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Luca Scinto: meritiamo maggiore considerazione
Luca Scinto, da vero, sanguigno toscano quale lui è, le cose non le manda certo a dire. Il “pitone di Galleno” che però da anni risiede a Santonuovo, giusto a metà strada tra Casalguidi e Quarrata, svolge il ruolo di diesse del team Professional ISD-Neri con grande passione e notevoli capacità e i confortanti risultati ottenuti nel corso del 2009 depongono a suo favore e del suo ormai collaudato staff. Giovanni Visconti ha vinto la seconda tappa al Giro di Slovenia, la Coppa Agostoni a Lissone, il Trofeo Melinda a Fondo in Val di Non, il GP Industria e Commercio a Prato, le classifiche finali dell’UCI Europa Tour e della Coppa Italia, la Challenge Unicredit, la classifica dei TV al Giro d’Italia e il prestigioso Giglio d’Oro; Oscar Gatto si è imposto nella terza tappa del Giro di Sardegna, Santo Anzà nella terza tappa del Brixia Tour, Andriy Grivko nel campionato dell’Ucraina a cronometro individuale e la formazione composta da Visconti, Cioni, Grivko, Stannard, Gatto, Scarselli e Proni ha fatto sua la cronosquadre della Settimana di Coppi e Bartali.
Un bottino invidiabile, che diverse squadre del ProTour sottoscriverebbero volentieri, ma che secondo il vulcanico diesse della ISD-Neri - unico team professionistico con sede e società di gestione in Toscana e proprio a Pistoia - non è stato adeguatamente valorizzato dai media: «Chissà perché quello che facciamo noi viene spesso minimizzato; anche Paolo Bettini in una recente intervista ha detto che in una squadra più forte della nostra Visconti si sarebbe messo maggiormente in luce, ma forse il Grillo dimentica come furono i suoi debutti tra i professionisti e deve capire che il nostro progetto con Giovanni è solo agli inizi e che anche noi dobbiamo e vogliamo crescere insieme a lui, anche se quello che è stato ottenuto nel 2009 non mi sembra di poco conto. Ad esempio, nella cronosquadre al Giro d’Italia giungendo quinti ci siamo lasciati alle spalle 15 team di Pro Tour».
E sempre al Giro 2009 la ISD-Neri può vantare un altro importante risultato: «Grazie alla combattività che pretendo sempre dagli atleti - uno dei miei motti è che bisogna sempre provare a movimentare la corsa e non restare passivi a subire le azioni degli altri - una nota società di marketing e pubblicità ha attestato che siamo stati noi la seconda squadra più ripresa (dopo la Rabobank del vincitore Menchov) dalla televisione durante le fasi centrali e finali delle varie tappe del Giro d’Italia, un dato che per me significa molto».
Ma Visconti resta anche per Scinto il principale punto di riferimento: «Giovanni ha dimostrato di essere un atleta continuo e all’inizio, pur piazzandosi spesso, non ha potuto vincere per via della partenza ritardata da alcuni problemi fisici che ora sembrano fortunatamente e definitivamente risolti; a me non piacciono quei ciclisti che sono campioni soltanto per un mese o per poche gare all’anno; come i nostri sostenitori io apprezzo gli atleti battaglieri e vorrei che lo facessero anche gli organizzatori di gare ProTour, in quanto dovrebbero essere felici di avere al via delle loro corse una squadra combattiva come la nostra che garantisce sempre lo spettacolo e invece spesso privilegiano dei team ProTour che non combinano granché; a tale proposito devo invece ringraziare Angelo Zomegnan e la RCS Sport che ci hanno sempre dato fiducia».
Ma Scinto tiene a precisare anche un altro dato importante: «Siamo l’unica squadra toscana Professional che possiede la Wild Card per le grandi gare e che tiene aggiornato il passaporto biologico dei propri atleti con una dozzina di controlli all’anno per ognuno di loro; in pratica svolgiamo gli adempimenti richiesti ad una squadra del ProTour e questo ci piacerebbe che venisse evidenziato dai media, invece di divertirsi a dare la caccia alle streghe muovendo talora delle critiche offensive e infondate al sottoscritto e al suo staff ».
Ma il fatto di essere una squadra pistoiese di sede e società di gestione purtroppo non ha favorito la ISD-Neri: «In effetti il ciclismo sembra non interessare a Pistoia e non da oggi, basti vedere come è stata accantonata la Firenze-Pistoia. Avevamo chiesto un aiuto alla regione Toscana ma anche in considerazione dei gravi problemi dell’economia attuali non abbiamo ancora avuto una risposta. Certo dispiace riscontrare come altri sport e altre società sportive che svolgono un’attività di livello assai inferiore rispetto al nostro club ricevano con facilità supporti anche economici dalle amministrazioni locali. Si vede proprio che il ciclismo non ha molti amici da queste parti, forse anche perché si esagera parlando troppo di doping».
Per il 2010 ci saranno invece diverse novità a livello atleti: «Ci hanno lasciato solo quei corridori, tipo Grivko o Grabovskyy, che male si adattavano ai doveri di squadra. Auguro loro di sfondare in altri club, ma con quella mentalità non si diventa certo campioni, al massimo si può essere dei gregari. Nel 2010 schiereremo 6 ucraini tra i quali il quotato Pidgornyy e intanto abbiamo ingaggiato dei ragazzi in gamba e che finiscono sempre le gare come Caccia, Longo Borghini e Scognamiglio e un José Rujano ritrovato che può essere grande protagonista al Giro d’Italia».
Ed ecco infine cosa chiede al 2010 Luca Scinto: «Ripeto con forza che vorrei maggiore considerazione da parte dei mass-media poiché siamo una squadra italiana, paghiamo le tasse in Italia e abbiamo uno sponsor entusiasta e che sta crescendo insieme a noi come l’industria Neri di Giuliano Baronti. Inoltre, per una soddisfazione personale, vorrei che quei procuratori che gravitano intorno al ciclismo dimostrassero finalmente di essere capaci di procurare degli ingaggi anche ai ciclisti meno quotati, non solo ai vincenti o a quelli che sono già famosi perché è troppo facile fare soldi in questo modo…».
Stefano Fiori - tuttobiciweb.it
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