Alessandro Bertolini

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    Alessandro Bertolini

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    Alessandro Bertolini (Rovereto, 27 luglio 1971) è un ciclista italiano.

    Il suo esordio fra i professionisti avviene alla Milano-Torino del 1993, con la maglia della Carrera-Tassoni. Nella sua carriera che continua brillantemente oggi, a 36 anni compiuti, il trentino ha colto 19 successi, dimostrando più volte di essere un ottimo passista, adattissimo alle corse di un solo giorno così come alle frazioni medio-dure delle corse a tappe.

    Ha partecipato nel 2007 al campionato del mondo di ciclismo a Stoccarda guadagnandosi la convocazione grazie alle numerose vittorie della primavera-estate 2007. Nella rassegna iridata si è rivelato un preziosissimo gregario di Paolo Bettini essendo sempre presente in tutte le fughe in modo da far stancare le altre squadre.

    Nel 2008, ottiene la sua prima vittoria al Giro, vincendo l'11° Tappa (Urbania - Cesena).


    Squadre

    * 1994: Carrera - Tassoni
    * 1995: Carrera - Tassoni
    * 1996: Brescialat
    * 1997: M.G.-Technogyn
    * 1998: Cofidis
    * 1999: Mobilvetta
    * 2000: Alessio - Banca SMG
    * 2001: Alessio
    * 2002: Alessio
    * 2003: Alessio
    * 2004: Alessio - Bianchi
    * 2005: Domina Vacanze
    * 2006: Serramenti Diquigiovanni-Selle Italia
    * 2007: Serramenti PVC Diquigiovanni - Selle Italia
    * 2008: Serramenti PVC Diquigiovanni - Androni Giocattoli
    * 2009: Serramenti PVC Diquigiovanni - Androni Giocattoli


    Palmares

    Principali vittorie
    Parigi-Bruxelles 1997
    Giro del Piemonte 2003
    Coppa Sabatini 2005
    Coppa Agostoni 2006, 2007
    Giro dell'Appenino 2007
    Giro del Veneto 2007
    Coppa Placci 2007

    Principali secondi posti
    Coppa Sabatini 1997
    Criterium d'Abruzzo 1998
    Trofeo Citta' di Castelfidardo 2006
    Trofeo Matteotti 2007

    Palmares completo

    1996
    * 1^ tappa Bicicletta Vasca
    * 3^ tappa Trofeo dello Stretto

    1997
    * 2^ tappa Giro di Sardegna
    * Parigi-Bruxelles

    1999
    * Schynberg Rundfahrt

    2000
    * 8^ tappa Corsa della Pace
    * 3^ Giro d'Austria

    2001
    * Circuito de Getxo

    2002
    * Maglia della classifica del Gran Premio della Montagna alla Vuelta a Burgos

    2003
    * Giro del Piemonte

    2004
    * 3^ tappa Giro della Provincia di Lucca
    * Giro della Provincia di Lucca

    2005
    * Coppa Sabatini

    2006
    * 4^ tappa Circuit de la Sarthe
    * Coppa Agostoni

    2007
    * Giro dell'Appenino
    * Coppa Agostoni
    * Challeng Trittico Lombardo
    * 1^ tappa Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali"
    * Giro del Veneto
    * Coppa Placci

    2008
    * 11^ Tappa (Urbania - Cesena) Giro d'Italia
    * Giro dell'Appennino

    Altri piazzamenti di rilevo
    Giro di Lombardia 1997: 10°
    Parigi-Tours 1998: 7°
    Campionato nazionale italiano su strada 1998: 4°
    Coppa Bernocchi 2002: 5°
    Giro del Veneto 2003: 9°
    Coppa Agostoni 2003: 10°
    Campionato nazionale italiano su strada 2004: 6°
    GP Kanton Aargau 2005: 6°
    Milano Vignola 2005: 6°
    Mercatone Uno-Memorial Pantani 2006: 5°
    Trofeo Matteotti 2006: 10°
    GP Città di Camaiore 2006: 6°
    Trofeo Matteotti 2007: 2°


    wikipedia.org


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    SPOILER (click to view)

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    Edited by Joey² - 11/11/2008, 14:56
     
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  2. xGarzox
     
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    Savio e il suo team festeggiano Bertolini, leader europeo

    Dopo le trentuno vittorie ottenute in corse del Calendario Internazionale UCI la Serramenti PVC Diquigiovanni – Selle Italia ha conquistato un altro primato: Alessandro Bertolini, con i brillanti risultati nelle classiche estive, è balzato al comando della classifica dell’UCI Europa Tour dove precede l’olandese Martin Maaskant, il norvegese Edvald Boasson Hagen e l’italiano Luca Mazzanti.
    La formazione diretta da Gianni Savio e Marco Bellini, intanto, svolgerà doppia attività nelle prossime settimane, con i corridori europei impegnati a cominciare da sabato nel Memorial Cimurri e i sudamericani da domenica nel Clasico Banfoandes in Venezuela. Con Savio partiranno per il paese andino anche i giovani Fabio Borghesi e Emiliano Donadello.

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    Bertolini, un misto tra sudore e successi
    A 36 anni il primo Mondiale: vinto. Così un gregario che ha sempre dato il 100 per cento ha imparato a dare il 120. Coetaneo di Simoni, lo indica come favorito per il Giro d'Italia 2008

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    Alessandro Bertolini, 36, scommette su Gibo Simoni. Bettini


    MILANO, 17 novembre 2007 - "Dove sei stato?", gli chiedevano. Sempre stato qui, rispondeva. E' vero: Alessandro Bertolini c'era, ma dietro, dentro ("Davo il 100 per cento"), e non come adesso, davanti ("Do il 120 per cento"). Perché adesso, a 36 anni, sta davanti. E da lì ricomincia.
    Da lì, ma dove?
    "Dal Mondiale di Stoccarda. Franco Ballerini aveva detto che andavo bene, che andavo forte, che forse mi avrebbe convocato. E' bastato quello per sentire già un sacco di critiche: su di me e sulla sua scelta. Allora, la prima volta che l'ho visto, gliel'ho detto, proprio così: "Franco, se tu mi fai correre il Mondiale, giuro che non te ne pentirai". E così è stato. Ho dato tutto quello che avevo. E quello che avevo era tanto".
    Come quando era un ragazzo?
    "Rivaleggiavo con Gibo Simoni. Stesso anno di nascita: 1971. Così stesse strade, stesse corse, stessa voglia di vincere. Ma siccome a vincere è uno solo, si duellava alla morte. Lui, scalatore puro, per vincere doveva arrivare da solo. A me bastava arrivare anche in un gruppetto".
    Poi?
    "Tra i professionisti, come tanti, mi sono un po' perduto. Il salto di categoria, l'approdo in una squadra troppo grande per uno ancora piccolo come me, è come se avessi sempre dovuto inseguire, e più inseguivo e più mi demoralizzavo. E nessuno che mi spiegasse".
    Finché?
    "Nel 1997 con Giancarlo Ferretti. E c'era anche Simoni. Lì ho cominciato a capire come girava questo mondo".
    Adesso gira bene?
    "Per me, finalmente, sì. Nel 2006 sono andato nella squadra di Gianni Savio: mi ha dato fiducia in un momento non facile, e sono felice di averlo ripagato. Due vittorie nel 2006, cinque nel 2007, e non è finita. Il ciclismo è fatto così: ci sono i velocisti, ci sono gli scalatori, ci sono quelli misti".
    Lei è un misto?
    "Esatto. Se in volata trovo un velocista, mi batte. Se in salita trovo uno scalatore, mi stacca. Non mi rimane che partire da lontano. Provarci, tentare, rischiare. E soprattutto crederci. Crederci di arrivare in fondo. Se poi mi prendono, amen: ci proverò, ci tenterò, rischierò ancora. Io non ho paura neanche del diavolo".
    La descrivono come uno stakanovista dell'allenamento.
    "Ci saranno anche quelli baciati da madrenatura. Io no. Io, per andare, devo allenarmi: più degli altri. Se vuoi avere grandi risultati, devi fare grandi fatiche. Ma allenarmi, correre, insomma, andare in bici mi piace. Ho chiuso la stagione con il Giro di Lombardia. Anzi, no, ho continuato ad allenarmi perché sono stato ingaggiato per la Quattro Giorni di Milano".
    Mai corso in pista?
    "Sì, da allievo ero con Vittorio Broccardo, nella selezione del Trentino, correvamo sulla pista di Mori. Da un anno combatto perché venga riaperta. E' una pista disegnata attorno a una da atletica: enorme, ma ideale per i ragazzi, che lì si possono allenare in tutta sicurezza. L'ultimo manto è stato steso dalla Mapei nel 1993-1994 per il record di Francesco Moser, poi più niente, e adesso la pavimentazione salta. Un peccato mortale".
    E dopo la Quattro Giorni?
    "Mi sono fermato. Anche se in verità non mi fermo mai: mountain bike, sci di fondo, sci-alpinismo, palestra, e di nuovo in bici dal 1° dicembre. E occhio al peso. Lo scorso anno sono sceso al 3,5 per cento di grasso: un bel sacrificio a tavola, ma poi sull'asfalto volavo". Il 2008: che cosa vede? "Vedo un grande Simoni al Giro d'Italia: se ci crede, lo vince. E lì comunque ci sarà da divertirsi. Vedo un Bertolini che ce la metterà al 120 per cento. Insomma vedo due giovani di 36 anni — Simoni più tranquillo, io più vivace, nessuno invidioso dell'altro — fare fuoco e fiamme. Vede, l'età non è un peso in più da portare sulla bici, semmai è un valore in più. E' esperienza. E l'esperienza serve a farti diventare più forte di testa. E' lì che si fa la differenza".

    Marco Pastonesi - gazzetta.it
     
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  4. Joey Ramone GN
     
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    grande! completamente d'accordo per vincere l'esperienza conta moltissimo
     
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    Grande Berto oggi... è stato furbissimo ad approfittare dell'erroraccio del Balio e a prendere di sorpresa Lastras... bravissimo!

    E' la 2° perla della sua carriera dp il Mondiale di Stoccarda... x questo ragazzo che è esploso alla veneranda età di 36 anni...
     
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    che bello che 2 corridori che correvano contro da quando erano bambini a 37 anni corrano assieme, e che abbiano un tale rispetto l'uno per l'altro... ammirevoli...
     
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  7. 19bimba86
     
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    Grande Berto
     
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    Bertolini, c'è la frattura di una vertebra
    Alessandro Bertolini ha passato la notte all'ospedale di Camaiore sotto osservazione di uno staff medico. Il trentino, dopo aver ripreso conoscenza, si sentiva fisicamente bene considerata la violenta caduta di cui è stato vittima a Camaiore ed a prima vista non si presumeva nulla di preoccupante. Ma il primo controllo in ospedale ha evidenziato la sospetta frattura di 4 vertebre dorsali. Dopo le visiste effettuate stamani, il Primario ha confermato la frattura della prima vertebra dorsale e schiacciatura delle altre tre. Al più presto - fa sapere la Diquigiovanni Androni - il corridore sarà trasferito a Trento e solo dopo nuove visite verranno confermati i tempi di recupero.

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    Alessandro Bertolini è stato confermato dalla nuova Androni – Diquigiovanni. Il corridore trentino, che inizierà la quarta stagione nella squadra diretta da Gianni Savio e Marco Bellini, era stato condizionato dalla rovinosa caduta nel Gran Premio di Camaiore dello scorso anno. Ora, ristabilitosi completamente, intende chiudere bene una lunga carriera che lo ha visto brillante protagonista a livello internazionale.

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    Anche Ale Bertolini in pista a Mori
    Manca ancora un mese e mezzo ai campionati italiani di ciclismo su pista, ma a Mori si comincia già a respirare aria di tricolore. E comincia a respirarla anche il padrone di casa Alessandro Bertolini (moriano “doc”), 38enne professionista della Androni Diquigiovanni, quest'anno già a segno al Giro del Trentino e grande amante delle sfide. L'inossidabile “Berto”, che rientrerà alle corse in occasione del Brixia Tour, ha approfittato di una mezza giornata di tempo libero per provare la nuova pista del velodromo di Mori, simulando una gara di derny assieme al tecnico del Centro Pista Mori (società organizzatrice degli Italiani) Diego Trepin.
    “La nuova pista è davvero ottima – racconta Bertolini dopo la ricognizione -. L'avessi avuta io vent'anni fa una pista del genere... Innanzitutto voglio complimentarmi con tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione dell'impianto e con chi sta organizzando gli Italiani. Un grande lavoro ed anche una grande occasione, per Mori ed il Trentino. Non la dobbiamo assolutamente perdere e per questo voglio a tutti i costi esserci anch'io, per dare il mio piccolo contributo. Non è da tutti inaugurare una pista con un campionato italiano e questo dimostra la grande fiducia che la Fci ha nei nostri confronti. La dobbiamo ripagare. Ed anche in chiave futura invito i ragazzini a provare la pista, un'occasione per correre fuori dal traffico e per imparare ad andare in bicicletta. La pista è la base del ciclismo”.

    Inutile nascondere che Bertolini voglia lasciare il segno nella rassegna tricolore di casa, lui che con le sfide va d'amore e d'accordo. “Finito il Brixia Tour mi dedicherò con più costanza alla pista e cercherò di stendere un programma, tant'è che per partecipare agli Italiani salterò anche il Giro del Veneto di fine agosto – continua il moriano -. Certo indossare la maglia tricolore in casa sarebbe il massimo. In che gara? L'individuale a punti ed il derny, di sicuro non la velocità. Il derny sarebbe l'ideale, anche perché penso sia la gara più spettacolare ed inoltre quella che chiuderà il programma. Tre anni fa ho già vinto una gara di derny alla Sei Giorni di Milano. Chissà che non riesca a ripetermi”.

    Mori ed il Trentino tifano per Bertolini e lo fa anche il noto imprenditore trentino Gianni Marangoni, amico e sostenitore del “Berto” che, da buon appassionato di ciclismo, ha voluto seguire il corridore trentino nel corso dell'uscita in pista. “L'impianto di Mori è fantastico e penso rappresenti uno strumento ideale per avvicinare altri giovani al ciclismo, fuori dalle strade e dai pericoli – commenta Marangoni -. Un nuovo bacino, dal quale si potranno pescare i campioni del domani. Sono sempre stato dell'idea che ogni impianto sportivo porti dei vantaggi alla società, anche in termini di salute: meglio nuovi impianti sportivi che nuovi ospedali. Alessandro? E' un campione e spero possa chiudere la propria carriera con una vittoria agli Italiani di Mori. Sarebbe una degna e meritata chiusura”.

    Intanto, sulla nuova pista continua l'attività. Mercoledì prossimo il Centro Pista Mori proporrà una gara nazionale per Esordienti, Allievi e Juniores. Un primo assaggio di quello che si potrà vedere dal 22 al 28 agosto prossimi in occasione dei campionati italiani giovanili ed assoluti.

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    Ambrosio applaude il tricolore di Bertolini
    Dopa la sua vittoria a Trento, nel Giro del Trentino, il 28 agosto scorso sulla pista di Mori, sua città natale, Alessandro Bartolini ha regalato a noi di Ambrosio e a tutti i suoi tifosi un'emozionante vittoria indossando la maglia tricolore nel Campionato Italiano Derny all'età di 39 anni.
    «I nostri ringraziamenti - si legge in una nota stilata da Ambrosio - ad "Alessandro il Grande", grande professionista, gentile e Grande sportivo! Grazie Alessandro!».

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    Alessandro Bertolini ha deciso di continuare tra i professionisti e ha rinnovato il contratto con la Androni di Gianni Savio.
     
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