Pietro Caucchioli

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    Pietro Caucchioli

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    Pietro Caucchioli (Bovolone, 28 agosto 1975) è un ciclista italiano, attualmente in forza alla squadra francese della Crédit Agricole.

    Divenuto professionista nel 1999 con il team Amica Chips, Caucchioli ottenne in quello stesso anno la sua prima vittoria, la 4a tappa del Giro della Provincia di Lucca. Dopo un po' di anni di anonimato, il ciclista si fece notare al Giro d'Italia 2001, quando con il team Alessio vinse l'8a e la 17a tappa. Nel Giro d'Italia 2002 migliorò ancor di più la sua prestazione, giungendo terzo in classifica generale alle spalle di Paolo Savoldelli e Tyler Hamilton.

    In seguito, a partire dal 2003, non ha ottenuto risultati di rilievo, ma solo qualche buon piazzamento nelle gare da lui disputate (oltre al Giro, il Tour de France e la Vuelta a España). Ciò è dovuto a diverse difficoltà fisiche che ha subìto nel corso degli ultimi anni: esportazione dell'ernia del disco, broncopolmonite al Tour de France 2003 e frattura di clavicola e scapola prima del Tour de France 2004, dove però si è piazzato all'undicesimo posto.

    Dal 2005 Caucchioli fa parte del team Crédit Agricole, con cui ottiene un magro bottino in fatto di risultati.

    Nel 2009 passa la team Lampre NGC.


    Squadre

    * 1999: Amica Chips
    * 2000: Amica Chips
    * 2001: Alessio
    * 2002: Alessio
    * 2003: Alessio
    * 2004: Alessio-Bianchi
    * 2005: Crédit Agricole
    * 2006: Crédit Agricole
    * 2007: Crédit Agricole
    * 2008: Crédit Agricole
    * 2009: Lampre NGC


    Palmares

    2001
    * 9th, Overall, Giro d'Italia
    1st, Stage 8, (Montecatini Terme - Reggio Emilia, 185 km)
    1st, Stage 17, (Sanremo - Sanremo, 119 km)

    2002
    * 1st Vuelta Ciclista a Aragón, stage 3
    * 3rd, Overall, Giro d'Italia

    2003
    * 1st Giro della Provincia di Lucca, stage 3
    * 26th, Overall, Giro d'Italia

    2005
    * 8th, Overall, Giro d'Italia
    * 36th, Overall, Tour de France

    2006
    * Stages 9-11, Orange Jersey, Mountains Classification leader Vuelta a España
    * 9th, Overall, Dauphiné Libéré
    * 16th, Overall, Tour de France

    2007
    * 6° al Tour Méditerranéen
    * 5° nella 16^ tappa del Giro d'Italia
    * 3° al Tour de Wallonie

    2008
    * 4° nella 1^ tappa del Deutschland Tour
    * 2° nella 2^ tappa del Deutschland Tour
    * 5° al Deutschland Tour


    wikipedia.org


    Foto

    SPOILER (click to view)

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    Edited by SarriTheBest - 15/2/2009, 03:10
     
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    peccato... s'è perso di brutto..
    è da un po' d'anni che ogni volta leggo... "ed occhio anche a Caucchioli, che s'è preparato apposta x questo appuntamento..." e puntualmente nn combina nulla di buono..
    speriamo si sappia riprendere... uno che arriva 3° al Giro (se è pulito) nn è di sicuro un brocco...
     
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  3. xGarzox
     
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    a me piaceva molto come ciclistia faceva anche ottimi scatti ma ha detto bene sarri nei grandi appuntamenti è sempre mancato..e penso che stare alla credit di certo nn l'abbia aiutato vedendo che gente mandano per esempio al giro
     
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    Casa Caucchioli: è arrivato Tommaso
    Fiocco azzurro in casa Caucchioli: alle 13.58 di oggi, infatti, è nato Tommaso, secondogenito di Pietro ed Eva, che va a far compagnia alla piccola Giulia. Tommaso è anto all'ospedale Carlo Poma di Mantova, è un bel bambino che pesa già 3,490 chili. Auguri a tutta la famiglia Caucchioli.

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    Caucchioli: voglio far bene in Svizzera. Il Tour? Chissà
    Pietro Caucchioli è pronto ad iniziare il mese più importante della sua stagione: il terzo classificato al Giro 2002 si giocherà infatti, fra Tour de Suisse e campionato italiano, la possibilità di disputare il Tour de France con la maglia biancoverde della francese Credit Agricole. “Non mi è mai capitato prima di non sapere a meno di un mese da una corsa come il Tour se sarò della partita o meno. I vertici della squadra però preferiscono tenerci sulla corda fino all’ultimo, dicono che ci dobbiamo meritare la convocazione con la fatica e i risultati. Da parte mia sono tranquillo, sto bene e sono certo che con questa condizione in Svizzera e agli italiani di Bergamo potrò dire la mia: se cosi sarà a Brest il 7 luglio sarò pronto a cominciare un ottimo Tour”.
    Se dal Tour si passa a parlare del Giro d’Italia, la voce di Pietro si fa cupa. “Non mi aspettavo di non andare al Giro, se non altro perché fra le squadre francesi siamo una delle più competitive e l’unica con due italiani di discreto livello, e che hanno sempre onorato la corsa rosa, come me e Angelo Furlan. Sono rimasto un po’ deluso dall’atteggiamento dei vertici della mia squadra che, dando per scontato di essere convocati, non si sono mai fatti vivi con Zomegnan al punto tale da dover essere avvisati dell’esclusione dal sottoscritto”.
    Adesso è finito il tempo dei rimpianti ed è tempo di pensare al futuro, no?
    ”Senz’altro. Come ho già detto, se dovessi mantenere la condizione attuale potrei disputare il Tour migliore della mia vita: ho trentatre anni e non più tante possibilità di lasciare il segno. Io sono convinto di essere un corridore che nelle corse di tre settimane può fare bene, se poi da una frase del genere qualcuno capisce che pensi di essere un grande leader in grado di vincere il Tour, io glielo lascio anche credere, ma non è quello che sostengo in prima persona. Non vanno comunque posti limiti alla provvidenza: penso a Pereiro che, nel 2004 ha lottato con me fino all’ultima crono per arrivare decimo,e un paio d’anni dopo, con bravura sì ma anche una certa fortuna, si è portato a casa la vittoria…”.

    Francesco Cerruti - tuttobiciweb.it
     
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    Beh, strano che la Credit nn l'abbia ancora scelto x il Tour... è l'unico che potrebbe fare classifica...
    E dai che questo è l'anno buono... se va al Tour tifo di sicuro Caucchioli... :sisi:
     
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    Caucchioli con Cunego per fare bene al Giro
    Pietro Caucchioli è al Giro di Polonia con in tasca un contratto annuale (con prelazione per il 2010) con la Lampre di Damiano Cunego. Il corridore di Villafontama, classe 1975, professionista dal 1999, cinque vittorie in carriera, tra le quali spiccano i due successi di tappa al Giro d’Italia 2001 arricchiti dal 3° posto in classifica generale nell’edizione successiva della corsa rosa, raggiunge «l’obiettivo di tornare a correre in Italia» dopo l’esperienza con la Crédit Agricole, conclusasi piuttosto malamente, visto che il club francese ha tolto a Caucchioli la possibilità di correre il Tour e la Vuelta.
    Caucchioli associa a buoni doti di fondo un ottimo passo in salita, caratteristiche che lo rendono particolarmente competitivo nelle corse a tappe. Ed è, soprattutto, per questo che la Lampre ha pensato a lui. Come conferma Giuseppe Saronni, manager del team blu-fucsia: «Cercavamo un atleta di esperienza con buone doti di scalatore da affiancare a Cunego: abbiamo individuato in Pietro il corridore adatto. Le ultime corse da lui disputate in maniera più che positiva e l’entusiasmo con il quale ha accettato di ricoprire il ruolo che gli abbiamo prospettato ci hanno dato la certezza che stavamo facendo la scelta giusta».
    E Pietro risponde: «Ringrazio la Lampre per la fiducia accordatami. Ho accolto con piacere la proposta di entrare a far parte di una squadra di prestigio con il compito principale di sostenere Cunego sulle salite delle corse a tappe. Sono felice di mettere a disposizione la mia esperienza per un corridore più giovane come Damiano: è un campione completo che, a mio modo di vedere, può ottenere ancora soddisfazioni anche in corse come il Giro d’Italia».

    Caucchioli, finalmente una notizia positiva nel suo tribolato 2008.
    «Sono contento. Già prima di andare al Giro di Germania, c’era il contatto con la Lampre e l’accordo era raggiunto. La Lampre, insomma, non aspettava i miei risultati in Germania: mi ha espresso fiducia e sono contento abbia pensato a me per rinforzare la squadra».

    In Germania, poi, ha sfiorato il successo in un paio di tappe.
    «Ho fatto un secondo e un quarto posto. Mi è mancato un attimo di convinzione in più. Ed ho pagato il fatto che alla Crédit Agricole ognuno corre per conto proprio, essendo tutti alla ricerca di una squadra. In ogni caso, come avevo anticipato, le tappe del Giro di Germania non erano certe le più adatte alle mie caratteristiche. Mi resta il rimpianto di non essere stato, non per colpa mia, alla Vuelta: importante era dimostrare, soprattutto a me stesso, che posso ancora essere davanti. Ora penso ad affrontare un buon inverno e disputare un buon 2009».

    Intanto, è al Giro di Polonia.
    «Cercherò nell’unica tappa dura, la penultima di sette, di fare bene. Tutte le altre frazioni, cronometro a parte, sono destinate ad arrivi in volata. Il mio obiettivo, anche se ho già firmato, non cambia: voglio provare a vincere».

    Sono già delineati i programmi 2009?
    «No. Ho scelto una squadra italiana, soprattutto, per tornare al Giro d’Italia. Là dovrò essere forte e lavorare bene nei momenti decisivi, quando si deciderà la corsa. Spero di essere un punto di riferimento per Cunego. Poi avrò il mio spazio in altre corse. La Lampre sarà presente ai tre grandi Giri».

    Al Tour tornerà Armstrong: come giudica la scelta dell’americano?
    «È la scelta di una persona che non è riuscita a crearsi qualcosa al di fuori della bici. Dice che lo fa per attirare l’attenzione verso la lotta contro il cancro, ma quello poteva farlo in tanti altri modi, ad esempio entrando in politica come sembra abbia intenzione di fare dopo. Sotto l’aspetto umano è triste. Armstrong torna perché ha bisogno della bici, è "malato" della bici: del resta, questa è sempre stata la sua forza, per la bici ha tralasciato tutto il resto ed è arrivato al 110 per cento. Non ha null’altro da dimostrare. Chi mai vincerà sette Tour di fila?».

    Ritiene che possa tornare ad essere l’Armstrong di prima?
    «Penso proprio di sì. Se ha fatto questo annuncio, è perché avrà già fatto test e sostenuto allenamenti che gli avranno dato delle certezze. Avrà quattro anni di più e se dovesse arrivare secondo e terzo, probabilmente, sarebbe per lui una figuraccia. Mi sembra di vedere il tipico americano che arriva per salvare il ciclismo».

    Dal Tour hanno fatto subito sapere che Armstrong dovrà sottostare ai nuovi regolamenti antidoping.
    «Non sarà un problema. Armstrong è sempre stato controllato tantissimo. Effettivamente, Csc e Astana vanno più piano di prima, ma gli ordini d’arrivo non sono cambiati, i più forti continuano a vincere. Penso che, sotto l’aspetto antidoping, Armstrong sia il più tranquillo di tutti: lui era già sottoposto ai controlli che fanno adesso».

    Renzo Puliero (L’Arena)
     
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  8. xGarzox
     
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    CITAZIONE
    È la scelta di una persona che non è riuscita a crearsi qualcosa al di fuori della bici. Dice che lo fa per attirare l’attenzione verso la lotta contro il cancro, ma quello poteva farlo in tanti altri modi, ad esempio entrando in politica come sembra abbia intenzione di fare dopo. Sotto l’aspetto umano è triste.

    parole sante
     
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    Caucchioli ai tifosi: sogno un grande 2009 in maglia Lampre
    Oggi a Villafontana (Verona), si sono radunati i tifosi di Pietro Caucchioli per festeggiare il suo undicesimo anno di professionismo.
    A festeggiare il "Cau" erano in ben 200 oltre ai colleghi ed amici Damiano Cunego, Angelo Furlan e allo "straniero" Francesco Belotti senza dimenticare lo storico direttore sportivo Remo Cordioli.
    Pietro Caucchioli, evidentemente felice, ha spiegato: «Ringrazio tutti i tifosi presenti, gli sponsor del Fans club in particolare la Provincia di Verona e la banca Crediveneto di Villafontana che hanno contribuito alla buona riuscita dell'evento. Farò il massimo per ripagare la fiducia dei dirigenti del Team Lampre che mi ha voluto nel 2009. Sono orgoglioso di vestire questa prestigiosa maglia: voglio essere competitivo durante tutto l'anno ed in particolare durante il prossimo Giro d'Italia in appoggio al leader della formazione milanese Damiano Cunego».

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    Caucchioli, fermo per doping, ora «pedala» da presidente
    L'ex campione di ciclismo, squalificato per valori anomali, centra il traguardo al consorzio rifiuti EcoCisi. Il sindaco Montagnoli gli offre la possibilità di scalare altre montagne e di fare strada in una partecipata con 72 dipendenti, 83mila utenti e 8 milioni di fatturato annuo

    OPPEANO - Scende dalla bicicletta e si trova a guidare una società partecipata da Comuni con 72 dipendenti, 83mila utenti e 8 milioni di euro di fatturato. Non c'è che dire, davvero un traguardo inusuale quanto prestigioso quello raggiunto a tempo di record dall'ex campione di ciclismo Pietro Caucchioli, che da un mese e mezzo è diventato presidente di «EcoCisi srl», la società di Nogara che si occupa della raccolta dei rifiuti di 18 comuni della Bassa. L'impresa non sarà celebrata come un arrivo in solitaria sulle rampe dell'Aprica certo, tuttavia per l'ex atleta professionista di Villafontana si tratta di un significativo riscatto personale. Gli ultimi 12 mesi, infatti, per Caucchioli sono stati un inferno. L'anno scorso è stato appiedato dalla sua ultima squadra, la Lampre, a causa dei sospetti di doping. All'inizio di giugno ha ricevuto la conferma della squalifica biennale per valori anomali nel suo passaporto biologico dal Tribunale nazionale antidoping. Sono lontani i tempi in cui era acclamato dalle folle e conquistava il terzo posto al Giro d'Italia.
    La politica gli ha concesso una seconda possibilità e lui l'ha sfruttata con grande rapidità. Nella primavera del 2009, chiamato alla corte di Alessandro Montagnoli alla ricerca di un team forte per aggiudicarsi il secondo mandato da sindaco, il ciclista è riuscito a portare a casa un ottimo risultato elettorale che gli è valso lo scranno di consigliere. A novembre, Montagnoli aveva già in serbo per lui un nuovo «ingaggio». Nonostante l'esperienza pressoché nulla nel settore, Caucchioli doveva diventare amministratore unico di una municipalizzata multiservizi, la «Oppeano servizi», che però è stata abortita prima ancora di nascere. Quando la strada per la redenzione dell'ex corridore sembrava segnata, si è aperta una possibilità ancora più ghiotta. Il presidente di «EcoCisi» Mauro Martelli si è dimesso per succedere a Luigi Pisa alla guida di AAto Veronese. La conquista della vittoria di tappa ormai era a pochi metri. È bastato montare in sella ed attendere l'investitura, che prontamente è arrivata. Il sindaco di Oppeano ha indicato il suo consigliere come presidente per il triennio 2010-13 del consorzio intercomunale per la gestione dei rifiuti. L'incarico non prevede compensi. «Ho designato Caucchioli perché è un ragazzo giovane, pulito, ha tempo a disposizione per lavorare e molta voglia di fare», spiega Montagnoli. «Non nascondo che sia stata una scelta politica, però alla politica bisogna far seguire i fatti. Sono sicuro che svolgerà al meglio il suo incarico». L'assemblea dei soci ha avallato la decisione con la quasi unanimità dei voti a favore (un solo socio ha preferito astenersi). Le sorti della raccolta differenziata di 18 comuni, dunque, sono ora nelle mani di un ex ciclista.
    «Non sono uno sprovveduto», si difende l'atleta di Villafontana. «Dal 2006 sono socio di una cantina piuttosto importante. So che cosa significa amministrare una società. Il mio predecessore Martelli ha lasciato un ente in salute, con 230mila euro di utile nel 2009. Cercherò di proseguire su questa strada investendo nell'ammodernamento delle attrezzature e nella comunicazione verso le scuole e la cittadinanza in genere. Il nostro obiettivo sarà migliorare le performance di differenziata, per raggiungere i livelli dei comuni più ricicloni d'Italia».

    Paola Bosaro - L'Arena (www.larena.it)
     
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