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SarriTheBest
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Caso Rasmussen, parla l'avvocato della CDC Cavaliere
Il caso Rasmussen continua a tenere banco all’interno del team Cdc-Cavaliere. Un’operazione nella quale il campione danese aveva ribadito a chiare note la sua volontà di approdare all’interno del team diretto dal manager Floriano Torresi. Volontà sancita da un contratto regolarmente sottoscritto dalle parti, come spiega Mirco Piersanti, l’avvocato del team marchigiano: «Abbiamo un contratto sul quale non esistono dubbi; un contratto normalissimo per un rapporto di lavoro subordinato, identico a quelli dell'Unione ciclistica internazionale, firmato in originale e davanti a testimoni».
La stessa linea sostenuta anche da Moreno Nicoletti, procuratore di Rasmussen, il quale pensa a questo punto che il suo assistito faccia un po’ di confusione, pensando di avere firmato un pre-contratto e non un vero e proprio contratto.
«Teoria questa che, per quanto non attinente alla realtà, fa cadere il corridore danese in chiara contraddizione - tiene a sottolineare Piersanti - in quanto fa ammissione di aver comunque firmato qualcosa».
«Purtroppo però - continua l’avvocato del team Cdc-Cavaliere - la dichiarazione di Rasmussen è al limite della calunnia. Essa ci indigna e ci danneggia. Siamo preoccupati per le reazioni dei nostri sponsor, non solo per l'ingaggio del corridore, ma anche per l'immagine della società. Immagine che faremo di tutto per tutelare, confidando che il corridore possa avvalersi di un minimo di buon senso e adempia e riconosca gli impegni assunti».
tuttobiciweb.it
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