Il Pagellone

by SarriTheBest - il Nuovo Ciclismo

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    IL PAGELLONE
    by SarriTheBest - il Nuovo Ciclismo



    Alberto Contador 9,5
    Un Tour vinto più che con l’intelligenza che con le gambe, dimostra, ancora una volta, di essere il corridore più completo in circolazione. Nonostante la forma non sia al 100%, riesce a gestirsi e a tenere la corsa in maniera eccezionale: un merito che sottolinea ancora di più come il Pistolero di Pinto sia un campione sotto tutti i punti di vista.


    Astana 9
    Fa più delle attese: gli uomini sono si buoni, ma poteva sorgere il dubbio che non riuscissero a sopportare la gestione di un Tour. La maglia gialla portata da Andy risolve un po’ di problemi, però in salita sono i migliori per distacco: Tiralongo fenomenale sulle Alpi, Navarro sorprendente, Vinokourov (7,5, una vittoria di tappa e mezzo) ago della bilancia. Ma un plauso speciale va a Beppe Martinelli, che ha saputo gestire il team nel migliore dei modi.


    Andy Schleck 9
    Quest’anno è stato davvero competitivo per la vittoria finale, ha fatto sudare freddo Contador in più di un’occasione. Due tappe, di cui una prestigiosa come quella del Tourmalet, i primi (di tanti?) giorni in maglia gialla. Il tutto senza avere alle spalle una squadra degna del suo capitano, che si trova sempre isolato appena la strada sale. Paga però un po’ d’inesperienza e di coraggio.


    Mark Cavendish 9
    Mezzo voto in meno per il pessimo avvio di Tour, dovuto ad un tribolato inizio di stagione che lo aveva reso irriconoscibile. Cinque vittorie di tappa, la maglia verde (di nuovo) sfiorata, un gap tremendo con tutti gli altri velocisti in corsa: così è rinato un campione.


    Denis Menchov 8,5
    Chiude il Tour in gran crescendo, correndo una crono davvero perfetta che gli regala il podio della Grand Boucle. Paga un po’ il Tourmalet, forse per il giorno di riposo, o forse per il tempaccio. Con una condizione migliore sulle Alpi e maggior collaborazione con il compagno Robert Gesink (7, chiude 6° nonostante le botte con frattura di Spa) avrebbe potuto incutere più paura al duo di testa.


    Samuel Sanchez 8,5
    Si gioca fino alla fine il podio con Menchov, e alla fine solo le grandi doti del russo a cronometro fanno la differenza. Sulle Alpi è l’unico che cerca di tener testa a Contador e Schleck, sui Pirenei pare un po’ accusare la fatica, anche se sull’arrivo del Tourmalet è davvero eroico. Dopo il 2° posto alla Vuelta ’09, arriva il 4° al Tour: nel giro di un anno ha fatto davvero notevoli progressi...


    Jurgen Van Den Broeck 8
    Regolare, sempre con i migliori, evita qualsiasi insidia correndo sempre d’intelligenza. Il 5° posto finale è un premio davvero meritato.


    Alessandro Petacchi 8
    Con mestiere ed intelligenza riporta in Italia la maglia verde che non vedevamo dai tempi di Bitossi. Sfrutta il momento no di Cavendish per portarsi a casa pure due successi di tappa. Più di così non poteva proprio fare...


    Ryder Hesjedal 7,5
    Vera sorpresa di questo Tour, l’ex biker canadese riesce a fare un’ottima classifica e a chiudere al 7° posto nella generale. La prima parte di Tour per lui è ottima, e in salita limita i danni con un’ottima difesa: addirittura sul Tourmalet è uno dei primi ad arrivare dopo il duo Contador-Schleck.


    Lampre-Farnese Vini 7
    Pareggia i conti con la Liquigas, che al Giro aveva nettamente battuto i ragazzi di Saronni. 2 successi di tappa e la maglia verde con Petacchi, diverse fughe con Cunego. Poco spazio per gli altri componenti del team, al servizio dei loro capitani.


    Ciclismo francese 7
    Dopo tanti anni in chiaro scuro, per i corridori di casa quest’anno è stato un Tour davvero positivo: cinque vittorie di tappa, ottenute da Chavanel (8, due vittorie), Riblon, Voeckler e Fedrigo, due giorni in maglia gialla con Chavanel, la maglia a pois di Charteau e il premio di super-combattivo ancora con Chavanel. Certo, è mancato l’uomo di classifica: ma quello già si sapeva…


    Joaquim Rodriguez 7
    Alla sua prima esperienza da capitano, ottiene un successo di tappa e un bel 8° posto in classifica. Il tutto davanti al mezzo fallimento della sua ex squadra: che soddisfazione..!


    Thor Hushovd 6,5
    Nonostante la clavicola fratturata a fine Maggio, partecipa al Tour e riesce, come sempre, a togliersi le sue soddisfazioni: una bella vittoria di tappa sul pavè, diversi giorni con la maglia verde addosso. Il coraggio non gli è mancato, la gamba un po’ sì...


    Lance Armstrong 6
    Voto alla carriera, in tanti al suo posto, dopo la giornataccia di Morzine, avrebbero fatto le valige e se ne sarebbero tornati a casa. Lui ha onorato la corsa ed ha sfiorato il colpaccio, in fuga, sul tappone pirenaico del “Giro della Morte”. Il Tour saluta così uno dei più grandi protagonisti di sempre.



    Damiano Cunego 5,5

    E’ come una bella donna davanti a uno specchio, che non sa mai cosa scegliere: un giorno pare puntare alla vittoria di tappa, il giorno dopo alla maglia a pois. Perennemente indeciso, è un po’ il riassunto di tutta la sua carriera. E ogni volta si trova a rincorrere la fuga, sbagliando sempre i tempi. Da ammirare la dedizione e l’impegno, ma per la sufficienza piena non può bastare...


    Team RadioShack 5,5
    Il successo di tappa è arrivato, grazie a Paulinho. La top 10 pure, per merito di Chris Horner (6,5). E alla fine gli Shack si sono accaparrati pure la classifica a squadre. Vista così non sarebbe poi male la situazione. Peccato che la squadra, sulla carta, pareva decisamente più competitiva, mentre invece è saltata insieme al suo capitano. Kloden (4) e Leipheimer (6, buon Tour fino al Tourmalet) hanno deluso, così come Popovich (4, competitivo solo sul pavè) e Brajkovic (3, rendimento troppo al di sotto delle attese).


    Roman Kreuziger 5
    Alla fine il piazzamento nei 10 l’ha ottenuto, ma è mancata, come lo scorso anno, quella testa che separa i campioni dai “normali”. Ha solo 24 anni e quindi il tempo per rifarsi c’è, però la sufficienza se la può decisamente scordare...


    Luis Leon Sanchez-Ruben Plaza 5
    L’obiettivo era la top 10, chiudono, rispettivamente, 11° e 12°. E soprattutto non danno mai segnali incoraggianti. La Caisse d’Epargne (4, fallisce su tutta la linea, dalla pois alla classifica a squadre) senza Valverde è tutta un’altra cosa...


    Ivan Basso 4,5
    Vada per la malattia delle ultime giornate, ma lungo il Tour non ha mai brillato e, quando andava bene, si limitava al compitino (restare con in big). Le scorie del Giro si ripercuotono mentalmente e, soprattutto, fisicamente. Sarà per l’anno prossimo…


    Liquigas-Doimo 3,5
    Troppo poco. La squadra costruita per i capitani si è sciolta sotto il cocente sole transalpino. Poche volte pure in fuga, non danno mai l’impressione di poter portarsi a casa almeno una tappa. I dubbi sul fatto se fosse giusto lasciare a casa Chicchi c’erano già prima della partenza, figuriamoci adesso…


    Pirenei 3
    Dovevano essere il clou della corsa, tutti li aspettavano. Qui si doveva decidere il Tour. I 100 anni dalla “nascita” invece non sono stati degnamente celebrati, con 4 tappe una più moscia dell’altra. Il caldo ha fatto arrivare i corridori molto stanchi, però un po’ più di coraggio da parte di qualcuno sarebbe stata cosa gradita.


    Sky Pro Cycling Team 2
    La corazzata britannica floppa clamorosamente il primo appuntamento con la Grand Boucle della sua storia. Wiggins salta subito, Boasson conquista un paio di terzi posti e stop. In fuga solo negli ultimi giorni di corsa, con il già citato Boasson e, per due volte, con Flecha. Che miseria..!


    Bradley Wiggins 1
    Mai in corsa, va piano pure a cronometro. Tour disastroso. E meno male che era convinto di star meglio dello scorso anno…


    Michael Rogers 1
    Chi l’ha visto?!


    Fair-Play 1
    Non vuol essere una condanna del buonismo, né si vuol dar giudizi su casi specifici o generici. Quel che sconcerta è che se ne parla quasi più che della corsa stessa. Un’ossessione. Stesso voto per l’ormai storico “salto di catena”.


    Tyler Farrar s.v.
    Sfortunato, si rompe subito il polso a causa della maxi-caduta a Spa. Cerca di tener duro, ottiene qualche piazzamento, ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca. Avrà tutto il tempo di rifarsi…


    Footon-Servetto s.v.
    Avrebbe meritato un voto negativo, visto ciò che (non) hanno fatto. Però dispiace essere severi contro corridori che il Tour lo avevano finora visto solo in televisione. Il problema piuttosto è un altro: come può una squadra del genere far parte del Pro Tour ed aver diritto a partecipare alla corsa più importante al mondo?!
     
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  2. cruijff91
     
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    d'accordissimo anche sul "fair-play"
     
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  3. AlexXx 94
     
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    Avrei aumentato Cav Plaza Horner, diminuita Lampre e Hushovd
     
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  4. ManuelDevolder
     
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    Al Giro ero d'accordissimo, ma queste mi permetto di discordare. Come si fa a dare 5.5 a Cunego e la sufficienza a Hushovd ? OK, Hushovd ha vinto la tappa, ma nelle volate, il suo pane, non è mai stato competitivo, anzi.....avrei dato ad entrambi 5.5 (come hai fatto giustamente con Cunego, buona volontà ma poche gambe). Schleck merita mezzo voto in meno solo per quel salto di catena al Port de Bales. Plaza a mio avviso merita la sufficienza.

    D'accordissimo il voto sul Fair Play. Neanche 10 anni fa, un corridore di nome Lance Armstrong sul Passage du Gois, attaccava Zulle caduto e gli rifilava 6 minuti. Quei 6 minuti se li è ritrovati nella classifica finale. C'era gente che vinceva il Giro d'Italia perchè attaccavano mentre uno faceva pipì o forava. E nessuno si è mai lamentato.

    la corsa è corsa
     
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  5. !TeoR9!
     
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    Avrei dato un voto in più a Kloden e alla coppia L.L.Sanchez-Plaza e mezzo voto in meno a Petacchi....per il resto d'accordissimo con te!!

    Complimenti, belle pagelle!!!
     
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  6. Rozzu
     
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    Ma Cancellara? Mi sembra che un 8 sulle aspettative mantenute se lo meriti! :sisi:
     
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  7. Riccò95
     
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    condivido tutti i voti, tranne che per Hushovd....gli avrei dato un voto in meno
     
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    la footon comunque ha messo in luce il giovane Valls, che per il futuro lo vedo molto bene... sv è un po poco :asd:
     
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  9. thomasb.
     
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    3 ai Pirenei? Poveracci, se ne sono stati fermi come dovevano e tu li dai 3? Che cattivo... :asd:
     
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  10. bepper89
     
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    4 a menchov e VDB. nessun accenno di coraggio, sempre nascosti, nessuna prova del loro reale valore. piazzati a vita! e sull'attacco di sastre, invece di seguirlo con mezza squadra ciascuno e vincere il tour, lo vanno a riprendere...
    gente così ammazza il ciclismo! :angry:
    hushovd ne rappresenta la versione velocista: si porta a casa una tappa per combinazione e fa incetta di punti ai traguardi volanti abbandonando poi la fuga... :angry:
    1000 volte meglio uno come cavendish che pensa a vincere, la maglia verde? se viene meglio.
    e poi cancellara? l'unico che riesca ad emozionare, in tutti i suoi limiti
     
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  11. f23zelk
     
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    VDB l'unico che ha provato nella tappa del Tourmalet. poteva ribaltare il Tour quel giorno se funzionavano le maledette radioline Omega
     
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  12. Rozzu
     
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    CITAZIONE (bepper89 @ 27/7/2010, 23:29)
    hushovd ne rappresenta la versione velocista: si porta a casa una tappa per combinazione e fa incetta di punti ai traguardi volanti abbandonando poi la fuga... :angry:

    non so chi tu sia ma ti quoto in pieno... :sisi:
    la cosa assurda è che ha vinto due maglie verdi vincendo una tappa in due tour... e quest'anno ce la stava facendo ancora! :sick:
     
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    CITAZIONE (Rozzu @ 28/7/2010, 00:32)
    CITAZIONE (bepper89 @ 27/7/2010, 23:29)
    hushovd ne rappresenta la versione velocista: si porta a casa una tappa per combinazione e fa incetta di punti ai traguardi volanti abbandonando poi la fuga... :angry:

    non so chi tu sia ma ti quoto in pieno... :sisi:
    la cosa assurda è che ha vinto due maglie verdi vincendo una tappa in due tour... e quest'anno ce la stava facendo ancora! :sick:

    ma che vuol dire ? contador ha vinto il tour senza mai vincere

    CITAZIONE
    Vada per la malattia delle ultime giornate, ma lungo il Tour non ha mai brillato e, quando andava bene, si limitava al compitino (restare con in big). Le scorie del Giro si ripercuotono mentalmente e, soprattutto, fisicamente. Sarà per l’anno prossimo…

    ma anche no :asd:
     
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  14. Rozzu
     
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    CITAZIONE (Jackfish @ 28/7/2010, 01:32)
    ma che vuol dire ? contador ha vinto il tour senza mai vincere

    ma che c'entra, lui è quello che su 3500 km ha impiegato meno tempo... :asd: è un po' come hayden, che ha vinto il motomondiale vincendo 2 gare su 18... ci dovrebbe essere più margine tra il primo ed il secondo...
    e soprattutto dovrebbero alzare un po' i premi per le maglie "minori": la gialla prende 400.000 euri, le altre 20.000 pidocchiosi francesi! :asd:
     
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    CITAZIONE (Rozzu @ 28/7/2010, 01:55)
    CITAZIONE (Jackfish @ 28/7/2010, 01:32)
    ma che vuol dire ? contador ha vinto il tour senza mai vincere

    ma che c'entra, lui è quello che su 3500 km ha impiegato meno tempo... :asd: è un po' come hayden, che ha vinto il motomondiale vincendo 2 gare su 18... ci dovrebbe essere più margine tra il primo ed il secondo...
    e soprattutto dovrebbero alzare un po' i premi per le maglie "minori": la gialla prende 400.000 euri, le altre 20.000 pidocchiosi francesi! :asd:

    eh e hushovd quando vinse la verde fu quello che si classificò tra i primi piu volte :asd: è lo stesso discorso
     
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54 replies since 27/7/2010, 05:36   778 views
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