Marco Frapporti

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    Marco Frapporti

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    Marco Frapporti (Gavardo, 30 Marzo 1985) è un ciclista italiano
    Passato professionista nel 2008, viene ingaggiato nella squadra CSF Group - Navigare di Reverberi.

    Dopo il primo anno, senza vittorie, viene riconfermato da Reverberi nell'organico 2009 del team CSF Group - Navigare. Una stagione che si rileva molto positiva, con la prima vittoria, seppur rocambolesca, da professionista nella seconda tappa del Giro della Provincia di Grosseto.


    Squadre

    * 2008: CSF Group - Navigare
    * 2009: CSF Group - Navigare
    * 2010: Colnago - CSF Inox


    Palmares

    Vittorie

    2009
    * 2^ tappa del Giro della Provincia di Grosseto

    Piazzamenti di Rilievo

    2008
    * 2° al GP Industria & Commercio di Prato

    2009
    * 7º nel G.P. Costa degli Etruschi
    * 7° nella Classifica Generale del Giro della Provincia di Grosseto
    * 3º nella 7^ tappa del Presidential Cycling Tour of Turkey
    * 8° nella Classifica Generale del Presidential Cycling Tour of Turkey


    Link

    * Fans Club - www.fansclubfrappo.com

    Edited by SarriTheBest - 26/1/2010, 20:12
     
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    Frapporti, un neopro che sogna la Sanremo
    Marco Frapporti, 22 anni e la voglia di dimostrare di poter stare tra i professionisti svolgendo il lavoro dei suoi sogni: il ciclista.
    «Spero di essere all'altezza della situazione - afferma - soprattutto per non deludere le aspettative di tutte le persone che mi hanno cresciuto, sia ciclisticamente, sia come uomo. E poi perché mi piacerebbe ripagare la fiducia che la famiglia Reverberi ha risposto in me. Con loro il contatto è avvenuto intorno a metà ottobre, e poco dopo ero già un corridore professionista. Ho firmato un biennale che spero possa essere il periodo giusto per far capire agli addetti ai lavori e a coloro che credono nel sottoscritto che la bicicletta è il mio mestiere e la mia vita».
    «Tra i dilettanti mi difendevo bene nelle volate di gruppo, infatti ne ho vinta più di una a ranghi compatti; poi per una serie di cadute non sono più stato in grado di destreggiarmi tra un manubrio e l'altro, quindi mi sono migliorato sempre di più in salita e sui percorsi nervosi. Credo dunque - spiega Frapporti - di potermi definire un corridore completo, anche se tutti mi danno del passista veloce. Certo è che la corsa dei miei sogni è la Milano-Sanremo; lo so, sarò banale, ma penso che la "mia" corsa possa essere quella. Poi magari correndone delle altre potrò innamorarmene, ma ora è la Classicissima ad essere in cima ai miei pensieri».
    «Ho ripreso ad allenarmi seriamente da tre settimane, e questa è stata la mia ultima settimana di palestra. Seguo delle tabelle, ma ogni giorno, prima di fare lavori, cerco di capire se è il grado di seguire quella scheda oppure no. Sono dell'idea, difatti, che anche le sensazioni contino tanto. Mi piace allenarmi da solo, anche se ogni tanto mi trovo con Roberto Ferrari e con altri miei ex compagni ancora dilettanti, mentre della nuova squadra conosco bene Finetto, con cui ho corso già due anni nelle categorie giovanili, e Canuti, con cui ho avuto modo di fare amicizia durante la settimana dei Campionati del Mondo di Stoccarda».
    Marco Frapporti ha anche una dedica speciale da fare, «a nonno Luciano, che ci ha lasciati all'inizio di quest'anno e che sarebbe stata la persona più felice del mondo sapendo del mio passaggio tra i professionisti. A lui, a Marco Artunghi, che è stato un buon corridore, ma è soprattutto un grande uomo, e al mio grande amico Giovanni ed ai miei genitori, che proprio qualche giorno fa hanno organizzato una grande festa a mia sorella ed al sottoscritto in occasione della presentazione del "Frappo e Frapportina Fans Club", vorrei dedicare questi primi passi tra i pro', sperando solamente che la salute e la fortuna siano dalla mia parte. Al resto ci penserò io».

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    Frapporti, la fatica per piacere
    Il bresciano che debutta tra i professionisti con la CSF Group-Navigare dei Reverberi ha un solo obiettivo: "Mi basta dimostrare che la bici può diventare il mio lavoro"

    MILANO, 19 dicembre 2007 - Chissà come doveva essere due o tremila anni fa: magica. Tanto da sedurre addirittura gli etruschi. La Val Sabbia, che avrebbe potuto chiamarsi la Valle dell’acqua per le sorgenti, i torrenti e i fiumi, o la Valle Incantata per quelle montagne che la dominano, dalla Corna Blacca al Cornone del Blumone. Oggi la Val Sabbia è abitata da bresciani a due ruote. Come Marco Frapporti: nato a Gavardo, cresciuto a Lavenone, residente ad Anfo.
    Cominciamo dalla Val Sabbia?
    "Fresca d’estate, gelida d’inverno. Negli ultimi 10 giorni la temperatura non si è schiodata da sotto zero. E la strada, tutta su e giù. Per trovare un metro di pianura, bisogna fare 30 chilometri. Poi finalmente si respira".
    Ideale per la bici?
    "L’ultima tappa del Giro d’Italia 2007 è partita da qui: Vestone. Posti un po’ dimenticati: non ci arrivi per caso, ci devi venire apposta. Una fortuna per il ciclismo, meno per le industrie. Avevo 10 anni e mezzo quando, seguendo l’esempio di un cugino, ho provato a partecipare a una corsa".
    Com’è andata?
    "Avevo una Bianchi usata e strausata, praticamente distrutta ancora prima di cominciare. Però con quel suo bel colore originale, tra il verde e il celeste. I giudici addetti al controllo, quando hanno visto me e soprattutto la bici, mi hanno detto: "Va’ pure, tranquillo". Che significa: tanto non c’è pericolo che tu possa vincere. Infatti la corsa l’ho finita, ma da disperato. Mi allenavo da due settimane. Pensai: che fatica. Però dissi: mi piace".
    Le piaceva la fatica?
    "Sì, mi è subito piaciuto quel senso di stanchezza che ti cancella le forze e ti placa lo spirito. Quell’anno non ottenni risultati. Ma l’anno successivo sì, qualche vittoria, quasi sempre in volata".
    E la scuola?
    "Sono cresciuto in modo selvatico. In quello che mi piaceva, mi applicavo. In quello che non mi piaceva, cercavo di fare il minimo indispensabile. Diplomato geometra, ma senza passione".
    E i genitori?
    "Si sono appassionati con me al ciclismo. E quando anche mia sorella minore, Simona, ha voluto dedicarsi alla bici, allora hanno organizzato una squadra. Ridendo e scherzando, hanno riunito una settantina di minicorridori, tutti della valle. Mamma Erminia presidente, papà Danilo vicepresidente. Più accompagnatori, allenatori e mezzi".
    Poi?
    "Due anni da allievo con Bruno Giacomini, altri due da junior con Marco Artunghi. Giacomini ci diceva: la cosa più importante è divertirsi. Allenamenti martedì e giovedì, lui era contento se facevamo i suoi giri, se partecipavamo alle corse, se arrivavamo in fondo, o se magari si vinceva. Artunghi, gregario di Marco Pantani, mi ha insegnato ad allenarmi come si deve, a interpretare le corse, a vivere con i compagni, e a non buttare via tutte le gare, anche sfruttando il lavoro degli altri".
    - E da dilettante?
    "Con Bruno Leali. Otto vittorie, infiniti secondi posti, due clavicole rotte. Adesso il passaggio tra i professionisti, con la CSF Group-Navigare dei Reverberi. Il giorno della firma mi hanno detto: speriamo di avere fatto un affare. Gli ho risposto: non ve ne pentirete".
    - Perché?
    "Perché al Piccolo Giro di Lombardia ho vinto per distacco, gli ultimi 45 chilometri da solo, e gli ultimi tre godendomeli. Tagliare il traguardo da solo è un’emozione che vale più di qualsiasi podio, miss, mazzo di fiori e premio in soldi".
    - Ha un’ispirazione?
    "Pippo Pozzato. Spero di avere le sue caratteristiche, mi piacciono le corse adatte a lui, poi ho avuto anche il piacere di conoscerlo. A volte può dare l’idea di essere un tipo mezzo matto, ma sa che cosa vuole, e soprattutto sa come conquistarlo".
    - Il giorno in cui incontrerà Bettini?
    "Gli farò i complimenti. Poi cercherò di stargli dietro, almeno in gruppo".
    - E lei che cosa sogna?
    "Mi basta dimostrare che la bici può diventare il mio lavoro. Capire se dovrò rimanere un gregario o diventare un vincente. Scoprire le corse, a cominciare dal Costa degli Etruschi. Aiutare, fare bella figura e continuare sulla strada del ciclismo. Che è conoscere se stesso, stare con gli altri, essere leale e sacrificarsi".
    - Ma non aveva detto che il bello del ciclismo è la fatica?
    "Stringere i denti, non mollare, tenere duro quando si va fuori giri. Il bello è quando ci riesci".

    Marco Pastonesi
     
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    Festa grande in casa CSF per il giovane Frapporti
    È festa in quel di Casto, al ristorante Vecchio Palazzo, per gli amici del Fans Club di Marco Frapporti, dove sabato 17 gennaio si è tenuta la cena per il nuovo tesseramento 2009. Anche quest'anno la famiglia si è ingrandita e nuovi amici si sono aggregati per poter dare a Marco il loro sostegno per andare avanti con tutta la volontà necessaria e far si che raggiungere il suo traguardo possa essere meno faticoso di quanto lo è in verità.
    Alla serata hanno partecipato numerosi amici di Marco, alcuni dei quali professionisti come Mauro Finetto ed Alessandro Bisolti, compagni di squadra nella CSF Group-Navigare e Francesco Gavazzi della Lampre-NGC. Con loro, anche il procuratore di Marco, il Sig. Gianluca Giardini. Nell'atmosfera generale si avvertiva la gioia e l'entusiasmo che tutta questa grande famiglia sente e che porterà sulle strade quando tutti insieme andranno ad incitare in corsa il loro beniamino, capitanati in primis da mamma e papà Frapporti, che sono sempre molto presenti per i loro figli (ricordiamo che la sorella di Marco, Simona, è Élite nella Chirio Forno d'Asolo), insieme al presidente Giovanni Giacomini e all'instancabile Angelo Abram, webmaster del sito ufficiale www.fansclubfrappo.it.
    Da qui nasce la nuova stagione del Fans Club "Frappo", che supporterà questo giovane, nato a Gavardo e residente ad Anfo, provincia di Brescia, il 30 marzo 1985, e che si è avvicinato al ciclismo da giovanissimo, e con passione e tenacia è arrivato ad uno dei traguardi prefissi, cioè il professionismo. Ancora oggi, nelle sue pedalate, c'è l'entusiasmo della prima volta, e per questo il Fans Club augura a Marco Frapporti tanti traguardi vincenti, assicurando la loro presenza anche nelle sconfitte.

    tuttobiciweb.it
     
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  5. illip
     
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    Forza "GNARO" (scusate l'espressione bresciana) :asd:
     
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  6. ivanlot
     
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    Ciao a tutti !!!

    Vi volevo solo comunicare che il fan club di Marco ha cambiato indirizzo.

    Andate a visitarlo su www.fansclubfrappo.com

    Grazie !!!
     
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    Grazie per l'informazione, ho aggiunto il link nella sua scheda.

    Ciao!
     
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6 replies since 16/12/2007, 01:26   667 views
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