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Rigoberto Uran
Rigoberto Uran (26 Gennaio 1987, Urrao) è un ciclista colombiano professionista su strada, che attualmente corre per il team Caisse d'Epargne.
Già nel suo primo anno da professionista mostra tutto il suo talento, ottenendo i suoi primi successi: la vittoria nella crono dell'Euskal Bizikleta e, soprattutto, la settima tappa del Giro di Svizzera.
Nel 2008 arriva il grande exlpoit: dopo una stagione abbastanza regolare e con qualche buon piazzamento, al Giro di Lombardia una sua grande azione insieme a Janez Brajkovic dell'Astana lo porta sul podio della classica delle foglie morte.
Squadre
* 2006: Team Tenax Salmilano
* 2007: Unibet.com
* 2008: Caisse d'Epargne
* 2009: Caisse d'Epargne
* 2010: Caisse d'Epargne
Palmares
2003
* Colombia U17 Time Trial Champion
* Colombia U17 Points Race Champion
* 2nd, National U17 Pursuit Championship
* 3rd, National U17 Road Race Championship
2005
* Colombia U19 Road Race Champion
* Colombia U19 Pursuit Champion
* Colombia U19 Points Race Champion
* Colombia U19 Scratch Champion
2007
* 2° al Campionato Nazionale Colombiano a Cronometro
* 1° nella 2^ semitappa della 2^ tappa dell'Euskal Bizikleta
* 1° nell'7^ tappa (Innertkirchen - Schwarzsee) del Giro di Svizzera
* 9° nella Classifica Generale al Giro di Svizzera
2008
* 5° nella 2^ tappa della Volta Ciclista a Catalunya
* 2° nella classifica finale della Volta Ciclista a Catalunya
* 2° nella 3^ tappa (Herrieden - Wiesloch) del Deutschland Tour
* 3° al Giro di Lombardia
2009
* 5° nella Classifica Generale del Tour de Romandie
SarriTheBest
Edited by SarriTheBest - 29/12/2009, 04:44. -
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Rigoberto Uran operato a Brescia: tolte le placche, tutto ok
Il giovane corridore colombiano del Team Caisse d’Epargne Rigoberto Uran è stato operato con successo a Brescia per rimuovere le placche che gli erano state applicate ai gomiti e al polso sinistro dopo la brutta caduta patita lo scorso anno al Giro di Germania.
“L’operazione è andata bene e non sento alcun dolore - ha detto Rigoberto Uran -, tra una decina di giorni mi toglieranno i punti e sarò pronto a riprendere. Ho il morale alle stelle e spero di essere protagonista di una grande stagione, anche per ripagare la fiducia di chi ha creduto in me».
tuttobiciweb.it. -
cr de assis moreira.
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mamma mia classe 87 è giovanissimo! . -
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E ha tanto talento... lo scatto che fece l'anno scorso in Svizzera fu impressionante...
Speriamo che nn si perda cm tanti sudamericani... che appena arrivano al successo si lasciano andare.... -
Alex®89™.
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vedi Rujano... cmq questo ha veramente tante doti . -
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Al Giro 2010 cercherà di far classifica, con l'obiettivo di entrare nella top 10 finale. Parole sue.
Beh, difficile che non possa farcela.... -
Ricardovsky92.
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Non sono molto d'accordo su questa scelta...Uran è buono al limite per i piccoli Giri, non per un GT, imho avrebbe dato più garanzie Bruseghin . -
Ivan‚ Peta‚ Gibo‚ Grillo.
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è giovane si metterà alla prova. Il percorso gli è adattissimo e cmq allo scorso Tour andò più forte nella terza settimana che nelle altre. E inoltre penso che Bruseghin sia in calo ormai. . -
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E a "El Colombiano" ha detto anche che vorrebbe vincere la maglia bianca di miglior giovane.
Anch'io sono del parere di buccia; e poi Bruseghin non mi dà buonissime sensazioni con un percorso del genere.
A dirla tutta mi sarebbe piaciuto vederlo pure in queste Ardenne: la sparata che gli vidi fare al Tour de Suisse è roba da corridore di classiche. Se nel corso della sua carriera s'impegnerà, qualche soddisfazione riuscirà a togliersela anche nelle corse di un giorno...
Ecco, alla fine tutto sta in quel "se s'impegnerà": i corridori sudamericani sono un vera incognita, appena sentono il profumo della fama e dei soldi s'adagiano, vivendo su quel/i successo/i e passando alla storia ciclistica come delle rimpiante meteore.. -
i0i.
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CITAZIONE (SarriTheBest @ 18/4/2010, 01:28)E a "El Colombiano" ha detto anche che vorrebbe vincere la maglia bianca di miglior giovane.
Anch'io sono del parere di buccia; e poi Bruseghin non mi dà buonissime sensazioni con un percorso del genere.
A dirla tutta mi sarebbe piaciuto vederlo pure in queste Ardenne: la sparata che gli vidi fare al Tour de Suisse è roba da corridore di classiche. Se nel corso della sua carriera s'impegnerà, qualche soddisfazione riuscirà a togliersela anche nelle corse di un giorno...
Ecco, alla fine tutto sta in quel "se s'impegnerà": i corridori sudamericani sono un vera incognita, appena sentono il profumo della fama e dei soldi s'adagiano, vivendo su quel/i successo/i e passando alla storia ciclistica come delle rimpiante meteore.
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Joey².
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Dal «Corriere della Sera». Uran: corro per salvarmi dai narcos
A correre contro il tempo, «Rigo» ci è abituato anche perché la sua prima gara è stata una cronometro. Non a squadre, come quella con cui oggi riparte il Giro d’Italia, ma poco importa: Rigoberto Uran l’ha affrontata con gli abiti che indossava tutti i giorni, perché «avere una tenuta sportiva era impensabile. Eravamo poveri. Ho iniziato a gareggiare a 14 anni. Mio padre era molto appassionato e la bicicletta me la regalò mio zio. Quando ho iniziato non sapevo nemmeno cosa fosse una cronometro: mi dissero di pedalare a testa bassa fino a quando avessi visto tanta gente assiepata. Quello era il traguardo: andai più veloce di tutti e vinsi. Ma tre mesi dopo ammazzarono mio padre».
Uran, che oggi ha 23 anni e corre con la ricca Caisse d’Epargne, è cresciuto in un pueblo a 1800 metri d’altitudine non distante da Medellin, il cui nome, Urrao, sembra un grido di gioia e invece no: Rigoberto senior venne ucciso da pallottole vaganti negli anni neri della guerriglia tra narcotrafficanti. «Accadde nel 2001. Aveva 52 anni. Era un periodo violento e difficile. Per mantenere mia mamma e mia sorella ho continuato il lavoro di papà: vendevo biglietti della lotteria per le strade del Paese». Uno scalatore nasce anche così, allenandosi su e giù per le salite, promettendo agli altri un colpo di fortuna che non arriva mai.
Nel ciclismo serve soprattutto il talento e Uran, cresciuto alla scuola di Medellin, conquista 5 medaglie su pista ai Giochi Panamericani e diversi titoli giovanili a cronometro e su strada. Corre e v ince per pagare l’affitto alla madre e alle sorelle, finché non è costretto a farle piangere: quando emigra in Europa è un’altra mezza tragedia, per Rigoberto, prima alla Tenax e poi stagista alla italo belga UInibet, invece, è la scoperta di un nuovo mondo: «Dopo due mesi mi mandano in gara sul pavè e mi rompo subito la clavicola. Però a fine stagione il contratto arriva. Merito anche di Melania e Beppe, la mia “famiglia” italiana di Brescia. Mi hanno sempre aiutato, anche quando ho fatto un incidente gravissimo al Giro di Germania 2007, che mi costò diverse fratture. Anche grazie a loro il rapporto che ho con l’Italia è speciale».
Oggi, dopo una tappa vinta al Giro di Svizzera 2007, il terzo posto al Giro di Lombardia 2008, l’esperienza al Tour e in tutte le corse principali (pavè escluso) Uran studia con grande interesse le salite di questo Giro: «Per me la corsa inizia oggi. In Olanda è stata dura, a causa del vento ma soprattutto del freddo, che non mi piace. Sono caduto nella prima tappa, ma sto bene. Non vedo l’ora che la strada inizi a salire per misurarmi con i migliori. Non so ancora se sono in grado di puntare alla classifica o di essere protagonista in qualche tappa. L’obiettivo più importante è quello di conquistare la maglia bianca di miglior giovane. È vero che non conosco tutte le vostre montagne, ma quella che mi ispira maggiormente è comunque la cronoscalata di Plan de Corones». Non a caso: il ragazzino che vendeva biglietti della lotteria cercando di conciliare lavoro e studio è abituato a vivere con un occhio alal salita e l’altro all’orologio: «Uscivo alle sette e rientravo alle dieci di sera Ma con la pancia piena perché chi comprava i biglietti mi dava spesso anche da mangiare: la gente era molto buona con me».
«Rigo» è un giovane molto ambizioso («Simpaticissimo e sempre scherzoso» aggiunge Marzio Bruseghin, capitano da quest’anno della squadra spagnola), ma allo stesso tempo anche più maturo dei colleghi della sua età: «Da quando ho quindici anni la mia vita va molto veloce. Sono cresciuto in fretta, ed è vero che le esperienze, anche quelle più drammatiche, mi hanno aiutato ad affrontare lo sport e a non mollare mai. Ma è anche vero il contrario: la bicicletta è stata ed è un mezzo importante per migliorare la mia esistenza e quella della mia famiglia. Cerco di godermi ogni momento della mia carriera, anche se restare tranquilli, a volte è difficile: a me piace vincere».
In pantaloni e camicia, o con un’attrezzatura da campione, non fa tutta questa differenza.
dal Corriere della Sera a firma di Paolo Tomaselli
Edited by SarriTheBest - 12/5/2010, 17:19. -
i0i.
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ma non ha sui 15 minuti di ritardo... . -
Vince™.
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Caduta in allenamento, clavicola rotta per Uran
Il colombiano Rigoberto Uran ha riportato la frattura della clavicola destra a causa di una caduta riportata mentre si stava allenando sulle strade attorno a Medellin, Uran ritorno in città, quando un bambino di attraversare la strada e ottenere.
Il Governatore dello Stato di Antioquia ha subito messo a disposizione del corridore della Caisse d’Epargne un elicottero per raggiungere l’ospedale nel più breve tempo possibile.
Uran è in Colombia per un periodo di scarico dopo aver corso il Giro di Svizzera e per preparare la Vuelta a España.
tuttobiciweb.it. -
LampreFan.
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e con questa frattura salterà la vuelta? .