ISD - Neri

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  1. SarriTheBest
     
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    Scinto scatena la polemica: noi senza Giro? Ancora non ci credo
    «Sono davvero dispiaciuto di non poter partecipare al Giro d'Italia»: è un Luca Scinto amareggiato e giù di morale quello che riflette sull'esclusione della sua Isd Neri Giambenini dalla corsa rosa e accetta di parlarne con tuttobiciweb.it. «Mi dispiace perchè sono sicuro che avremmo dato spettacolo. Già l'anno scorso, pur con qualche sbavatura, ci eravamo fatti notare nonostante fossimo da pochi mesi tra i professionisti. Quest'anno avremmo potuto conquistare qualche traguardo importante e fatico ancora a credere che non ci saremo. So bene che il Giro per una squadra Professional è un privilegio e non un diritto, ma con la carenza di corridori e sponsor che c'è oggi in Italia, escludere una squadra italiana come la nostra equivale a tagliarle le gambe. Ora capisco perfettamente le difficoltà che altre squadre hanno dovuto affrontare in passato e vi confesso che per noi sarà dura andare avanti».
    Pensieri e considerazioni che cercano i motivi di un'esclusione - e analizzano con un po' di sana polemica - questi primi mesi della stagione 2010: «Abbiamo un corridore come Visconti che alla Tirreno e Sanremo non si è messo in luce perchè ha avuto problemi fisici ed è un corridore da primavera-estate, come tutti sanno. Infatti ha vinto il Giro di Turchia dimostrando forza e leadership. Nel 2007 è stato Campione Italiano, nel 2008 ha vestito per otto giorni la maglia rosa, nel 2009 è stato miglior corridore Italiano e vincitore dell'Europa Tour (maglia che per altro sta vestendo tutt'oggi, n.d.r.). È uno dei corridori del futuro, un corridore che ogni anno migliora e che ha creduto in un progetto piccolo ma interamente votato alla sua causa. Ma visto che non riusciamo neanche a garantirgli le corse importanti in Italia, rimarrà con noi? Rimarrà in Italia? Le formazioni ProTour hanno diritto a tutto, i Team Professional, nonostante abbiano gran parte degli stessi oneri tra cui il passaporto biologico, non hanno diritto a niente, neanche nel proprio paese. Penso che anche le federazioni dovrebbero intervenire su questo punto, tutelando le proprie squadre».
    Scinto senza peli sulla lingua, com’è nella sua natura di grintoso.
    «Mi spiace poi per i sacrifici e gli investimenti che gli sponsor e il Team Manager hanno voluto fare proprio per il Giro: abbiamo preso Rujano per questo appuntamento e, anche se non è ancora quello del 2005, al Giro avrebbe dato prova del suo talento, soprattutto nell'ultima settimana. Abbiamo ingaggiato professionisti veri come Caccia e Longo Borghini per rafforzare la squadra in vista delle tre settimane rosa. È vero, in questi mesi non abbiamo stravinto, ma abbiamo dimostrato di saper fare un ciclismo professionistico ad alto livello. Non siamo mai anonimi in corsa e abbiamo anche già vinto diverse gare. Cosa ci rimane in mano, ora?».
    Uno sfogo sì, che ha anche dei motivi fondati, legati ad alcune discutibili scelte, che ora bruciano quanto una ferita aperta: «Guardando i partenti mi rendo conto che alcune squadre straniere non verranno per vincere. Mi chiedo se non c'era un modo per “accordarsi” con queste squadre, per le quali il Giro non è la corsa della vita, e lasciare spazio invece ai team italiani, che al 70% vivono per questa. Sarò pure troppo schietto, come sempre, e mi spiace per chi leggerà male questa mia intervista: lo scorso anno ho ringraziato Angelo Zomegnan per l'opportunità regalataci, quest'anno mi vedo costretto a sottoporgli queste riflessioni amare che nell'ambiente tantissimi condividono ma che in pochi hanno il coraggio di tirare fuori».

    tuttobiciweb.it
     
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26 replies since 11/11/2009, 01:26   1311 views
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