David Millar

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  1. xGarzox
     
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    David Millar

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    David Millar (Malta, 4 gennaio 1977) è un ciclista britannico.

    Passato professionista nel 1997 con la Cofidis, mostra subito di avere eccezionali doti sul passo e si conquista una notevole fama nelle prove a cronometro fin dal Tour de l' Avenir dove ottiene la sua prima vittoria.
    Negli anni successivi, nonostante non abbia una tenuta in salita tale per competere alla vittoria dei grandi giri, riesce a cogliere successi importanti tra i quali la vittoria nel prologo del Tour de France a Futuroscope nel 2000 (dove indossa anche la maglia gialla), il Giro di Danimarca e la medaglia d'argento al Campionato Mondiale a cronometro di Lisbona nel 2001, la tappa di Bèziers al Tour de France del 2002, la cronometro con arrivo a Nantes al Tour de France, la tappa di Cordoba alla Vuelta e il titolo mondiale a cronometro al Campionato Mondiale di Hamilton nel 2003.

    Nel luglio del 2004,anche sull'onda dello scandalo doping che coinvolge la Cofidis, ammette di sua spontanea volontà il ricorso a pratiche dopanti in questi anni di carriera. Ciò costa a Millar la perdita del titolo mondiale a cronometro, che viene cosi' assegnato all'australiano Michael Rogers giunto 2°, ed una squalifica di due anni, oltre al licenziamento dalla squadra naturalmente.

    Superato il difficile momento a livello psicologico e scontata la squalifica, Millar viene ingaggiato dalla spagnola Saunier Duval - Prodir con cui fa il suo rientro alle gare in occasione del Tour de France 2006 ma non ottiene risultati di rilievo e chiude 58° a oltre 2 ore da Oscar Pereiro, proclamato poi vincitore. In settembre partecipa anche alla Vuelta e qui riesce a tornare al successo, aggiudicandosi per pochi centesimi di secondo su Fabian Cancellara la cronometro di Cuenca, un successo salutato come una speranza verso un ciclismo più pulito. Millar termina la gara a tappe spagnola con circa 1 ora e 46 minuti di ritardo da Alexandre Vinokourov in 64.a posizione ma si guadagna la convocazione per il Campionato del Mondo di Salisburgo, dove termina 15° nella gara a cronometro e 35° nella prova in linea.

    Millar ha anche rappresentato Malta nei Giochi dei Piccoli Stati d'Europa del 2001, conquistando la medaglia d'oro nella prova a cronometro.

    Nel 2008 Millar partecipa al Giro d'Italia. Nella quinta tappa del 91° Giro d’Italia, arrivato in fuga dopo 180km con altri 4 corridori a 1080m dal traguardo rompe la catena e scatena la sua rabbia lanciando la bicicletta oltre le transenne.


    Squadre

    * 1997: Cofidis
    * 1998: Cofidis
    * 1999: Cofidis
    * 2000: Cofidis
    * 2001: Cofidis
    * 2002: Cofidis
    * 2003: Cofidis
    * 2004: Cofidis
    * 2005: Cofidis
    * 2006: Saunier Duval - Prodir
    * 2007: Saunier Duval - Prodir
    * 2008: Slipstream Chipotle presented by H30 / Garmin Chipotle
    * 2009: Garmin Chipotle presented by H30


    Palmares

    1997
    * Prologue, Tour de l'Avenir

    1998
    * Prologue, Tour de l'Avenir
    * Stage 6, Tour de l'Avenir
    * Stage 3B, Three Days of De Panne

    1999
    * Manx International, Isle of Man
    * Mountains Classification, Volta a la Comunitat Valenciana

    2000
    * Stage 1, Tour de France
    * Stage 1B, Route du Sud
    * Youth classification, Circuit de la Sarthe

    2001
    * General classification, Danmark Rundt
    Stage 5, Danmark Rundt
    Youth Classification, Danmark Rundt
    * General Classification, Circuit de la Sarthe
    Stage 4, Circuit de la Sarthe
    Stage 5, Circuit de la Sarthe
    Youth Classification, Circuit de la Sarthe
    * Stage 4B, Bicicleta Vaca
    * Gold for Malta in the Games of the Small States of Europe in San Marino

    2002
    * Stage 13, Tour de France

    2003
    * Stage 19, Tour de France (Removed from his record at Millar's request due to doping)
    * Tour de Picardie
    * Driedaagse van West-Vlaanderen stage 1
    * Vuelta Ciclista a Burgos stage 4
    * Vuelta a España stage 17

    2006
    * Stage 14, Vuelta a España
    * Individual pursuit, British National Track Championships

    2007
    * Prologue, Paris - Nice
    * British National Road Race Championships
    * British National Time Trial Championships
    * 2° al Giro del Benelux

    2008
    * 2° al Amgen Tour of California


    wikipedia.org


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    SPOILER (click to view)

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    Edited by SarriTheBest - 24/11/2008, 04:43
     
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  2. fou
     
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    Millar: "Più stanco ma più felice"
    Lo scozzese è tornato alle corse dopo 2 anni di squalifica per doping: "Senza Epo faccio più fatica a recuperare ma la testa è libera. Mi sono assunto le mie responsabilità e non me ne pento"...

    MILANO, 1 agosto 2006 - Cinquantanovesimo al Tour (a più di 2 ore da Floyd Landis), trentasettesimo ad Amburgo (in gruppo, a 3" da Oscar Freire): David Millar è tornato. E, a suo modo, è tornato a vincere. Perchè dopo aver confessato l'uso di Epo, e dopo aver scontato due anni di squalifica, adesso lo scozzese è un ragazzo di 29 anni, alto (1,91) e magro (77 kg) e corre a pane e acqua. "Nel ciclismo si è arrivati a un punto di non ritorno: o si cambia o si chiude". Confessa: "Adesso la notte finalmente riesco a dormire". E avverte: "Non si può vivere felici e dopati".

    Millar, come va?
    "Benone. Stanco morto. A casa. Reduce dalla Classica di Amburgo. Trentasettesimo. In gruppo. Oggi niente allenamento. Da domani si ricomincia. E il 12 agosto corro a San Sebastian".

    Com'è andato il suo Tour de France da pulito?
    "Venivo da due anni senza corse, e questa inattività�, comunque, la paghi. Quando ho cominciato il Tour, non potevo essere al 100 per cento, ma la condizione di base era migliore. Speravo di fare un bel tempo nel cronoprologo, la mia specialità�, invece sono arrivato 17°, a 14" (in 7,1 km, ndr) da Hushovd. La prima settimana non andavo neanche a spinta. La seconda settimana è stata dura. La terza, finalmente, è andata meglio, il mio corpo si è adattato alla fatica e ai ritmi della corsa. Finito il Tour, e tornato a casa, ero distrutto: ho vagato quattro giorni, stanco e malato, tra letto e divano"

    Ha notato differenze di rendimento fra il periodo in cui si dopava e quello in cui andava "pane e acqua"?
    "Senza doping, cioè senza Epo, faccio molta più fatica a recuperare. Durante il Tour ho provato un sacco di volte a entrare in una fuga ma, fatto uno scatto, mi sentivo completamente svuotato, senza più energie per riprovarci. Però, quello che ho perso fisicamente, l'ho compensato mentalmente, psicologicamente. Perché� se le gambe non rispondono più come prima, la testa è libera. Tutto è più chiaro, più limpido, più trasparente. Adesso non devo dire più bugie. Era diventato un incubo. Un peso. Insopportabile. Non riuscivo più neanche a dormire la notte. Mi sono assunto le mie responsabilità, ho pagato con due anni di squalifica, e non me ne pento".

    Com'è stato accolto dal gruppo?
    "Non mi aspettavo nulla. Invece ho avuto segni di stima e rispetto. Anche dei semplici "bentornato". Perfino i francesi mi hanno accolto bene. Se qualcuno ce l'aveva con me, non me l�ha detto. E i compagni di squadra sono stati grandi: comprensivi, affettuosi".

    E lei, come ha trovato il gruppo?
    "In due anni molte cose sono cambiate. Prima c'era Lance Armstrong, e la corsa era impostata e controllata dalla sua squadra. Stavolta c'era più anarchia. Meglio così. Una corsa più divertente, più aperta. Mi sembra anche che i corridori siano più corretti".

    Eppure è scoppiato il caso-Landis.
    "E' stato uno choc. Non ci credevo, non ci potevo credere, non ci volevo credere. Mi dispiace molto. Aspettiamo il verdetto definitivo. Ma se veramente Landis si è dopato, è stato uno stupido. Il testosterone è un doping antico, e si rintraccia facilmente, ed è questo che fa sembrare la vicenda strana, se non incredibile. E� possibile che esista un piccolo margine di errore. E se penso alla sua famiglia, a quanto sia seria, rigorosa, tradizionalista...".

    La prestazione di Landis a Morzine non era sospetta?
    "E' stata una prestazione speciale. Super. Sorprendente. Io sono arrivato trequarti d�ora dopo di lui. Ma ci poteva stare. Questi alti e bassi fanno pensare al ritorno di un ciclismo pulito, dove si alternano giornate sì a giornate no, stati di grazia a momenti di crisi e cotte".

    Ma quando scopre di essere stato battuto da uno che si è dopato, come si sente? Arrabbiato? Derubato?
    "Mi sento stupido. E disgustato. Così come si saranno sentiti stupidi e disgustati quelli che non si dopavano e che correvano contro di me quando invece ero io a doparmi. Chi si dopa è un piccolo uomo".

    E il caso-Basso?
    "Qui, di certo, non c'è nulla. Aspettiamo di vedere dove portano le indagini. Ma Basso è un'altra di quelle persone insospettabili. So che in Italia è stato un duro colpo: Ivan rappresentava l'immagine del nuovo ciclismo, del ciclismo pulito e vincente. Un ragazzo serio".

    Simoni, suo compagno di squadra, ha mai commentato la vicenda?
    "No. Gibo diceva di non voler più parlare di quello che era successo al Giro d'Italia, che aveva altro cui pensare, a cominciare dal Tour. Non era al 100 per cento, ci ha dato dentro, sperava di fare di più, avrebbe potuto anche fermarsi, invece è arrivato fino in fondo. Gibo è un duro, un grande, e merita rispetto".

    Millar, si può essere felici e dopati?
    "No. Io non lo ero. Ero dopato e preoccupato, dopato e angosciato, dopato e insonne".

    Dopandosi, lei non ha mai avuto paura di farsi del male?
    "No, perchè non mi sono mai dopato troppo, e non ho mai corso rischi".

    Qualche compagno, o tecnico, sapeva delle sue pratiche di doping?
    "No. Sono cose che si fanno da soli, in segreto, in silenzio, di nascosto".

    Nel ciclismo è indispensabile doparsi?
    "No. Però è vero che il ciclismo è uno sport estremo, dove spesso ti spingi oltre i tuoi limiti. E non sai mai fin dove puoi spingerti. Vomito, diarrea, spossatezza. Ti viene la tentazione".

    Un corridore che si dopa non si pone mai una questione morale?
    "Credo di no. Chi si dopa cerca risultati, quindi gloria, fama, soldi. Ci si dopa per ambizione. Perché� si pensa di farla franca. Perché� si pensa che ci sia sempre qualcun altro che lo fa. Ma ci si può anche rifiutare di doparsi. Ci sono molti corridori che non si dopano, e che, finita la corsa, tornano a casa senza voler essere coinvolti in discussioni. Si accontentano (e non è poco) di fare i conti con la propria coscienza. Danno il massimo di se stessi, e questa è la loro vittoria".

    Si può fare qualcosa per salvare il ciclismo?
    "Si deve, altrimenti si rischia di intervenire troppo tardi, quando il ciclismo non sarà più malato, ma morto. I grandi corridori, i più forti, i primi della classifica, dovrebbero trovarsi, guardarsi negli occhi e parlarsi così: "Amiamo il nostro sport, e allora basta, giro di boa". Poi coinvolgere sponsor, Federazione internazionale, anche giornalisti. Fermarsi anche sei mesi prima di proporre, o imporre, regole e calendari. Questa generazione di corridori deve convincere la nuova generazione a credere nel ciclismo pulito. Perché il ciclismo è uno sport duro e meraviglioso. Ma ora, purtroppo, non si sta facendo nulla".

    Marco Pastonesi - gazzetta

    l'intervista (che li fecero quando tornò dalla squalifica per doping, ndr) è veramente interessante! l'ho letta con passione fa pensare molto!

    Edited by SarriTheBest - 11/5/2008, 03:47
     
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    uno dei (pochi) veri pentiti..
    anche se questa....
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    No. Sono cose che si fanno da soli, in segreto, in silenzio, di nascosto

    nn mi convince... forse nel suo caso... ma in tante altre situazioni nn è proprio così...
     
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  4. Vince™
     
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    si fanno in gruppone come le orge :asd: tutti in un mega cerchio e via a darci giu di siringa :asd:
     
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  5. xGarzox
     
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    CITAZIONE
    nn mi convince... forse nel suo caso... ma in tante altre situazioni nn è proprio così...

    quoto i managere e le squadre sanno tutti solo al momento che vengano beccati scaricano tutta la colpa sui corridori è così da anni...
     
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  6. Sam I Am
     
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    CITAZIONE (Vince™ @ 4/7/2007, 12:01)
    si fanno in gruppone come le orge :asd: tutti in un mega cerchio e via a darci giu di siringa :asd:

    :asd: questa è esilarante XD ma sta a significare quanto in basso è arrivata questa gente se riescono a farci fare battute di questo genere....ma perlomeno ancora riusciamo a riderci sopra anke xkè nn c son alternative...

    CITAZIONE (SarriTheBest @ 4/7/2007, 00:42)
    uno dei (pochi) veri pentiti..
    anche se questa....
    CITAZIONE
    No. Sono cose che si fanno da soli, in segreto, in silenzio, di nascosto

    nn mi convince... forse nel suo caso... ma in tante altre situazioni nn è proprio così...

    Sono d' accordo, non tutti lo fanno da soli, magari lui si ma secondo me esiste anke il doping di squadra....però sicuramente prima di firmare i contratti i dirigenti si premuniscono e chiedono ai corridori di essere lasciati fuori da ogni storia del genere....
     
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  7. Vince™
     
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    CITAZIONE
    magari lui si ma secondo me esiste anke il doping di squadra

    vedi scandalo festina
     
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  8. Sam I Am
     
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    CITAZIONE (Vince™ @ 6/7/2007, 14:22)
    CITAZIONE
    magari lui si ma secondo me esiste anke il doping di squadra

    vedi scandalo festina

    Si e c metterei in mezzo pure la Gewiss 94-95...
     
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  9. xGarzox
     
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    Millar: alla Slipstream si fa ciclismo in modo diverso

    «Non sono parole al vento. Alla Slipstream si fa ciclismo in un modo diverso». Lo dice convinto David Millar, ex maglia gialla ed ex dopato. E' il capitano del nuovo team guidato da Jonathan Vaughters e pagato da un miliardario di New York, Doug Ellis. Il nome, un concetto: Slipstream, far scia. Il segreto? Vita comune nel quartier generale in Spagna, test ematici ogni 15 giorni. Lo scopo? «Dimostrare che si puo' vincere senza-dice Vaughters-Poi l'antidoping e' di moda e noi surfiamo sull'onda».

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    Dalla Gazzetta dello Sport di oggi (appena letta in bagno :asd:):

    McQuaid ha annunciato che Basso sarà testimonial della lotta al doping. E' un buon testimonial?
    Millar: "E' un pessimo testimonial. Basso non ha ammesso il doping. E chi manda le sacche di sangue da Fuentes lo fa per praticare doping. Non è nè un eroe, nè una vittima. Basso non può essere un modello per i giovani"

    :bravo:
     
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  11. 19bimba86
     
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    L'ho letto anke io mah io nnho + parole basso testimonial per l'antidoping ahahahah ke risate......
    Millarl'ha ammesso
     
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  12. xGarzox
     
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    :compli: :compli:

    mitico David
     
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  13. Vince™
     
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    grande david! ieri ha tirato di brutto, ma come mai parlava francese con la de stefano e non in inglese? lui non è inglese?
     
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  14. 19bimba86
     
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    Penso di si... Cmq in molti parlano francese
     
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  15. Joey Ramone GN
     
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    CITAZIONE (Vince™ @ 11/5/2008, 11:45)
    grande david! ieri ha tirato di brutto, ma come mai parlava francese con la de stefano e non in inglese? lui non è inglese?

    perchè la De stefano sa meglio il francese che l'inglese
     
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20 replies since 3/7/2007, 13:44   420 views
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