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Saronni: con Cunego, Petacchi e Gavazzi sarà un gran 2010 Giuseppe Saronni, la Lampre di cui lei è manager nel 2009 ha totalizzato 15 vittorie, di cui 5 grazie a Cunego. Ci si attendeva qualcosa di più da Damiano, che però ormai nei grandi Giri evita di lottare per la vittoria finale e qualche volta nelle corse in linea non brilla. “Il confronto col Cunego del 2004, quello che trionfò al Giro d’Italia, non è più da fare. Io e lo staff Lampre-Farnese lo consideriamo prevalentemente uomo da classiche in linea e gli abbiamo dato una nuova impostazione di cui siamo soddisfatti. Purtroppo Cunego ha gettato alle ortiche il Campionato italiano 2009. A Imola la maglia tricolore l’ha persa Damiano, non l’ha vinta Pozzato. Però Cunego è riuscito ad esempio a vincere le 2 tappe più impegnative della Vuelta a Espana”. Alcuni ritengono un ripiego puntare con Damiano solo a gare in linea e ai successi in tappe di Grandi Giri in cui chi è leader evita di inseguire corridori con notevole ritardo in classifica. “Più che ripiego la definirei alternativa onorevole e importante. E’ anche vero che Damiano non è riuscito a trionfare per la quarta volta al Giro di Lombardia. Però chi vuole criticare uno che di “Lombardia” ne ha già vinti 3 ?”. L’impressione generale è che il Cunego di fine 2008 sia stato più forte del Damiano di chiusura 2009. Al Campionato del Mondo di Varese 2008 è arrivato secondo, a Mendrisio, gara in cui era capitano unico, solo ottavo. “Al Mondiale di quest’anno Damiano è andato molto forte, ma è stata l’Italia a deludere nel finale. Nella fase decisiva di Varese 2008 nel nucleo di testa c’erano 3 grandi azzurri: Ballan, Cunego e Rebellin. Ha vinto Ballan, poteva trionfare Cunego. Invece Damiano a Mendrisio è rimasto solo: non mi dite che le azioni di Basso e Pozzato nel finale siano state efficaci per Cunego. Il paragone tra l’Italia di Varese e quella di Mendrisio è improponibile”. La Lampre-Farnese 2010 non avrà Alex Ballan. Pare che lei non abbia fatto salti mortali per trattenerlo. “La BMC ha fatto ad Alessandro un’offerta importante, a cui è difficile dire di no. Sono contento per Ballan, gli auguro soddisfazioni e incassi notevoli. La mia e le altre squadre “storiche” non sono in grado di competere con team che, nuovi nell’ambiente professionistico, si gettano in mischia investendo tantissimo. La Lampre sa investire e non deve mettersi a rincorrere i corridori”. Si è reso conto che per lunghi tratti del 2009 il più forte in Casa Lampre è stato Francesco Gavazzi, primo a Norimberga ? “Sì, e oltre ad essere il migliore della Lampre, Francesco è stato il più forte dei corridori italiani in tante gare. Bravissimo Francesco: ha corso molto, aiutando sempre, arrivando spesso tra i primi e chiudendo l’anno forte. L’esplosione di Gavazzi e l’arrivo di Alex Petacchi ci fanno ben sperare per il 2010 e gli anni a venire. La nuova Lampre-Farnese è diversa dalle precedenti, tuttavia sempre molto competitiva. Petacchi lo volevo dal 2004”. Ma il 3 gennaio Alex Petacchi avrà 36 anni. “Non importa, perché è un velocista che si è gestito bene in questi anni, senza spremersi. Ha battuto Cavendish, lo batterà ancora. Petacchi può vincere le prossime 2 edizioni dei Campionati del Mondo. E’ uno dei motivi per cui l’ho ingaggiato. Gli creerò un treno apripista giovane e potente”.
da Tuttosport del 5 novembre a firma di Alessandro Brambilla
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