Emanuele Sella

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  1. SarriTheBest
     
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    Emanuele Sella: «Prima il Giro poi all’altare»
    “Di errori ne ho fatti, forse in qualche caso mi sono un po’ adagiato, ma non credo di avere molto da rimproverarmi”. A 27 anni, con quattro anni di professionismo alle spalle e un avvenire ancora tutto da scrivere, Emanuele Sella si scrolla di dosso un fardello troppo ingombrante di aspettative e bilanci affrettati. Quell’esordio pirotecnico del 2004, quando vinse da matricola una tappa al Giro d’Italia e il Gran Premio di Castelfidardo, lo ha investito delle pretese in cui troppi hanno sfogato l’inconscio desiderio di veder nascere un nuovo Pantani.
    Emanuele Sella è uno fra i corridori più riconosciuti e amati per la sua indole di attaccante, ma vuole essere apprezzato per quello che è, né più né meno.
    “Devo convivere con la pressione dei molti tifosi che si aspettano molto da me, e questo può anche farmi piacere, ma spesso mi sento sotto accusa per quello che non sono riuscito a fare – afferma lo scalatore vicentino -. Io sono il primo a voler migliorare, ho l’ambizione di vincere di più e di trovare tutta la tranquillità necessaria, ma qualcuno la fa troppo facile. Non mi sento di avere deluso, ho raccolto finora quello che ho potuto e mi sento in pace con me stesso. Ho 27 anni, sto entrando nella fase di maggior maturità della mia carriera, ho gli stimoli per fare ancora molto, eppure troppe pressioni non mi aiutano”.
    Per Sella il 2008 è iniziato senza obiettivi immediati. Il suo momento di forma arriva sempre con il caldo, come dimostra la sua vittoria dello scorso luglio in una tappa del Brixia Tour, che vinse nel 2005.
    - L’appuntamento principale, come per molti ciclisti italiani, rimane il Giro.
    “Parto gradualmente con un programma tutto italiano, le gare di inizio stagione non rientrano nei miei piani, se non per raggiungere una buona condizione in vista del Giro d’Italia. Conto di arrivarci con una ventina di gare nelle gambe”.
    - Punterà alla classifica o andrà a caccia di tappe?
    “Mi concentrerò sulle tappe, soprattutto nella prima parte della corsa. Credo che valga la pena correre per la classifica solo se si hanno concrete possibilità di arrivare sul podio, altrimenti conviene cercare la vittoria di giornata”.
    - Nessun progetto per il mondiale di Varese?
    “Facciamo un passo per volta. Certo, si corre in Italia, quindi mi piacerebbe molto esserci, ma prima avrò molto da dimostrare”
    Come si presenta quest’anno la sua squadra, la CSF Navigare?
    “E’ una squadra ringiovanita, completa, con buoni velocisti che sapranno farsi valere”.
    - Le normative antidoping marcano i corridori sempre più stretti: come vive questa situazione?
    “Va da sé che i controlli servono, ma con questo sistema noi corridori non abbiamo più vita privata. Dobbiamo segnalare ogni nostro spostamento, lo devo fare anche se prendo la macchina e vado a trovare i miei: mi sembra esagerato. I vincoli aumentano, poi basta che uno sbagli e le restrizioni aumentano ancora, ma per tutti. Non se ne esce più”.
    - Parliamo di Sella futuro marito?
    “Ebbene sì, fra qualche mese farò il grande passo. Mi sposerò con Lara, con cui vivo da un po’ di tempo a Mussolente. Il primo giugno terminerò il Giro e una settimana dopo andrò all’altare. Ad essere sincero inizialmente avevo pensato a fine ottobre, ma stavolta il calendario dei ciclisti era proprio il caso di metterlo da parte”.

    Eros Maccioni - ciclonews.it
     
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51 replies since 11/8/2007, 03:18   889 views
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