimasta indigesta: sicuramente avrò sbagliato rapporti, ma penso che anche il ridotto chilometraggio della tappa abbia influito. Per me, più le tappe sono lunghe e dure, e meglio è».
    «Oltre al Giro, spero di far bene nelle brevi corse a tappe che già mi hanno visto davanti in queste stagioni, dalla Settimana Lombarda alla Coppi & Bartali, così come in alcune classiche dure che mi piacciono molto: il Giro dell'Appennino, il Giro dell'Emilia, il Trofeo Melinda, il Giro d'Oro... e poi come non citare il Giro di Lombardia?».
    Pozzovivo nel 2008 non avrà più come compagno il bolognese Luca Mazzanti, che nelle prime tre stagioni da pro' è stato il suo punto di riferimento in seno al team: «Nella vita non si finisce mai di imparare, ma ad un certo punto arriva anche il momento in cui si devono far fruttare i consigli. Anzi, da quest'anno spero di essere utile ai giovani della squadra. Ne sarei orgoglioso».
    «Certo, per essere utile - aggiunge sorridendo Pozzovivo - dovrei innanzitutto migliorare alcuni fondamentali. Ad esempio, le salite nelle posizioni di testa ancora non riesco a prenderle. Ma giuro che ci sto lavorando...».
    A proposito di Giro d'Italia, domani al Teatro degli Arcimboldi il team manager Bruno Reverberi e il managing director della CSF Inox Group, il Dott. Andrea Ferrari, presenzieranno all'evento in rappresentanza della CSF Group-Navigare.

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    Tutti a lodare Sella, ma Pozzovivo in salita è andato davvero bn... nn è stato troppo sottolineato il suo grande Giro...
    Per il prossimo anno potrebbe far gola a parecchie big in cerca di una giovan seconda punta... :sisi:
     
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    CITAZIONE (SarriTheBest @ 5/6/2008, 00:46)
    Tutti a lodare Sella, ma Pozzovivo in salita è andato davvero bn... nn è stato troppo sottolineato il suo grande Giro...
    Per il prossimo anno potrebbe far gola a parecchie big in cerca di una giovan seconda punta... :sisi:

    si in salita ha fatto molto bene, ma non mi sembra un personaggio con la personalità per fare bene in una corsa a tappe, poi a crono è fermissimo.... posso ovviamente sbagliarmi... vedremo
     
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    Beh, diciamo che può essere un giovane Piepoli... una carta che ogni capitano vorrebbe avere in salita...
    E a crono si può sempre migliorare...

    Per me al prossimo ciclomercato ci sarà lotta attorno al su nome... è molto interessante, è essere 2° punta alla Csf potrebbe iniziare ad andarli stretto... lo vedrei molto bn accanto al Gibo, cm nuovo schiavetto... :asd:
     
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    Pozzovivo alla CSF Navigare fino al 2010
    Domenico Pozzovivo, lo scalatore lucano che ha concluso al 9° posto l'ultimo Giro d'Italia, piazzandosi 2° nella tappa del Passo Fedaia/Marmolada (Dolomiti Stars) alle spalle del compagno di squadra Sella, ha rinnovato in questi giorni il contratto con la CSF Group-Navigare della famiglia Reverberi: «Ero in scadenza ed avevo ricevuto delle offerte, ma poi alla fine la migliore si è rivelata proprio quella di Reverberi - spiega il 26enne Pozzovivo - Sono contento di essere rimasto perché, viste le mie caratteristiche da scalatore, quella in cui sono è una delle migliori squadre esistenti e dunque non potevo chiedere di meglio».
    Proprio ieri Pozzovivo è tornato alle corse dopo le fatiche di maggio, piazzandosi al 13esimo posto nel Trofeo Matteotti, corsa in linea con partenza ed arrivo a Pescara, vinta dal campione del mondo Paolo Bettini: «Sono al rientro, ma sto già bene. Ho scollinato con qualche secondo di svantaggio dai primi sull'ultima ascesa e non ce l'ho fatta ad agganciarmi. Considero però buono questo piazzamento in vista del Brixia Tour che prenderà il via mercoledì: difatti - spiega Domenico - lì avrò delle salite più adatte alla mie caratteristiche, mentre oggi c'erano degli strappi brevi».

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    Admo, Pozzovivo è il nuovo testimonial lucano
    Domenico POZZOVIVO, il ciclista della CSF NAVIGARE, accogliendo l’invito dell’ADMO BASILICATA ha deciso d’impegnarsi con ADMO, diventando testimoniale dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo, per cercare di veicolare al massimo il messaggio dell’associazione
    Come spiega Bruna Giannattasio, presidente di ADMO Basilicata: “Essere riusciti ad avere fra i nostri testimonial Domenico Pozzovivo, entrato nella storia del Giro d’Italia come primo ciclista lucano classificatosi al nono posto della corsa rosa, per noi di ADMO è molto più che un grande orgoglio. La peculiarità distintiva dei testimonials ADMO consiste nel fatto che ognuno di loro, prima di diventare personaggio-immagine dell’Associazione, viene tipizzato, per entrare così nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. Il testimonial ADMO è dunque un donatore, effettivo o potenziale, che molto può fare in termini di comunicazione di sé e dunque del progetto ADMO per incentivare la donazione di midollo osseo”.
    Donazione che a tutt’oggi, anche fra persone con un grado di scolarità elevata e un’apertura mentale notevole, vede confondere il midollo osseo con il midollo spinale e pensare, di conseguenza, a un atto in qualche modo invalidante per il donatore.
    Proprio per dissipare qualsiasi dubbio in merito, ADMO ha sempre cercato di sensibilizzare soprattutto gli sportivi a diventare testimonial dell’Associazione, riuscendo a ‘reclutare’ anche grandi campioni, ‘medagliati’ e con qualche Olimpiade all’attivo. Sempre, comunque, sportivi ancora in attività. Alcuni di loro hanno già effettuato una donazione di midollo osseo e poi sono tornati alla loro normale attività. Ma tutti gli altri sono pronti a rispondere positivamente nel momento in cui dovessero ricevere la richiesta di presentarsi in ospedale per donare il loro midollo osseo, poiché – in qualche parte del mondo – c’è qualcuno che sta aspettando di ricevere proprio le sue cellule staminali emopoietiche.
    Chi sono i donatori-testimonial di ADMO? Protagonisti del calcio come Paolo Maldini, Fabio Cannavaro, Roberto Mancini, Vincenzo Montella, Lorenzo Minotti; dominatori delle nevi e del ghiaccio quali Giorgio Rocca, Pietro Piller Cottrer, Isolde Kostner, Peter Fill, Davide Simoncelli, Giorgio Di Centa, Karen Putzer, Matteo Anesi, Verena Stuffer, Ermanno Ioriatti e, fra le ultime adesioni, anche la sciatrice di fondo Magda Genuin; campioni a ‘pelo d’acqua’ del calibro di Federica Pellegrini (proprio lei! oro olimpico e record mondiale a Pechino), Tania Cagnotto e Francesco Dell’Uomo; e poi fuoriclasse quali Kristian Ghedina, Marco Meoni, i due fratelli del rugby Mauro e Mirco Bergamasco e, addirittura, l’intera squadra ADMO Leonessa Brescia. Inoltre, fra gli ultimi sportivi tipizzati, il motociclista Niccolò Canepa, il più giovane debuttante nella storia del campionato italiano velocità.
    E, per aprire in bellezza il 2009, anche Domenico Pozzovivo, il quale il prossimo 9 gennaio a Matera –città dei sassi- alle ore 20,00 presso il Teatro Duni della cittadina lucana verrà presentato quale testimonial del messaggio ADMO.
    “Spero di riuscire a dare il mio contributo per convertire quanta più gente possibile -soprattuto giovani- a farsi “tipizzare” per diventare donatori di midollo osseo, al fine di aiutare quanti combattono per sconfiggere la leucemia ed altre neoplasie del sangue” ha dichiarato Pozzovivo

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    :bravo:

    Edited by SarriTheBest - 13/5/2009, 15:32
     
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    Pozzovivo: "Per me il Giro è una vetrina troppo importante"
    Niente palestra ma tanta bicicletta per Domenico Pozzovivo che rispetto al passato ha cambiato preparazione: “Ed è stata un’ottima scelta – dice il corridore lucano della Colnago Csf Inox, anche perhè mi sento più avanti nella preparazione e più tonico nel fisico. Ho pedalato molto durante l’inverno e se devo essere sincero sono molto soddisfatto di questa mia scelta. Ora, il mio obiettivo è quello di essere protagonista nelle gare”. Pozzovivo, 27 anni, debutterà in occasione delle corse elvetiche, il 27 febbraio nel Gp Inusbria e il 31 a Lugano. Poi, se la sua squadra riceverà l’invito degli organizzatori potrebbe schierarsi alla partenza della Tirreno Adriatico a cui faranno seguito la Settimana Coppi e Bartali e il Giro del Trentino. Ma ti vedremo al via del Giro d’Italia? “Lo spero, è il grande obiettivo di questa stagione e visto che il nostro team porta un nome importante come Colnago abbiamo buone chance di partecipare. Per me il Giro è una grande vetrina e se tutto andrà per il verso giusto cercherò di arrivarci al meglio della concentrazione e con le gambe buone per reggere il confronto con gli scalatori migliori”. Pozzovivo, che a luglio darà la tesi per la laurea in Economia Aziendale, ha inserito nei suoi
    programmi anche il campionato italiano e il Brixia Tour che lo scorso anno l'ha visto secondo classificato. “Consosco il tracciato della prova tricolore e ben si adatta alle mie caratteristiche – conclude il buon Domenico-. E’ un motivo in più per tenere più a lungo la condizione prima della seconda parte della stagione in cui vorrei tornare ad essere in prima fila nelle classiche come il Trittico Lombardo, il Giro dell’Emilia e il Giro di Lombardia”.

    Danilo Viganò - tuttobiciweb.it
     
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    Pozzovivo, il laureato
    A 27 anni appena compiuti si ritrova a interpretare il difficile ruolo di capitano e al contempo di “chioccia” per i molti giovani che ha intorno a sé. Domenico Pozzovivo, il lucano di Montalbano Jonico, è l’uomo di punta della Colnago - Csf Inox, ovvero del team professionistico nato dal matrimonio del celebre “artigiano della bicicletta”, al secolo il brianzolo di Cambiago Ernesto Colnago, con la famiglia Reverberi, papà Bruno team manager e il figlio Roberto direttore sportivo. Inutile dire che Pozzovivo ha in testa soprattutto il Giro d’Italia. Non ha potuto partecipare lo scorso anno al Giro del Centenario, non vorrebbe ritrovarsi nella stessa amara condizione. La corsa a tappe rosa è la sua “amata”, la sua preferita da sempre. Vive per quella corsa, per quelle tappe, per quelle montagne. Non essere al via, per il secondo anno consecutivo, per Domenico sarebbe un boccone troppo amaro da ingoiare.
    «Mi è pesato molto non poter correre il Giro lo scorso anno - racconta Pozzovivo che oltre alla preparazione per la stagione oramai alle porte, sta preparando la tesi di laurea che discuterà a marzo -, sarebbe pesantissimo non essere al via neanche quest’anno. Tra l’altro sembra fatto apposta per le mie caratteristiche per come è disegnato: quei tapponi di montagna nell’ultima settimana mi intrigano moltissimo. Il cast dei partecipanti è ottimo ed è uno stimolo ancora maggiore, sarebbe bellissimo confrontarmi con loro e, perché no? dare un occhio anche alla classifica».

    Non essendo però la Colnago Csf Inox una formazione Pro Tour per partecipare bisogna essere invitati dagli organizzatori. Come stanno le cose al momento?
    «Il team spera fortemente nell’invito e io con trepidazione aspetto il sì degli organizzatori. Per quel che mi riguarda tutta la stagione è incentrata sulla partecipazione al Giro d’Italia. La mia sarà una partenza lenta per arrivare al picco della condizione proprio per la corsa rosa. L’esordio penso di farlo a fine febbraio al Gp Insubria e al Gp Lugano. Poi se possibile, e dipende se saremo invitati, dovrei essere al via della Tirreno-Adriatico a inizio marzo, la Settimana Coppi e Bartali dal 23 al 27 marzo e il Giro del Trentino ad aprile».

    Lo scorso anno hai rotto il ghiaccio vincendo la prima corsa tra i professionisti durante la Settimana Lombarda by Bergamasca. Una vittoria anomala se vogliamo, con un allungo da finisseur nell’ultimo chilometro della tappa di Flero. Per uno scalatore davvero niente male… Quel successo ha cambiato qualcosa?
    «Direi di sì, almeno a livello di convinzione. Cercherò nel 2010 di migliorare nelle corse in linea, a Flero ho dimostrato, a me stesso per primo, di poter essere competitivo non solo in salita. Si può anche giocare la carta della sorpresa sui terreni dove ti aspettano meno…».

    Che importanza ha il ritorno con Ernesto Colnago che da sempre ti è stato vicino? Ricordiamo ancora un incontro a Cambiago quando il grande costruttore di biciclette festeggiò il Mondiale Under 23 vinto a Lisbona nel 2001 da Yaroslav Popovich quando correva alla brianzola Zoccorinese. Pozzovivo, scricciolo timidissimo e alle prime armi, era presente e si capiva lontano un miglio che patron Ernesto se lo coccolava con gli occhi…
    «È vero, con Colnago ho sempre avuto molto feeling, un rapporto speciale sin da dilettante. Anche se ho corso poi in altre formazioni, con lui il rapporto personale è sempre rimasto molto stretto. Dopo la vittoria di Flero lo scorso anno è stato uno dei primi a telefonarmi e a complimentarsi. Sono veramente molto felice di averlo ritrovato, spero proprio di regalargli delle buone soddisfazioni, come del resto voglio fare con la famiglia Reverberi con la quale sto trascorrendo anni molto intensi e felici».

    Parliamo un attimo degli studi, non capita tutti i giorni di trovare un ciclista che si sta per laureare: a che punto siamo?
    «Gli esami li ho finiti e conto di prendere la laurea in Economia Aziendale all’Università Marconi di Roma nel mese di marzo. Il momento più importante è proprio questo, visto che sto lavorando sulla tesi che dovrò discutere e che riguarda le politiche meridionalistiche dall’Unità d’Italia a oggi. La politica mi piace; in più, essendo nato nel Sud e alla luce degli insuccessi negli anni di quel tipo di politica, cercherò di fare un’analisi di quello che è accaduto».

    Torniamo alle corse. Capitano e chioccia allo stesso tempo. Impegni gravosi che possono pesare soprattutto per chi sta iniziando solo il sesto anno di professionismo.
    «L’impegno è oneroso ma non mi spaventa. Ci sono tanti giovani in squadra e mi sembra di rivedere il cammino che ho fatto io qualche anno fa. Loro cercheranno di emergere e io farò il possibile per dare a tutti i consigli che posso. Pozzovivio chioccia? La sensazione è indubbiamente strana, ma mi ci ritrovo volentieri in questo ruolo. Diciamo che sono sempre stato un ragazzo molto posato, caratterialmente ho sempre dimostrato un’età superiore a quella che ho; a differenza del fisico che porta a pensare a chi mi sta di fronte che ho meno anni di quelli che ho realmente. Quindi anche questo compito non mi spaventa di certo».

    Valerio Zeccato - tuttoBICI di Febbraio '10
     
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  10. Vince™
     
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    E adesso chiamatelo «dottor Pozzovivo»
    Domenico Pozzovivo, lo scalatore lucano della Colnago-Csf Inox, si è laureato in Economia aziendale mercoledì 14 aprile nella sede dell'Università Telematica Marconi con la tesi Programmazione economica: politiche meridionalistiche dall'unità d'Italia ai giorni nostri.
    Il percorso triennale di studi di Pozzovivo si è concluso con la votazione di 99/110 e con la nota di merito che il relatore Prof. Labella ha voluto dedicare all'atleta classe '82: «Sono contento ed orgoglioso del traguardo raggiunto anche per la mia famiglia, salita in blocco dalla Basilicata a Roma per questo giorno - commenta il Dottor Pozzovivo - Un regalo speciale spero di farmelo a maggio al Giro d'Italia, tant'è che dopo un'ora e mezza dalla discussione della tesi ero sul Monte Terminillo ad effettuare la mia ricognizione».

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  11. Manx4
     
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    Complimenti vivissimi.....tra l'altro è un corridore che mi è sempre piaciuto per andare spesso in fuga nei tapponi del Giro
     
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  12. Vince™
     
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    Già tempo di lezione per il dottor Pozzovivo
    Fresco di laurea in Economia Aziendale conseguita a Roma con una tesi sulla ''Questione meridionale'' a partire dall'Unita' d'Italia,Domenico Pozzovivo terra' la sua prima lezione tra economia ed etica sportiva lunedi' 26 aprile alle h 10,30 nell'aulamagna del Polo Liceale ''Cesare Balbo'' di Casale Monferrato (Alessandria).
    Per il leader del team Colnago-Csf Inox, 27 anni, settimo quest'anno nella classifica finale della Tirreno-Adriatico, l'incontro coi giovani dell'istituto piemontese, presieduto dal professor Riccardo Calvo, costituira' un piacevole momento diminterazione e riflessione sull'interpretazione dell'attivita' agonistica ad alto livello e sugli sviluppi professionali al termine della carriera su due ruote.
    Sui temi trattati il professor Carlo Monichino, docente di Educazione Fisica, sta curando la preparazione degli elaborati sui quali il corridore lucano esprimera' le proprie considerazioni per premiare il miglior lavoro.
    Tra gli studenti che seguiranno Pozzovivo nella sua lezione, sara' spettatore particolarmente interessato Pietro Piccaluga, brillante allievo del liceo classico Balbo e grande speranza del ciclismo monferrino tesserato per lo storico vivaio juniores del Pedale Castanese-Rostese.
    L'evento, sponsorizzato dalla filiale casalese della Banca Sella diretta dal dottor Enrico Chiodo, si inserisce nel filone degli interventi dell'istituto di credito biellese finalizzati alla trasmissione ai giovani del territorio di input significativi per la loro formazione.
    Nel pomeriggio del 26 aprile, alle h 16.30, Pozzovivo incontrera' nella sede di Casale di Banca Sella, clientela e appassionati, per un nuovo appuntamento conviviale su sport ed ecomonia, preceduto da una visita al Museo Civico: una conclusione di rilievo di una parentesi di spessore per l'atleta lucano prima della rifinitura della preparazione per il Giro d'Italia, suo grande obiettivo stagionale al via il prossimo 8 maggio da Amsterdam.

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    La prima lezione del dottor Pozzovivo
    Un astrofisico mancato che al momento di iniziare la carriera universitaria vira deciso verso Economia Aziendale, non sbaglia un colpo tra pedalate, lezioni ed esami online ed e' pronto, dopo un dovuto pensierino alla maglia rosa del Giro 2010, a iscriversi in autunno a un nuovo corso accademico di specializzazione per diventare ''da grande'' un manager di successo: Domenico Pozzovivo ha illustrato cosi' il suo percorso ricco di determinazione agli studenti del Polo liceale ''Cesare Balbo'' di Casale Monferrato (Alessandria).
    ''In Basilicata, la mia terra d'orgine, spazio per emergere nel ciclismo ce n'e' ben poco: la sfida ad affermarmi pero' non mi ha pesato e adesso sento ancora le motivazioni aumentare - ha detto il leader del team Csf-Inox agli studenti dell'istituto presieduto da Riccardo Calvo - Mi sono scontrato con tecnici che preferiscono che i ragazzi che seguono interrompano gli studi suggestionati da sogni irrealizzabili di guadagni favolosi e vittorie irrealizzabili: a me questo non e' mai stato bene. Ho preso aerei ogni weekend fin dalle categorie giovanili per correre in Lombardia e Piemonte,piuttosto che in Toscana o in Veneto. Ancora adesso quando la sera mi addormento la felicita' di non aver barato con me e i miei genitori, che da sempre mi sostengono, e' impagabile: questa e' l'etica che regge''.
    ''Oggi parliamo di un economia provata dalle speculazioni che ai giovani imporra' forzatamente un futuro con meno prospettive di ricchezza - ha aggiunto Pozzovivo, primo venerdi' scorso nella tappa conclusiva dell'Alpe di Pampeago al Giro del Trentino e salito ieri sul secondo gradino del podio al Giro dell'Appennino - La concretezza e la frugalita' sono valori da tenersi ben stretti: vedo ancora tanta ostentazione e conseguente propensione all'indebitamento in chi fa sport: computer cambiati a velocita' impressionante, la corsa alle auto all'ultimo grido. Restiamo coi piedi per terra e costruiamo il domani con criterio: le competizioni sono soltanto una parentesi della vita''.
    A Domenico, 27 anni, restano due obiettivi immediati - una tappa di montagna impegnativa e un piazzamento tra i primi cinque della corsa rosa - dopo la laurea con una tesi sui 150 anni della ''Questione meridionale'': ''un tema di cui ho analizzato fior di errori in politica che hanno bruciato ricchezza e soprattutto prospettive ai ragazzi portatori di voglia di fare'' come ha sottolineato l'atleta di Montalbano Jonico.
    Nei temi svolti sull'etica dai ragazzi del Balbo, Pozzovivo ha apprezzato l'analisi di uno sport che va corretto nella sua interezza con etica e rigore anche da una nuova classe dirigenziale: ''Il doping generato da un uso disinvolto dei mezzi finanziari sulla pelle di tutti e' inquietante almeno quanto quello farmacologico degli atleti nel minare la credibilita' di tutto l'ambiente''.
    Parole annotate con visibile coinvolgimento dagli studenti tra cui si e' distinto Pietro Piccaluga, corridore juniores allievo dell'istiuto monferrino che ha trovato in Domenico ''un sicuro riferimento per quello che potro' fare sui pedali e sui libri quando inseguiro' la laurea in materie umanistiche''.
    Soddisfazione visibile per il dottor Enrico Chiodo, direttore della filiale casalese di Banca Sella, sponsor dell'evento e attenta sensibilizzatrice dei giovani sulla gestione delle risorse per un futuro realistico.
    Ai messaggi per uno sport mai disgiunto da una crescita umana e responsabile degli atleti si e' unito anche quello di Franco Chirio, team manager della Chirio-Forno d'Asolo, la formazione astigiana da un decennio impegnata all'insegna della qualita' in ambito mondiale.

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    Guardando in Giro. Pozzovivo e la maglia dell'Ajax
    L’Italia e il Giro devono ancora imparare a conoscerlo. E’ piccolo, gracile, tutto muscoli e testa, intesa come intelligenza. Domenico Pozzovivo, 50 chili compreso il cappellino, 27 anni lucano, una laurea in economia aziendale in tasca è un piccolo Carneade della pedivella, nonostante vada forte in salita, nonostante due anni abbia concluso il Giro in nona posizione, nonostante sia qui ad Amsterdam per fare un grande Giro. In Italia dobbiamo imparare a conoscerlo, in Olanda è già acclamato, sorretto (ieri è scivolato in curva) e considerato come pochi altri. Ieri mattina l’incontro con David Endt, team manager dell’Ajax, che l’ha voluto conoscere. Endt ama l’Italia e gli italiani. Adora il ciclismo e l’Inter, e non vedeva l’ora di conoscere questo piccolo scalatore di nome Domenico. Endt ha regalato a “Dom Dom” – così i compagni di squadra chiamano Pozzovivo per via della sua infallibilità toponomastica -, due maglie dell’Ajax personalizzate con il suo nome impresso. Un’incontro cordiale, tra un caffé e un racconto. Come quello di Pozzovivo, juventino doc, che esulta come Giovinco (è piccolo, quindi mostra la sua spanna sulla testa). «La maglia dell’Ajax mi ricorda la vittoria in Champions a Roma. Bei momenti, soprattutto bella squadra… Peccato solo che me l’abbia regalata un interista. Ma Endt ama il ciclismo e tifa per me: un buon motivo per dirgli ugualmente grazie».

    da «Il Giornale» del 9 maggio 2010 a firma Pier Augusto Stagi
     
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    Sfortuna Pozzovivo: frattura iliaca
    Davvero sfortunato, il Giro d'Italia per Domenico Pozzovivo. Caduto il primo giorno ad Amsterdam con elongazione muscolare nella zona dell'inguine, lo scalatore lucano è caduto poi una seconda volta e si è ritirato nella tappa partita da Porto Recanati, che sarebbe stata vinta dal suo compagno di squadra Belletti.
    Il capitano della Colnago CSF ha sostenuto esami accurati che hanno evidenziato una frattura del ramo superiore ileo-pubico di sinistra, frattura che si può far risalire proprio alal seconda caduta in quanto gli esami radiografici, effettuati in Olanda, avevano escluso una frattura ossea dopo la prima caduta.

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