10° Tappa: Pesaro - Urbino

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  1. Joey Ramone GN
     
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    10° Tappa
    Pesaro - Urbino



    PRESENTAZIONE DELLA TAPPA

    Il Giro del 2008 avrà due partenze. In data 10 maggio sarà dato il via ufficiale dalla Sicilia, dieci giorni più tardi ci sarà il vero e proprio inizio della gara ai fini della classifica. La prima decade di corsa servirà prevalentemente per affinare la gamba al caldo del sud e per i primi test nei quali verificare le condizioni degli avversari, la cronosquadre d’apertura e la tappa di media montagna di Pescocostanzo. La giornata di riposo nel pesarese costituirà una sorta di spartiacque, un momento nel quale riflettere sulla propria condotta fino a quel momento e prepararsi alle grandi sfide.
    Il primo atto andrà in scena martedì 20, sui 39,4 Km della Pesaro – Urbino, crono delicatissima per almeno quattro motivi. Innanzitutto, lo stesso stop di ventiquattore è indigesto per molti corridori, che faticano a carburare proprio al momento di rimettersi in sella. Per non perdere il ritmo si sceglie spesso di trascorrere anche questa giornata sui pedali e, nello specifico caso, ci sarà la ghiotta opportunità di andare a testare il tracciato sul quale si gareggerà l’indomani. Poi le prove contro il tempo sono sempre delicate, anche per chi prende il via rivestendo il ruolo di favorito. Ricordate i precedenti, segnalati nello scorso capitolo della Guida, di Coppi ed Indurain, partiti col favore del pronostico nella storica tappa di Follonica ed entrambi andati incontro a impreviste ed imprevedibili disfatte? Terzo motivo è il tracciato stesso della tappa, che invoglierà a spingere a tutta nella prima metà gara, totalmente pianeggiante e favorevole agli specialisti del tic-tac: si rischierà di non averne più al momento d’affrontare gli ultimi 20 Km, 12 dei quali previsti in salita, non continua ma spezzata in due tronconi. Il rischio è doppio, poiché – quarto motivo - questa tappa sarà seguita da una delle frazioni più insidiose della corsa rosa, che riporterà il Giro sulle tremende rampe del Monte Carpegna, ad oltre trentanni dall’ultimo passaggio.
    Passiamo ora a sviscerare nel dettaglio i 39 Km e rotti della cronometro, che sarà diversa nel tragitto rispetto al percorso presentato a novembre. L’itinerario originario era leggermente più breve (circa 4 Km in meno) e semplice, con la salita finale ad Urbino prevista dal facile versante dell’ex SS 423. Il nuovo percorso vedrà accorciato il tratto pianeggiante iniziale ed il raddoppio delle ascese, mentre l’arrivo non sarà in salita (a parte gli ottocentro metri conclusivi) ma al termine di un tratto in quota di 4 Km, nel corso del quale si confluirà nell’itinerario del prologo che aprì il Giro del 1988, l’edizione della storica scalata al Gavia, avvenuta sotto una tempesta di neve.
    La pedana di lancio sarà collocata nella centralissima Piazza del Popolo, sulla quale si affaccia una delle principali emergenze architettoniche di Pesaro, il Palazzo Ducale. Meno celebre e artisticamente meno rilevante dell’omonimo edificio urbinate, si affianca alla Cattedrale, alla Rocca Costanza, alla Villa Imperiale ed alla casa natale del compositore Gioacchino Rossini, al quale sarà intitolata la partenza di questa frazione, mentre l’arrivo sarà consacrato alla memoria dell’urbinate Raffaello.
    Usciti da Pesaro, il tratto iniziale si svolgerà sulla strada provinciale “Montelabbatese”, che corre al margine meridionale della valle del Fiume Foglia, attraverso i sobborghi periferici di Villa Fastiggi e Villa Ceccolini.
    Conclusi i primi 10 Km, la tappa si trasferirà, una volta scavalcato il fiume, sulla vecchia statale “Urbinate” all’altezza di Borgo Santa Maria, frazione pesarese posta ai piedi dei colli sui quali si adagiano i centri di Tavullia e Gradara. Il primo è celebre per aver dato i natali a Valentino Rossi e al padre Graziano, anch’esso con un passato da motociclista. Brivi d’altro tipo nella vicina Gradara, la cui rocca medioevale fu teatro della tragica vicenda amorosa di Paolo e Francesca, immortalata da Dante nella Divina Commedia.
    Sull’ex SS 423, anch’essa declassata a provinciale, si disputeranno i successivi 7 Km, che chiuderanno la prima fase della gara, quella più idonea ai passisti. Anche questo tratto si svolgerà lontano dai grossi centri abitatati, toccando solo frazioni come Montecchio, presso la quale si trova un cimitero di guerra inglese, che accoglie le salme di 582 caduti, per lo più canadesi. Un altro cimitero si trova sulla collina fronteggiante il citato castello di Gradara (caduti durante l’avanzata da Ancona a Rimini e durante la conquista di quest’ultima). La stessa Montecchio fu distrutta dal passaggio del fronte.
    I primi 20 Km si concluderanno in località Morciola, dove si abbandonerà la “strada maestra” per raggiungere Urbino mediante un’altra provinciale, che corre parallela alla vecchia statale, andando a superare le due salite di giornata, il Monte di Colbordolo e la “Piantata”. La prima ascesa è più breve rispetto alla seconda, ma è più impegnativa sotto l’aspetto delle pendenze, in particolar modo nei 3,2 Km che condurrano nel centro di Colbordolo, paese natale di Giovanni Sanzio, padre del grande Raffaello. Come nel caso dei Rossi tavulliesi, anche questa è una famiglia d’arte, svolgendo pure Giovanni la professione di pittore. Gli studiosi furono discordi nel giudicare il suo operato. Nell’”Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino” (pubblicata nel 1829) sono leggibili due diversi pareri: l’autore Quatremere de Quincy scrisse che “era mediocre pittore, ma uomo di buono ingegno, ch’ebbe il merito di non credersi da più di quello che era: merito che ben ne vale molti altri, e forse è quello cui si debbe Raffaello”, mentre è riportato uno stralcio di un’opera di Melchiorre Missirini che definì il padre di Raffaello come “un dipintore di un merito molto superiore alla sua fama: e certo alcune opere sue sosterrano la prova co’ lavori di molti che sursero, e sono tuttora in altro grido”. Tornando al percorso della crono, i primi 3000 metri della salita presenteranno una pendenza media del 6,9%, mentre avranno un profilo più morbido i rimanenti 1,4 Km (4,9%), quando si punterà verso il Monte di Colbordolo, in realtà verde collina panoramica (è alta appena 362 m), frequentata mete di gite estive.
    Una discesa breve (meno di un chilometro) ma piuttosto rapida condurrà la corsa alle porte di Montefabbri, minuscolo paesino d’aspetto medioevale, ancora cinto da un’intatta cerchia muraria; nel 2006 è entrato a far parte del club “I Borghi più Belli d’Italia”.
    Il percorso tornerà pianeggiante per quasi 4 Km, sino alla località Forcuini, dove s’imboccherà una strada che percorse molte volte Giovanni Pascoli: quando il grande poeta studiò ad Urbino, presso il collegio dei Padri Scolopi, scendeva spesso per la strada dei Forcuini, diretto alla frazione di Rio Salso, dove andava a rifornirsi di quei prodotti caseari che, forse, gli ricordavano il padre Ruggero, fattore di una tenuta dei principi Torlonia all’epoca del suo tragico assassinio, avvenuto quando il figlio aveva appena undici anni e che fu fonte d’ispirazione della celebre poesia “La Cavallina Storna”.
    Pittura e poesia, due aspetti dell’arte s’intrecciano nel finale di questa frazione che proporrà ora la salita verso il moderno quartiere urbinate della Piantata, 4 Km a nord del centro storico. Il dato della pendenza media complessiva, 7,4 Km al 2,7%, è falsato dalla presenza di un tratto centrale nuovamente in piano, ma quest’ultima rimane un’ascesa facile. O meglio, relativamente facile, essendo queste le battute conclusive di una delle tappe più difficili del Giro 2008. Anzi, l’andamento discontinuo, a questo punto della gara potrebbe incidere quanto o più di una secca rampa a due cifre di pendenza.
    Il tratto conclusivo, come segnalavamo sopra, si svolgerà in quota, ad un’altezza media di 450 metri circa. Si procederà in piano per circa 2 Km, fino all’ingresso nel cosiddetto “Giro dei Debitori”, strada in lieve discesa che ha mantenuto intatta la sua funzione nei secoli: un tempo evitatava ai “morosi” il passaggio nel centro storico, dove avrebbero potuto incontrare i creditori; oggi, inglobata dall’espansione urbanistica della città, costituisce una sorta di circonvallazione interna della città, corridoio per le auto in transito. Al termine della discesa ci si troverà nel Borgo Mercatale, vasto piazzale sul quale prospetta la spettacolare “facciata dei torricini” del Palazzo Ducale, opera dell’architetto italo-dalmata Luciano Laurana. Recentemente è stata restaurata la “scala a lumaca”, realizzata da Francesco di Giorgio Martini con lo scopo di collegare direttamente il piazzale alle scuderie ed al palazzo stesso: infatti, era stata concepita per essere percorsa agevolmente a cavallo.
    Siamo alle porte del centro di Urbino ed anche i corridori, a questo punto, rimarranno sui loro cavalli d’acciaio. Anzi, varcate le mura cittadine attraverso la seicentesca Porta Valbona, inizierà proprio adesso il tratto più ripido della tappa. Per poco meno di mezzo chilometro la strada proporrà una pendenza media del 8%, percorrendo in questo tratto la rettilinea Via Mazzini, al cui termine si giungerà nel centro geografico di Urbino, Piazza della Repubblica. Transitati all’ombra del Collegio Raffaello (la casa natale dell’artista è poco distante, nell’omonima via), l’ultima curva di giornata introdurrà i corridori nel rettilineo d’arrivo che, con pendenza fattasi morbida (1,8% nei 400 metri conclusivi), li condurrà in Piazza Rinascimento, approdo della decima tappa del 91° Giro d’Italia.

    Mauro Facoltosi - ilciclismo.it


    Planimetria
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    Altimetria
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    Foto
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    Le campagne attorno a Tavullia

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    Scorcio di Colbordolo

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    Urbino, Palazzo Ducale (facciata dei torricini)

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    Urbino, Piazza Rinascimento

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    Rocca di Gradara

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    Urbino, Porta Valbona e la salita di Via Mazzini (tratto all'8%)



    Edited by Joey Ramone GN - 6/5/2008, 15:56
     
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  2. simo.92
     
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    io andrò a vederla la tappa... urbino non è lontano più di un centinaio di km da casa mia... cmq nn conosco molto bene le zone visto ke nn ci sono andato quasi mai... sono solo andato un paio di volte a casa di un mio zio ke è di gradara, propio lungo la strada ke percorreranno i corridori.... penso xò di andare a vedere l'arrivo a urbino
     
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  3. fou
     
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    pesaro è lontano da casa mia una 40ina di kilometri o forse meno :asd: sono quasi costretto ad andarci!
     
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    vabbè, te fou c'hai anche la tappa dp che ti passa da S.Marino...

    (che culo!!! :D)
     
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  5. fou
     
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    a no??? nn vedo l'ora!
     
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  6. 19bimba86
     
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    io vedro se quest'anno andro in giro a vederle e cosi emozionante
     
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    Giro 2008: attenti alla crono Pesaro-Urbino, farà sfracelli...
    Quando a dicembre è stato presentato il Giro d’Italia, in pochi hanno fatto il cerchietto sulla decima tappa, la cronometro Pesaro-Urbino. Ma quei pochi sono stati previdenti, perché quella crono rischia di essere una delle tappe chiave della corsa rosa.
    «Ho provato il percorso definitivo della cronometro - ha spiegato a tuttobiciweb Davide Cassani - e ne sono rimasto davvero impressionato. È una crono molto esigente, impegnativa, nella quale sarà importante la gestione delle forze così come la scelta dei materiale. Tecnicamente, è una prova divisa in due: per i primi diciannove chilometri è completamente pianeggiante, ideale per gli specialisti. Poi si svolta a destra... e si dice addio alla pianura: c’è da affrontare una salita di 5 km che porta a Colbordolo, poi ci sono due chilometri di discesa nella quale si arrivano a toccare i novanta all’ora, quindi altri tre strappi sui quali è difficile trovare ritmo e rapporto giusti. Ma i problemi non sono certo finiti: a Cà Angelone c’è lo strappo del Pallino, un chilometro al 9-10% e quindi si sale ancora. Nel finale un pochino di piano e di discesa per entrare in Urbino sembrano facilitare il compito, ma è un’illusione, perché gli ultimi 400 metri nel cuore di Urbino sono micidiali, con uno strappo durissimo che porta a Piazza Rinascimento. In conclusione è una crono che si pedalerà a 43-44 all’ora e io credo che potrà causare anche distacchi molto importanti».

    tuttobiciweb.it

    E' da quando hanno presentato il Giro che lo dico... e Savoldelli è il favorito numero 1... (tanto Di Luca nn lo faranno correre... :asd:)
     
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  8. 19bimba86
     
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    E si anke secondo me il favorito e il Falco....
     
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  9. Vince™
     
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    Giro: crono Pesaro-Urbino, Cassani «durissimo, gli scalatori prenderanno 2’»
    Un percorso atipico per una cronometro del Giro d'Italia: è la sintesi del commento tecnico fatto dall'opinionista Rai Davide Cassani, al termine del sopralluogo sul percorso della cronometro Pesaro-Urbino (39 km) in programma per martedì 20 maggio (10^ frazione della corsa rosa). Cassani è rimasto colpito in particolare dall'asperità di Colbordolo, 5 km con tratti al 10-12% e punte al 15%. “Giunti sulla sommità della salita la strada diviene pianeggiante e a tratti vallonata - ha detto l'ex professionista di Solarolo (Ravenna) - ma all'altezza di Pallino, quando mancano circa 5 km al traguardo, c'è un altro strappo tagliagambe, e nel finale, all'entrata del centro storico di Urbino, c'è un'altra salita micidiale (circa 500 metri, ndr) che conduce al'arrivo di piazza Rinascimento”.
    Nei giorni della Tirreno-Adratico avevano provato il percorso Patxi Vila e Marzo Bruseghin della Lampre, nelle prossime settimane dovrebbero arrivare tutti gli altri favoriti. Un nome su tutti per il gradino più alto della crono? Il russo della Rabobank Denis Menchov, in odore di partecipare al Giro di quest'anno.

    ciclonews.it

    Edited by SarriTheBest - 4/4/2008, 21:29
     
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  10. Joey Ramone GN
     
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    bè, almeno se deve essere crono, che sia bella dura, non siamo ai livelli di una cronoscalata, ma i cronomen puri almeno faranno più fatica, e gli scalatori non prenderanno la solita stangata
     
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  11. Vince™
     
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    tappa sa seguire sicuramente, credo che cancellare avrà vita dura, attenzione a bruseghin e nibali
     
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  12.  
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    bè, almeno se deve essere crono, che sia bella dura, non siamo ai livelli di una cronoscalata, ma i cronomen puri almeno faranno più fatica, e gli scalatori non prenderanno la solita stangata

    somma questa crono alle altre 3 che ci sn sparse x il Giro d'Italia e vedi che parecchi scalatori la prendono là dietro... e di brutto davvero... molto + degli altri anni x me...
    Zomegnan nn ha voluto infierire e l'ha fatto un pochino + difficile... ma gli scalatori patiranno cmq tantissimo e un Simoni penso ne possa prendere anche 3 di minuti...

    CITAZIONE
    tappa sa seguire sicuramente, credo che cancellare avrà vita dura, attenzione a bruseghin e nibali

    Favorito n° 1 x sta crono x me è Savoldelli... è davvero adatta alle sue caratteristiche...
    (Cancellara manco sai se verrà... :asd:)

    Su Nibali so dubbioso...
     
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    Presentata a Urbino la crono del Giro d'Italia
    Si è svolta oggi nella splendida sede di Palazzo Ducale a Urbino la presentazione della decima tappa crono del Giro d’Italiaa, la cronometro di 39 km da Pesaro a Urbino. Tra le autorità presenti il sindaco di Franco Corbucci, il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Palmiro Ucchielli, il direttore di RCS Sport Angelo Zomegnan, il tre volte campione italiano Enrico Paolini e Lino Sechi, vicepresidente della Fci.

    La presentazione si è svolta in tre segmenti:
    1 - è stato proposto un filmato sul Giro d’Italia a Urbino: nell’82 vinse Guido Bontempi, nell’88 ci fu una crono vinta da Jeff Bernard. È intervenutoi il senatore Giorgio Londei che nel 1988 era sindaco di Urbino ed ha portato il suo ricordo personale di quel giorno, dei rapporti con Vincenzo Torriani e su quella giornata di festa.
    2 - È stato proposto un video dedicato alla macchina organizzativa del Giro d’Italia al quale ha fatto seguito un intervento di Angelo Zomegnan.
    3 - La crono è stata presentata attraverso le “pedalate” di Gianfranco Fedrigucci del Club Ciclo Ducale, che ha fatto il Cassani della situazione. Ma non poteva mancare il parere del Cassani vero che ha detto: «Si tratta di una crono molto tecnica e impegnativa, farà molto male e delineerà molto bene la classifica generale della corsa rosa».

    Presenti tra gli altri anche due professionisti che vivono a Mottega di Colbordolo, una delle salite della crono: Federico Canuti della Csf Group - Navigare spera di poter essere al via mentre Luca Pierfelici dell’Acqua&Sapone deve purtroppo fare i conti con l’esclusione del suo team decisa dagli organizzatori della corsa rosa.

    tuttobiciweb.it
     
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  14. fou
     
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    savoldelli leipheimer o kloden?

    ki per voi è il favorito?
     
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  15. xGarzox
     
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    Kloden su tutti e poi Savoldelli...penso che fra i due nelle lunghe distanze rende più il primo...
     
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116 replies since 21/3/2008, 12:10   1344 views
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