1° Tappa: Palermo - Palermo

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    1° Tappa
    Palermo - Palermo



    PRESENTAZIONE DELLA TAPPA

    Salperà da Palermo il primo atto del 91° Giro d’Italia.
    Le terminologie marinare e teatrali ben s’adattano alla presentazione della prima tappa della corsa rosa, che s’aprirà in una città che deve la sua nascita e la sua prosperità al porto ed ai traffici marini, e che alzerà e calerà il sipario presso celeberrimi teatri, famosi anche fuori dei confini nazionali.
    Il cartellone sarà il medesimo dell’ouverture della scorsa edizione, ma differenti saranno palcoscenico e quinte. Queste ultime non avranno la fisionomia frastagliata delle coste sarde, ma quella più regolare delle ampie arterie che solcano la Conca d’Oro, incorniciate da pregevoli monumenti.
    Per quanto riguarda il palcoscenico, stavolta ai "girini" ne capiterà uno più comodo rispetto a quello maddalenino, caratterizzato da curve e saliscendi che, uniti al vento, impedirono alle formazioni d’imprimere velocità alla propria condotta. Ai larghi stradoni sopra citati, infatti, si accompagnerà un percorso sostanzialmente privo di difficoltà, a parte due o tre facili tratti che le squadre più dotate supereranno di slancio.
    L’unica vera insidia potrebbe venire dal mare, poiché quasi metà del percorso (in tutto 28,5 Km), si disputerà in costa, dapprima sulla litoranea dell’Addaura (che costituirà la parte meno filante della tappa, essendo lievemente tortuosa), poi alle spalle del porto di Palermo; il vento, dunque, potrebbe rendere più impegnativa la tappa d’apertura della corsa rosa, ma non dovrebbe inficiare la condotta di gara: questa è una classica cronometro a squadre, gara dove generalmente si riescono a tenere medie orarie piuttosto elevate, che potrebbe diventare vertiginose in caso di brezza a favore, come capitò al belga Verbrugghe nel prologo di Pescara del 2001, vinto ad una media superiore ai 58 Km/h.
    La rampa di lancio sarà collocata in Piazza Castelnuovo, di fronte al Garibaldi, il primo dei grandi teatri realizzati nel capoluogo siculo nella seconda metà del 800, quando erano in corso i lavori di "restyling" urbanistico di Palermo. Progettato da Giuseppe Damiani Almeyda nel 1867, è più noto come "Politeama", anche se questo termine è errato, poiché indica genericamente un teatro che offre rappresentazioni di vario genere (infatti, esistono in Italia diversi altri teatri e cinema con questa denominazione).
    Lasciata Piazza Castelnuovo le squadre si lanceranno per il rettilineo Viale della Libertà, che le porterà fuori del centro storico, in direzione delle pendici occidentali del Monte Pellegrino, del quale si compirà quasi l’intero periplo, come nella simile tappa che diede l’avvio al Giro del 1954. Si tratta di un grosso promontorio, in forma di vera e propria montagna, molto caro ai palermitani poiché vi è collocato il veneratissimo santuario dedicato a Santa Rosalia: "A Santuzza" trascorse gli ultimi anni della sua breve vita (morì a 26 anni nel 1156) da eremita, dimorando in una grotta del Pellegrino, dove le sue ossa furono ritrovate nel 1624, mentre in città infuriava una violenta pestilenza. Portate subito in solenne processione in centro, l’epidemia s’attenuò miracolosamente al passaggio delle reliquie e i palermitani riconoscenti la elessero subito a loro patrona.
    Nell’itinerario di andata, la corsa si manterrà a breve distanza dalle pendici del monte, transitando in Viale del Fante e costeggiando il limite occidentale del Parco della Favorita, il "polmone verde" più vasto di Palermo, fatto realizzare nel 1799 come riserva di caccia dal re di Napoli Ferdinando III di Borbone, qui rifugiatosi l’anno prima a causa della proclamazione della "Repubblica Partenopea". All’interno dell’area, vasta 400 ettari e conglobata nella Riserva Naturale Orientata del Monte Pellegrino, si collocano la "Palazzina Cinese", le Scuderie Reali (sede di parte delle collezioni del Museo Etnografico Siciliano Pitrè), un ippodromo e due stadi, intitolati a Renzo Barbera - noto anche come "La Favorita" - e Vito Schifani, l’agente di polizia deceduto nella strage di Capaci.
    Seguendo il confine del parco si transiterà in Piazza dei Quartieri, che costituirà la "Cima Coppi" della tappa inaugurale, a 55 metri sul livello del mare: a questo punto le formazioni in gara avranno già percorso circa 5 Km e dovrebbero essere sui pedali da poco meno di 6 minuti; la rettilineità del tracciato e il suo incedere praticamente pianeggiante, nonostante la strada tenda a tirare un pelo, dovrebbero, infatti, permettere alte velocità, che in prove del genere possono superare ampiamente anche i 55 Km/h (il record sono i 56,859 Km/h fatti registrare dalla CSC nella Piacenza - Cremona del Giro 2006).
    Abbandonata la zona della Favorita, si attraverseranno le borgate di Pallavicino e Partanna Mondello, nei cui pressi fu rinvenuta una necropoli preistorica (reperti visibili presso il Museo Archeologico Regionale "Antonio Salinas", uno dei più importanti d’Italia).
    Nel centro di Partanna ci sarà una decisa sterzata verso destra: poco meno di un chilometro ed il Giro 2008 incontrerà per la prima volta il mare in quel di Mondello, il più rinomato tra i lidi palermitani. Le sue fortune turistiche iniziarono nel 1910 quando, dopo la bonifica della zona, rimasta paludosa e malarica per due secoli, la società belga "Les Tramways de Palerme" si assunse l’incarico di trasformarla in una stazione balneare di prim’ordine, caratterizzata da un golfo dai colori tropicali, da una spiaggia di sabbia finissima e da un clima perennemente temperato. In realtà, non fu mai realizzato completamente il progetto originario, che prevedeva anche l’erezione di una cattedrale e l’allestimento di un campo da golf e, ovviamente, di un collegamento tranviario con Palermo. Fu, invece, completato l’edificio dello stabilimento Bagni e che oggi è il simbolo di Mondello, grandiosa costruzione in stile liberty realizzata "sul mare" mediante palafitte.
    Compiuto il giro di boa, inizierà ora l’itinerario di ritorno verso Palermo; al traguardo mancheranno ancora parecchi chilometri, circa venti, in gran parte previsti in riva al mare. Il tratto più spettacolare sarà quello immediatamente successivo a Mondello, dove la strada procede seguendo il litorale dell’Addaura, avendo il Tirreno a sinistra e le estreme pendici orientali del Pellegrino a destra; la zona è caratterizzata da ben sei grotte, all’interno delle quali è stato scoperto uno straordinario complesso d’incisioni rupestri, riportato alla luce nel 1943 a seguito dell’esplosione accidentale di un arsenale (alla fine della seconda guerra mondiale, gli anfratti erano stati utilizzati dagli alleati come deposito di munizioni ed esplosivi).
    Doppiata la Punta di Priola (12 metri sul livello del mare, salita praticamente impercettibile), si giungerà nel quartiere marinaro di Vergine Maria che in tempi recenti ha visto la storica tonnara Bordonaro trasformata in un attrezzato kursaal. D’impianto tardo quattrocentesco, la tonnara si presenta oggi con un aspetto settecentesco, pur conservando l’originaria torre. Chiusa l’attività negli anni ’50, la tonnara è rimasta inutilizzata fino ai giorni nostri, con un’unica parentesi nel 1963, quando fu utilizzata come abitazione da Luchino Visconti ed alcuni degli attori impegnati nelle riprese de "Il Gattopardo".
    Il periplo del Pellegrino si concluderà nella borgata Acquasanta, sita all’estremità settentrionale del bacino portuale di Palermo, che sarà fiancheggiato per tutta la sua estensione. È uno dei principali porti d’Italia, strettamente legato alla storia della città: fondata dai Punici attorno all’ottavo secolo a.C. ed originariamente chiamata Zyz ("il fiore"), già all’epoca costituiva un emporio commerciale, base d’appoggio per la Sicilia nordoccidentale. La sua importanza fu accresciuta non solo dalla posizione geografica ma, soprattutto, dalla presenza dei due fiumi Kemonia e Papireto, che furono utilizzati come approdi creando così un’area portuale molto ampia. Per questo motivo i Greci, che mai riuscirono a conquistarla, ribattezzarono Zyz in Panormos ("tutto porto"), nome che poi divenne Panormus per i romani, Balarm per gli arabi ed infine Palermo, adottato nel periodo della dominazione normanna.
    Lambiti i padiglioni della Fiera del Mediterraneo, siti in un’area che presto dovrebbe essere trasformata in zona residenziale (l’importante manifestazione dovrebbe traslocare in un’altra area, localizzata tra il quartiere Brancaccio e il comune di Villabate), i corridori giungeranno in Piazza Giachery, sulla quale s’affaccia il celebre carcere dell’Ucciardone, ospitato in quella che fino al 1823 era una fortezza borbonica.
    L’attraversamento dell’area portuale si concluderà con il periplo della Cala, unico avanzo dell’originario porto di "Panormos", oggi riservato al diporto turistico. Un tempo l’accesso alla città da questo approdo era chiuso, in terra, da una catena: scomparso questo antidiluviano sbarramento, n’è rimasta memoria nel nome della vicina ed interessante chiesa di Santa Maria della Catena, realizzata in stile gotico-catalano.
    Usciti dall’area della Cala le squadre si ritroveranno nel Foro Italico. Nulla da spartire con il celebre complesso sportivo romano: il Foro palermitano è una vasta area verde, nata nel ’700 come passeggiata a mare, in seguito decaduta e ripristinata nel secondo dopoguerra. Collocate in loco, le macerie dei bombardamenti consentirono di creare un’ampia spianata e d’aumentare le dimensioni del foro, che oggi presenta un enorme prato centrale (40 mila metri quadrati di manto erboso), adorno di panchine ed arredi in ceramiche ed attrezzato con aree adatte allo svago ed una pista ciclabile di un chilometro e mezzo. Qui si è, inoltre, conclusa l’ultima tappa palermitana del Giro; correva l’anno 1993 ed il 30 maggio giungeva primo al traguardo del Foro Italico "Guidone" Bontempi: battuti allo sprint Endrio Leoni e Fabio Baldato.
    Quasi al termine del viale, all’altezza del parco di Villa Giulia si svolterà a destra in Via Lincoln, chiudendo qui il tratto litoraneo della tappa. Giunti in Piazza Giulio Cesare, sulla quale prospetta dal 1866 la Stazione Centrale di Palermo, si affronterà l’ultimo giro di boa: a circa due chilometri dalla meta, il percorso della cronosquadre tornerà a puntare verso nord, tagliando il centro per Via Roma. Quest’arteria, realizzata dopo l’Unità d’Italia nell’ambito del programma architettonico stilato per celebrare l’evento, corre parallela alla centralissima e storica Via Maqueda, interrotta a metà dalla spettacolare Piazza Vigliena, più famosa col nome di "Quattro Canti" (di forma ottagonale perché presenta scenograficamente smussati gli angoli dei quattro edifici che costituiscono l’incrocio con Corso Vittorio Emanuele), ma chiamata anche "Teatro del Sole" (di giorno, almeno una delle facciate smussate viene sempre a trovarsi baciata dalla luce del sole).
    Un’ultima curva, a poche centinaia di metri dalla conclusione, introdurrà le squadre sul rettilineo d’arrivo, che le condurrà fino in piazza Verdi. La prima maglia rosa sarà incoronata all’ombra del Teatro Massimo, massimo nel nome e di fatto. Inaugurato nel 1897 ed intitolato a Vittorio Emanuele II, oggi è considerato come uno dei più grandi teatri lirici al mondo, a cominciare dai i suoi numeri: può, infatti, contenere fino a 3500 spettatori ed in questo è secondo solo alla celebre Opéra di Parigi, mentre per le dimensioni del palco è terzo, preceduto anche dalla Staatsoper di Vienna.

    Mauro Facoltosi - ilciclismo.it


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    Palermo



    Edited by Joey Ramone GN - 6/5/2008, 15:51
     
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    Visto che sabato si avvicina e che nel post delle formazioni si fanno già le previsioni...

    Qual'è la squadra favorita?
    Si assisterà ad una scena tipo Giro 2007 oppure la maglia rosa se la prenderà il Capitano / o il prescelto del Capitano? :asd:
     
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  3. Vince™
     
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    astana su tutte, poi csc e anche lpr. per la maglia vedremo
     
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  4. Joey Ramone GN
     
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    occhio anche alla slipstream che ha millar, zabriskie e vandevelde
     
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  5. Vince™
     
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    ah è vero, mi ero proprio dimenticato delle slipstream :sisi: a questo punto astana e slipstream sono sullo stesso piano, un gradino sopra le altre
     
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  6. 19bimba86
     
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    E si ma come hai detto te vince anke lpr e da vedere
     
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  7. Carles Puyol
     
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    Secondo me sono favorite Astan, Lpr e anche la Liquigas!
     
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  8. 19bimba86
     
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    l'astana di sicuro........
    poi non so... Lpr cn il Falco l'altro del trentino che non mi ricordo e di luca non e male come squadra
     
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    La Slipstream punta tutto su questa tappa... x questo la vedo favorita numero uno... e poi con uomini come Zabriskie, Millar, Backsted, Vandevelde è davvero difficile nn puntare alla prima maglia rosa di questo Giro...
    La Lpr l'ho vista molto bene anche alla Settimana Lombarda... il Falco, Ermeti, Di Luca... sperando di bissare i moccoli del killer che l'hanno scorso me li persi...

    I nomi so quelli poi... Csc, Astana, Liquigas... anche la Tinkoff può far vedere ottime cose...
    Tutto sta con hanno preparato sta corsa... nella conosquadre è fondamentale l'intesa tra i corridori...
     
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  10. 19bimba86
     
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    Eh Eh Eh vedreo sabatoke fa di luca..... anke alla coppi & bartali sono andati bene lpr
     
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  11. Carles Puyol
     
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    Lpr????? Come m'è fatto a usci dalle dita Lpr???

    Volevo scrive Slipstream :boh:
     
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  12.  
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    lpr va a crono... :sisi:
     
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  13. 19bimba86
     
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    si si si lpr va
     
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  14. fou
     
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    io penso che sia piu favorita la astana xke ha piu uomini di classifica dentro...
     
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  15. 19bimba86
     
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    ma fou io non ho detto ke vince LPR, io ho solo detto ke in crono va bene.... Certo ke l'astana va fotre
     
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81 replies since 9/1/2008, 15:41   895 views
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