Enrico Gasparotto

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    Enrico Gasparotto

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    Enrico Gasparotto (Sacile, PN 22 marzo 1982) è un ciclista italiano con caratteristiche di passista veloce.

    Inizialmente si dedica al calcio (riesce anche a far parte delle giovanili del Milan) ma poi abbandona questo sport per dedicarsi al ciclismo. Dopo i buoni trascorsi da dilettante riesce a passare professionista nel 2005 nella Liquigas. Il debutto è subito molto convincente e nel mese di maggio coglie la prima vittoria da professionista al Giro di Catalogna. In giugno però sorprende tutti aggiudicandosi il titolo italiano su strada battendo il ben più quotato Filippo Pozzato e Massimo Giunti. Oltre alle 2 vittorie coglie anche importanti piazzamenti tra i quali il 3° posto all'International UNIQA Classic,il 5° alla Coppa Bernocchi,il 6° nel GP di Misano Adriatico e il 10° nella Parigi-Tours (prova compresa nel circuito ProTour).

    Il 2006 è un anno sfortunato per lui, vittima ripetutamente di problemi fisici (i più importanti la mononucleosi contratta in inverno ed una polmonite che lo ha colpito in primavera). Tuttavia pur non correndo con continuità coglie qualche buon piazzamento come il 6° posto nello Scheldeprijs Vlaanderen, l'8° al Giro di Polonia e il 10° al Giro del Benelux. Finalmente il 30 settembre riesce a dare un calcio alla sorte avversa cogliendo la prima vittoria stagionale al Memorial Cimurri, poi giunge anche 3° alla Coppa
    Sabatini.

    Il suo 2007 si apre al Challenge Maiorca e nella prima prova si classifica subito 5° in volata.Successivamente si piazza 2° nella 6.a tappa della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita dopo una lunga fuga ed è 4° alla Freccia del Brabante. Ha vestito anche la maglia rosa nella prima tappa del Giro d'Italia 2007 dopo essere passato per primo al traguardo della cronosquadre vinta dalla sua squadra: la Liquigas.

    Nel 2008 passa alla formazione britannica Barloworld, con la quale ottiene un secondo posto assoluto alla Tirreno-Adriatico, una vittoria di tappa alla Tre Giorni di La Panne e la terza tappa in Olanda alla Ster Elektrotoer, aggiudicandosi anche la classifica finale.
    Il 29 luglio 2008, la Lampre dichiara di aver ingaggiato il corridore per la stagione successiva.

    (tratto da it.wikipedia.org)


    Squadre

    * 2005: Liquigas
    * 2006: Liquigas
    * 2007: Liquigas
    * 2008: Team Barloworld
    * 2009: Lampre NGC
    * 2010: Astana


    Palmares

    Vittorie principali
    * 1 Campionato italiano di ciclismo su strada (2005)
    * 1 Uci Europe Tour (2008)

    Palmares Completo

    2005
    * Campione nazionale italiano su strada
    * 1 tappa al Giro di Catalogna

    2006
    * Memorial Cimurri

    2007
    * Vincitore (con la sua squadra, la Liquigas) della 1° tappa del Giro d'Italia: Caprera - La Maddalena (cronosquadre)
    * Due giorni in Maglia Rosa al Giro d'Italia

    2008
    * 1 tappa alla KBC-Driedaagse De Panne-Koksijde
    * 1 tappa alla Ster Elektrotoer
    * Classifica finale alla Ster Elektrotoer
    * Giro della Romagna

    Edited by SarriTheBest - 28/12/2009, 05:07
     
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  2. Vince™
     
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    Caduta in allenamento e trauma cranico per Gasparotto
    La sfortuna si accanisce di nuovo sull’ex campione italiano Enrico Gasparotto che durante l’allenamento di ieri è caduto riportando un trauma cranico e trauma contusivo del terzo distale laterale coscia sinistra, l’ecografia evidenzia un'area di 1.5 cm di diametro espressione di lesione contusiva ma senza la presenza di raccolte ematiche; la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2007 dovrebbe comunque rientrare alle competizioni, come da programma, al Giro di Polonia che prenderà il via domenica da Varsavia. Ancora in trattative per il prossimo anno Gasparotto si dice in ottima forma, nonostante l’incidente e confida nel successo in una delle tappe del Polonia.

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    Enrico Gasparotto: sto crescendo
    Enrico Gasparotto, maglia rosa per due giorni al Giro d’Italia 2007, ha ottenuto i gradi da capitano nel 2008 in una squadra che gli ha dato più responsabilità che la Liquigas. Gregor Brown di Cyclingnews ha scoperto che il 25enne italiano pensa che la sua attuale squadra gli abbia dato la fiducia di cui aveva bisogno per ottenere gli obiettivi stagionali.
    Il biondo, originario del Friuli-Venezia Giulia, è arrivato alle cronache del ciclismo che conta con la conquista del Campionato Italiano nel 2005, al suo primo anno tra i professionisti. Soltanto cinque volte è capitato che un neo pro abbia vestito la famosa maglia tricolore ma il successo non ha dato alla testa al giovane corridore, infatti il 'Gaspa' ha sempre svolto un perfetto ruolo da gregario per i compagni della Liquigas cercando qualche momento per mettersi in luce.
    Senza vittorie nel 2007, ha preso fiducia da una primavera di successi di squadra, culminata con la maglia di leader al Giro, arrivata aiutando Danilo Di Luca, futuro vincitore della corsa. Tagliò il traguardo in prima posizione alla crono a squadre di apertura della corsa rosa, grazie al grande sforzo dell’intero Team Liquigas e riuscì, quindi, ad impossessarsi della maglia. Dopo averla persa a favore del suo compagno Di Luca, la riprese un’ultima volta alla terza tappa.
    Gasparotto ha preso delle decisioni importanti a fine stagione, cambiando squadra e andando a vivere fuori dalla famiglia. Cambiando team per la prima volta da quando è passato professionista nel 2005, ha lasciato la formazione di Roberto Amadio ed il colore verde acido della Liquigas, pensando fosse il momento di voltare pagina. Dopo alcuni colloqui con Claudio Corti, a novembre, ha firmato un contratto annuale per il team Professional Continental affiliato in Gran Bretagna con sponsor sudafricano.
    Parlando dal raduno di allenamento di Marina di Bibbona in Toscana, ha descritto l’atmosfera della sua nuova squadra. "La Liquigas è una grande squadra con molti corridori di grido ma Corti ha un buon gruppo di 20 atleti. Ci sono dei grossi nomi, pur non essendo un team ProTour. Abbiamo (Baden) Cooke, (Robert) Hunter e (Mauricio) Soler e, onestamente non ci manca nulla. Inoltre, c’è un’atmosfera molto famigliare."

    cyclingnews.com
     
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  4. Joey Ramone GN
     
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    Gasparotto si organizza la festa di compleanno
    Il friulano della Barloworld, dopo il titolo tricolore e i due giorni in rosa, spiega i progetti con la nuova squadra: "La Sanremo si corre il giorno del mio 26° compleanno. Vincerla sarebbe il massimo"

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    Enrico Gasparotto (a destra) con i compagni Robert Hunter e Baden Cooke. Foto Bettini



    MILANO, 12 febbraio 2008 - Ha bagnato la nuova maglia sulle strade del Sud Africa: tanta fatica, due tirate giuste per far vincere due tappe al compagno Robbie Hunter e la convinzione, già dopo pochi giorni, di aver fatto la scelta giusta. Dopo i tre anni alla Liquigas - che gli hanno regalato, tra l’altro, la maglia tricolore al debutto e, nel 2007, i meravigliosi due giorni in maglia rosa - Enrico Gasparotto, 25 anni, friulano di Casarsa della Delizia, riparte dal Team Barloworld carico di speranze.
    Enrico, perché l’addio alla Liquigas?
    "Ero in scadenza di contratto. In un primo tempo sembrava che ci fossero i presupposti per il rinnovo, ma poi non ho più avuto notizie e ho pensato di non rientrare più nei programmi della squadra. Così ho cominciato a guardarmi attorno, per non perdere il treno giusto".
    E perché ha scelto il Team Barloworld?
    "Perché è quello che ha dimostrato di nutrire maggior fiducia nei miei confronti, di volermi fermamente. Mi hanno cercato anche altre squadre: la scorsa estate ci sono stati contatti con l’Astana, l’ex T-Mobile, la Csc, la Silence-Lotto. Ma non ho avuto dubbi e ho scelto Barloworld. È un team un po’ più piccolo, ma non per questo meno ambizioso, e credo che avrò anche più carte da giocare".
    Ma con Robbie Hunter e Baden Cooke potrebbe pestarsi un po’ i piedi, no?
    "Non abbiamo proprio le stesse caratteristiche. Io, nelle volate affollate, non sono così veloce come Robbie e Baden, per cui in quelle occasioni mi metterò al loro servizio. Ma sono sicuro che non mancheranno le possibilità anche per me".
    Italia, Australia, Sud Africa, Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Austria, Colombia, Svizzera, Kenya: come si trova in un gruppo rappresentato da 10 nazioni diverse?
    "Benissimo. E’ incredibile come, nonostante questa macedonia di Paesi, ci sia già un grandissimo affiatamento fra tutti noi. E’ un gruppo fantastico, mi sto divertendo un mondo".
    E con la lingua come la mettiamo?
    Ci intendiamo senza problemi. Comunque io l’inglese lo mastico abbastanza bene. E per non perdere l’abitudine ho chiesto di poter essere sempre in camera con qualcuno che mi costringa a continuare a usarlo".
    Qual è il suo programma per il 2008?
    "Cercherò di sparare le mie cartucce nella prima parte della stagione. Dopo il debutto in Sud Africa, correrò Giro di Grosseto, Laigueglia, Lugano, Tirreno-Adriatico, Sanremo, Harelbeke, quindi le altre classiche del Nord fino alla Gand-Wevelgem. Poi il Giro, mentre per il Tour non so ancora".
    C’è una corsa che ha segnato con il circolino rosso?
    "La Sanremo, che si corre il giorno del mio 26° compleanno. Vincerla sarebbe il massimo".
    Quanta notorietà le hanno dato i due giorni in maglia rosa?
    "Tantissima, ma il mio amico Garzelli mi aveva preparato. Quelli del Giro sono stati giorni favolosi, anche perché poi abbiamo vinto con Di Luca. Però, se devo essere sincero, mi ha disorientato di più la vittoria al Tricolore 2005, perché mi sono trovato da signor nessuno a campione italiano: sono cambiate tante cose".
    Nella sua zona non ci sono molti corridori: le pesa allenarsi spesso da solo?
    "Un po’ sì: insomma, con l’i-pod non è che si possa fare conversazione.. . Per questo ho deciso di trasferirmi e tra pochi giorni comincerò una nuova vita. Dovrò imparare a vivere da solo, visto che finora ho abitato con i miei genitori. Ho preso un appertamento in affitto a Carnago, in provincia di Varese. Lì ci sono un sacco di professionisti, minimo ci si trova ad allenarsi in 4-5. E poi è comodo anche per le trasferte, perché Malpensa è a un tiro di schioppo, mentre da Casarsa della Delizia mi veniva un po’ più complicata".
    Ultima domanda: è vero che il suo soprannome è Giallo?
    "Sì, me lo hanno affibbiato i miei compagni ai tempi delle scuole medie, per via dei capelli biondi, e da allora mi è rimasto. Ma mi chiamano così solo a Casarsa, nel ciclismo sono «Gaspa» per tutti".


    Paolo Marabini - gazzetta.it
     
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  5. endo765
     
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    vai gasparotto
     
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    Gasparotto torna alle corse «per lasciare un segno»
    Il veneto Enrico Gasparotto farà il suo rientro alle corse la settimana prossima. “Dopo i campionati nazionali, ho completamente staccato. Pensavo di andare più forte, durante la corsa tricolore, invece... ho scoperto che dopo 60 giorni di corsa, avevo bisogno di riposo. Così sono andato al mare una settimana con la mia famiglia e poi piano piano ho ripreso gli allenamenti. Sono salito poi a Livigno, dove mi sono allenato con compagni e amici come Andrea Noé.”.
    Per l’atleta della Lampre, classe 1982, la prima corsa della seconda parte di stagione sarà le Tre Valli Varesine. “Faro il Trittico: dopo le Tre Valli, faro la Coppa Agostoni (dove lo stagista Adriano Malori disputerà la sua unica gara con la Lampre) e poi la Coppa Bernocchi. Faro molto fatica perché dovrò riacquisire il ritmo delle gare, ma dopo queste tre primi gare, potrò ambire a qualcosa in più. E prima della Vuelta correrò anche il GP Plouay”.
    Spiega poi Gasparotto: “Durante la prima parte di stagione, ho dato il mio contributo alla squadra, ho aiutato i leader come Damiano. Ho fatto per la prima volta Amstel, Freccia e la Liegi. Dopo questa esperienza (che sapevo di fare quando ho firmato con la Lampre), sono consapevole che posso ambire alla vittoria in queste corse. Per questa seconda di stagione, cercherò di puntare ad alcune tappe alla Vuelta. In allenamento ho buone sensazioni, quindi sono fiducioso. E se vado forte in Spagna, perché non pensare a una convocazione per i mondiali di Mendrisio? Sarebbe un onore“.
    La stagione 2009 è stato un anno di cambiamento per l’ex campione nazionale 2007.
    “Quando ho firmato con la Lampre, venivo di un piccola squadra come la Barloworld nella quale ero il leader, tutto girava attorno a me. Alla Lampre, sono entrato in punta di piedi, sapendo di non essere il leader vista la presenza di Ballan e Cunego. Comunque il bilancio si farà alla fine della stagione. L’unico rammarico è il non aver potuto essere in condizione per Tirreno-Adriatico e San Remo. Per il futuro, ho il contratto per l’anno prossimo, ma durante la stagione si sono creato delle situazioni che dovremo valutare. È importante avere garanzie anche dal punto di vista sponsorizzativo” conclude Enrico Gasparotto.

    Jeroen Christiaens - tuttobiciweb.it
     
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    Gasparotto passa all'Astana e punta i fari su Sanremo
    MILANO, 4 novembre 2009 - Enrico Gasparotto è quello che il il 26 giugno 2005 beffava un tal Filippo Pozzato e firmava - da neoprofessionista - il campionato italiano. E’ quello che il 12 maggio 2007, al Giro d’Italia, conquistava la prima maglia rosa della corsa Gazzetta. Ma è anche quello che non vince dal settembre 2008 e, a 27 anni, ha appena mandato in archivio una stagione in maglia Lampre non certo felice sul piano dei risultati.

    RILANCIO - Così, per il friulano di stanza ora in Lombardia, la recente firma con l’Astana si può trasformare in un’occasione – vera – di riscatto. “Ho firmato per un anno - dice Gasparotto, 7 centri in carriera, in vacanza in Madagascar fino a metà mese - perché mi hanno offerto la prospettiva di essere il leader nelle grandi corse di primavera, su tutte la Sanremo e il Fiandre”.

    BILANCIO - Due secondi e due terzi posti: il piatto 2009 però piange e Gasparotto è il primo a saperlo. “In alcune corse, come la Sanremo e il campionato italiano, sono mancato e non ho scuse. In altre, come per esempio le classiche delle Ardenne, forse ho pagato anche il fatto di dovere lavorare soprattutto in funzione di Cunego”. Alla nuova Astana di Yvon Sanquer, Beppe Martinelli e Guido Bontempi troverà sicuramente Alexandre Vinokourov e verosimilmente anche Alberto Contador, con il quale però di certo non si pesterebbe i piedi. “Credo stia nascendo un gruppo forte, e l’opportunità di avere i gradi di capitano nelle corse che amo è unica. Farò in modo di meritarmela”.

    Ciro Scognamiglio - gazzetta.it
     
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    Incidente in allenamento, Gasparotto si frattura la clavicola
    Brutto incidente in allenamento per Enrico Gasparotto: il portacolori della Astana stava pedalando sulle strade della Valtellina quando è scivolato nella discesa bagnata della Forcola ed ha riportato la frattura composta della clavicola sinistra.

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  9. Andie88
     
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    stagione finita?
     
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8 replies since 30/7/2007, 02:03   1287 views
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