Parliamo di... Rugby!

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  1. Joey Ramone GN
     
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    Italia "straniera"

    Pierre Berbizier, ct dell'Italrugby, ha reso noto la lista dei 30 giocatori convocati per i Mondiali di Francia 2007. Complessivamente, tra oriundi argentini, naturalizzati ed equiparati di vario tipo, l'Italrugby ha 15 "stranieri" su 30 convocati. Esordio azzurro l'8 settembre contro gli All Blacks

    Sarà un'Italia poco italiana quella che si presenterà in Francia per la Coppa del Mondo di Rugby (7 settembre-20 ottobre). A partire dal ct francese Pierre Berbizier che ha chiamato ben 15 "stranieri" sui 30 convocati.

    Il volto nuovo della nazionale azzurra sarà quello del figiano Ratu Manoa Vosawai, flanker dell'Overmach Parma, che aveva preso parte come 'invitato' al raduno e che, proprio domani, diventa disponibile per la Nazionale. Solo nel rugby, infatti, esiste la regola degli equiparati, che permette di far giocare in una nazionale anche coloro che non hanno il passaporto del paese che li convoca, a condizione però che ci vivano da tre anni consecutivi. E' questo il caso di Vosawai, che a Parma ha trovato anche la fidanzata.

    Rimarranno a casa, dunque, giocatori italiani come Scanavacca, uno degli eroi di Edimburgo, e prodotti del vivaio nazionale come Marcato e Picone, ex stella delle selezioni giovanili.

    Prossimo test per gli azzurri il 18 agosto contro il Giappone, mentre l'esordio mondiale sarà contro i favoritissimi All Blacks a Marsiglia l'8 settembre. Le altre partire del gruppo C, in cui è inserita l'Italia, saranno il 12 contro la Romania, il 19 contro il Portogallo e, infine, il 29 contro la Scozia.

    Ecco, nel dettaglio, tutti i convocati. Piloni: Aguero, Castrogiovanni, Lo Cicero, Perugini. Tallonatori: Festuccia, Ghiraldini, Ongaro. 2e linee: Bernabò, Bortolami, Del Fava, Dellapè. 3e linee: R. Barbieri, Ma. Bergamasco, Parisse, Sole, Vosawai, Zanni. N.9: Griffen, Troncon. Aperture: Pez. Ali: Canavosio, Pratichetti, Robertson, Stanojevic. Centri: Mi. Bergamasco, Canale, Galon, Masi. Estremi: Bortolussi, De Marigny.

    Da it.eurosport.yahoo.it
     
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  2. Joey Ramone GN
     
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    Sudafrica multietnico

    Due problemi enormi per il Rugby Sudafricano che si prepara - con possibilità di finalissima - alla coppa del mondo 2007: la ricorrente questione del numero di giocatori di colore e la più recente normativa che riserva la nazionale a chi resta a giocare in Sudafrica.

    Sulla composizione etnica della squadra si differisce solo sull'applicazione, sul senso - cioè sul favorire l'aumento di "non-bianchi" in maglia Springbok - sono tutti d'accordo. Le parti casomai si mordono sulle metodiche. Qualcuno dice che l'inserimento va ratificato per numero minimo, altri che l'imposizione va limitata al club e che la nazionale deve guardare solo al risultato, parti di federazione ritengono che l'imposizione sia una discriminazione al contrario che può aprire delle ruggini indelebili.

    E all'interno della disputa anche questioni tecniche: chi ritiene che dalle "quote" vadano esclusi i giocatori gia fissi in nazionale, chi farebbe i conti solo su base etnica.

    Discussione ricorrente, legata al fatto che un numero minino di non bianchi (ad esempio di sei) attualmente non è raggiungibile solo sulla base dei meriti sportivi. Non ancora.

    A questo si aggiunge la questione "espatrio" di qualche giorno fa. Il presidente federale Oregan Hoskins – preoccupato dall'esodo verso l'Europa- ha dichiarato che la maglia del Sudafrica sarà vietata ai molti giocatori che stanno firmando con i club francesi, inglesi e – in misura minore- italiani. La risposta dei giocatori – in gran parte in ritiro pre-mondiale- è gia arrivata, dura quanto attesa.

    E il Sudafrica resta uno dei candidati al titolo mondiale.

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    Da it.eurosport.yahoo.com
     
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  3. Joey Ramone GN
     
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    Inghilterra
     

    Sud Africa
     

    Samoa
     

    Stati Uniti
     

    Tonga

     


     
     
     

    Australia
     

    Galles
     

    Fiji
     

    Canada
     

    Giappone

     


     
     
     

    Nuova Zelanda
     

    Scozia
     

    Italia
     

    Romania
     

    Portogallo

     


     
     
     

    Francia
     

    Irlanda
     

    Argentina
     

    Georgia
     

    Namibia

     
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  4. xGarzox
     
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    i neozelandesi saranno i primi speriamo di nn sfigurare FORZA RAGAZZI
     
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  5. eagleus
     
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    Milano, 6 settembre - L’Italia nella sua storia non ha mai passato il primo turno della Coppa del mondo. Troppo forti nel 1987 la Nuova Zelanda (6-70) e l’Argentina (16-25); a nulla vale la vittoria su Fiji (18-15). Parte bene l’Italia del 1991: vittoria schiacciante con gli Stati Uniti (30-9), ma Inghilterra (36-6) e ancora Nuova Zelanda (31-21), sbarrano la strada agli azzurri di Bertrande Foucarde. Nel 1995, sotto la guida di Georges Coste, l’Italia subisce due sconfitte da Samoa (18-42) e Inghilterra (20-27), prima di ottenere una bella vittoria con i ‘Pumas’ argentini (31-25). L’edizione del 1999 e` quella piu` fallimentare: gli azzurri, mollati dall’allenatore alla vigilia del mondiale, incamerano tre sconfitte in altrettanti match con Inghilterra (7-67), Tonga (25-28) e la solita Nuova Zelanda (3-101). Il riscatto arriva puntuale nel 2003: con John Kirwan da head coach, l’Italia riesce a ottenere per la prima volta due successi nella stessa edizione della rassegna iridata e solo un calendario pesante (quattro incontri in soli quattordici giorni) impedisce la storica conquista qualificazione ai quarti di finale. Dopo la solita sconfitta con la bestia nera (e` proprio il caso di dirlo) Nuova Zelanda (2-70), l’Italia supera sia Tonga (36-12) che Canada (19-14), ma cade nel match decisivo con il Galles (15-27). L’Italia che si affaccia al mondiale francese ha un solo obiettivo in testa: quello dei quarti di finale. Il ct Pierre Berbizier abbandonera` il team al termine della rassegna iridata, ma questo fatto sembra non aver influito minimamente sulla preparazione psico-fisica degli azzurri. Le dichiarazioni della vigilia vanno tutte nello stesso senso, la pressione derivante dalle ottime prestazioni offerte nelle ultime uscite ufficiali e` assorbita e il gruppo e marcia compatto verso i primi match di Coppa del mondo. La sicurezza dei propri mezzi deriva in gran parte dall’ultimo Sei Nazioni disputato: storica la vittoria in Scozia per 37-17, la prima fuori casa per gli azzurri, con una meta segnata dopo 17 secondi e altre due in cinque minuti. Importantissimo anche il secondo successo, ottenuto contro il Galles al Flaminio di Roma per 23-20: e` la prima volta che la Nazionale azzurra vince due partite nello stesso torneo e il fatto suscita un grande interesse nel mondo del rugby e non.

    Grande spirito di squadra, gioco semplice e senza fronzoli, attenzione massima alla fase difensiva: queste sono state le armi decisive per gli azzurri per la conquista degli ottimi risultati degli ultimi anni. Devono essere questi i punti fermi anche nella rassegna iridata, con maggiore attenzione al collettivo, punto focale nelle competizioni a lunga durata. Anche se le individualita` non mancano di certo: a partire dai fratelli Bergamasco (Mauro e Mirco), stelle dello Stade Francais insieme a Sergio Parisse, votato man of the match nella sfida del Sei Nazioni con il Galles. Il gran capitano e` Marco Bortolami, seconda linea e leader anche della sua squadra di club, il Gloucester: carisma e personalita` al servizio della squadra. E tra i piu` rappresentativi non puo` mancare una menzione ad Alessandro Troncon: recordman di presenze con l’Italia (96), il mediano di mischia compagno di mille battaglie di Diego Dominguez e` uno dei pilastri della nazionale dal 1994 ed e` stato il migliore in campo sia nella sconfitta di Twickenham con l’Inghilterra, sia nella favolosa vittoria del Murrayfield con la Scozia.

    Il gruppo c’e`, le motivazioni non mancano. Il vero interrogativo riguarda la tenuta fisica: riusciranno gli azzurri a reggere le fatiche di una competizione tanto lunga? E ancora, il match iniziale con la Nuova Zelanda superfavorita del torneo sara` uno scoglio insormontabile o un punto di partenza su cui costruire le sfide successive? La Romania e` un avversario tosto ma non insormontabile (21-16 il record di vittorie e sconfitte), il Portogallo e` stato ampiamente battuto in ottobre per 83-0 e non dovrebbe costituire un problema: la gara decisiva sara` senza dubbio quella con la Scozia. Ripetere l’impresa del Murrayfield sara` difficile ma non impossibile anche perche`, a differenza del 2003, il calendario regala dieci giorni per preparare al meglio il match. Nel rugby le sensazioni contano molto piu` che altri fattori, e questa volta a detta di molti ci sono tutti gli ingredienti per compiere la grande impresa, attesa ormai da vent’anni. La palla (ovale) ora passa nelle mani dei giocatori azzurri.
     
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  6. eagleus
     
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    Tutto è pronto a Parigi per il via della sesta edizione della coppa del mondo di rugby, massima competizione della palla ovale che sarà seguita in tutto il globo da oltre quattro miliardi di telespettatori. Questa sera grande gara di apertura allo Stade de France (ore 21) tra Francia e Argentina, con i super favoriti All Blacks che domani (ore 13.45) affrontano a Marsiglia gli azzurri di Pierre Berbizier. Venti le squadre partecipanti divise in quattro gironi con criteri particolari di assegnazioni dei punteggi.


    Quattro miliardi di telespettatori in tutto il mondo, un giro di affari di oltre 133 milioni di euro per la federazione internazionale di rugby. L'edizione numero sei della coppa del mondo della palla ovale, che prende il via questa sera allo Stade de France di Parigi (ore 21) con il match inaugurale tra Francia e Argentina può già vantare numeri da capogiro nonostante la pur giovane età, segno inconfutabile di un fascino e di un'attrazione irresistibile di uno sport che anche in Italia ha bruciato le tappe, regalando agli azzurri risultati praticamente insperati fino a qualche anno fa. In Francia l'avvenimento si respira ormai da settimane in ogni angolo e solo per pura casualità in questo week-end si accavallerà con la sfida tutta calcistica con l'Italia per le qualificazioni europee in programma sabato a San Siro. I francesi hanno nel sangue la passione per la palla ovale e questa volta hanno anche una chance importante per portare a casa una coppa che i mitici All Blacks neozelandesi favoriti d'obbligo e primi avversari degli azzurri domani a Marsiglia tornano in Europa per riprendersi a tutti i costi dopo vent'anni e dopo troppi tentativi falliti. Strana storia quella dei "neri" di Nuova Zelanda, un pò il Brasile del rugby e qualcosa di più ma che spesso e volentieri hanno fallito l'appuntamento più importante tanto da centrare il mondiale solo nel lontanto 1987 (la prima delle cinque coppe messe in palio) e che questa volta sono più che mai decisi a riprendersi il trofeo. Insieme a loro i soliti noti, con il Sudafrica favorito e la solita Australia già due volte mondiale.

    Un'incognita resta l'Inghilterra campione uscente e priva per la prima partita di Jonny Wilkinson, una delle sue pedine fondamentali. Con loro agguerrita più che mai appunto i "blues" padroni di casa, quei francesi che, guidati dall'"orco" Chabal dovranno vedersela in un girone di ferro con Argentina (già stasera), Irlanda, Georgia e Namibia, e che sembrano pronti a buttare veramente il cuore oltre l'ostacolo pur di centrare un traguardo storico in terra francese. Per l'Italia naturalmente al gran completo l'appuntamento è fissato per domani (ore 13.45) allo stadio Velodrome di Marsiglia, quando al cospetto dei neozelandesi super favoriti del mondiale Troncon e compagni dovranno confermare tutti i progressi del rugby azzurro degli ultimi anni per puntare al traguardo storico del raggiungimento dei quarti di finale. Venti sono le squadre che prenderanno il via alla competizione iridata divise in quattro gironi da cinque, con criteri particolari di assegnazioni dei punteggi. Quattro punti a chi vince, due per il pareggio, un punto di bonus per tutte quelle squadre che in un incontro segneranno quattro o più mete e a quelle che perderanno con uno scarto di punti inferiore o uguale a sette. In caso di arrivo a pari punti in classifica, nei gironi della prima fase, deciderà il punteggio dello scontro diretto, poi la differenza punti. Negli scontri a eliminazione diretta si andrà invece ai tempi supplementari.
     
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  7. Joey Ramone GN
     
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    CITAZIONE (xGarzox @ 3/9/2007, 23:32)
    i neozelandesi saranno i primi speriamo di nn sfigurare FORZA RAGAZZI

    gli all blacks non saranno più di tanto un problema, visto che sono fuori dalla nostra portata e sicuramente arriveranno primi nel girone. Noi dobbiamo puntare alla Scozia che è la vera avversaria per il passaggio del turno
     
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  8. xGarzox
     
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    I Pumas graffiano:
    battuta la Francia 17-12


    La Coppa del Mondo comincia con un risultato a sorpresa: grande impresa dell'Argentina che allo Stade de France supera i favoriti padroni di casa. Di Corleto l'unica meta del match, poi 40' di strenua difesa

    PARIGI (Francia), 7 settembre 2007 - Saranno 300, a dire tanto. Ma lo Stade de France, l’arena degli dei, è loro. Cantano, ridono, si abbracciano, si baciano. I 300 tifosi argentini - uomini soli al comando, e la loro maglia è biancoceleste - sono i più felici del mondo, a parte i 30 eroi che a quest’ora saranno nello spogliatoio, anche loro a cantare, ridere, abbracciarsi e baciarsi. E forse già a ricordare una pagina di storia appena scritta. L’Argentina ha battuto la Francia 17-12 (primo tempo 17-9).

    BRANCO DI LUPI - I Pumas loro l’avevano detto, o almeno avevano cercato di dirlo: guardate che siamo brutti sporchi e cattivi, guardate che non abbiamo una lira, viaggiamo in treno, non ci pagano i premi e i contributi da una vita, ma il rugby si gioca con la fame dentro, si gioca come un branco di lupi, tutti insieme, azzannando gli avversari, togliendogli l’aria intorno e la terra sotto i piedi. I Pumas hanno giocato esattamente così. A perdifiato dal primo all’ultimo minuto: guerra di trincea quella ciurma della mischia, calci alle stelle o, nel caso, in mezzo ai pali quelle carogne dei trequarti. E poi una meta dell’estremo Corleto, scippando un pallone ai francesi come se fosse rubamazzetto. Nessuno sconto sul prezzo, nessun debito di riconoscenza: anche se 8 dei 15 titolari giocano nel Super 14, il campionato francese di eccellenza, e sarebbero 12 sui 22 compresi quelli andati in panchina. "Chiamatela passione", spiega Agustin Pichot, il mediano di mischia, calzettoni abbassati, il perfetto matrimonio fra fantasia e organizzazione, genio e disciplina. I francesi sapevano ma non immaginavano. Sapevano di avere davanti una banda di pirati, ma non immaginavano che una corazzata potesse essere affondata da un galeone. E troppo tardi il sottosegretario di Stato, nonché c.t., Bernard Laporte, ha osato ritoccare la squadra inserendo Michalak all’apertura e Chabal nel cuore della mischia. William Webb Ellis, cui è intitolato il Mondiale, sarà contento: ha vinto la squadra che ha giocato più da squadra.

    gazzetta.it

    CITAZIONE
    gli all blacks non saranno più di tanto un problema, visto che sono fuori dalla nostra portata e sicuramente arriveranno primi nel girone. Noi dobbiamo puntare alla Scozia che è la vera avversaria per il passaggio del turno

    certo però non voglio di certo sfigurare
     
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  9. Joey Ramone GN
     
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    L'onore è salvo

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    A Marsiglia l'Italia è stata sconfitta dalla Nuova Zelanda per 76-14 nella gara d'esordio dei Mondiali. Undici le mete realizzate dagli All Blacks, ma c'è gloria anche per gli azzurri che realizzano con Stanojevic e Mirco Bergamasco le prime due mete della manifestazione

    Se doveva essere una prova di maturità, l'esito è abbastanza soddisfacente. La sconfitta con la Nuova Zelanda era scontata, quello che contava era salvare l'onore. E l'Italia c'è riuscita realizzando due mete, una per tempo, che hanno addolcito quel tanto che basta la resa, alla fine comunque netta, con gli incontenibili All Blacks, venuti in Francia con un solo obiettivo: vincere il Mondiale.

    L'inizio per gli uomini di Berbizier è uno di quelli shoccanti. Dopo 60 secondi il capitano neozelandese McCaw sfrutta al meglio una touche e realizza la prima meta. L'Italia non fa tempo a riorganizzarsi e ancora McCaw, Howlett e Muliana portano a 4 le mete dopo un quarto d'ora di gioco. Carter è un cecchino e il punteggio recita 31-0.

    L'Italia, seppure a fatica, riesce a rialzarsi, e, dopo le due mete di Sivivatu, c'è un po' di gloria anche per gli azzurri sul finire del primo tempo. Al 38' Stojanovic intercetta un passaggio dall'esterno e vola indisturbato a segnare la prima meta italiana di questi Mondiali, mandando in delirio gli oltre 6.000 italiani presenti al Velodrome.

    Nella ripresa la sostanza non cambia. Appena la Nuova Zelanda alza il ritmo, per l'Italia c'è poco da fare. Gli All Blacks vanno in meta per altre cinque volte, una con Jack, due con Howlett e Collins. Ma l'ultimo acuto del match è targato Italia, con Stojanovic che da terra riesce a servire Mirco Bergamasco che va in meta. Prima del fischio finale ci sarebbe la soddisfazione personale anche per Galon, ma il direttore di gara non convalida per un placcaggio irregolare in precedenza di De Marigny.

    Peccato, una terza meta avrebbe dato ancora più sostanza alla prestazione azzurra, comunque incoraggiante nonostante il tremendo quarto d'ora iniziale. L'Italia è stata poi brava a non affondare e a chiudere con una sconfitta tuttosommato dignitosa. Un buon viatico in vista delle prossime partite del girone con Romania, Portogallo e Scozia, da vincere assolutamente per qualificarsi ai quarti di finale.

    Da it.eurosport.yahoo.com
     
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  10. Joey Ramone GN
     
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    Risultati

    Aggiornato al 12/09 ore 23.30

    7 Set, 21:00 D Francia 12 - 17 Argentina
    8 Set, 13:45 C Nuova Zelanda 76 - 14 Italia
    8 Set, 15:45 B Australia 91 - 3 Giappone
    8 Set, 18:00 A Inghilterra 28 - 10 Stati Uniti
    9 Set, 14:00 B Galles 42 - 17 Canada
    9 Set, 16:00 A Sudafrica 59 - 7 Samoa
    9 Set, 18:00 C Scozia 56 - 10 Portogallo
    9 Set, 20:00 D Irlanda 32 - 17 Namibia
    11 Set, 20:00 D Argentina 33 - 3 Georgia
    12 Set, 14:00 A Stati Uniti 15 - 25 Tonga
    12 Set, 18:00 B Giappone 31 - 35 Fiji
    12 Set, 20:00 C Italia 24 - 18 Romania

    Edited by Joey Ramone GN - 12/9/2007, 23:29
     
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  11. Joey Ramone GN
     
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    L'Italia vince soffrendo

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    Vittoria 24-18 per gli azzurri che non riescono mai a convincere completamente contro la Romania. Ora c'è il Portogallo

    Gara brutta, parecchio brutta. E dire che era sembrata cominciare nel modo migliore per gli azzurri che in fin dei conti giocano il loro rugby più bello nei primi dieci minuti. Attaccano su tutto il fronte offensivo i rumeni che sembrano disorganizzati e molto confusionari e che, soprattutto, commettono tutta una serie di errori davvero banali. L'Italia approfitta solo relativamente di questo momento molto favorevole: trova una meta con Dellapè (che nell'occasione si infortuna e lascia un bel vuoto nel campo), ma raramente riesce a trovare i pali con Bortolussi. Una meta di Festuccia, annullata giustamente ma per una questione di millimetri, toglie all'Italia punti pesanti. E il vantaggio risibile di 8-0 all"intervallo non lascia tranquilli.

    La Romania del secondo tempo è un'altra squadra: cattiva, determinata ma soprattutto molto meno disattenta. I palloni che la Romania nel primo tempo perdeva stavolta vengono sfruttati e portano due mete, con Manta e Tincu. Italia un po' stordita che fatica a ritrovare le idee e che si mette definitivamente in testa di non avere di fronte una passeggiata di piacere ma un Calvario. E di conseguenza, con sofferenza, Troncon riporta i suoi sotto con un atteggiamento più adeguato e combattivo. Pez trova i pali con più regolarità, la Romania sotto pressione diventa fallosa e l'Italia con una meta tecnica e soprattutto sfruttando al meglio la superiorità dopo il giallo a Manta si ritaglia un vantaggio che difenderà fino alla fine. Doveva essere una vittoria e vittoria è stata. Ma contro il Portogallo, e soprattutto contro la Scozia, occorrerà una squadra molto più fisica e reattiva.

    Da it.eurosport.yahoo.com
     
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  12. xGarzox
     
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    avanti così
     
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  13. eagleus
     
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    Dai Dai l'importante era vincere...
     
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  14. Joey Ramone GN
     
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    ci mancava che perdevano contro la romania. certo che se giocano così, la scozia ci da merda
     
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  15. xGarzox
     
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    Francia nella bufera
    Laporte sotto accusa


    Dopo l'inattesa sconfitta con l'Argentina e a due giorni dalla sfida con la Namibia sale la tensione nell'ambiente della nazionale transalpina. Il c.t. intanto vende le maglie a prezzo maggiorato, mentre la squadra è stufa di essere ripresa dalla tv per il diario del Mondiale...

    PARIGI, 14 settembre 2007 – L’Equipe è preoccupata. La Francia, declinata nelle varie discipline sportive, fa acqua da tutte le parti, e perde. Dal calcio al basket, passando per la pallavolo. Ma la crisi più temuta è quella dei bleus del rugby che hanno steccato la prima dei mondiali, contro l’Argentina. Una sconfitta che nessuno si aspettava, sintomo in realtà di un malessere più profondo.

    VITTORIA - Un malessere che rischia di far saltare i pronostici di un XV de France quasi obbligato alla vittoria finale. La nazionale di rugby infatti non può essere da meno di quella del calcio che nel 1998 si laureò campione del mondo. In casa, allo Stade de France, dove sono attesi gli uomini di Laporte il 20 ottobre.

    MARINES - Ma la sconfitta nell’esordio contro i Puma (12-17) ha azzerato il clima di euforia che circondava la nazionale. Esaltazione tutta francese culminata con le immagini di Chabal e compagni impegnati in un allenamento da marines sotto la guida di un ufficiale dell’esercito.

    RESISTENZA - Sulla stampa tengono banco le polemiche. L’ultima è di oggi. Laporte, prima di giocare con l’Argentina, ha fatto leggere ai suoi giocatori la lettera scritta sul punto di morte da Guy Moquet, partigiano comunista martire, fucilato a 16 anni dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, divenuto simbolo della resistenza francese. Sarkozy lo aveva riciclato in campagna elettorale, annunciando che il 22 ottobre la famosa lettera sarà letta in tutte le aule francesi.

    POLEMICA - Laporte, amico intimo del Presidente, sperava così di motivare i suoi uomini e forse di rendere un omaggio a Sarkò. Gli è andata male. “Me l’hanno fatta leggere davanti a tutti – spiega oggi il pilone Clement Poitrenaud – ma io non mi ci identifico per niente. Un conto è una partita di rugby, altra cosa è morire per la Patria. Ne siamo tutti coscienti”.

    CIRCO - Come se non bastasse, la lettura è andata in Tv . La rete Tf1 segue la nazionale quotidianamente per girare un diario dei mondiali, sul modello di quello realizzato da Canal+ nel 1998 quando la Francia poi vinse in finale contro il Brasile. Ma i nazionali non apprezzano: si sentono trattati come delle bestie idiote da circo.

    CASACCHE - Non è tutto. Ieri era scoppiata un’altra polemica che coinvolge il c.t., reo di aver messo in vendita sul suo sito le maglie della nazionale a prezzo maggiorato (146 euro contro i 76 di mercato). Uno scandalo evitato di un soffio. Laporte ha precisato che gli introiti andranno in beneficenza. Ma la Federazione protesta: non lo abbiamo mai autorizzato.

    MINISTERO - Insomma. Il clima non è proprio solare. Domenica, la Francia affronta la Namibia e in campo ci andrà una nazionale rivoluzionata: dodici cambi rispetto all’Argentina. Un segnale forte per evitare altre figuracce. Anche perché Laporte si gioca il posto di ministro. Il presidente Sarkozy lo vuole al dicastero dello Sport, ma una debacle mondiale potrebbe anche fargli cambiare idea. “Per il momento non è una questione di attualità”, minimizza il portavoce dell’Eliseo. Per il momento. Ma l’incipit della lettera di Moquet non lascia presagire nulla di buono: “sto per morire...”.

    gazzetta.it
     
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180 replies since 8/8/2007, 23:33   1290 views
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