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Mattia Gavazzi
ultimokilometro.com
Mattia Gavazzi (Iseo, 14 giugno 1983) è un ciclista italiano.
Figlio di Piermattia Gavazzi, grande campione di ciclismo degli anni ottanta, e fratello minore di Nicola Gavazzi, professionista dal 2000 al 2004, Piermattia passa professionista nel 2005 dopo essersi messo in uce al Giro Baby 2004 dove ottenne anche una vittoria di tappa. All'inizio molta gavetta e solo nel 2007 arrivano i primi successi, ben sette, in alcune corse a tappe di secondo piano.
Il 2008 comincia alla grande con la prestigiosa affermazione al Giro di Toscana e prosegue ancora meglio con una vittoria di tappa al Brixia Tour.
Nel 2009 corre nella Serramenti Pvc Diquigiovanni - Androni Giocattoli. L'anno inizia bene, vince infatti la 1^ tappa del Tour de San Luis.
(tratto da it.wikipedia.org)
Squadre
* 2005: Amore&Vita - McDonald's
* 2006: Team L.P.R.
* 2007: Kio Ene - Tonazzo - Dmt
* 2008: Preti Mangimi - Prisma Stufe
* 2009: Serramenti Pvc Diquigiovanni - Androni Giocattoli
* 2010: Colnago - CSF Inox
Palmares
2003 (Dilettanti)
* Trofeo Antonietto Rancito
2004 (Dilettanti)
* 10^ tappa Giro Baby
* Circuito del Porto
* Trofeo Papà Cervi
2007
* 2^ tappa Vuelta a Navarra
* 2^ tappa Tour de Normandie
* 3^ tappa Tour de Normandie
* 4^ tappa Tour de Normandie
* 2^ tappa Jadranska Magistrala
* 3^ tappa Jadranska Magistrala
* Universiti Grand Prix (Criterium)
2008
* 2^ tappa della Settimana Lombarda
* Giro Di Toscana
* 5^ tappa del Circuite De Lorraine
* 2^ tappa del Brixia Tour
2009
* 1^ tappa del Tour de San Luis
* 1^ tappa del Tour de Langkawi
* 2^ tappa del Tour de Langkawi
* 3^ tappa del Tour de Langkawi
* 3^ tappa della Settimana Ciclistica Lombarda by Berganasca
* 3^ tappa (1^ semitappa) della Vuelta Ciclista a Venezuela
* 3^ tappa (2^ semitappa) della Vuelta Ciclista a Venezuela
* 4^ tappa della Vuelta Ciclista a Venezuela
* 1^ tappa (1^ semitappa) del Brixia Tour
* 5^ tappa del Brixia Tour
FotoSPOILER (click to view)
ultimokilometro.com
Link
* Mattia Gavazzi positivo alla Lombarda: cocaina (22/04/2010)
Edited by SarriTheBest - 22/4/2010, 03:09. -
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Si parte col botto insomma! 
Grande!!!. -
illip.
User deleted
Se il buon giorno si vede dal mattino qui siamo messi bene Mattia 
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Colnago scommette sullo sprint di Gavazzi
Mattia Gavazzi è la stella della nuova Colnago-Csf, presentata oggi. "Qui ho trovato compagni giovani e di qualità, un gruppo dedicato alle mie volate. Se ci invitano, stavolta faccio il Giro: e fisso già l'appuntamento alla 18/a tappa...". Ernesto Colnago: "Ho sempre creduto nel lavoro, nei giovani e nel ciclismo: in questa squadra c'è tutto questo"
CAMBIAGO (Milano), 25 gennaio 2010 - Made in Italy, dalla testa ai piedi. La squadra: quella di Bruno e Roberto Reverberi, da 29 anni a due ruote. Gli sponsor: il primo, la Colnago, e il secondo, la Csf. I corridori: 16, tutti nati fra Conegliano, provincia di Treviso (Sacha Modolo) e Policoro, provincia di Matera (Domenico Pozzovivo). E la bici, ovvio: la Colnago CX-1, bianca e azzurra, agguerritissima. Made in Italy, tutto nato e cresciuto in Italia, ideato e fabbricato in Italia, rappresentante se non addirittura simbolo (le Colnago, intese come bici, lo sono) dell’arte e dell’artigianato, della creatività e della realizzazione italiani. Un Fratelli d’Italia: tutti insieme, appassionatamente, sportivamente. Un Fratelli d’Italia che sa di officina ed emporio, che sa di strada, di vento, di gallerie, di galleria del vento. E un inno allo stile e all’eleganza, ma anche all’affidabilità e alla garanzia del nostro sport e della nostra industria. Ci voleva, dice Ernesto Colnago, "un atto di coraggio". E spiega: "Ma io ho sempre creduto nel lavoro, nei giovani e nel ciclismo. E qui, in questa squadra, c’è tutto questo". Dei 16 atleti, il più vincente ha occhi da husky, quadricipiti da centometrista e gomiti da sportellate. Mattia Gavazzi, 26 anni, bresciano, anagrafe a Provaglio d’Iseo, casa a Iseo, un supercompatto (1,71 per 72 chili), 21 vittorie da pro’, 11 nel 2009, quinto al mondo per numero, non ancora per importanza.
Gavazzi, anno della verità?
"Anno fondamentale. Ero in scadenza di contratto, qui ho un impegno di due anni, in una squadra giovane e di qualità, con un gruppo dedicato alle mie volate".
Un treno?
"Non l’ho mai avuto, mi sono sempre arrangiato, e potrei anche continuare così. Ma qui c’è gente come Frapporti, Canuti e Marangoni che possono aiutarmi. E c’è uno come Belletti, con cui ero in squadra lo scorso anno, capace di arrivare là dove io mi staccherò: in salita".
In squadra?
"Bel clima. Un anno fa i miei compagni erano Simoni, Bertolini, Rebellin: quasi mi mettevano paura. Invece qui sono io il punto di riferimento. E questa responsabilità mi piace".
La preparazione?
"In novembre e dicembre molte camminate, anche di quattro o cinque ore, in montagna, poche in bici. In bici ho cominciato il primo gennaio, 20 giorni in Toscana con Frapporti e Brambilla, totale 2350 chilometri".
Non molti...
"Mio padre (Pierino, ndr) cominciava il primo febbraio e 20 giorni dopo vinceva già il Trofeo Laigueglia. Io debutterò sabato al Giro della Provincia di Reggio Calabria. Non sarò subito competitivo, ma se mi troverò con i primi, in volata non mi tirerò certo indietro. È il mio mestiere".
Sensazioni?
"Sarò sincero: buone. E come peso sono quasi a posto".
Gavazzi, facciamo la classifica degli sprinter italiani?
"Petacchi un gradino sopra tutti: per la sua esperienza, per il nostro rispetto. Anche se, più si va avanti, più diventa battibile. Loddo, Napolitano, Chicchi...: credo di non avere nulla meno di loro. Bennati: non è più solo un velocista, ma uno quasi da classiche".
Dopo la Calabria?
"Donoratico. Lì vorrei vincere. È il mio primo vero obiettivo. Poi Laugueglia, Sardegna e Friuli. Speriamo di essere invitati alla Milano-Sanremo. È la corsa che più mi affascina, fin da quando ero piccolo. Un po’ perché l’ha vinta anche mio padre (nel 1980, ndr), un po’ perché è il Mondiale di noi velocisti".
E il Giro?
"Quello sarebbe il massimo. L’anno scorso l’ho sfiorato: a Pasqua mi è venuto un ascesso in gola, ho perso prima 12 giorni di bici, poi il Giro. Stavolta, sempre che ci invitino, vorrei proprio farlo. E mi sono segnato questa data: giovedì 27 maggio".
Sarebbe?
"Diciottesima tappa, Levico Terme-Brescia, 151 chilometri. Piatta come un biliardo. E il traguardo quasi a casa mia. Non so se mi sono spiegato".
Marco Pastonesi - gazzetta.it. -
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Un ascesso tonsillare ferma Mattia Gavazzi
Dopo il 4° posto al G.P. Costa degli Etruschi di Donoratico aveva dato appuntamento al Giro di Sardegna, ma invece di ricevere il numero di dorsale per la prima tappa di domani, stamattina Mattia Gavazzi è stato ricoverato all'ospedale di Chiari (Brescia) per un ascesso tonsillare: «Venerdì sera ero a Laigueglia con la squadra e non avevo nulla, poi durante la notte mi sono svegliato con la febbre a 39.2°C e la gola gonfia. Oggi sono andato in ospedale per farmi controllare ed è venuta fuori questa diagnosi. L'anno scorso lo stesso problema mi tenne fermo 15 giorni prima del ricovero che praticamente mi fece perdere tutta la preparazione verso il Giro d'Italia. Invece ora con tre giorni dovrei cavarmela ed avrò il tempo necessario per presentarmi in forma alla Tirreno-Adriatico».
Mattia Gavazzi sarà infatti tenuto sotto osservazione fino a giovedì, mentre domani i medici lo sottoporranno ad una Tac per capire come intervenire per l'estrazione.
tuttobiciweb.it. -
King_88.
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Troppo sopravvalutato... . -
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Perchè?! Negli ultimi due anni poi ha fatto davvero dei passi da gigante: da essere nessuno (o comunque essere solo il figlio di Pierino Gavazzi) all'inizio dell'avventura con la Preti Mangimi - Prisma Stufe ad essere uomo simbolo della Colnago - CSF di Reverberi.
Non per stilare classifiche, ma ora come ora dietro Petacchi ci metterei lui tra i velocisti italiani più forti
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Manx4.
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CITAZIONE (SarriTheBest @ 25/2/2010, 04:55)Perchè?! Negli ultimi due anni poi ha fatto davvero dei passi da gigante: da essere nessuno (o comunque essere solo il figlio di Pierino Gavazzi) all'inizio dell'avventura con la Preti Mangimi - Prisma Stufe ad essere uomo simbolo della Colnago - CSF di Reverberi.
Non per stilare classifiche, ma ora come ora dietro Petacchi ci metterei lui tra i velocisti italiani più forti
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