McQuaid: cercate il Cera nei campioni del Giro 2008

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    McQuaid: cercate il Cera nei campioni del Giro 2008
    Ha seguito da vicino tutto il Giro d’Irlanda (conclusosi ieri a Cork con la vittoria del britannico Downing e il ritiro di Armstrong) e non poteva essere altrimenti: per l’irlandese Pat McQuaid, presidente dell’Uci, è la corsa di casa e lo abbiamo visto anche a bordo strada scattare foto come un saluto qualsiasi. Sabato sarà ad Assen, Olanda, per la partenza della Vuelta. Il giorno dopo volerà in Kazakistan, verosimilmente per avere un incontro con i dirigenti dell’Astana. Intanto a margine dal Giro d’Irlanda ha avuto l’occasione di affrontare il tema doping, specie a proposito del Tour 2009 e del Giro 2008.

    Ne stiamo uscendo — "Quest’anno non ci sono stati casi di positività al Tour de France tra quelli analizzati - ha detto McQuaid all’agenzia di stampa inglese Reuters - Un passo avanti per il ciclismo del futuro, libero dalle droghe. Lo scorso anno si è deciso di introdurre il passaporto biologico per monitorare i valori del sangue degli atleti. È stato un momento difficile per il nostro sport ma credo che ne stiamo uscendo e vivremo un nuovo e bel periodo". Però McQuaid con la Gazzetta si è soffermato anche sul Giro 2008 confermando quella che era una voce degli ultimi tempi: "Sì, l’Uci ha intenzione di chiedere il riesame di alcuni campioni del Giro 2008. È stato possibile scoprire il Cera a partire dal Tour 2008 (i casi eclatanti di Riccò, Piepoli, Schumacher e Kohl, n.d.r.) ma non c’è la certezza che prima non sia stato utilizzato".

    Nomi segreti — McQuaid ha specificato come i campioni non siano "nella disponibilità dell’Uci" (la Procura di Padova aveva chiesto il sequestro di 82 campioni di urine, n.d.r.) e di non sapere se siano nelle condizioni tali da permettere un riesame. "Ma quella è la nostra volontà" ha ribadito McQuaid. Una notizia accolta con favore da Angelo Zomegnan, direttore della corsa rosa: "Più chiarezza c’è, meglio è". McQuaid non ha voluto far nomi di corridori "nel mirino" ma è chiaro che l’Uci possiede i valori del passaporto biologico - a partire da inizio 2008 - dei singoli atleti e quindi si muove quando nota anomalie in quegli stessi valori.

    da gazzetta.it
    a firma di Ciro Scognamiglio
     
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