Caso T-Mobile - Kloden patteggia una ammenda di 25.000 euro

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  1. xGarzox
     
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    Nuove accuse sui medici della T Mobile
    Ricordate le accuse del massaggiatore belga Jef D’Hont nei confronti di due medici dell’allora Telekom? Bene, ora ad accusare i due, che fino al momento della sospensione lavoravano ancora per la T Mobile, c’è anche l’ex corridore professionista Bert Dietz (nella foto). «Andreas Schmid e Lothar Heinrich procedevano in prima persona ad effettuare le iniezioni di EPO lquando erano al seguito delle corse», ha dichiarato l’ex atleta in una intervista concessa alla tv tedesca ARD ed ha aggiunto: «Quando invece non c’erano, erano i loro massaggiatori, tra i quali Jef d'Hont, ad incaricarsi di fare le iniezioni. Ricordo che nel 1995, durante uno stage, quei due medici ci hanno spiegato che se volevanmo pedalare in testa al gruppo dovevamo utilizzare quel nuovo prodotto».
    Dopo le accuse mosse da D'Hont i due medici sono stati sospesi dalla T Mobile e l'Università di Friburgo, presso la quale laavorano, ha aperto un'inchiesta nei loro confronti.

    tuttobiciweb.it


    Ciclismo: doping, ex compagno Ullrich ammette uso Epo
    MADRID - L'ex corridore tedesco Bert Dietz, che fu compagno anche di Jan Ullrich nella Deutsche Telekom, ha confessato di essersi dopato con Epo negli anni della sua attivita'. Nelle sue dichiarazioni fatte anche alla tv tedesca ARD, Dietz ha sottolineato il ruolo attivo dei medici della squadra, in particolare di Lothar Heinrich e Andreas Schmid, che avrebbero convinto i ciclisti della necessita' dell'uso dell'Epo. Dietz corse al fianco di Ullrich dal 1994 al 1996 e il miglior risultato fu una vittoria nella Vuelta di Spagna del '95.

    gazzetta.it


    Ciclismo: Telekom, anche Henn rivela l'uso di Epo
    MILANO - Un altro ex-ciclista del Team Telekom ha ammesso di avere fatto uso di Epo nel corso della sua esperienza con la squadra tedesca. Si tratta di Christian Henn, alla Telekom tra il 1995 ed il 1999. Lo ha confermato - si legge dalla Bild - Hans-Michael Holczer, direttore generale della Gerolsteiner, la squadra della quale il 42enne Henn e' direttore sportivo dal 2001. Prima di Henn, ieri, era arrivata la stessa confessione da parte di Bert Dietz, anche lui un ex-Telekom.

    gazzetta.it


    Henn: "Sì, prendevo l'Epo"
    Confessione-choc dell'ex corridore della Telekom, ora direttore sportivo della Gerolsteiner. In difficoltà anche Aldag: il futuro T-Mobile in forse

    MONACO (Germania), 23 maggio 2007 - Prima un ormai dimenticato ex gregario tedesco, Bert Dietz, ritiratosi sette anni fa. Poi un altro ex corridore, Christian Henn, oggi direttore sportivo di uno dei team più in vista, la Gerolsteiner. Le loro ammissioni di aver assunto Epo hanno rotto il silenzio intorno al più grosso scandalo del doping tedesco dai tempi della ex Germania Est.
    TALK-SHOW - In uno dei più ascoltati talk-show della tv pubblica tedesca, Bert Dietz, 38 anni, ha confermato le accuse di «doping sistematico» nei confronti del Team Telekom (che nel ’96 e ’97 vinse il Tour de France con Bjarne Riis e Jan Ullrich), mosse nel suo libro dall’ex massaggiatore, Jef D’hont. Anche Dietz, alla Telekom dal ’94 al ’98, ha accusato i due ex medici della squadra, Andreas Schmid e Lothar Heinrich della clinica universitaria di Friburgo, di aver "consigliato" ai corridori l’Epo, praticandone le iniezioni, con il benestare del direttore sportivo di allora, il belga Walter Godefroot.
    RICATTO - Secondo Dietz, i corridori erano di fatto ricattati, soprattutto i gregari. I medici offrivano l’Epo "ma in un modo tale che tutti capivano: se io non lo prendo, l’anno prossimo avrò forse risultati talmente cattivi che il mio contratto non sarà prolungato". L’ex ciclista, che oggi ha un negozio di biciclette a Lipsia, ha ammesso di essersi dopato, perché era «un padre di famiglia, con un anno solo di contratto».
    CONFERMA - Christian Henn dal 2001 è direttore sportivo della Gerolsteiner e ai quotidiani Kölner Stadt Anzeiger e Frankfurter Rundschau, in edicola oggi, ha confermato: "Ho preso Epo e quello che Bert Dietz ha detto corrisponde in gran parte alla verità". Henn, medaglia di bronzo all’Olimpiade di Seul 1988, fu cacciato dalla Telekom nel ’99 dopo la positività al testosterone. Ora rischia il posto anche alla Gerolsteiner.
    ALDAG - Le dichiarazioni di Dietz hanno messo nei guai Rolf Aldag, oggi team manager della T-Mobile, come si chiama ora la squadra sponsorizzata dal colosso della comunicazione. Il portavoce del team, Stefan Wagner, ha dichiarato: "In settimana ci sarà una chiara reazione da parte nostra". Ma per la prima volta Christian Frommert, responsabile comunicazione T-Mobile, ha lasciato capire che il futuro della squadra potrebbe essere in discussione.
    INCHIESTA - La clinica universitaria di Friburgo ha ritirato gli altri tre medici che ancora collaboravano con la T-Mobile e ha sospeso dal servizio Schmid e Heinrich. Il presidente della commissione sportiva del Bundestag, il Parlamento tedesco, Peter Danckert, ha chiesto alla Tv pubblica il boicottaggio del Tour fino a che lo scandalo non sarà completamente chiarito.

    gazzetta.it


    Caso T Mobile: confessano i medici
    I due medici tedeschi, coinvolti in uno scandalo doping in cui ci sarebbe anche la T-Mobile Telekom, hanno confessato. In due comunicati separati, i medici dell'Universita' di Friburgo Lothar Heinrich e Andreas Schmid, subito sospesi dalla struttura non appena i loro nomi sono stati fatti da alcuni ciclisti, hanno dichiarato di "aver somministrato sostanze dopanti a ciclisti professionisti attorno alla meta' degli anni '90, in particolare Epo, su richiesta degli atleti". Anche Rolf Aldag, oggi diesse della T Mobile, ha dichiarato ad un giornale di aver fatto uso di prodotti dopanti neghli anni Novanta.
    Oggi a mezzogiorno la T Mobile ha convvocato una conferenza stampa.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Caso T Mobile: anche Zabel fa delle ammissioni
    Dopo Bert Dietz e Christian Henn, anche Erik Zabel ha confeessato di esseersi dopato nel 1996 quando vestiva la maglia della Telekom. Una confessione che farà sicuramente rumore, anche perché contrapposta alla dichiarazione di Ullrich che ha deetto di non avere niente da confessare.
    Visibilmente emozionato, nel corso di una conferenza stampa, Zabel ha detto: «Mi sono dopato nel 1996 ,a dopo una settimana ho s,esso a causa degli effetti collaterali: è stata la mia unica esperienza in tutta la mia carriera».
    Nel corso della stessa conferenza stampa, Rolf Aldag, oggi manager della T-Mobile, ha confeessato di essersi dopato dal 1995 al 2002: «Faccio le mie scuse, ho mentito quando dicevo che non prendevamo nulla».

    fonte: tuttobiciweb.it


    Zabel choc: "Ho preso Epo nel '96"
    La confessione del velocista tedesco in una conferenza stampa convocata a Bonn dalla T-Mobile. "Mi sono dopato prima del Tour, perché altrimenti vincere (trionfò Riis) sarebbe stato impossibile. Ho smesso dopo una settimana per gli effetti collaterali"

    BONN (Ger), 24 maggio 2007 - Erik Zabel ammette di aver fatto uso di doping: "Prima del Tour de France del 1996 ho preso l'Epo", ha detto il velocista tedesco, attualmente sotto contratto con la Millram, la squadra di Alessandro Petacchi. "L'ho provato, ero consapevole che senza doping non si poteva vincere. E' stato un test e ho smesso dopo una settimana perché cominciavo ad avvertire degli effetti collaterali", ha proseguito Zabel, quasi in lacrime, nella conferenza stampa convocata a Bonn dalla T-Mobile (team con cui militava nel 1996 e che vinse il Tour di quell'anno con Riis e dell'anno successivo con Ullrich).
    SCUSE - Il tedesco non cerca alibi: "Chiedo scusa a tutti, ho sbagliato. Sono pronto a pagare le conseguenze del mio gesto". Pochi minuti prima, un altro corridore tedesco, Rolf Aldag, aveva confessato di essersi dopato dal 1995 al 1998. La T-Mobile (di cui Aldag è attualmente direttore sportivo) nel frattempo ha dichiarato che continuerà a partecipare alle corse. In precedenza altri tre ex corridori della Telekom (Bert Dietz, Christian Henn e Udo Boelts) avevano ammesso di aver fatto ricorso a pratiche illecite durante gli anni '90.
    SCANDALO A FRIBURGO - Lo scandalo, peraltro, apertosi pochi giorni fa in seguito alla confessione di due medici ha portato alla sospensione dall'Università di Friburgo di Lothar Heinrich e Andreas Schmid, i cui nomi sono stati fatti da alcuni ciclisti che hanno confessato. "Ammetto di aver somministrato sostanze dopanti a ciclisti professionisti attorno alla metà degli anni '90", ha detto Schmid in una nota che ha fatto diffondere dal suo avvocato. "Io rendevo disponibili alcune sostanze, in particolare Epo, su richiesta di questi atleti", ha detto ancora il medico. "Però non l'ho mai fatto - ha precisato - contro la volontà di questi stessi atleti, che quindi erano pienamente consapevoli di ciò che facevano". Anche Heinrich si è espresso con una nota scritta: "Ho preso parte al processo di somministrazione di doping a ciclisti, nel corso della mia carriera di medico sportivo. Mi dispiace di aver commesso un errore del genere".

    gazzetta.it


    Le confessioni dei Telekom "aiuteranno" Jan Ullrich
    Uno dopo l'altro, stanno confessando tutti: prima i medici, poi i corridori più o meno noti. E lo scandalo Telekom si allarga al punto da diventare un doping di squadra. Il paradosso è che queste confessioni finiranno con l'aiutare l'unico atleta che attualmente è sotto indagine, vale a dire Jan Ullrich, accusato di truffa ai danni della Telekom stessa.
    Spiega infatti Britta Bannenberg, l'esperta di lotta contro la corruzione che è firmatariaa della denuncia: «Tutta la Telekom è ormai screditata e non appare credibile puntare l'indice contro il solo Ullrich. Non si può più parlare di truffa di un dipendente quando è chiaro che i vertici della società erano coinvolti nella truffa e nei traffici di doping».
    Bisognerà ora vedere quale sarà la decisione del Tribunale di Bonn che è titolare dell'inchiesta e che solo ieri aveva giudicato "interessanti" le novità emerse con la confessione dei due medici della formazione tedesca.

    tuttobiciweb.it


    Riis confessa: anch'io nel 1996 ho assunto Epo
    All'appello, ormai, manca soltanto Jan Ullrich. Dopo le confessioni dei giorni scorsi e le ammissioni del suo connazionale Brian Holm arrivate stamani, anche Bjarne Riis ha ammesso di aver faatto uso di prodotti dopanti nel 1996, anno nel quale vinse a sorpresa il Tour de France interrompendo di fatto il regno del pentacampeon Miguel Indurain.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Germania: sospeso un medico della nazionale

    La Federazione tedesca di ciclismo (BDR) ha sospeso uno dei suoi medici, Georg Huber, sospettato di aver partecipato a pratiche dopanti. Sul quotidiano Süddeutsche Zeitung, oggi sono apparse le accuse di due ex corridori, Jörg Müller e Christian Henn, che hanno indicato in Huber e in Peter Weibel, allenatore della nazionale Under 23, i loro fornitori ddi anabolizzanti negli anni Ottanta. Anche Weibel sarà interrogato da una commissione appositaamente nominata da una federazione che si trova coinvolta in un caso clamoroso di doping organizzato.

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    Walter Godefroot querela l'ex massaggiatore Jef D'Hont
    «Non ho mai organizzato pratiche di doping nella Telekom, ne' le ho mai finanziate». Walter Godefroot, ex team manager del team tedesco Telekom, ora T-Mobile, ha negato nel corso di una conferenza stampa indetta a Gent il proprio coinvolgimento nelle pratiche di doping attuate dal team, secondo le rivelazioni di diversi ex tesserati, negli anni novanta. Godefroot ha annunciato che querelerà l'ex massaggiatore della Telekom, Jef D'Hont, il quale ha pubblicato un libro in cui rivela le pratiche dopanti usate a suo dire dalla Telekom.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Confessioni doping, è il turno di Rolf Jaermann
    Continua, all'estero, il tempo delle confessioni relativamente alle consuetudini doping del ciclismo anni '90. E così, dopo Rjis e Zabel, Bolts ed Henn, è la volta dell'elvetico Rolf Jaermann, professionista dal 1987 al '99, nelle fila della francese Casinò e delle italiane Ariostea ed MG, vincitore tra l'altro di due edizioni della Amstel Gold Race, della Tirreno-Adriatico '98, di una tappa del Giro d'Italia '89 e di un titolo nazionale su strada.
    «In quegli anni - ha dichiarato Jaermann all'Het Boulevardblad Blick, ammettendo di aver assunto Epo ed altre sostanze vietate - tutti nel gruppo pensavano che gli altri si drogavano, così era naturale assumere sostanze dopanti». Provando a dividere la colpa, tra buona e mala fede, in parti eguali.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Accuse da un massaggiatore belga: «in Telekom pratiche illecite»
    «Dosi di Epo ogni due o tre giorni». Jef D'Hont, massaggiatore del team Telekom (l'attuale T-Mobile, ndr) tra il 1992 e il 1996 (vittoria di Bjarne Riis al Tour), accusa lo squadrone tedesco di aver fatto ricorso sistematicamente a pratiche dopanti. Il massaggiatore belga ha raccolto la documentazione in suo possesso e ha scritto un libro. Il settimanale tedesco 'Der Spiegel' pubblichera', nell'edizione in edicola lunedi', alcuni estratti del testo. D'Hont, in particolare, sostiene che fossero gli stessi ciclisti a chiedere sostanze dopanti ai medici della squadra. Secondo l'ex massaggiatore, anche Jan Ullrich avrebbe fatto ricorso a pratiche illecite. Il tedesco, che da pochi mesi ha annunciato il suo ritiro, avrebbe assunto Epo e ormone della crescita. I medici chiamati in causa da D'Hont hanno respinto tutte le accuse.

    tuttobiciweb.it

    Edited by SarriTheBest - 26/10/2007, 16:01
     
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