Parliamo di... Basket!

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  1. Ricardinho92
     
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    Brezec-De la Fuente: Roma è già ottima

    Nell'anticipo del sabato sera della seconda giornata di campionato, la Lottomatica Roma espugna il PalaDozza di Bologna 58-82. Ai 19 punti di Brezec fa eco la doppia-doppia da 10 punti e 13 rimbalzi di De la Fuente


    Benvenuto Primoz Brezec: buona parte della convincente vittoria esterna della Lottomatica sull'infuocato parquet del PalaDozza di Bologna passa per le mani e per le braccia chilometriche del centrone sloveno, pezzo pregiato della campagna-acquisti estiva di Toti. L'ex-giocatore degli Charlotte Bobcats domina il pitturato pennellando 19 punti con 9/12 dal campo e mostrando movimenti di classe e tecnica pura dal post-basso e medio da vera acquolina in bocca. Splendida - e questa, piuttosto, è una conferma - anche la prova di un Rodrigo De la Fuente silenzioso ma estremamente concreto, a referto con una doppia-doppia da 10 punti e 13 rimbalzi impreziosita da 5 assist (un paio dei quali vere e proprie perle d'autore).

    Dopo la vittoria stentata nella opening-night contro la neo-promossa Caserta, Repesa trova risposte in una Roma che sembra essere già squadra, gruppo unito, con gerarchie ben definite e leader ben individuati: Becirovic, a discapito delle cifre non particolarmente appariscenti, gioca un'altra ottima gara in regia; Brezec dimostra di poter reggere sulle spalle gran parte del gioco offensivo giallorosso e di essere quella presenza totemica in area che la Lottomatica cerca da tempo; Ray, partito fortissimo nel primo quarto, dà segni preziosi di risveglio; De La Fuente è il solito trattato di esperienza e concretezza, mentre Hutson, in uscita dalla panchina, è una valida opzione per mantenere alta l'intensità in vernice. Su sponda fortitudina, invece, tanti palloni per le mani di Forte (utilizzati con impressionante alternanza di giocate ottime e pessime) e di Qyntel Woods, che, nella partita di debutto davanti alla Fossa dei Leoni, mostra l'intero lato peggiore di quel giocatore irascibile e discontinuo sospeso in passato dalla Lega NBA per l'organizzazione clandestina di combattimenti di cani.

    Se Roma è già una squadra con un gioco e un'organizzazione tecnica evidente, Bologna, di contro, se non può correre in campo aperto si perde nella poca lucidità dei propri esterni e nei movimenti complessi di Mancinelli dal post-basso. Se nel primo tempo (chiuso con 20 punti di scarto, 26-46) il migliore su sponda Effe è stato Davide Lamma, estratto di scienza e intelligenza cestistica ma non certo un talento con mani da pianista, il discorso sembra abbastanza chiaro.

    Roma scappa via nei primi minuti di partita, trascinata da un Ray ispirato e da un Brezec che mostra splendidi movimenti in allontanamento da canestro dal post-basso. Contro l'ottima difesa romana, Woods e Forte sparano a salve, e l'attacco non ragionato della squadra di Sakota si trasforma, in breve, in un forsennato e continuo assalto individuale al canestro avversario. Roma può correre facilmente in transizione sfruttando i numerosi errori al tiro della Effe (1/16 alla fine del primo quarto e 7/31 all'intervallo) e al 20' gode già di un vantaggio confortante (+20).

    L'unica fiammata di Woods (due giochi consecutivi da tre punti per il 38-51) riaccende un lumicino di speranza nel cuore dell'Aquila, ben presto spenta dai canestri di Brezec e Jaaber e dagli assist di Becirovic. In avvio di terzo quarto Forte trova fiducia con un paio di canestri e, insieme a un paio di buoni movimenti chiusi in semigancio da Mancinelli, Bologna si riavvicina sul -11 (54-65). Roma supera il momento di appannamento con un tripla di Datome dal parcheggio del PalaDozza, e, con un paio di buone giocate del talento ex-Siena coadiuvate da buone letture di Becirovic e De la Fuente, riconquista un comodo cuscinetto di margine fino al 58-82 sulla sirena.

    Fortitudo Bologna-Lottomatica Roma 58-82 (9-24, 26-46, 44-63)

    Bologna: Huertas 2, Gordon 1, Mancinelli 13, Cittadini 2, Malaventura, Lamma 7, Slokar 2, Bagaric 2, Forte 16, Woods 9, Achara 4. All.: Sakota.

    Roma: Gigli 4, Becirovic 8, Tonolli, Hutson 8, Jennings 3, Brezec 19, Datome 9, De la Fuente 10, Ray 10, Jaaber 11. All.: Repesa.

    eurosport

    Stupenda Virtus, grande vittoria, bravi tutti!!! Oggi Virtus Bologna-AJ Milano
     
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  2. Ricardinho92
     
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    4^Giornata

    Armani Jeans Milano-Premiata Montegranaro 75-77

    Montegranaro sbanca Milano, dopo aver fallito l’impresa di un soffio un anno fa. Vince grazie a uno straordinario Garris che chiude con il difficilissimo canestro della vittoria a 1" dalla sirena. L’Olimpia, ancora priva di Bulleri, Vitali e Sow, non cerca scuse, e ora si ritova con una vittoria e tre sconfitte all’attivo, senza contare le due in Eurolega (che fa cinquein fila). Un momentaccio, che forse passerà con il recupero dei malati, ma che deve comunque far riflettere. Montegranaro invece, lasciatosi alle palle l’equivoco Shawn Kemp, ha trovato gli equilibri e gioca di squadra.
    L’Armani domina a rimbalzo in avvio, con Rocca che ne cattura 4 nel primo periodo, spesso trasformati in punti preziosi da Thomas (8 nei 10’ iniziali). Montegranaro risponde con un lampo di Flamini, che in 3’15" segna 8 punti (con due triple) e sigla il recupero dei marchigiani, scivolati subito a -7 (16-9) e permettendo l’aggancio dell’ex Garris a fine quarto (20-20). Il parziale degli ospiti tocca il 10-1 con Taylor (20-24), con l’Olimpia che attacca male, chiaro prodotto della mancanza dei due registi, Bulleri e Vitali. L’Armani Jeans segna solo un canestro (tripla di Thomas) nei primi 7’ del secondo quarto e tocca il massimo svantaggio sul 31-36 a 2’ dall’intervallo. La riscossa è firmata Beard e ancora Thomas (4/5 da tre alla pausa), dove Milano arriva avanti di 1 (38-37), pur tirando malissimo da due (8/21) ma con 6/12 dall’arco e con un discreto margine a rimbalzo (20-15).
    In avvio di ripresa Thomas riprende il discorso interrotto dopo 20’. Sesta tripla su sette tentativi a segno e il parziale milanese tocca il 22-5, per un comodo +12 (53-41). Che diventa +14 (59-45 a 3’24" dalla fine del terzo quarto) quando anche Mordente va a segno due volte in fila dai 6.25 (28-9 il break dal 31-36). Sembra fatta per l’Olimpia, che ha un notevole 10/16 da tre. Notevole ma anche bugiardo, perché se l’unica soluzione offensiva che funziona è quella, il rischio è che prima o poi, calando la percentuale o non trovando più spazi sul perimetro, gli avversari rientrino. Cosa che puntualmente accade, con Montegranaro che piazza un 14-3, merito di Garris (7 punti nel break), e chiude il periodo con una tripla di Flamini per il -3 (62-59). Garris non si ferma e pareggia a 64, sempre da tre, con 6’53" da giocare. Cavaliero e Hunter ricuciono in fretta il -5 e si arriva a 2’ dalla fine ancora in parità (73-73). Hawkins perde palla, rubatagli da Minard, a -35" ma dall’altra parte Flamini lo imita a -18". Stavolta Hawkins ne approfitta e da sotto segna il pareggio a 75 a -11". L’ultima palla è di Montegranaro: fa tutto Garris, che inventa un tiro in sospensione da 5 metri per il 73-75 a 1" e 25 centesimi dalla fine. Il tiro della disperazione di Thomas non arriva neppure al ferro.
    Milano: Thomas 22, Hawkins 13, Sangarè 10.
    Montegranaro: Garris 23, Hunter 13, Flamini 11

    Montepaschi Siena-Carife Ferrara 89-60

    La Montepaschi passeggia su Ferrara in una gara che dopo un quarto e mezzo aveva già 29 punti di divario. Ancora meno competitiva, soprattutto sul piano fisico, per l'assenza di Jamison, la Carife non è mai stata in gara. Il primo canestro di Ferrara arriva sull'ultimo tiro estense del primo quarto, dopo 13 errori (di cui tre stoppate subite) e quattro perse. E anche per i primi punti dalla lunetta dei suoi Valli deve aspettare sei minuti (14-0). Siena non si ferma e, con la verve di Finley e l'impatto del doppio pivot Eze-Lavrinovic, tocca anche il 35-6 al 14'. La Carife attinge a un gancio del 39enne Rizzo per sbloccarsi, trovando poi 18 punti nei restanti sei minuti del quarto, con un Collins da 10 punti al riposo. Ferrara resta in piedi fino al 44-28 e prova a difenderlo con una fiammata di Allegretti, poi nel cuore del terzo quarto arriva la nuova ondata senese: 13-1 acceso durante la sfuriata da 10 punti in 3' di Domercant e chiuso da due schiacciate di Eze per il 63-34 al 27', per toccare ancora con una tripla della guardia il 75-43 in apertura di ultimo periodo. Poi Pianigiani ruota gli uomini in vista del big match di giovedì col Barcellona, trovando di passaggio anche il massimo vantaggio sull'85-51 al 36'.
    Siena: Domercant 18, Kaukenas 17, Eze 12, Lavrinovic 12
    Ferrara: Collins 15, Allegretti 11, Sacchetti 10

    Lottomatica Roma-Tercas Teramo 96-75

    E’ finita coi tifosi di casa che cantavano: "Tutti in piedi per questa Virtus”. E la gioia ha tutte le ragioni di questo mondo visto che per vincere la gara, la Lottomatica, si è impegnata il giusto. Gara a senso unico, con una Virtus Roma concentrata e determinata come non mai, capace di chiudere la pratica Teramo in poco più di 7 minuti: tanti ce ne sono voluti per volare subito sul 17-2 e per mettere il coperchio a una gara che ha definitivamente sancito il rango della Lottomatica Roma 2008-09. Repesa getterà acqua sul fuoco, ma in città tutti parlano della sua Virtus, pronta ad attaccare la leadership di Siena. I primi due quarti della partita contro Teramo sono indicativi: Roma è andata a canestro con 11 giocatori in rosa su 12. Manca all’appello il solo Tonolli, ma per il capitano, ci sarà tempo e modo. Alla pausa lunga i romani dominano a rimbalzo (18-9) e per il numero degli assist (11-6), e volendo per un attimo accantonare i numeri, è l’atteggiamento in campo che rende le giuste dimensioni del gruppo allenato da Repesa. Non sembrano esistere evidenti lacune. Teramo ha fatto quello che ha potuto, riuscendo però raramente a tornare sotto i 10 punti di passivo. Brown e Carroll, con le sue triple, e Moss sotto canestro hanno tentato di frenare la Lottomatica, ma davanti a tale forza, c’è stato ben poco da fare anche per Poeta, sufficiente in cabina di regia. Solo nella terza frazione Teramo ha tentato con tutte le forze di rientrare, ma come detto, mai sotto i 10 punti e allora Roma è tornata a spingere, tornando a più 20 e chiudendo di fatto la gara. C’è tutto nella Roma che vince: dai rimbalzi di Gigli e Hutson, ai punti di Gabini e Datome. E se poi Becirovic e Jennings iniziano a parlare all’unisono, con Hutson che continua a ridere poco ma a non concedere nulla, allora ci si rende conto che stavolta la ciambella, sembra essere davvero riuscita col buco. E se questa è la stessa Teramo che ha tenuto in ansia Siena fino alla fine…
    Roma: Gabini 13, Datome 12, Hutson 12
    Teramo: Brown 16, Carroll 16, Moss 12

    Air Avellino-Angelico Biella 72-80

    Biella sbanca il Pala Del Mauro e coglie la prima vittoria stagionale. La Scandone è apparsa decisamente sottotono ed in totale balìa del trio Gist-Smith-Gaines. Grande prova dell’Angelico, lontana parente di quella vista nelle prime tre uscite stagionali, cinica e spietata. E’ Warren il protagonista dei minuti iniziali: sette punti dell’ex Cibona lanciano l’Air verso il +8 dopo al 5ì (12-4 al 5’). Cammino in discesa per i padroni di casa? Tutt’altro. Markovski manda sul parquet le seconde linee e non è un caso che la rimonta ospite coincida con l’uscita dal parquet di Eric Williams. Gist interrompe l’emorragia piemontese con un parziale tutto suo di 8-0, merito anche della blanda marcatura di Crosariol. Il lungo azzurro non è un fulmine di guerra in difesa e pasticcia oltremodo in attacco. Al 15’ entra nel match anche Joe Smith per il 27-30 del 17’, minuto in cui cala il buio: l’impianto di illuminazione fa i capricci per qualche istante, ma Biella conserva inerzia e concentrazione (33-37 al 20’). Alla ripresa dei giochi Markovski riparte con lo starting five tipo e la serata s’infiamma. Il 5-0 confezionato da Gist e Spinelli non mette paura ai biancoverdi: Best sale di tono, così come la difesa di Avellino. Le percentuali dei piemontesi non accennano a calare e c’è bisogno di un super Porta per riprendere in mano la partita. Il playmaker, in condominio con Crosariol, è l’artefice della rimonta irpina che si completa proprio in chiusura di quarto (53-49 al 30’). Biella, con Gist in panca, ottiene poco o nulla da Garri e Jerebko che non riescono quasi mai a trovare le giuste spaziature. L’ultima frazione si apre nuovamente nel segno ospte con Jurak a fare il bello e cattivo tempo contro uno spaesato Radulovic. Il buon momento di Biella coincide nuovamente con l’assenza dal parquet di Williams, ma Markovski preferisce giocare l’ultima parte di gara con Tusek e Radulovic. Avellino fa il gioco dell’avversario, si adegua ai lunghi atletici dei piemontesi e paga le tante forzature della parte finale. L’Angelico, da par suo, ha il merito di essere estremamente cinica in attacco dove il Gaines, Gist e Smith alla fine risultano determinanti.
    Avellino: Diener 17, Warren 16, Crosariol 8, Williams 8
    Biella: Gaines 16, Gist 16, Smith 16

    Benetton Treviso-Eldo Caserta 84-65

    Dopo la partitaccia di Ferrara, torna alla vittoria la Benetton, imponendosi sulla Eldo con maggiore facilità di quanto si sarebbe potuto prevedere: la squadra di Frates è rimasta in partita soltanto per tre quarti e si è retta più che altro sull’incredibile fantasia di Guillermo Diaz, visto lo scarso apporto degli altri extracomunitari. Il primo allungo del match è di Treviso e a firmarlo sono Rancik e Neal: a metà primo quarto i veneti sono avanti per 13-6. Caserta fatica tantissimo, non trova soluzioni fluide in attacco: i tre sfondamenti e le altrettante palle perse in pochi minuti ne sono la conseguenza più lampante. Ma i campani lottano col cuore in difesa e si affidano alle invenzioni di Guillermo Diaz (7 punti in 10’) per rimanere attacati ai veneti. Treviso va a strappi: cinque punti consecutivi di Nicevic ed è 24-16 al 13’. Con Diaz a riposo in panchina sono Di Bella e Michelori a reggere il peso dell’attacco casertano, visto che Brkic spara a salve e Foster e Butler sono impalpabili. Treviso non impressiona, ma scava e alla pausa lunga il contropiede di Neal segna il massimo vantaggio sul 38-24. Terzo quarto: l’inesauribile Diaz e Slay riportano sotto Caserta sul 47-39 al 25’. È una sfida da tre punti: Slay-Dixon-Diaz-Neal, non sbaglia nessuno. Ma i campani pian piano rientrano: al 29’ l’undicesimo punto di Slay vale il –6 (60-54). L’errore però è non concludere la rimonta: tre attacchi sciagurati consecutivi e la Eldo è di nuovo sotto di 10 (64-54). È la botta definitiva: ci credono solo Larranaga e Diaz, ma per poco. Poi si scatena Rado Rancik: al 35’ sul 73-58 la partita è già chiusa.
    Treviso: Neal 19, Rancik 18, Nicevic 10, Wallace 10
    Caserta: Diaz 23, Slay 11, Butler 8, Michelori 8

    Snaidero Udine-Ngc Cantù 93-95

    La Ngc si conferma squadra corsara: dopo Caserta espugna anche Udine. Primo quarto al lunapark per entrambe: 73% dal campo per la Snaidero (bene Romero e Ortner), 61% per Cantù che si affida quasi solo a Pinkney nei primi minuti e in cambio riceve 11 punti con 5/5 dal campo nei primi 10'. Quando si placa l'ex Biella, ecco Gaines e pure Mazzarino nel secondo quarto. La Ngc risale da -6 a +5 (38-43), prima di subire 7 punti in fila di Anderson per la quasi parità (45-47) alla pausa. Si riparte e Dalmonte trova un super Toure che regala, con Elder, lo strappo a Cantù: 60-66 e poi 63-69. Mentre le percentuali di Udine si abbassano, si rivede anche Pinkney: due triple in fila e gli ospiti chiudono il terzo quarto con il massimo vantaggio (69-76). Ma al via dell'ultimo quarto cambia tutto: 10-0 Snaidero (4 punti di Antonutti) e sorpasso (81-78 al 34'). Il finale è da brivido: Elder e Toure allungano (88-93), Torres accorcia (92-93), Gaines (a -17") infila i due punti della vittoria (92-95). La Snaidero protesta sulla giocata finale di Romero che segna incredibilmente in rovesciata e subisce fallo. Ma il canestro non viene convalidato e Cantù piazza il blitz.
    Udine:Torres 22, Anderson 20, Romero 20
    Cantù: Pinkney 21, Elder 19, Gaines 17

    Scavolini Pesaro-La Fortezza Bologna 99-65

    Vittoria meritata della Scavolini, che ritrova il suo attacco e conferma la difesa-monstre contro la "storica" rivale Virtus Bologna davanti a 5.200 spettatori. Stanic non svolge neppure il riscaldamento e Van Rossom viene schierato in quintetto come da previsioni. A differenza di altri episodi, questa volta Pesaro non sbaglia la partenza e conduce 11-4 al 5’, con qualche palla persa da una parte e dall’altra (5-4 nel parziale d‘avvio). Il sorpasso arriva al 9’: 12-14, con coach Pasquali che ha già schierato dieci giocatori nel primo parziale di gioco. Riallungo interno: 14-20, quando Boykins è in panchina sembra quasi non ci sia nessuno a dirigere, per tutte e due le squadre. La difesa a zona della Scavolini funziona e l’attacco della Virtus diventa meno produttivo del solito: 28 a 19 dopo 18‘. Pesaro è asfissiante anche a uomo (con tanto di pressing a metà campo, di tanto in tanto) e riesce a tenere il suo ritmo. Bologna tira col 22% da tre, cattura appena 5 rimbalzi e insegue 39-26 al 19'. Massimo vantaggio al 25': 60-45, i biancorossi appaiono molto più motivati. Standing ovation per Akindele, Pesaro è costantemente avanti: 95-61 con La Fortezza peggiore della stagione. Trionfo di squadra per i ragazzi di Sacripanti.
    Pesaro: Hicks 19, Akindele 18, Curry 16.
    La Fortezza Bologna: Boykins 15, Ford 12, Blizzard 10.


    Ieri: Fortitudo Bologna-Solsonica Rieti 71-65

    gazzetta.it

    E tra 2 giornate al Palalottomatica arriva Siena

    Edited by Ricardinho92 - 3/11/2008, 15:18
     
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  3. kobES7
     
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    Intanto Siena ha fatto 15 su 15
     
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  4. Ricardinho92
     
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    Sono fenomeni non c'è niente da fare purtroppo...le altre 19 giocano per il secondo posto

    Speriamo bene con 3 italiane alle top 16 in eurolega...
     
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  5. kobES7
     
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    almeno qui tifa la lottomatica d nando
     
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  6. Ricardinho92
     
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    ???
     
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  7. kobES7
     
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    i giallorossi non ti vanno proprio giù
     
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  8. Ricardinho92
     
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    Ma se vado sempre al palazzo?? Mi so fatto pure il mini abbonamento per le top16 :P
     
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  9. kobES7
     
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    salutami nando perchè suo figlio stefano gioca qui ad Ostuni
     
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  10. Ricardinho92
     
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    Sarà fatto :asd:, tra l'altro poco tempo fa al Pala è venuto l'altro figlio che gioca con la Benetton
     
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  11. kobES7
     
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    comunque se non fosse per quell'inizio con J.Repesa è una buona annata
     
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  12. Ricardinho92
     
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    E' ancora presto per dirlo, ma obiettivo raggiunto in Eurolega, ora vediamo la coppa italia e speriamo di tornare in finale...tifi Virtus anche te?
     
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  13. kobES7
     
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    si, da un pò di tempo mi interesso a questa squadra
     
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  14. Ricardinho92
     
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    Siena vola senza intoppi, Roma passa a Caserta

    Sedicesimo centro stagionale per la Montepaschi che liquida Cantù senza problemi. Nel posticipo la Lottomatica espugna il campo della Eldo e vola al secondo posto. Ferrara supera la Tercas in volata, cade anche la Virtus Bologna a Biella. Milano, Montegranaro e Fortitudo Bologna a segno in casa con Pesaro, Rieti e Udine

    Angelico Biella-La Fortezza Bologna 93-84
    di Gabriele Pinna

    L'ultima recita nel palasport che l'ha vista nascere quasi quindici anni fa nell'allora Serie B2 esalta l'Angelico Biella che dopo l'emozione iniziale, forse dovuta alla gara da ricordare prima del trasloco nel nuovo impianto da 5200 posti previsto il prossimo 15 febbraio, ha spezzato le velleità di una Virtus Bologna perfino dominata in alcuni tratti della ripresa. Bologna fa subito la voce grossa con Boykins abile con i giochi a due a innescare l'atletismo sotto canestro di Ford e Arnold che entrano nella difesa biellese facendo danni. La coppia Garri-Gist si fa trovare impreparata e la Virtus vola sul 12-1 in poco meno di tre minuti. Bechi prova a cambiare i lunghi e infatti l'entrata dei rocciosi Brunner e Jurak dà subito gli effetti sperati. In difesa l'Angelico si chiude e recuperando palloni riesce a sviluppare al meglio il suo gioco di corsa. Il recupero avviene proprio allo scadere del primo quarto con il canestro del 20-19 di Brunner. Boniciolli dà respiro a Boykins inserendo Koponen, ma il risultato non è quello sperato perchè dopo qualche minuto di punto a punto, l'Angelico prende le misure alla Virtus e soprattutto aggiusta la mira nel tiro dalla distanza. Gaines e Smith spingono sull'acceleratore e Biella si trova meritatamente sopra di 16 sul 48-32. Boniciolli ordina la difesa a zona che però non trova impreparata la banda di Bechi (ottimo il suo time preventivo) e all'intervallo i piemontesi guidano saldamente la contesa (53-41). Cambia poco nel terzo quarto con l'Angelico padrona dei rimbalzi (40-30 alla fine, 10 di Jerebko che fa un passo verso il Draft 2009 che ora lo vede già inserito tra le probabili seconde scelte) e in grado di controllare il gioco, mentre la Virtus tentenna restando a galla con tre triple abbastanza estemporanee che al 30' contribuiscono al 71-58. Il rush finale è tutto di marca biellese che esalta le straordinarie doti atletiche della seconda scelta degli Spurs James Gist, che si fa ampiamente perdonare l'inizio stentato. Tra schiacciate e contropiede biellesi, firmati dai 9 assist di Valerio Spinelli, Boniciolli può poco per dare impulso ad una Virtus Bologna tenuta a galla anche dall'eccessiva massa di tiri liberi concessa da una terna arbitrale non sempre concentrata a dovere (23 liberi contro i 7 dei padroni di casa). Festa biellese nell'anticipo televisivo dell'ora di pranzo dunque ed ennesima delusione lontano da casa per la Virtus che non può certo aggrapparsi all'assenza per infortunio di Langford. Non è crisi, ma poco ci manca.

    Biella: Gaines 17, Jerebko 16, Gist 16
    Bologna: Boykins 18, Giovannoni 16, Vukcevic 15

    Montepaschi Siena-Ngc Cantù 93-70
    di Marco Naldini

    L’antipasto di quello che sarà uno dei quarti di Coppa Italia dura poco più di cinque minuti. La resistenza della Ngc, sospinta da Elder (3-7), non va oltre. Lo guardia statunitense (l’unico sulla sufficienza fra gli ospiti) nulla potrà di fronte allo strapotere di Shaun Stonerook, ex-di turno, protagonista indiscusso. Conduce, il parziale di 12-2 (all’8’20’’, 15-9), aperto da Terrel McIntyre. Mette a segno il 3/3 dall’arco, in meno di due giri di lancette, che porta al massimo vantaggio, 61-30 al 26’42’’. Il capitano senese, in 23 minuti centra la sua doppia-doppia (14 punti e 10 rimbalzi). Cantù naviga quasi sempre nella nebbia fitta. L’ultimo contatto ravvicinato (26-20) è a firma di Kevinn Pinkney, a seguire il break di 11-0. Lo inaugura, con un trepunti, Ksistof Lavrinovic (che si prodiga anche in un coast to coast) e lo chiude (37-20) Marco Carraretto. Dentro ci sono anche i punti di Rimantas Kaukenas, al rientro, dopo un mese di stop, per la frattura alla mano. In infermeria rimane ancora Monris Finley. Nel secondo quarto il Monte recupera sette palloni, non perdendone alcuno, come zero, sono i punti di Sundiata Gaines, che segna per la prima volta al 27’47’’, a match ampiamente concluso.

    Siena: Lavrinovic 15, McIntyre 15, Kaukenas 14, Stonerook 14
    Cantù: Elder 17, Gaines 17, Pinkney 13

    Armani Jeans Milano-Scavolini Pesaro 91-81
    di Luca Chiabotti

    Ventotto punti di David Hawkins, 22 nei due quarti centrali della gara, firmano la vittoria all’Armani Jeans su Pesaro che è alla quarta sconfitta consecutiva ed è colpevole di aver buttato via un +18 dopo 11’ di partita. In una gara in cui la Vitali combina poco, esce Sangarè autore di 18 punti in 22’ in campo, 10 nell’ultimo quarto quando cementa la vittoria. La Scavolini si scioglie nella ripresa, nella nebbia di una regia che sparisce appena Milano comincia a difendere un po’. Nonostante le 6 sconfitte nelle ultime 7 gare, Pesaro ha talento da vendere. L’approccio difensivo di Milano è da sciopero bianco, Hicks e Shaw (8 punti a testa nel 1’ quarto) portano subito lontano gli ospiti (13-27) che all’11’ arrivano a 5/6 da 3 (15-33), mentre Milano colleziona palle perse (6 nei primi 10’, 2 di uno svagato Vitali). Il pressing di Pesaro è letale, e l’Armani si rimette in pista con Sangaré che ruba un paio di palloni e colleziona un gioco da 4 punti nel momento più buio. I problemi in regìa di Sacripanti esplodono quando Nardi prende in mano la squadra e l’AJ capisce che difendere un pochino può dare grandi dividendi. L’attacco ospite sul +16 (30-46) si ferma mentre sale Hawkins. Segna 7 punti consecutivi e 9 degli ultimi 11 di Milano prima del riposo in parziale di 13-2 che riapre la gara. Il +5 col quale la Scavolini chiude un primo tempo dominato e con buone percentuali è una clamorosa occasione perduta. E subito pagata a inizio ripresa quando il 20° punto di Hawkins e 4 triple consecutive di Milano, due di Thomas, operano il sorpasso e l’allungo (59-53, parziale 16-3 in 4’). Adesso Milano difende, un libero di Akindele chiude in 15-0 milanese (63-54). Ma proprio il ritorno del centro nigeriano, con Zukauskas al fianco, cambia di nuovo la gara. Segna 7 punti, stoppa o comunque fa cambiare le traiettorie dei tiratori milanesi e rimette in piedi la partita (68-64). Le giocate decisive le fa il povero Bulleri, tornato nelle rotazioni per l’infortunio di Mordente: subisce sfondamento da Myers, ruba la palla e schiaccia gli unici due punti della sua gara, dà a Hawkins l’assistenza per una tripla fondamentale (79-71). Ed è un ottimo Sangaré a mettere in ghiaccio la vittoria in attesa del nuovo americano, Hollis Price.

    Milano: Hawkins 28, Sangarè 18, Sow 12, Thomas 12
    Pesaro: Hicks 16, Akindele 15, Curry 13

    Carife Ferrara-Tercas Teramo 91-88
    di Gianluca Orefice

    Vincere in volata grazie ai liberi e alla difesa, centrare la 3ª vittoria consecutiva e scoprire che il sogno salvezza assomiglia sempre più alla realtà. Questa è la Carife del neo acquisto Ray, giocatore di classe pura, se ne ha voglia. Teramo imposta in avvio di match la carta del pressing sulla rimessa locale (utilizzata anche successivamente), ma Ferrara è attenta e limita al minimo i danni. Al 1’38” il neo bianconero infiamma i suoi nuovi tifosi coi primi due punti frutto di un contropiede concluso con una schiacciata stile Nba (6-3). Amoroso è ispirato (9 punti e 5 rimbalzi nei primi 10’) e trova la tripla del sorpasso all’8’04” (20-21). Gara equilibrata e nel secondo quarto, causa anche la situazione falli, coach Valli rischia spesso un quintetto spesso di seconde linee, mentre Capobianco richiama in panchina Carroll (3 falli dopo 15”). Al 20’ è 47-43. Gli estensi, col tiro pesante di Collins al 24’48”, producono il primo strappo andando sul +8 (64-56), tuttavia un successivo parziale di 10-2 ospite ispirato da un ritrovato Carrol azzera il tutto (66-66 al 28’40”). Il finale è in volata, con Valli costretto a fare l’equilibrista a causa dei quattro falli di Jamison, Ray e Ebi. Jamison a -30” fa 1/2 ai liberi (88-86), Ray commette il quinto fallo su Poeta a -19” che è infallibile dalla lunetta (88-88). Fallo immediato su Nnamaka (1/2, 89-88), poi Poeta sbaglia l’entrata è vincono i ferraresi.

    Ferrara: Ebi 22, Collins 21, Ray 18
    Teramo: Amoroso 21, Brown 17, Poeta 16

    Premiata Montegranaro-Solsonica Rieti 78-73
    di Uberto Frenquellucci

    Dopo cinque sconfitte consecutive, la Premiata torna al successo, battendo Rieti in una gara forse importnate in chiave salvezza. L’approccio mentale di Rieti a questa sfida salvezza è da manuale. Lardo ordina di partire col turbo edi suoi sfoderano un basket veemente, di grande intensità e precisione (parziale 0-7, bene Thomas e Prato). La Premiata appare molle, deconcentrata e impalpabile sotto canestro, dove Hunter soffre Pasco e Sklavos, e poco illuminata da un Garris che viaggia a corrente alternata. Finelli capisce e si adegua, ordinando il quintetto più alto (dentro Helliwell e Chiaramello), mentre Minard ruba palloni e, grazie anche alla doppia regia Cavaliero/Garris (che garantisce migliore circolazione) Montegranaro torna lentamente in partita. Chiaramello firma il primo sorpasso (14-13); Campbell e Thomas (veramente una grande gara, la sua) arginano la sfuriata locale (18-19 dopo 10'). Che, in ogni caso, esplode nel secondo periodo. Il parziale di 12-2, firmato Taylor, Cavaliero e Minard, fa spiccare il volo alla Premiata (30-21, massimo vantaggio). Determinante l’apporto dell’ex Helliwell, con Hunter a lungo in panchina, grazie a un contributo fatto di muscoli, sostanza e punti. Thomas, Prato e Sklavos tengono a galla la Sebastiani (42-38 alla pausa lunga), brava a negare ai locali le giocate in velocità. Ripresa. Rieti ricuce subito, sebbene Garris torni sui livelli a lui più consoni. Errori gratuiti, palle perse banalmente: la Premiata va a sprazzi con Hunter veramente in difficoltà. Green ne approfitta e piazza un paio di triple che consentono ai reatini di tentare l’allungo (59-61 prima dell’ultimo e decisivo parziale). Tripla di Garris, penetrazione e aggiuntivo di Taylor: il colpo di coda dei ragazzi di Finelli consente alla Premiata di tornare avanti (68-64). In questo ultimo quarto, Minard cancella Thomas dal campo. A turno Green, Hubalev e Prato tentano di colmare il solco, ma ormai il match è segnato.

    Montegranaro: Taylor 17, Minard 15, Garris 14
    Rieti: Thomas 22, Green 15, Campbell 14

    Gmac Bologna-Snaidero Udine 80-75
    di Andrea Tosi

    Anche nella partita che sembra facilmente alla sua portata (64-44 al 28’), la Gmac riesce a complicarsi la vita prima di tornare alla vittoria dopo 4 k.o di fila che l’hanno fatta sprofondare in zona retrocessione. Nella sfida salvezza con la Snaidero la squadra bolognese si fa risucchiare quasi tutto il vantaggio quando gli ospiti arrivano a -3 (74-71) con 80" da giocare. Il dominio iniziale di Papadopoulos (10 punti nel primo quarto), Strawberry e Huertas, playmaker redivivo, viene salvato dal 4/4 in lunetta del centrone greco, largamente il migliore giocatore in campo. La Gmac senza Woods, messo fuori squadra ma il suo taglio non è ancora operativo, inizia bene e conduce senza fatica contro i velleitari assalti degli ex Forte e Torres, entrambi ben neutralizzati dalla difesa di casa. Appoggiando il gioco in area su Papadopoulos e con le aperture su Strawberry e Huertas, la Gmac tiene facilmente in pugno l’inerzia del match toccando un comodo +20. Poi nell’ultimo quarto subentra la paura di perdere, il capocannoniere Anderson imbuca una tripla dietro l’altra assistito dal convincente Antonutti. Sono loro ad alimentare il rientro della Snaidero e a impaurire i tifosi bolognesi, tornati a occupare la loro Fossa dopo lo sciopero di domenica scorsa. Ma nell’ultimo giro di lancette è ancora Papadopoulos a fare la voce grossa salvando una vittoria che tiene almeno lontana la Fortitudo dalla zona retrocessione. Ma per puntare più in alto occorre giocare meglio e produrre di più.

    Bologna: Huertas 21, Papadopoulos 21, Strawberry 19
    Udine: Anderson 23, Antonutti 16, Forte 9

    Eldo Caserta-Lottomatica Roma 74-79
    di Giuseppe Bernardo

    Dopo due anni Nando Gentile torna da avversario nella sua Caserta e strappa 2 punti alla sua ex squadra. Non bastano la doppia-doppia di Guillermo Diaz (20 punti e 10 rimbalzi), e i 10 punti di vantaggio a 7' dalla fine per regalare la vittoria ai bianconeri. Roma parte forte, e tiene dietro la Eldo grazie al lavoro sotto canestro. Frates decide di schierare il quintetto più leggero con il solo Frosini a tener testa a Brezec, decisione che porta i suoi frutti: Caserta passa in vantaggio all'11' (19-18) e arriva al +7 al 39'(42-35). Per Roma c'è solo Jaaber (27 punti al termine) e Gentile è costretto a ricorrere alla difesa a zona nel terzo quarto; neanche il talento di Jennings permette a Roma di ricucire lo strappo: al 32' Caserta raggiunge il massimo vantaggio (69-59) grazie al lavoro dei soliti Diaz e Slay. È l'ultimo quarto a rivelarsi decisivo: Caserta spreca il vantaggio accumulato e soffre a rimbalzo Hutson, che con 7 punti firma il parziale decisivo per l'aggancio e il sorpasso romano. "Abbiamo sbagliato troppi contropiede - spiega Frates nel dopopartita -, dilapidando quelle che avevamo costruito". Gentile sostiene che la panchina ha fatto la differenza. "Ci vuole un pizzico di fortuna - spiega -: noi non pensavamo che fosse chiuse e ce la siamo giocata, favoriti dalla panchina più lunga".

    Caserta: Diaz 20, Slay 15, Jenkins 11
    Roma: Jaaber 27, Hutson 15, Datome 9

    a cura diGuido Guida

    gazzetta.it
     
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  15. kobES7
     
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    User deleted


    Grande Nando, vinci anche contro la TUA squadra
     
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223 replies since 19/10/2008, 09:54   1732 views
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