Matthew Lloyd

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    Matthew Lloyd

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    Matthew Lloyd (Melbourne, 24 maggio 1983) è un ciclista professionista su strada australiano.

    Passò professionista nel 2006 con la Southaustralia.com-AIS, per passare poi la stagione successiva alla Predictor-Lotto, attualmente Omega Pharma-Lotto.

    Dopo alcune vittorie in corse a tappe minori, Herald Sun Tour, Tour de Wellington e Tour of Japan, diventò campione nazionale in linea nel 2008. Il 14 maggio 2010 ottiene il successo più importante in carriera, aggiudicandosi la sesta tappa del Giro d'Italia a Marina di Carrara dopo una lunga fuga.

    Nel 2008 partecipò alla prova in linea ai Giochi olimpici di Pechino terminando al 31° posto. Nel 2010 partecipa al Giro d'Italia dove vince una tappa e la maglia verde

    (tratto da it.wikipedia.org)


    Squadre

    * 2006: Southaustralia.com-AIS
    * 2007: Predictor - Lotto
    * 2008: Silence - Lotto
    * 2009: Silence - Lotto
    * 2010: OmegaPharma - Lotto


    Palmares

    2004
    * 12^ tappa del Herald Sun Tour

    2005
    * 5^ tappa del Tour de Wellington
    * Classifica generale del Tour de Wellington

    2006
    * Trofeo Alcide De Gasperi
    * 5^ tappa del Tour of Japan
    * 5^ tappa del Herald Sun Tour

    2008
    * Campionato Nazionale Australiano - Prova in Linea

    2010
    * 6^ tappa (Fidenza- Marina di Carrara) del Giro d'Italia
    * Classifica GPM del Giro d'Italia
    * Premio della Combattività Giro d'Italia
     
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    Legnano, stasera Matthew Lloyd racconta il suo Giro
    Dopo il “Primo Raduno Biciclette Legnano a Legnano”, la Ciclofficina promuove un nuovo evento su due ruote: mercoledì 9 giugno 2010 si potrà conoscere di persona il corridore australiano Matthew Lloyd. L’incontro è in programma alle ore 21,00 alla Sala Leone da Perego a Legnano, con ingresso da Via Monsignor Girardelli.
    Sarà l’occasione per conoscere da vicino Matthew Lloyd, del Team Omega Pharma-Lotto guidato dal legnanese Roberto Damiani, ciclista professionista australiano, quattordici giorni in Maglia Verde al Giro d’Italia 2010, simbolo del leader nella speciale classifica Gran Premio della Montagna e vincitore del Premio della Combattività. Lloyd ci racconterà le sue fatiche, le sue aspirazioni future, il suo mestiere che lo ha portato dalla lontana Australia fino a casa nostra per praticare lo sport delle due ruote spinte dalla forza dei pedali.
    Il Comune di Legnano ha concesso il suo Patrocinio alla manifestazione promossa da “la Cicloofficina” in onore dell’ospite straniero.

    da varesenews.com
     
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    Matthew Lloyd ha portato a Legnano la maglia verde del Giro
    Legnano (Milano) - venerdì 11 giugno 2010 - L’associazione La Cicloofficina, neonato gruppo di amici ed amanti del ciclismo legato alla tradizione e ai fasti agonistici e sportivi del ciclismo del passato ma proposto in chiave moderna, accende ancora le luci della ribalta nella Capitale Mondiale del Ciclismo, Legnano, organizzando una serata tutta dedicata al vincitore della speciale classifica degli scalatori del Giro d’Italia, l’australiano Matthew Lloyd che ha partecipato alla serata accompagnato dal suo compagno di squadra, l’inglese Adam Blyth (01.10.1989).

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    Loyd e Blyth a Legnano (Mi) - photo@WalterTodaro

    La Cicloofficina del presidente Giuseppe Biselli ha organizzato le cose molto per bene iniziando dalla location, la prestigiosa Sala del Palazzo Leone da Perego, messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale che ha presenziato all’evento con l’Assessore alla Polizia Locale, Elio Faggionato.
    La città di Legnano ha aderito alla manifestazione anche con la presenza del vice-presidente della famiglia Legnanese, Giorgio Brusatori.
    Ben rappresentata anche la componente sportiva con la presenza dell’ex professionista (con Fausto Coppi) legnanese, Francesco Lucchesi e, Luca, figlio dell’indimenticabile “Re del Giro della Svizzera”, Pasqualino Fornara oltre al vicepresidente della Federciclismo Lombardia, Flavio Mocchetti e il responsabile dei Giovanissimi ciclisti lombardi, Franco Nebuloni oltre al mitico signor “Albè”, Direttore del Museo del Ghisallo.
    Giuseppe Biselli ha voluto impreziosire la serata con l’assegnazione di un premio dedicato a chi ripropone il “Ciclismo Eroico”, attestato che per questa prima edizione è stato assegnato agli Organizzatori del Giro d’Italia per avere inserito tra le tappe dell’ultima corsa rosa, una frazione con meta Montalcino dopo avere superato alcuni tratti in classico sterrato, una tappa che ci ha riproposto foto, immagini e commenti, veramente da ciclismo dell’altro ieri!

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    Da sx Emilio Saporiti, Matthew Lloyd, Mario Broglie e Nando Piazza - photo@WalterTodaro

    Il premio è stato consegnato a Mario Broglia, direttore responsabile del buon andamento della gara negli ultimi 10 chilometri nelle tappe del Giro e di tutte le gare organizzate dalla Rcs-Gazzetta dello Sport.
    Mario Broglia, castellanzese, era accompagnato da due dei suoi più validi collaboratori, Nando Piazza di Gorla Minore ed Emilio Saportiti di Solbiate Olona.
    Tutto il pubblico presente ha riservato più di un applauso a Matthew Lloyd che si è dimostrato un campione del pedale ma anche un Campione come Uomo sia per la sua modestia, educazione simpatia, disponibilità e affabilità doti oggi assai rare da riscontrare specialmente tra i giovani (quale è Lloyd, 27 anni).
    Lloyd ha anche più volte sottolineato il suo amore nei confronti della nostra Nazione e di tutto il nostro Popolo riaffermando in continuazione che la vittoria conseguita nella tappa di Marina di Carrara del recente Giro d’Italia, per lui rappresenta la più grande e prestigiosa vittoria in carriera, una vittoria che ricorderà per tutta la vita anche per l’affetto che ha ricevuto in tutte le Regioni d’Italia e che riceve tutt’ora quando, in allenamento, viene riconosciuto dai tifosi e, spesso, fermato per una foto, un autografo, una stretta di mano.
    Da notare che Matthew Lloyd nel 2008 è stato Campione Nazionale d’Australia, scusateci se è poco….visto che l’Australia ha dimensioni territoriali veramente estese ma è talmente grande il suo amore verso l’Italia che ha deciso di risiedere tra noi, esattamente a Gorla Maggiore.

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    Da sx Vito Bernardi, Matthew Lloyd e Giuseppe Biselli - photo@WalterTodaro

    A Lloyd Giuseppe Biselli ha offerto una targa ricordo ed anche un piccolo modello di bicicletta fatta di pane (opera del panificio Massimo Grazioli) perché, come ha affermato Biselli, a un ragazzo “buon come il pane”, era d’obbligo offrire un simbolo raffigurato con la più antica e diffusa espressione dell’alimentazione popolare).
    Un dono che Lloyd ha ricevuto con gioia e che ha dichiarato sentirsi dispiaciuto per doverla mangiare ma che terrà tra i suoi ricordi più cari la foto di questa serata con la bici di pane vicina a lui ed ha offerto al presidente della Cicloofficina Giuseppe Biselli la sua Maglia Verde ma, anche la maglia di Club, l’”Omega Pharma-Lotto” Team belga guidato dal legnanese Roberto Damiani, assente per impegni inerenti il suo lavoro ma che aveva autorizzato con grande soddisfazione il coinvolgimento del suo atleta in questa manifestazione voluta da tanti amici del ciclismo.
    Le serate organizzate dalla Cicloofficina sono appena iniziate e continueranno con cadenza prestabilita che presto comunicheremo.
    Intanto un grazie doveroso nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Legnano e agli amanti dello sport del pedale, l’invito a seguirci visitando anche la nostra sede in via Buozzi 22. (Sant’Ambrogio-Borgo di Maragascc). (vito bernardi)

    ciclonews.it
     
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    Occhio la bici è truccata attenti che buffalino fa il video :asd:
     
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    Matthew Lloyd, quando il ciclismo è un romanzo...
    19 aprile 2009, Amstel Gold Race. E' questa la gara che apre la settimana delle Ardenne; la vittoria va al russo Ivanov (Katusha), mentre per Matthew Lloyd è una giornata da dimenticare. Una brutta caduta gli procura una frattura all'osso sacro e a sei vertebre. 12 giorni dopo, era di nuovo in bici. Ha corso il Tour e la Vuelta.

    15 maggio 2010, Matthew Lloyd vince a Carrara la sesta tappa del Giro d'Italia ed emoziona tutti con le sue lacrime dopo il traguardo; in fuga dal chilometro 45, ha viaggiato in compagnia di Rubens Bertogliati per 138 km, prima di staccarlo sulla rampa di Bedizzano. Il colpo dell'australiano, classe 1983, lascia il segno e gli permette di arrivare in perfetta solitudine sul traguardo “Posso veramente essere soddisfatto del mio Giro, è la mia gara preferita. Una vittoria e la maglia verde per gli scalatori, che posso chiedere di più? Da questa vittoria di tappa, il mio Giro era già completo. È stato il giorno più bello della mia carriera. Ho ottenuto una vittoria in una corsa fantastica, una vittoria romantica.”

    Vive a Varese, vicino al centro di allenamento della Nazione australiana, Matthew Lloyd e dopo il successo di tappa ha voluto tenersi stretta anche la maglia verde dei Gpm; in questo, l'australiano sa di essere riuscito grazie all'apporto della squadra “Questa maglia è tutta della squadra. È stata essenziale. In squadra, durante questo Giro ci siamo aiutati a vicenda. Tutti mi hanno dato una mano, dai compagni ai meccanici, sono stati magici. Poi devo ammettere che avere al proprio fianco giovani talenti come Jan Bakelants e Francis De Greef è molto importante. Questi due hanno veramente un futuro straordinario, il Giro è stata una bellissima esperienza anche per loro.”

    Una squadra senza leader, l'Omega Pharma visto al Giro d'Italia, ma non è stato un difetto per gli uomini in maglia bianca: “Senza un leader che punta alla classifica è certamente più facile correre, ci sono più opportunità. Alla mattina, apri il "road book" (come lo chiama lui) e vedi come è la tappa. Ho fatto così per vincere.”

    Dopo la sfortuna, Matt, il sopranome di Matthew Lloyd che si prepara al Centro di ricerche Mapei di Aldo Sassi, come Evans e Basso, apprezza ancora di più il Giro. Perciò la sua vittoria ha ancora più di sapore. “Questa gara è fantastica. Gli organizzatori sono capaci di mischiare diversi elementi estraendone una gara varia e sempre affascinante; ci sono montagne, tappe piatte, si passa dal caldo torrido del sud alla neve delle alpi. Quest’anno, siamo andati pure in Olanda, poi la tappa di Montalcino e quindi le montagne. Questa corsa è sempre fantastica e spettacolare.”

    Quasi laureato in criminologia, il corridore nato il 24 maggio 1983 a Melbourne ha iniziato a correre molto tardi: a 21 anni. “Prima, la scuola e il calcio australiano erano il ritmo della mia vita.” Poi il ciclismo. "Ho iniziato sulle strade di casa. Un amico mi ha portato in un club di Tarbes, in Francia. La mia prima corsa era nei Pirenei tra Soulor e Aubignac. Il risultato? Ho vinto.”

    Adesso per l’australiano, il programma prevede un ritiro in altura alla Sierra Nevada e poi il Tour de France. “Non serve a niente stravolgere la preparazione per la corsa francese. Non c’è un beneficio andando a correre una gara a tappa tra il Giro e il Tour. Ci sono più di danni. Sono motivato per la Grande Boucle. La squadra correrà per Jurgen Van den Broeck. Sono ottimista.“

    Jérome Christiaens - ciclismoweb.net
     
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4 replies since 9/6/2010, 18:36   364 views
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