Ciclismo, ancora un caso di doping: Cucinotta positiva alla Cdm su pista

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    Ciclismo, ancora un caso di doping: Cucinotta positiva alla Cdm su pista
    CALI - Ancora doping nel ciclismo. Annalisa Cucinotta, 23enne di Latisana (UD), azzurra della pista e grande promessa del ciclismo femminile, (15 vittorie in tutto nel ciclismo maggiore) è risultata positiva ad un controllo antidoping effettuato dopo la gara di Coppa del Mondo (specialità dello scratch), da lei stessa vinta a Cali (Colombia). Il laboratorio di Las Vegas ha rilevato nei suoi campioni di urina la presenza di un anabolizzante, il boldenone, che è usato esclusivamente in campo veterinario. L'azzurra, rimasta sorpresa e choccata dalla positività, che non sa spiegare, ha chiesto di assistere alle controanalisi. Rischia due anni di sospensione.

    repubblica.it
     
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  2. illip
     
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    Riporto anche l'articolo della gazzetta un po più dettagliato

    Ma porca miseriaccia pupazza ma perchè sono così coglioni nel continuare a doparsi???


    Tegola sulla pista azzurra: positiva Annalisa Cucinotta

    La prima positività del 2009 colpisce Annalisa Cucinotta, azzurra della pista. Il 12 dicembre a Calì (Colombia) nella terza prova di Coppa del Mondo, la 22enne friulana ha vinto lo scratch, ma è ruisultata positiva al controllo Uci al boldenone, un potente steroide anabolizzante usato sia in ambito veterinario sia dai culturisti perché migliora la massa muscolare e incrementa leggermente la produzione endogena di globuli rossi, quindi la sintesi di epo. Inoltre ha un basso potere androgeno, quindi è ben tollerato dalle donne. La conferma della positività è arrivata dal ct Dino salvoldi, in ritiro a Valencia con Giorgia Bronzini, Laura Doria, Marta Tagliaferro e proprio Annalisa Cucinotta. «Venerdì ci è arrivata la comunicazione dalla Federciclismo - ha spiegato Salvoldi -. Abbiamo subito fatto rientrare Annalisa in Italia. Non so nemmeno di che sostanza si tratti».
    La portacolori della Forestale (sorella di Claudio, pro nella Lpr) aveva già ottenuto risultati importanti nello scratch. Oro ai Mondiali juniores di Los Angeles 2004, in Coppa aveva vinto a Sydney 2005 e Mosca 2006. Agli ultimi Mondiali di Manchester aveva sfiorato il bronzo.
    «Sono imbarazzato - ha ammesso Salvoldi -. Annalisa dice che non è possibile. Verranno chieste le controanalisi. Sono incredulo, conosco Annalisa da così tanto... Mi sembra quasi impossibile, ma la positività c'è...». Ed è la seconda che colpisce il cuore della Nazionale femminile, dopo quella del luglio scorso alla fenfluramina dell'iridata 2007 su strada Marta Bastianelli.

    da La Gazzetta dello Sport
    a firma di Ciro Scognamiglio
     
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    Caso Cucinotta: la Top Girls precisa che...
    Il Gs Top Girls ritiene doveroso esprimere alcune precisazioni sulla propria totale estraneità in merito alla positività riscontrata all'azzurra Annalisa Cucinotta nell'ambito di un controllo effettuato il 12 dicembre scorso a Calì, in Colombia, dove la stessa atleta del Corpo Forestale era impegnata con la nazionale azzurra su pista.
    L'azzurra, infatti, avrebbe rappresentato per il team di Lucio Rigato l'ultimo importante ingaggio per la stagione 2009, ma a tutt'oggi il rapporto di Annalisa Cucinotta con il GS Top Girls era ancora in attesa di ufficializzazione per quanto riguarda il tesseramento dell'atleta con il team trevigiano. Ad oggi, infatti, l'atleta udinese aveva incontrato il team manager Lucio Rigato una sola giornata - tra i continui impegni in Coppa del Mondo e i raduni con la nazionale - per la sola firma del contratto e in attesa di procedere poi con il tesseramento vero e proprio.
    Essendo "gestita" a livello medico e di tutela della salute dal Gs Corpo Forestale (anche in caso di futuro e regolare secondo tesseramento con il Gs Top Girls) Annalisa Cucinotta non aveva neppure effettuato i test e le visite mediche svolti invece dalle altre atlete del team a metà novembre.
    Pur in attesa dell'esito delle controanalisi e con l'auspicio che possa riscontrarsi l'innocenza della stessa Cucinotta, condizione primaria per la ripresa di un eventuale rapporto sportivo, Lucio Rigato rimarca la propria amarezza per un ingaggio che, di fatto, si interrompe sul nascere. «Sono amareggiato per la notizia della positività riscontrata ad Annalisa Cucinotta, con la quale stavamo per formalizzare l'ingaggio per il 2009. Al di là della delusione per quanto accaduto, sono sereno per la totale estraneità del nostro gruppo sportivo alla vicenda. Se verrà confermata la sua positività ci ritroveremo con un'atleta in meno per la prossima stagione, ma non è ciò che conta».
    «Quel che più importa - come sottolinea anche il presidente del team, Cristina Rigato - è continuare l'attività seguendo i principi che da sempre contraddistinguono il nostro team, per uno sport sano».

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  4. illip
     
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    Che schifo lei avrà sbagliato ma una posizione così è veramente allucinante.

    Erano più onesti nel dire ci dispiace non intendiamo più collaborare
     
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    Caso Cucinotta: l'Uci apre la porta al dubbio
    C'è uno sviluppo inatteso nel caso di Annalisa Cucinotta. L'Uci ha contattato oggi la Federazione Ciclistica Italiana chiedendo di sospendere la richiesta di controanalisi. Questo significa, a rigor di logica, che la stessa Uci ha qualche dubbio sui risultati della prima analisi che voglia provvedere ad ulteriori analisi al riguardo.
    Le perplessità avanzate dall'ambiente della nazionale e soprattutto dalla stessa atleta friulana sono quindi avvalorate da questa decisione dell'Uci che con estrema correttezza ha perlomeno aperto la porta del dubbio.

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  6. illip
     
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    Intanto però l'immagine è sputtanata per bene :sisi: :boia:
     
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  7. illip
     
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    Cucinotta: il 12 febbraio le controanalisi

    Dopo che le ulteriori analisi disposte dall'Uci sul campione A di Annalisa Cucinotta hanno confermato la positività al boldenone, sono state fissate peer il 12 febbraio prossimo le controanalisi sul campione B. A effettuare l'esame sarà ancora il laboratorio di Los Angeles, lo stesso che ha riscontrato la positività nel campione prelevato alla pistard friulana in occasione della prova di Coppa del Mondo svoltasi a Calì, in Colombia, nel dicembre scorso.
    «A Los Angeles ci sarò anch'io - ha dichiarato Annalisa Cucinotta - con il mio avvocato Da Re e il perito Pieraccini. Sono pulita e lo voglio dimostrare».

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    Caso Cucinotta: test dna sul campione positivo. Il Tna vuol vederci chiaro
    Udine - venerdì 15 maggio 2009 - Il caso di Annalisa Cucinotta, la 23enne pistard friulana risultata positiva al boldenone ad un controllo a fine 2008 alla Coppa del Mondo di Calì in Colombia, riserva l’ennesima sorpresa.
    All’udienza di oggi infatti il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni - davanti al quale la Cucinotta era stata deferita dalla Ufficio della Procura Antidoping - con un provvedimento davvero unico nel suo genere - e forse per la prima volta adottato nella storia dell’antidoping - ha disposto l’acquisizione dal laboratorio Ucla di Los Angeles del campione sul quale erano state svolte le controanalisi e che avevano confermato la positività allo steroide anabolizzante, affidando alla Polizia Scientifica il compito di svolgere un test dna per appurare se le urine sono effettivamente attribuibili alla ciclista friulana.
    In sostanza, il Tribunale ha così fatto propri i dubbi che la Cucinotta aveva sollevato riguardo alla propria positività e ha così ritenuto - nonostante non ci fossero prove concrete di uno scambio di campioni, ed anzi la procedura sotto il profilo formale fosse corretta - illogico ed assurdo (le assonanze con il caso dello schermitore Baldini sono evidenti) che l’atleta - proprio nell’imminenza di un gara e senza utilità alcuna e dopo che per anni, e fin un mese prima, era risultata negativa a tutti i controlli - avesse potuto doparsi.
    Ovviamente soddisfatta Annalisa Cucinotta: “Ho sempre detto e continuerò a ribadire di non aver mai preso il boldenone, sostanza che prima della notizia della positività non sapevo neppure cosa fosse. Non so ora se il test del dna mi scagionerà (lo scambio di campioni è infatti una delle varie ipotesi sollevate), ma di sicuro la decisione odierna dimostra che anche il Tribunale Antidoping, nonostante non abbia potuto portare prova alcuna di uno scambio, ha creduto alla mia buona fede, alla mia storia di atleta ed alla mia correttezza. Lotterò quindi fino alla fine per dimostrare la mia innocenza. Ringrazio il mio legale avvocato Da Re e il mio consulente tecnico dott. Pieraccini per l’incredibile lavoro svolto”.
    Pur con la consueta prudenza, visibilmente soddisfatto anche l’avvocato pordenonese Alessandro Da Re per lo straordinario provvedimento ottenuto.
    “E’ solo un’ordinanza istruttoria, ma è indubbio che il Tribunale ha oggi di fatto accolto la tesi che nel caso di Annalisa vi è il ragionevole dubbio che lei - nonostante le oggettive risultanze dei controlli e la raggiunta prova della positività - non sia responsabile. E questo perché tutte le concrete circostanze, puntualmente documentate e comprovate, dimostrano che solo un folle avrebbe potuto assumere il boldenone in quel modo. Il precedente è davvero unico nel suo genere, vista l’assoluta rigidità della normativa antidoping, fondata sul principio di responsabilità oggettiva, su di un giudizio di colpevolezza legato alla mera probabilità e su di un onere della prova a carico dell’atleta invece pieno e assolutamente rigoroso. Ovviamente, parallelamente all’ipotesi dello scambio, si è sollevata anche quella dell’assunzione inconsapevole, vista la promiscuità tra atleti tipica di quelle gare, ed è anche in questa direzione che la difesa si muoverà e si sta muovendo. Resta comunque un dato oggettivo: oggi il Tribunale Antidoping ha in qualche modo creduto alla buona fede di Annalisa e ne ha apprezzato la correttezza ed il contegno tenuto in tutta la sua carriera sportiva ed in questa vicenda. Il che è già una vittori.”.
    Non resta quindi che attendere, ora, gli sviluppi del caso.

    Rudy Polato - ciclonews.it
     
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    Stop di due anni per Annalisa Cucinotta
    Il Tribunale antidoping del Coni presieduto da Francesco Plotino ha squalificato per due anni Annalisa Cucinotta.Nel procedimento disciplinare a carico della friulana, l’art. 2.1 del Codice Wada, rilevato l’illecito commesso ex art. 2.1, infligge all’atleta la sanzione della squalifica per anni due con decorrenza dall’11 dicembre 2008 con scadenza al 10 dicembre 2010.

    ciclonews.it
     
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8 replies since 11/1/2009, 03:04   249 views
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