13° Tappa: Modena - Cittadella

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    13° Tappa
    Modena - Cittadella



    PRESENTAZIONE DELLA TAPPA

    Ultima tappa del Giro, per molti ma, ovviamente, non per tutti. Secondo l’andazzo delle recenti edizioni della corsa rosa, diversi velocisti, alla vigilia dei tapponi optano per il rientro a casa. Sarà così anche quest’anno? Probabile, molto probabile, considerata che, passata questa tappa, nella terza ed ultima decade del Giro ci sarà solo una frazione destinata alla volata, quella dello sconfinamento elvetico a Locarno.
    Dunque, il nome di Cittadella sarà segnalato sul taccuino di molti sprinter come l’occasione per salutare dignitosamente la corsa rosa; per i più sfortunati, invece, sarà l’estrema opportunità di conquistare un prestigioso successo.
    Il percorso sarà assolutamente identico a quello del giorno precedente nel disegno altimetrico, mentre differente si presenterà la planimetria; una volta giunti a Cittadella, per tagliare definitivamente il traguardo si dovrà, infatti, affrontare un tecnico circuito cittadino di 5,8 Km, dove le difficoltà avranno la forma di una dozzina tra curve e controcurve, più adatte ai funambolismi di McEwen, piuttosto che alle trenate di squadra. Il gruppo si presenterà sul rettilineo finale compatto ma sfilacciato, in particolar modo dopo il passaggio dall’impegnativa curva piazzata a 700 metri dall’epilogo. In caso di maltempo, la volata diventerebbe ancor più difficile da interpretare ed aumenterebbero di conseguenza i rischi di caduta: è quel che accadde nel 2003 in occasione della tappa di San Donà di Piave, vinta proprio dal velocista australiano e caratterizzata dalla scivolata di Galvez, Cipollini, Forster e Furlan.
    Alla partenza sarà ricordato il grande Pavarotti, il cui vibrante “Vincerò” aprì per anni le dirette ciclistiche della RAI. Si rimarrà nella provincia di Modena per una cinquantina di chilometri, toccando diversi centri, tra i quali segnaliamo Nonantola e Mirandola. Il primo si formò attorno all’omonima abbazia benedettina, fondata nel 751 e considerata per secoli “nullius” (territoriale), cioè posta a capo di una diocesi (oggi assorbita da quella di Modena) retta dall’abate, che veniva dunque considerato un vescovo a tutti gli effetti e con i tutti i poteri spettanti a questa carica. Mirandola, invece, fu per quasi quattrocento anni la capitale della signoria dei Pico; qui nacque il figlio più illustre di questo casato, Giovanni II, umanista e filosofo celebre per la prodigiosa memoria (sarà soprannominato la “Fenice degli Ingegni”), più noto col solo cognome: è Pico della Mirandola.
    Attraversato per circa 15 Km l’Oltrepò Mantovano, estremo peduncolo sudorientale della Lombardia, si entrerà in Veneto nella zona delle Valli Grandi Veronesi. Nonostante il nome lasci intendere un’ambientazione montana, si tratta di una vastissima porzione di Pianura Padana, quasi 200 Kmq di campi a perdita d’occhio, frutto di un’opera di bonifica attuata nel 1855; prima di allora, le Grandi Valli erano una sterminata landa malsana e paludosa, a causa dell’inadeguatezza del letto del fiume Tartaro, incapace d’accogliere la massa d’acqua dei numerosi affluenti.
    Il percorso della tredicesima tappa taglierà nel mezzo le Grandi Valli, procedendo in direzione di Legnago, cittadina industriale che, nel corso della storia, fu sempre sacrificata a scopi difensivi, soprattutto nell’Ottocento, quando costituì uno dei vertici del “Quadrilatero”, il sistema di fortezze voluto dall’Impero Austro-Ungarico per ostacolare i movimenti delle truppe nemiche nella pianura. Vi è nato Antonio Salieri, il compositore che fu maestro di futuri “campioni” della musica: oltre a Beethoven, Schubert e Liszt, fu suo allievo Franz Xaver Wolfgang Mozart, figlio del suo grande collega austriaco, col quale non entrò mai in rivalità (nonostante molti sostengano il contrario).
    Varcato l’Adige, ci si porterà a Montagnana, città circondata una delle cinte murarie meglio conservate d’Europa e posta esattamente allo sbocco meridionale del corridoio che la Pianura Padana compie tra i colli Berici e gli Euganei. La corsa s’infilerà in questo corridoio, rimanendo per un tratto sul versante berico e poi tagliando in direzione del piccolo centro di Agugliaro, un tempo bagnato dal fiume Bacchiglione, che nel XXII secolo fu deviato dai vicentini per danneggiare i “nemici” padovani, privandoli delle sue acque. Rimangono, invece, diverse ville, tra le quali spiccano Villa Saraceno (opera giovanile ed incompiuta del Palladio) e Villa Dal Verme, ritenuta la “madre” delle ville venete per la sua semplice architettura che richiama gli storici edifici di Venezia, facendo così assurgere i palazzi di città a modello architettonico per la “seconda casa” di campagna.
    Tagliando nel “corridoio” ci si porterà alle pendici occidentali dei Colli Euganei che, stando alle indiscrezioni, quest’anno torneranno ad ospitare le battute conclusive del Giro del Veneto: la classica corsa in linea, infatti, dovrebbe recuperare il prestigioso traguardo del Prato della Valle di Padova, dal quale si era allontanata tre anni fa.
    Lambiti come una tangente i colli, i “girini” riprenderanno subito la strada della pianura, in una sorta di ping-pong tra le provincie di Vicenza e Padova; si entrerà definitivamente nel territorio di quest’ultima in vista di Piazzola sul Brenta, dove merita una sosta la più grande delle ville venete, fatta realizzare dalla famiglia Contarini a partire dal 1546. Passato il Brenta, il percorso della tappa confluirà sulla SS 47, imboccandola in direzione di Bassano del Grappa. Dopo una dozzina di chilometri si transiterà per la prima volta dal traguardo, previsto sulla “riva”, la strada che compie il periplo delle mura di Cittadella, giunte quasi intatte ai giorni nostri. Alte 12,5 metri, grazie ai camminamenti aperti al pubblico consentiranno una spettacolare visione “aerea” delle fasi calde del circuito finale, che costeggerà anche il Cimitero Militare Austro Ungarico, all’interno del quale sono raccolte le salme di oltre 17000 caduti della Prima Guerra Mondiale, in gran parte provenienti dai campi di battaglia dell’Altopiano di Asiago.

    Mauro Facoltosi - ilciclismo.it


    Planimetria
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    imagein arrivo



    Altimetria
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    Foto
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    Modena, Duomo e la "Ghirlandina" (pendente)

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    Mirandola, Castello dei Pico

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    Scorcio delle Valli Grandi Veronesi

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    Legnago, Teatro Salieri

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    Montagnana

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    Agugliaro, Villa Saraceno

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    Colli Euganei

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    Piazzola sul Brenta, Villa Contarini

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    Le mura di Cittadella

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    Riva IV Novembre, in questo punto sarà collocato il traguardo



    Edited by Vince™ - 30/4/2008, 19:21
     
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    passano vicini vicini a casa mia...
     
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  3. absolutelybaso
     
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    ah si c'è una tappa più piatta di quella di oggi...questa!!!!
    mamma quanto mi annoiano ste tappe...
     
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    la tappa piu piatta del giro :asd: ci sarà da divertirsi
     
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  5. 19bimba86
     
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    Mamma mia ke tappa cosi pianeggiante aiutoooooooooooo ke noiosa
     
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  6. Gibo Simoni
     
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    Domani se la giocheranno di nuovo Bennati e Cavendish!
     
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  7. Vince™
     
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    speriamo che domani ci siamo 40 gradi, cosi posso andare a fare un bel giro e non annoiarmi a vedere sta tappa :asd: guarderò giusto gli ultimi 30 km :sisi:
     
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  8. -=|§µøñåtøå®t¡¢ø|=-
     
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    attenzione ragazzi: io sono di cittadella e vi assicuro che il circuito finale sarà molto molto divertente...

    i corridori arrivano da una statale a 60 all'ora e devono curvare a destra in una stradina larga poco più di 5 metri tra due mura(niente transenne), poi avranno un km per costeggiare per 3/4 le mura del paese(di forma circolare) e svolteranno ancora a dx in un rettilineo di 500m(circa 55km/h) e di nuovo giù a sx a 90° verso un'altro rettilineo. lì comincia la parte più lenta dove il percorso si snoderà all'interno di viette di periferia piuttosto strette per poi tornare in statale, dove ripartirà il circuito che finisce dopo metà giro di mura con l'arrivo.

    Se mi posso permettere vorrei dire che un uomo come paolo bettini potrebbe partire all'ultima curva da solo per cercare di distaccare i treni delle squadre velocisti che non avranno il tempo materiale per riprendere un fuggitivo(anche con solo 20m di vantaggio) poichè tutto il percorso fino all'arrivo è in leggera curva verso destra con un piccolo scanso a metà tra il passaggio stretto(ultima vera curva e anche la più pericolosa della tappa...100°) e l'arrivo....

    in caso di pioggia un tentativo di distacco dal gruppo negli ultimi 1200m è la cosa più probabile, poichè la svolta fatidica è tranquilla solo se affrontata in solitaria: nel gruppo almeno 15 persone cadranno sia con l'asciutto che con il bagnato(hanno messo anche il materassone)...


    cosa ne pensate??
     
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  9. TheBiker90
     
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    Domani super volatona
     
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    CITAZIONE (-=|§µøñåtøå®t¡¢ø|=- @ 22/5/2008, 22:51)
    attenzione ragazzi: io sono di cittadella e vi assicuro che il circuito finale sarà molto molto divertente...

    i corridori arrivano da una statale a 60 all'ora e devono curvare a destra in una stradina larga poco più di 5 metri tra due mura(niente transenne), poi avranno un km per costeggiare per 3/4 le mura del paese(di forma circolare) e svolteranno ancora a dx in un rettilineo di 500m(circa 55km/h) e di nuovo giù a sx a 90° verso un'altro rettilineo. lì comincia la parte più lenta dove il percorso si snoderà all'interno di viette di periferia piuttosto strette per poi tornare in statale, dove ripartirà il circuito che finisce dopo metà giro di mura con l'arrivo.

    Se mi posso permettere vorrei dire che un uomo come paolo bettini potrebbe partire all'ultima curva da solo per cercare di distaccare i treni delle squadre velocisti che non avranno il tempo materiale per riprendere un fuggitivo(anche con solo 20m di vantaggio) poichè tutto il percorso fino all'arrivo è in leggera curva verso destra con un piccolo scanso a metà tra il passaggio stretto(ultima vera curva e anche la più pericolosa della tappa...100°) e l'arrivo....

    in caso di pioggia un tentativo di distacco dal gruppo negli ultimi 1200m è la cosa più probabile, poichè la svolta fatidica è tranquilla solo se affrontata in solitaria: nel gruppo almeno 15 persone cadranno sia con l'asciutto che con il bagnato(hanno messo anche il materassone)...


    cosa ne pensate??

    Azzo... arrivo difficile allora.. spero di cuore che ti possa sbagliare sul fatto delle cadute...
    Un colpo da finisseur ci potrebbe anche stare col maltempo... il miglior Igniatiev farebbe paura, ma quest'anno la campagna del nord l'ha tagliato le gambe... anche se oggi l'ho visto in testa... nn vorrei fosse stata una prova x domani...
    In caso di volata vedo bn Cavendish e McEwen... + il primo del secondo... Mark ha la gamba ottima davvero... era arrivato al Giro in calando, e invece...
    Sperando ovviamente nel colpo del Betto... manca troppo una sua vittoria...

    Tempo previsto?
     
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    per l'arrivo dovrebbe rasserenarsi, ma temo che la strada sarà bagnata
     
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    L'arrivo com'è? pavè? pietroni? asfalto?

    Jack, domani ci vai?
     
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    CITAZIONE (SarriTheBest @ 23/5/2008, 01:49)
    L'arrivo com'è? pavè? pietroni? asfalto?

    Jack, domani ci vai?

    non lo so.. decidero domani, se ci vado, pero vado a vedere il passaggio a Montagnana, perche non sono molto vicino a Cittadella
     
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  14. 19bimba86
     
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    Io vado all''arrivo ho deciso.......
     
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  15. Vince™
     
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    cavendish ha fatto un volatone! dopo l'ultima curva ha staccato tutti. zabel era piantato di brutto dopo che velo si è spostato, bennati ha avuto il guizzo ma alla fine anche lui si è piantato. se non c'era cavendish li davanti la vittoria se la sarebbero giocata bennati e zabel che alla fine era in rimonta. anche koldo fernandez era li dietro
     
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45 replies since 4/4/2008, 20:49   4537 views
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