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xGarzox.
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Marion Jones confessa
"Prima del 2000 mi dopavo"
Secondo il Washington Post la tre volte campionessa olimpica lo avrebbe ammesso in alcune lettere inviate ad amici. La Jones ha raccontato di avere ricevuto il Thg dal suo allenatore Trevor Graham che le avrebbe detto che si trattava di integratori
WASHINGTON, 5 ottobre 2007 - Marion Jones avrebbe ammesso di essersi dopata. Lo riferisce il Washington Post citando lettere che la tre volte campionessa olimpica avrebbe inviato ad alcuni amici. La Jones, 31 anni, avrebbe detto di aver assunto sostanze proibite prima dei Giochi di Sydney 2000: secondo il quotidiano la Jones la sostanza proibita sarebbe il Thg, prodotto emerso nell'inchiesta dell'affare Balco. In passato Marion Jones aveva sempre negato di avere fatto uso di steroidi. La Jones ha raccontato, nella lettera, di avere ricevuto regolarmente la sostanza dal suo allenatore Trevor Graham che le avrebbe detto che si trattava invece di integratori.
La Jones, che ha vinto tre medaglie d'oro e due di bronzo ai Giochi di Sydney, avrebbe preso la sostanza proibita per due anni, a partire dal 1999, mentre aveva cominciato a preparasi per i giochi olimpici australiani. La Jones, secondo il Washington Post, si dichiarerà colpevole in una comparizione in tribunale venerdì a New York di avere mentito agli agenti federali che a suo tempo l'avevano interrogata sull'uso o meno di sostanze illecite. L'ammissione potrebbe costare alla campionessa le sue medaglie olimpiche. La Jones ha detto di "avere avuto fiducia in Graham e di non avere pensato neanche per un secondo" che poteva avere ricevuto dal suo allenatore sostanze illecite per migliorare le sue prestazioni.
"Avrei dovuto capirlo quando mi aveva detto di non menzionare a nessuno l'uso della sostanza nutritiva", afferma la Jones nella lettera agli amici. La campionessa afferma che avrebbe anche dovuto accorgersi di mutamenti nel suo organismo e nella reazione del suo fisico agli allenamenti. La Jones rischia fino a sei mesi di carcere per avere mentito agli agenti federali. "Desidero scusarmi per tutto questo - afferma la lettera - desidero scusarmi per avervi deluso sotto così tanti aspetti". La Jones era stata interrogata nel 2003 dagli agenti federali che indagavano sulla vicenda Balco ed aveva negato l'uso della sostanza anche se gli agenti le avevano mostrato confezioni identiche a quelle a suo tempo consegnatele dal suo allenatore.
gazzetta.it
RIBADIAMO AMERICA=DOPING...se poi scoprano che è colpevole e che ha mentito ai federali va nella merda peso... -
xGarzox.
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Marion Jones, ultimo atto
Rese le medaglie di Sydney
La statunitense che ha confessato l'uso di sostanze dopanti ha le medaglie dei Giochi del 2000 e dei Mondiali del 2001 e ha accettato due anni di squalifica, peraltro ininfluenti visto che ha annunciato il ritiro. Nei guai anche le compagne della 4x100
NEW YORK (Usa), 8 ottobre 2007 - Marion Jones ha restituito le cinque medaglie (tre ori e due bronzi) conquistate alle Olimpiadi di Sydney nel 2000. Lo ha confermato alla stampa statunitense uno dei legali della sprinter, Henry DePippo. "Marion ha restituito le medaglie e si è scusata con i suoi rivali. Ora spera che i risultati siano corretti". Per la Jones è arrivata anche una squalifica di due anni che, nel caso volesse tornare a gareggiare, le impedirebbe di tornare in pista fino al 2010. La fuoriclasse statunitense ha perso anche l'oro dei 200 e l'argento dei 100 ai Mondiali di Edmonton.
CONSEGNA - Sabato scorso la velocista americana aveva annunciato in lacrime il suo ritiro dall'attività agonistica, appena dopo essere uscita dal tribunale dove, davanti ai giudici, aveva ammesso di aver fatto uso di sostanze dopanti. La Iaaf e il Comitato olimpico statunitense avevano già chiesto alla Jones di consegnare le medaglie vinte e la stessa richiesta è stata poi estesa alle compagne della staffetta 4x100 che con lei avevano vinto la medaglia di bronzo.
THANOU - Ora però il caso diventa sempre più complicato. La greca Ekaterini Thanou, coinvolta in un caso doping durante i giochi olimpici del 2004, potrebbe mettere le mani sull'oro nei 100 m dell'edizione del 2000 nel caso in cui la Cio dovesse revocare la medaglia assegnata originariamente alla Jones. Lo scenario è paradossale, in quanto il Cio non avrebbe motivo di privare la Thanou del titolo per fatti risalenti a quattro anni prima che l'atleta greca fosse sospesa, rea di non essersi sottoposta a tre controlli antidoping.
gazzetta.it
la seconda classifica sarebbe quella che alle ultime olimpiadi è scappata dalla finestra con l'altro atleta graco per i controlli anti doping pensate un pò voi... -
fou.
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bello schifo.... . -
lusinis.
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Almeno ha restituito le medaglie.... . -
fou.
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l'unica cosa corretta della faccenda... . -
Carles Puyol.
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beh,tanto chi è arrivato dietro di lei stava allo stesso livello o quasi! . -
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e poi dicono che il doping c'è solo nel ciclismo.. 
nel ciclismo ci so i tanti controlli fatti bene... s gli stessi controlli venissero effettuati anche in tutti gli altri sport sai quanti ne verrebbero fòri.... -
fou.
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il doping c'è ovunque v sia un giro d soldi... l'ultimo che hanno preso tipo era un campione d tennistavolo quindi figuratevi... . -
xGarzox.
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Azzerata Marion Jones
La Iaaf ha squalificato per due anni la velocista statunitense che ha confessato di aver fatto uso di doping. Cancellati tutti i risultati dal settembre 2000 in poi e chiesta al Cio la squalifica dalle gare di Sydney 2000
MONTECARLO (Monaco), 23 novembre 2007 - Marion Jones è stata squalificata per due anni e ha perso anche le 7 medaglie conquistate in carriera ai Mondiali. Lo ha ufficializzato oggi la Iaaf dopo che l'atleta statunitense ha recentemente confessato l'uso di doping prima delle Olimpiadi di Sydney 2000. Per questo la Federazione internazionale di atletica leggera ha cancellato tutti i risultati ottenuti dalla 32enne a partire dal primo settembre 2000.
La sanzione comminata alla Jones dal Consiglio della Iaaf vale per il biennio tra l'8 ottobre 2007, data della sua confessione, e l'8 ottobre 2009. L'annullamento dei risultati non riguarda solo le gare individuali ma anche per le staffette. La Iaaf, inoltre, raccomanda al Comitato olimpico internazionale (Cio) "di squalificare la Jones e le staffette 4x100 e 4x400 che presero parte alle Olimpiadi di Sydney e di chiedere la restituzione di tutte le medaglie". Ai Giochi di Sydney, la Jones ha conquistato 3 medaglie d'oro (100m, 200 m e staffetta 4x400 m) e 2 di bronzo (salto in lungo, staffetta 4x100 m).
gazzetta.it. -
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Il doping della Jones: Thg, Epo, Gh e insulina
In attesa della sentenza (11 gennaio) nuove particolari sulle pratiche illecite della sprinter statunitense: prima dell'Olimpiade 2000, regolari prelievi sanguigni per avere la certezza che non fossero rimaste tracce delle sostanze illecite
SAN FRANCISCO (Stati Uniti), 23 dicembre 2007 - In attesa del processo, nuove rivelazioni riguardanti uno dei più grandi scandali doping dell'atletica mondiale. Secondo il San Francisco Chronicle, Marion Jones avrebbe usato diverse sostanze dopanti per un considerevole periodo. E' quanto emerge dai documenti relativi al processo sulla Balco, in possesso del tribunale, tra i quali figura un dettagliatissimo calendario del doping con tutti i nomi e i risultati dei test effettuati dagli atleti che si sottoponevano a queste pratiche.
FARMACIA - Dopo aver negato l'utilizzo di sostanze dopanti, la Jones ha ammesso lo scorso ottobre di aver fatto ricorso al "the clear" dal 2000 al 2001. Il Thg (ormone della crescia), è un particolare steroide chimico che non era rintracciabile con le vecchie attrezzature antidoping, la cui paternità viene attribuita alla Bay Area Laboratory Co-Operative (Balco), il laboratorio al centro dello scandalo sul doping nello sport professionistico americano e mondiale. Oltre a questa sostanza, la Jones assunse anche eritropoietina e insulina prima delle Olimpiadi del 2000, salvo poi sottoportsi a prelievi sanguigni per avere la certezza che non fossero rimaste tracce delle sostanze illecite.
PROCESSO - La Jones si è vista ritirare le cinque medaglie vinte alle Olimpiadi di Sydney. Dai "libro mastro" del doping è emerso anche l'uso di Epo da parte della sprinter statunitense che è accusata di falsa testimonianza nel caso-Balco. La sentenza è attesa per l’11 gennaio e la Jones rischia fino a sei mesi di prigione. L’uso di sostanze dopanti, secondo l’accusa, è "riscontrabile anche dei documenti sequestrati alla Balco che mostano il tentativo concreto, ripetuto e organizzato dell’imputata di usare sostanze per la volontà di vincere". Il vice prisidente della Balco, Jack Valente, ha ammesso inoltre che il nome "Marion J" presente nel calendario si riferiva proprio alla sprinter.
gasport. -
xGarzox.
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Marion Jones entra in carcere
L'ex sprinter statunitense si è costituita al carcere di Fort Worth, dove deve scontare i 6 mesi di reclusione, cui era stata condannata a gennaio per aver reso falsa testimonianza in merito alle accuse di doping
MILANO, 7 marzo 2008 - L'ex sprinter americana Marion Jones, 32 anni, è entrata in prigione per scontare la condanna a sei mesi per spergiuro inflittale l'11 gennaio scorso. La notizia è stata diffusa dal portavoce del penitenziario texano dove è reclusa e dov'era attesa entro l'11 marzo prossimo. "È arrivata poco prima di mezziogiorno al carcere di Fort Worth" ha riferito Traci Billingsley. In effetti è stata la stessa Jones, che in carcere è stata schedata con il numero 84868-054, a chiedere di poter scontare la sua pena in un carcer texano, non lontano da Austin dove abita, per poter restare vicino alla famiglia che si è ricostruita con un altro campione, lo sprinter giamaicano Obadele Thompsono.
La Jones, madre di due bimbi di cui uno di soli 7 mesi, dopo aver negato in un primo tempo l'utilizzo di sostanze dopanti, ha ammesso lo scorso ottobre di aver fatto ricorso al "the clear" dal 2000 al 2001. La Jones, che aveva vinto 5 medaglie all'Olimpiade di Sydney 2000, oltre a aver ammesso di essersi dopata è stata riconosciuta colpevole di aver mentito sotto giuramento nell'inchiesta sul caso Balco in cui era coinvolto l'ex marito, Tim Montgomery. Il Comitato olimpico internazionale ha tolto all'atleta i 3 ori (100m, 200 e 4x400) e i 2 bronzi (4x100 e lungo) vinti ai Giochi di Sydney, ma anche il 5° posto ottenuto nel salto in lungo alle Olimpiadi di Atene 2004.
gazzetta.it. -
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Bernard, il nuoto e il doping nel ciclismo
In una intervista televisiva concessa a "Le Grand Journal" di Canal Plus, Alain Bernard, il nuotatore francese di recente laureatosi campione europeo (a suon di record mondiali) dei 50 e dei 100 metri stile libero, ha replicato in maniera ironica a chi gli chiedeva se si fosse mai dopato...
«No, perchè io non ho mai vinto il Tour de France».
Dalla potenza della sua esplosiva forza muscolare, con un clamoroso aumento di una dozzina di chili in pochi mesi, Bernard si è concesso una spiritosa battuta di dubbio gusto.
Ma che ne pensa il nostro ciclismo, controllato a tutte l'ore, di questo nuoto che dilata le pagine e si gonfia - in tutto il mondo - come omini Michelin?
E che ne pensa, in proposito, e in vista delle Olimpiadi di Pechino per le esigenze di una legislazione uniforme, la WADA?
tuttobiciweb.it. -
f23zelk.
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ma vedi un po' sto qui....ma ke razza di gentaglia... . -
Joey Ramone GN.
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proprio i nuotatori parlano? lui in particolare che fino a due settimane fa non lo conosceva nessuno e mo arriva a infrangere due record del mondo!
La stupidità contagia tutti!
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ma l'avete visto quanto è grosso?!
questo si bomba di steroidi... è poco ma sicuro...
con che coraggio parla....
