Con Ballerini & C. nel ritiro Italia

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    Con Ballerini & C. nel ritiro Italia
    Gli azzurri si sono radunati a Villa Cagnola di Gazzada. Pinotti il primo ad arrivare, Basso l'ultimo. Il c.t. impaziente: "E' la nostra settimana santa, non vedevamo l'ora"

    GAZZADA (Va), 21 settembre 2009 - Il primo ad arrivare è stato il cronoman Marco Pinotti: alle 16, con due ore di anticipo per evitare, a chi lo accompagnava, gli ingorghi del traffico. Il secondo è stato Mauro Santambrogio: alle 17.40, alla guida della sua Mini Cooper S, azzurra con fasce bianche sul cofano e tetto bianco, quasi una replica della maglia dell’Italia che vorrebbe indossare domenica. Il terzo è stato Stefano Garzelli: alle 18.10, sulla Mercedes ammiraglia della sua squadra, guidata da Franco Gini che per i Mondiali si è trasformato da direttore sportivo dell’Acqua & Sapone a commissario tecnico della Colombia. L’ultimo, almeno stavolta, Ivan Basso: rientrato solo nel pomeriggio dalla Vuelta, ha chiesto e ottenuto il permesso di fermarsi a casa (abita qui vicino, a Cassano Magnago) per cenare con moglie e figli.

    PACE SPIRITUALE — La Nazionale italiana si è radunata a Villa Cagnola, dove il ciclismo diventa una religione. Tant’è che questa oasi di pace spirituale e botanica abitualmente ospita l’Istituto superiori di studi religiosi e la Fondazione ambrosiana Paolo VI, e occasionalmente l’Italia di Franco Ballerini. La prima volta nel 2006, tre giorni di raduno prima del Mondiale di Salisburgo, il primo dei due arcobaleni conquistati da Paolo Bettini; la seconda da stasera fino a domenica, per il Mondiale di Mendrisio, una quindicina di chilometri di distanza in linea d’aria (e un’ora e mezzo nel caotico traffico di oggi). E con i corridori, tutto il mondo azzurro: dal presidente Renato Di Rocco, reduce dal Salone del ciclo, a Franco Vita, che in 41 anni (non ancora compiuti) di ciclismo a quattro ruote pilotando direttori sportivi e commissari tecnici, ha coperto - più o meno - un milione e 300 mila chilometri. E poi meccanici, massaggiatori, dirigenti, oltre ovviamente alle formazioni delle donne e degli Under 23.

    STANNO TUTTI BENE — "E’ la nostra settimana santa - spiega Ballerini, valigia a rotelle e portabiti a spalla -. E non vedevamo l’ora. Dopo lo stress delle scelte, ci piace sentire finalmente anche lo stress della corsa, quella tensione che sale, inesorabile, ogni giorno, di ora in ora, fino al pronti-via". Sei giorni di raduno e ritiro, parole e pensieri, sgambate e allenamenti. "Stanno tutti bene, i ragazzi - conferma Ballerini -. C’è chi lo ha dimostrato alla Vuelta, chi nelle prove del calendario italiano. Anche ieri, a Prato, tutti e cinque gli azzurri erano davanti. Dobbiamo solo cercare di mantenere la condizione e cementare i rapporti, l’unità, l’armonia. Stando insieme, vivendo insieme, correndo insieme".

    COSÌ IN CAMERA — Anche dormendo - letti separati - insieme. Le coppie: Ballan-Santambrogio, Cunego-Scarponi, Paolini-Tosatto, Bruseghin-Visconti, Garzelli-Pozzato, poi Basso e Pinotti in camere singole. Ad aiutare Ballerini e gli azzurri, venerdì arriverà Alfredo Martini ("Il nostro vero c.t. - giura Ballerini -. Ci porta sempre qualcosa di bello"), ed è giù arrivato, in macchina con l’inseparabile Luca Paolini, anche Bettini. "Sarebbe stato strano se non ci fosse stato - sospira Ballerini -. Qui ti giochi tutto in una corsa, e non puoi sbagliare neanche una mezza mossa. Bettini ha quel carisma, quella esperienza e quell’intuito che ci possono aiutare a sbagliare ancora meno. E’ il nostro uomo in più".

    SCELTA SCOMODA — Sul comodino il c.t. non ha libri né manuali, ma solo un quaderno per gli appunti: "Per scrivere le cose che non si riescono a fare e che bisogna recuperare il giorno dopo. Dettagli, impressioni, particolari. Strano, ma vero: qui il tempo sembra infinito, eppure non basta mai". Domani due o tre ore in bici, dalle 10, a seconda delle sensazioni. A fare la guida i ragazzi di casa: Basso, Garzelli e Paolini. "Esplorare le strade - sentenzia Ballerini - per esplorare noi stessi". Il c.t., prima di dedicarsi allo stress della corsa, deve ancora completare lo stress delle scelte. Venerdì dovrà indicare le due riserve. Umanamente, non sarà facile.

    Marco Pastonesi - gazzetta.it
     
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    lo striscione alla dogana di Brogeda esposto da Maurizio Fondriest per la nazionale italiana

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    l'arrivo dei mondiali di Mendrisio

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    Filippo Pozzato e Matteo Tosatto all'arrivo a Villa Cagnola, sede del ritiro dell'Italia 2009

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    il ritiro di Villa Cagnola

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    Franco Ballerini con Damiano Cunego

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    Paolo Bettini in ritiro a Villa Cagnola 2009

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    Alessandro Ballan col suo arrivo mondiale


    © Roberto Bettini - www.bettiniphoto.net

     
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  3. Joey²
     
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    ho provato ieri a passare da gazzada a vedere se si poteva vedere qualcosa, ma niente... bisognava essere giornalisti per entrare :(
     
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2 replies since 21/9/2009, 19:58   75 views
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