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Andrea Pagoto racconta la sua voglia di riscatto «È dal 10 novembre che mi alleno in sella alla mia Colnago. Sono arrivato anche a pedalare per 4 ore, alternando la bicicletta nelle belle giornate alla palestra quando piove. D'inverno, si sa, meglio sfruttare quel poco di sole». Andrea Pagoto, reggiano doc di 22 anni, l'anno prossimo si ritroverà ad essere l'unico esponente "fatto in casa" di un team interamente sponsorizzato da aziende reggiane: «Sono nato a Montecchio Emilia e vivo a Sant'Ilario d'Enza, e praticamente il 90% delle volte che esco in bici passo davanti alla sede della CSF Inox a Montecchio Emilia e davanti alla Navigare di Rio Saliceto. Le zone di Reggio Emilia e Parma per me rappresentano le strade di casa. Penso che anche agli sponsor possa far piacere affacciarsi alla finestra e vedere un corridore griffato dei propri marchi allenarsi nelle loro zone». La stagione 2007 di Pagoto non è stata all'altezza della prima stagione da pro' per il passista emiliano, quando col 10° posto al Giro di Lombardia, ed altre buone prestazioni, suscitò l'interesse degli addetti ai lavori: «Quest'anno la famiglia Reverberi mi ha dato fiducia per disputare il Giro d'Italia, e di questo li ringrazierò sempre, perché il primo Giro non si scorda mai. Non ero al top della forma, ero al massimo al 90% della condizione, ma correre il Giro rappresentava uno dei miei obiettivi, anche se una volta in corsa avrei forse potuto fare qualcosa di più, magari con una fuga da lontano. Ma prendere una fuga al Giro d'Italia è difficilissimo», ammette candidamente Pagoto. «Il Giro d'Italia mi ha tolto tante energie, ed anche se ho provato a recuperare un po' più in fretta effettuando degli stage di allenamento in altura, le tossine di fatica si sono fatte sentire nelle corse di agosto e settembre. Al Giro dell'Appennino - continua Pagoto - pensavo di essere in gran forma, ed invece mi sono reso conto che non ingranavo. Penso anche per colpa del setto nasale deviato, che non mi permetteva di respirare bene e che con un'operazione chirurgica effettuata a metà ottobre spero di aver sistemato». Pagoto ha infatti terminato la stagione correndo la Coppa Placci, saltando le corse che gli piacciono di più, tra cui il Memorial Cimurri ed il Giro di Lombardia: «Mi è dispiaciuto non finire la stagione, ma l'operazione era da fare, e meglio saltare un mese alla fine di un'annata non eccelsa piuttosto che ritardare l'inizio della preparazione per la stagione seguente. Per il 2008 ho iniziato prestissimo con gli allenamenti, anche perché alla fine della prossima stagione mi scadrà il contratto e mi piacerebbe partire forte per farmi vedere e per ottenere qualche buon risultato. Spero così di poter disputare nuovamente il Giro d'Italia: per un italiano è fondamentale».
tuttobiciweb.it
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