Il mondo degli Elite/U23 - Il GiroBio a Betancur

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    Trionfo azzurro al Regioni tra le polemiche. Vince Battaglin. Nell’ultima tappa capolavoro di Pagani inseguito dall’Italia
    Acquapartita (Forlì-Cesena) - martedì 27 aprile 2010 - Si è concluso con un trionfo azzuro il 34° Giro delle Regioni. Sul traguardo di Bagno di Romagna, posto nella frazione di Acquapartita in cima ad una salita di 6 km, è stato Angelo Pagani, ventenne lombardo di Cesano Maderno tesserato per la Trevigiani Dynamon Bottoli. Pagani si è avvantaggiato sul gruppo lungo la discesa del Fumaiolo a circa 60 km dal raguardo dopo che aveva raggiunto cinque fuggitivi lungo l’ascesa ed è stato per molti km anche leader virtuale della corsa. La sua azione solitaria si è però leggermente appesantita nel finale, non permettendogli di colmare il gap di 1'04" che al mattino lo distanziavano dal capoclassifica Enrico Battaglin.
    La prima vittoria stagionale di Angelo Pagani è quindi con la maglia azzurra. Il passista-scalatore, già azzurro ai mondiali di Mendrisio, ha tagliato il traguardo dopo una galoppata solitaria di una cinquantina di km con un vantaggio di 27” su Battaglin e Shiarei Papok, il bielorusso che lo aveva relegato al secondo posto nell’internazionale Giro del Belvedere.
    È proprio l'atleta vicentino a completare nel migliore dei modi il trionfo azzurro all'arrivo: il 2° posto di tappa a 27" dal connazionale gli vale la vittoria nella classifica generale con 7" sullo sloveno Tratnik e 37" sullo stesso Pagani. Il 5° posto di Luca Benedetti è un'ulteriore dimostrazione del valore della spedizione azzurra nella quinta prova della Coppa delle Nazioni. Il Giro delle Regioni è stato concluso da soli 63 atleti su 130 partenti ufficiali.

    I PROTAGONISTI
    «Sono felicissimo - dichiara Angelo Pagani - perché è la mia prima vittoria stagionale ed è una vittoria di peso. All'ultimo intertempo, sotto al passaggio sul traguardo prima dell'arrivo, ho anche creduto di poter vincere il Giro. Ma sono davvero contento e dedico questa vittoria a tutta la nazionale ed alla mia fidanzata».
    Enrico Battaglin: «L'importanza del Giro delle Regioni non ha bisogno di parole ulteriori. Io ho badato a controllare Tratnik, perché era il corridore più vicino a me ed era il più pericoloso. È una vittoria che dà grandi emozioni e che voglio dedicare alla Zalf Désirée Fior, mia squadra di club, ai miei ds Faresin e Rui, a tutta la spedizione azzurra al Regioni ed ai miei genitori».
    «L'atteggiamento battagliero della Francia - dice ct dell'Italia Under 23 Marino Amadori - ci ha causato qualche problema in avvio, poi con l'azione di Pagani ci è stato possibile correre di rimessa e le cose sono andate per il meglio. In una tappa decisamente impegnativa come quella di odierna con un arrivo tecnico siamo riusciti anche ad imporci. Siamo entrati in un attacco decisivo con Pagani e Benedetti. Il successo è arrivato anche grazie al lavoro degli altri azzurri che hanno controllato la corsa caratterizzata da numerosi azioni e continui attacchi. Siamo soddisfatti e consapevoli che abbiamo un vivaio di giovani di talento che hanno dimostrato di essere competitivi e determinati. Il merito è anche delle società di appartenenza, noi abbiamo finalizzato il loro lavoro, raggiungendo un importante obiettivo. In generale siamo andati forti con entrambe le squadre: oggi Benedetti ha fatto una grande corsa, Mammini è andato fortissimo sui suoi terreni, mentre per ragazzi con Bongiorno e Dall'Oste questa sarà un'esperienza importantissima. Faccio i complimenti alla Primavera Ciclistica per i percorsi scelti: splendidi e tecnicamente validissimi».
    Ma il ds di Pagani, l’ex professionista Mirko Rossato che ci teneva a vincere il Regioni e non solo la tappa critica apertamente l’atteggiamento tattico dell’Italia ritenuto molto discutibile: «Angelo ha fatto una grande corsa, ma qualcuno mi deve spiegare perché nel finale entrambe le squadre della Nazionale italiana hanno ricevuto l’ordine di tirare finchè lui era virtualmente leader in classifica. Pagani era davanti da solo, non con altri corridori “pericolosi”. Oltretutto Battaglin aveva un solo secondo di vantaggio su Tratnik, quindi un banale incidente meccanico sarebbe bastato per mettere a rischio la sua vittoria al Giro delle Regioni. Se qualcuno doveva tirare era la Slovenia, non l’Italia. Non posso nascondere che la gestione tattica della gara mi lascia molta amarezza e grosse perplessità».

    ORDINE D'ARRIVO 2^ tappa
    1. Angelo PAGANI (Italia A)
    km 154,100 in 4h08'12" media 37,752 km/h
    2. Enrico Battaglin (Italia B) a 27"
    3. Siarhei Papok (Bielorussia)
    4. Luca Benedetti (Italia A)
    5. Nélson Oliveira (Portogallo)
    6. Romain Bardet (Francia) a 33"
    7. Jan Tratnik (Slovenia)
    8. Frederik Verkinderen (Belgio) a 54"
    9. Thomas Damuseau (Francia)
    10. Clément Penven (Francia) a 1'11"

    CLASSIFICA GENERALE FINALE
    1. Enrico BATTAGLIN (Italia B)
    km 293,600 in 7h26'39" media 39,440 km/h
    2. Jan Tratnik (Slovenia) a 7"
    3. Angelo Pagani (Italia A) a 37"
    4. Siarhei Papok (Bielorussia) a 38"
    5. Luca Benedetti (Italia A) a 1'04"
    6. Nélson Oliveira (Portogallo)
    7. Thomas Damuseau (Francia) a 1'05"
    8. Romain Bardet (Francia) a 1'10"
    9. Christopher Juul Jensen (Danimarca) a 1'24"
    10. David Rösch (Germania)

    Classifica a punti: Enrico Battaglin (Italia B) punti 45
    Classifica Gpm: Luca Benedetti (Italia A) punti 10
    Classifica Under 21: Jan Tratnik (Slovenia) in 7h26'46"
    Classifica Traguardi Volanti: Matteo Mammini (Italia B) punti 9

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