Caso T-Mobile - Kloden patteggia una ammenda di 25.000 euro

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  1. xGarzox
     
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    Nuove accuse sui medici della T Mobile
    Ricordate le accuse del massaggiatore belga Jef D’Hont nei confronti di due medici dell’allora Telekom? Bene, ora ad accusare i due, che fino al momento della sospensione lavoravano ancora per la T Mobile, c’è anche l’ex corridore professionista Bert Dietz (nella foto). «Andreas Schmid e Lothar Heinrich procedevano in prima persona ad effettuare le iniezioni di EPO lquando erano al seguito delle corse», ha dichiarato l’ex atleta in una intervista concessa alla tv tedesca ARD ed ha aggiunto: «Quando invece non c’erano, erano i loro massaggiatori, tra i quali Jef d'Hont, ad incaricarsi di fare le iniezioni. Ricordo che nel 1995, durante uno stage, quei due medici ci hanno spiegato che se volevanmo pedalare in testa al gruppo dovevamo utilizzare quel nuovo prodotto».
    Dopo le accuse mosse da D'Hont i due medici sono stati sospesi dalla T Mobile e l'Università di Friburgo, presso la quale laavorano, ha aperto un'inchiesta nei loro confronti.

    tuttobiciweb.it


    Ciclismo: doping, ex compagno Ullrich ammette uso Epo
    MADRID - L'ex corridore tedesco Bert Dietz, che fu compagno anche di Jan Ullrich nella Deutsche Telekom, ha confessato di essersi dopato con Epo negli anni della sua attivita'. Nelle sue dichiarazioni fatte anche alla tv tedesca ARD, Dietz ha sottolineato il ruolo attivo dei medici della squadra, in particolare di Lothar Heinrich e Andreas Schmid, che avrebbero convinto i ciclisti della necessita' dell'uso dell'Epo. Dietz corse al fianco di Ullrich dal 1994 al 1996 e il miglior risultato fu una vittoria nella Vuelta di Spagna del '95.

    gazzetta.it


    Ciclismo: Telekom, anche Henn rivela l'uso di Epo
    MILANO - Un altro ex-ciclista del Team Telekom ha ammesso di avere fatto uso di Epo nel corso della sua esperienza con la squadra tedesca. Si tratta di Christian Henn, alla Telekom tra il 1995 ed il 1999. Lo ha confermato - si legge dalla Bild - Hans-Michael Holczer, direttore generale della Gerolsteiner, la squadra della quale il 42enne Henn e' direttore sportivo dal 2001. Prima di Henn, ieri, era arrivata la stessa confessione da parte di Bert Dietz, anche lui un ex-Telekom.

    gazzetta.it


    Henn: "Sì, prendevo l'Epo"
    Confessione-choc dell'ex corridore della Telekom, ora direttore sportivo della Gerolsteiner. In difficoltà anche Aldag: il futuro T-Mobile in forse

    MONACO (Germania), 23 maggio 2007 - Prima un ormai dimenticato ex gregario tedesco, Bert Dietz, ritiratosi sette anni fa. Poi un altro ex corridore, Christian Henn, oggi direttore sportivo di uno dei team più in vista, la Gerolsteiner. Le loro ammissioni di aver assunto Epo hanno rotto il silenzio intorno al più grosso scandalo del doping tedesco dai tempi della ex Germania Est.
    TALK-SHOW - In uno dei più ascoltati talk-show della tv pubblica tedesca, Bert Dietz, 38 anni, ha confermato le accuse di «doping sistematico» nei confronti del Team Telekom (che nel ’96 e ’97 vinse il Tour de France con Bjarne Riis e Jan Ullrich), mosse nel suo libro dall’ex massaggiatore, Jef D’hont. Anche Dietz, alla Telekom dal ’94 al ’98, ha accusato i due ex medici della squadra, Andreas Schmid e Lothar Heinrich della clinica universitaria di Friburgo, di aver "consigliato" ai corridori l’Epo, praticandone le iniezioni, con il benestare del direttore sportivo di allora, il belga Walter Godefroot.
    RICATTO - Secondo Dietz, i corridori erano di fatto ricattati, soprattutto i gregari. I medici offrivano l’Epo "ma in un modo tale che tutti capivano: se io non lo prendo, l’anno prossimo avrò forse risultati talmente cattivi che il mio contratto non sarà prolungato". L’ex ciclista, che oggi ha un negozio di biciclette a Lipsia, ha ammesso di essersi dopato, perché era «un padre di famiglia, con un anno solo di contratto».
    CONFERMA - Christian Henn dal 2001 è direttore sportivo della Gerolsteiner e ai quotidiani Kölner Stadt Anzeiger e Frankfurter Rundschau, in edicola oggi, ha confermato: "Ho preso Epo e quello che Bert Dietz ha detto corrisponde in gran parte alla verità". Henn, medaglia di bronzo all’Olimpiade di Seul 1988, fu cacciato dalla Telekom nel ’99 dopo la positività al testosterone. Ora rischia il posto anche alla Gerolsteiner.
    ALDAG - Le dichiarazioni di Dietz hanno messo nei guai Rolf Aldag, oggi team manager della T-Mobile, come si chiama ora la squadra sponsorizzata dal colosso della comunicazione. Il portavoce del team, Stefan Wagner, ha dichiarato: "In settimana ci sarà una chiara reazione da parte nostra". Ma per la prima volta Christian Frommert, responsabile comunicazione T-Mobile, ha lasciato capire che il futuro della squadra potrebbe essere in discussione.
    INCHIESTA - La clinica universitaria di Friburgo ha ritirato gli altri tre medici che ancora collaboravano con la T-Mobile e ha sospeso dal servizio Schmid e Heinrich. Il presidente della commissione sportiva del Bundestag, il Parlamento tedesco, Peter Danckert, ha chiesto alla Tv pubblica il boicottaggio del Tour fino a che lo scandalo non sarà completamente chiarito.

    gazzetta.it


    Caso T Mobile: confessano i medici
    I due medici tedeschi, coinvolti in uno scandalo doping in cui ci sarebbe anche la T-Mobile Telekom, hanno confessato. In due comunicati separati, i medici dell'Universita' di Friburgo Lothar Heinrich e Andreas Schmid, subito sospesi dalla struttura non appena i loro nomi sono stati fatti da alcuni ciclisti, hanno dichiarato di "aver somministrato sostanze dopanti a ciclisti professionisti attorno alla meta' degli anni '90, in particolare Epo, su richiesta degli atleti". Anche Rolf Aldag, oggi diesse della T Mobile, ha dichiarato ad un giornale di aver fatto uso di prodotti dopanti neghli anni Novanta.
    Oggi a mezzogiorno la T Mobile ha convvocato una conferenza stampa.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Caso T Mobile: anche Zabel fa delle ammissioni
    Dopo Bert Dietz e Christian Henn, anche Erik Zabel ha confeessato di esseersi dopato nel 1996 quando vestiva la maglia della Telekom. Una confessione che farà sicuramente rumore, anche perché contrapposta alla dichiarazione di Ullrich che ha deetto di non avere niente da confessare.
    Visibilmente emozionato, nel corso di una conferenza stampa, Zabel ha detto: «Mi sono dopato nel 1996 ,a dopo una settimana ho s,esso a causa degli effetti collaterali: è stata la mia unica esperienza in tutta la mia carriera».
    Nel corso della stessa conferenza stampa, Rolf Aldag, oggi manager della T-Mobile, ha confeessato di essersi dopato dal 1995 al 2002: «Faccio le mie scuse, ho mentito quando dicevo che non prendevamo nulla».

    fonte: tuttobiciweb.it


    Zabel choc: "Ho preso Epo nel '96"
    La confessione del velocista tedesco in una conferenza stampa convocata a Bonn dalla T-Mobile. "Mi sono dopato prima del Tour, perché altrimenti vincere (trionfò Riis) sarebbe stato impossibile. Ho smesso dopo una settimana per gli effetti collaterali"

    BONN (Ger), 24 maggio 2007 - Erik Zabel ammette di aver fatto uso di doping: "Prima del Tour de France del 1996 ho preso l'Epo", ha detto il velocista tedesco, attualmente sotto contratto con la Millram, la squadra di Alessandro Petacchi. "L'ho provato, ero consapevole che senza doping non si poteva vincere. E' stato un test e ho smesso dopo una settimana perché cominciavo ad avvertire degli effetti collaterali", ha proseguito Zabel, quasi in lacrime, nella conferenza stampa convocata a Bonn dalla T-Mobile (team con cui militava nel 1996 e che vinse il Tour di quell'anno con Riis e dell'anno successivo con Ullrich).
    SCUSE - Il tedesco non cerca alibi: "Chiedo scusa a tutti, ho sbagliato. Sono pronto a pagare le conseguenze del mio gesto". Pochi minuti prima, un altro corridore tedesco, Rolf Aldag, aveva confessato di essersi dopato dal 1995 al 1998. La T-Mobile (di cui Aldag è attualmente direttore sportivo) nel frattempo ha dichiarato che continuerà a partecipare alle corse. In precedenza altri tre ex corridori della Telekom (Bert Dietz, Christian Henn e Udo Boelts) avevano ammesso di aver fatto ricorso a pratiche illecite durante gli anni '90.
    SCANDALO A FRIBURGO - Lo scandalo, peraltro, apertosi pochi giorni fa in seguito alla confessione di due medici ha portato alla sospensione dall'Università di Friburgo di Lothar Heinrich e Andreas Schmid, i cui nomi sono stati fatti da alcuni ciclisti che hanno confessato. "Ammetto di aver somministrato sostanze dopanti a ciclisti professionisti attorno alla metà degli anni '90", ha detto Schmid in una nota che ha fatto diffondere dal suo avvocato. "Io rendevo disponibili alcune sostanze, in particolare Epo, su richiesta di questi atleti", ha detto ancora il medico. "Però non l'ho mai fatto - ha precisato - contro la volontà di questi stessi atleti, che quindi erano pienamente consapevoli di ciò che facevano". Anche Heinrich si è espresso con una nota scritta: "Ho preso parte al processo di somministrazione di doping a ciclisti, nel corso della mia carriera di medico sportivo. Mi dispiace di aver commesso un errore del genere".

    gazzetta.it


    Le confessioni dei Telekom "aiuteranno" Jan Ullrich
    Uno dopo l'altro, stanno confessando tutti: prima i medici, poi i corridori più o meno noti. E lo scandalo Telekom si allarga al punto da diventare un doping di squadra. Il paradosso è che queste confessioni finiranno con l'aiutare l'unico atleta che attualmente è sotto indagine, vale a dire Jan Ullrich, accusato di truffa ai danni della Telekom stessa.
    Spiega infatti Britta Bannenberg, l'esperta di lotta contro la corruzione che è firmatariaa della denuncia: «Tutta la Telekom è ormai screditata e non appare credibile puntare l'indice contro il solo Ullrich. Non si può più parlare di truffa di un dipendente quando è chiaro che i vertici della società erano coinvolti nella truffa e nei traffici di doping».
    Bisognerà ora vedere quale sarà la decisione del Tribunale di Bonn che è titolare dell'inchiesta e che solo ieri aveva giudicato "interessanti" le novità emerse con la confessione dei due medici della formazione tedesca.

    tuttobiciweb.it


    Riis confessa: anch'io nel 1996 ho assunto Epo
    All'appello, ormai, manca soltanto Jan Ullrich. Dopo le confessioni dei giorni scorsi e le ammissioni del suo connazionale Brian Holm arrivate stamani, anche Bjarne Riis ha ammesso di aver faatto uso di prodotti dopanti nel 1996, anno nel quale vinse a sorpresa il Tour de France interrompendo di fatto il regno del pentacampeon Miguel Indurain.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Germania: sospeso un medico della nazionale

    La Federazione tedesca di ciclismo (BDR) ha sospeso uno dei suoi medici, Georg Huber, sospettato di aver partecipato a pratiche dopanti. Sul quotidiano Süddeutsche Zeitung, oggi sono apparse le accuse di due ex corridori, Jörg Müller e Christian Henn, che hanno indicato in Huber e in Peter Weibel, allenatore della nazionale Under 23, i loro fornitori ddi anabolizzanti negli anni Ottanta. Anche Weibel sarà interrogato da una commissione appositaamente nominata da una federazione che si trova coinvolta in un caso clamoroso di doping organizzato.

    tuttobiciweb.it


    Walter Godefroot querela l'ex massaggiatore Jef D'Hont
    «Non ho mai organizzato pratiche di doping nella Telekom, ne' le ho mai finanziate». Walter Godefroot, ex team manager del team tedesco Telekom, ora T-Mobile, ha negato nel corso di una conferenza stampa indetta a Gent il proprio coinvolgimento nelle pratiche di doping attuate dal team, secondo le rivelazioni di diversi ex tesserati, negli anni novanta. Godefroot ha annunciato che querelerà l'ex massaggiatore della Telekom, Jef D'Hont, il quale ha pubblicato un libro in cui rivela le pratiche dopanti usate a suo dire dalla Telekom.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Confessioni doping, è il turno di Rolf Jaermann
    Continua, all'estero, il tempo delle confessioni relativamente alle consuetudini doping del ciclismo anni '90. E così, dopo Rjis e Zabel, Bolts ed Henn, è la volta dell'elvetico Rolf Jaermann, professionista dal 1987 al '99, nelle fila della francese Casinò e delle italiane Ariostea ed MG, vincitore tra l'altro di due edizioni della Amstel Gold Race, della Tirreno-Adriatico '98, di una tappa del Giro d'Italia '89 e di un titolo nazionale su strada.
    «In quegli anni - ha dichiarato Jaermann all'Het Boulevardblad Blick, ammettendo di aver assunto Epo ed altre sostanze vietate - tutti nel gruppo pensavano che gli altri si drogavano, così era naturale assumere sostanze dopanti». Provando a dividere la colpa, tra buona e mala fede, in parti eguali.

    fonte: tuttobiciweb.it


    Accuse da un massaggiatore belga: «in Telekom pratiche illecite»
    «Dosi di Epo ogni due o tre giorni». Jef D'Hont, massaggiatore del team Telekom (l'attuale T-Mobile, ndr) tra il 1992 e il 1996 (vittoria di Bjarne Riis al Tour), accusa lo squadrone tedesco di aver fatto ricorso sistematicamente a pratiche dopanti. Il massaggiatore belga ha raccolto la documentazione in suo possesso e ha scritto un libro. Il settimanale tedesco 'Der Spiegel' pubblichera', nell'edizione in edicola lunedi', alcuni estratti del testo. D'Hont, in particolare, sostiene che fossero gli stessi ciclisti a chiedere sostanze dopanti ai medici della squadra. Secondo l'ex massaggiatore, anche Jan Ullrich avrebbe fatto ricorso a pratiche illecite. Il tedesco, che da pochi mesi ha annunciato il suo ritiro, avrebbe assunto Epo e ormone della crescita. I medici chiamati in causa da D'Hont hanno respinto tutte le accuse.

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    Edited by SarriTheBest - 26/10/2007, 16:01
     
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    La Clinica di Friburgo ha escluso solo il ciclismo
    Dopo le confessioni dei medici Lothar Heinrich ed Andreas Schmid, che hanno ammesso di aver fornito prodotti vietati ai corridori della Telekom negli anni Novanta, l’intera clinica dell’Università di Friburgo è al centro di un’inchiesta che coinvolge tutti gli sport professionistici, che in essa trovavano il centro della loro preparazione.
    Subito dopo le ammissioni dei medici, un'unità operativa speciale era stata costituita costruita per investigare tutti i fatti ma il rettore della clinica Prof. Dott. Wolfgang Jäger ha dato il via anche ad un'indagine affidata ad una commessione esterna e indipendente.
    L’indagine aveva portato alla sospensione delle collaborazioni con tutte le federazioni sportive, ma ora l’attività è ripresa con esclusione del solo ciclismo.

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  3. Carles Puyol
     
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    Prudhomme: Zabel può aiutare la lotta al doping
    Il doping e la lotta contro questa piaga continuano ad essere all'ordine del giorno sulle strade di Francia. Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, ha lanciato oggi sulle colonne de L'Equipe una proposta interessante: «Erik Zabel può contribuire al rinnovamento del ciclismo: è un potenziale ambasciatore della lotta al doping. Il corridore della Milram - che ha recentemente confessato di aver fatto uso di Epo prima del Tour de France del 1996 - potrebbe spiegare perché esiste il doping nello sport e offrire il suo contributo in questa lotta vitale per lo sport».
     
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  4. Carles Puyol
     
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    Gonchar porta al Tas la T Mobile
    Sergei Honchar ha citato in giudizio per inadempimento contrattuale la squadra professionistica tedesca T Mobile: a breve verrà fissato l'udienza di discussione davanti al T.A.S. di Losanna.


    che beote...come sarri
     
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  5. Vince™
     
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    Kloden: Ullrich? Merita un'altra possibilità
    Amico vero, Andreas Kloden. Amico vero di Jan Ullrich. Al punto da prendere pubblicamente posizione in favore dell'amico, in un momento in cui sarebbe più facile scagliargli contro una pietra. «Credo che Ullrich meriti una seconda possibilità - ha detto Kloden in una intervista concessa a Bild -. In fondo Jan non ha mai confessato nulla. Certo, se ha commesso degli errori tanto grandi ha senz'altro sbagliato. Bisognerebbe parlare con lui, chiedergli perché lo ha fatto. Come amico credo che non si debba lasciarlo andare alla deriva, gli si dovrebbe concedere una seconda possibilità».


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    io dico grandissimo a kloden, secondo me ha ragione
     
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  6. Carles Puyol
     
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    anche secondo me...
     
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  7. f23zelk
     
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    anke io xò a Ullrich si? e agli altri?
     
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  8. xGarzox
     
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    Kloden: giuro, non mi sono mai dopato

    In Germania il doping continua ad essere in prima pagina e ci sono campioni che sentono il bisogno di proclamare la loro innocenza. L’ultimo della lista è Andreas Kloeden, tedesco della Astana, ma con un lungo passato alla T-Mobile. «Lo giuro: non ho mai preso doping - ha spiegato al settimanale Radsport -. Quando ero alla Telekom non mi è stato mai proposto niente. Quello che è stato rivelato nelle ultime settimane è vergognoso per il nostro sport ma bisogna concedere il beneficio del dubbio a qualcuno, non si può sospettare di tutti. Io spero solo che il numero dei test vada aumentando, in particolare quelli a sorpresa. Io uno dei man in black? Ma se i commissari mi hanno trovato anche a maggio quando ero dai miei genitori...».

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    T-Mobile nella bufera: accuse di doping sistematico
    È una autentica bufera, forse la più difficile da affrontare tra tutte, quella che ha colpito nuovamente la T-Mobile: il quotidiano Süddeutsche Zeitung scrive oggi che nel team tedesco si sarebbe praticato doping ematico di squadra. Il giornale scrive che i corridori del team tedesco si sono sottoposti a pratiche illecite nelle quali sarebbe coinvolta anche la clinica universitaria di Friburgo, struttura alla quale appartengono due medici, Lothar Heinrich e Andreas Schmid, attualmente sospesi dopo le confessioni dei ciclisti appartenuti alal Telekom negli anni Novanta. L'articolo di Süddeutsche Zeitung contraddice quanto affermato da Patrick Sinkewitz durante gli interrogatori rilasciati alla giustizia sportiva, nei quali il corridore ha negato il ricorso sistematico al doping da parte del team. Secondo il quotidioano tedesco, gli atleti partecipanti al Tour de France 2006 si sarebbero sottoposti ad un trattamento presso la clinica di Friburgo appena 3 o 4 giorni prima della partenza della Grande Boucle. «Affronteremo l'argomento all'interno della squadra e valuteremo eventuali conseguenze», ha detto Christian Frommert, responsabile della comunicazione della T-Mobile.

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    Friburgo, la polizia perquisisce la Clinica Universitaria
    La giustizia tedesca continua le sue indagini nel mondo del doping: stamane, infatti, la polizia ha perquisito la clinica universitaria di Friburgo e le abitazioni di due medici nell'ambito di un'operazione antidoping. L'azione è stata disposta dalla procura di Friburgo. Al momento, non è stato reso noto se i due medici siano Lothar Heinrich e Andreas Schmid, vale a dire i due sanitari che hanno lavorato con la Telekom e l'attuale T-Mobile, prima di essere sospesi dopo le denunce-confessioni di numerosi ex atleti della squadra tedesca. I due medici sono stati successivamente sospesi anche dalla Clinica Universitaria di Friburgo.

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  11. xGarzox
     
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    Nuove accuse a Jan Ullrich

    MILANO - Ancora guai per Jan Ullrich, il tedesco ritiratosi dalle corse dopo il suo coinvolgimento nell'inchiesta doping Operacion Puerto. Il suo ex massaggiatore ai tempi del team Telekom, Jef d'Hont, ha annunciato l'uscita di un secondo libro nel 2008 in cui rivelera' i dettagli delle procedure dopanti utilizzate da Ullrich e compagni. "In questo libro ci saranno nuove informazioni che incriminano Jan Ullrich. Si e' dopato di Epo nel 1996", ha spiegato d'Hont riferendosi all'edizione del Tour de France dominata dalla Telekom di Bjarne Riis.

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    Nuove accuse di doping per Jan Ullrich
    Jan Ullrich non corre più in bicicletta ma continua ad essere nell'occhio del ciclone. La rivista tedesca Focus pubblica ora una conversazione telefonica tra il manager di Jan Ullrich, Rudy Pevenage, e l'ex massaggiatore della T-Mobile Jan D'Hont.
    D'Hont registrò segretamente questa conversazione nella quale si parla ovviamente di doping.
    «Jan ha sempre detto di non aver mai fatto ricorso al doping» spiega Pevenage nella telefonata in questione. «Sarebbe stato meglio se non avesse detto nulla»H replica D'Hont al quale Pevenage finisce per dare ragione.
    Nella stessa telefonata, Pevenage dice che Ullrich nel 1996 assunse EPO «come facevano tutti». Inoltre Pevenage, che ufficialmente ha sempre negato di conoscere il medico Eufemiano Fuentes, dice nella telefonata di conoscerlo «da almeno vent'anni».
    Nella telefonata, Pevenage fa riferimento ad un'altra telefonata intercorsa fra lui e Fuentes, su richiesta di Ullrich, durante il Giro d'Italia del 2006.
    Attraverso il suo avvocato, Pevenage ha ammesso a Focus di aver telefonato a D' Hont ma ha negato di aver pronunciato le frasi pronunciate. D'Hont, da parte sua, assicura che la registrazione riporta fedelmente la telefonata. "Jan utilizzò Epo nel 1996. Durante il Tour ne assunse circa 30.000 unità, praticamente 2.000 al giorno» ha ribadito D'Honte a Focus.
    La registrazione di D'Hont non può essere utilizzata come prova dal Tribunale di Bonn, perché è stata raccolta all'insaputa di Pevenage e senza autorizzazione degli inquirenti, ma questi ultimi hanno interrogato D'Hont a riguardo, raccogliendo così una prova indiretta.
    «Con il suo silenzio, Jan Ullrich mi costringe a difendermi. Non ho intenzione di lasciarmi umiliare da lui» ha detto D'Hont chiudendo la sua intervista.

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    Germania, Focus attacca: Ullrich dopato al Tour '97
    L'inchiesta sul doping del settimanale tedesco Focus continua. E continua a suo di titolo ad effetto. L'ultimo è questo: Jan Ullrich ha vinto il Tour de France del 1997 da dopato.
    Focus basa le sue accuse su apparenti testimonianze di persone vicine al ciclista: la conferma che Ullrich si sarebbe dopato nel suo unico trionfo della corsa francese, sarebbe registrata in alcune conversazioni telefoniche tra l'ex allenatore Rudy Pevenage ed il suo ex massaggiatore, Jef D'Hont. Il settimanale, tuttavia, non rivela se ha avuto accesso alle registrazioni di queste conversazioni, ma afferma, nell'edizione in edicola domani, che in una telefonata, Pevenage fece capire a D'Hont che Ullrich avrebbe migliorato il suo rendimento negli anni novanta dopandosi prima con l'Epo e poi con trasfusioni di sangue. Secondo quanto afferma Focus, Pevenage avrebbe ammesso anche in una riunione, tenuta il 16 di marzo in casa di D'Hont, di aver consigliato ad Ullrich ed ad altri compagni di squadra, le trasfusioni di sangue.

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    T-Mobile: ora Stapleton indaga sul suo stesso sponsor
    La notizia è davvero clamorosa: scrive oggi il quotidiano tedesco Bild che il team manager della T-Mobile, Bob Stapleton, ha incaricato un’agenzia investigativa di indagare... sul suo sponsor.
    La domanda è semplice: sapeva la Telekom, casa madre della T-Mobile, del doping di squadra attuato in seno al team?
    Secondo la Bild, Stapleton avrebbe incaricato l’agenzia KDM di Francoforte di indagare sulla faccenda: l’ex corridore della T-Mobile Steffen Wesemann conferma di essere stato visitato dai detective: «Li ho accompagnati anche da Ullrich (i due vivono entrambi in Svizzera, ndr), ma non abbiamo potuto essere utili. Noi infatti non abbiamo mai saputo nulla della gestione del team».
    Uguale conferma arriva da Jurgen Kindervater, direttore della Comunicazione della Telekom: «Mi sembrava di essere in un film di spionaggio. I detective sono arrivati senza annunciarsi, sono rimasti sulla porta di casa. Mi sembra che Stapleton lavori come un cowboy messicano».

    da cyclingnews.com
     
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    Tour 2006, trasfusioni sangue per 5 ciclisti della T-Mobile

    STOCCARDA (Germania) - Almeno cinque corridori della T-Mobile avrebbero messo in atto pratiche illegali per alterare le loro prestazioni durante il Tour de France del 2006. E' quanto sostiene il quotidiano tedesco 'Stuttgarter Zeitung' in un'inchiesta che verra' pubblicata domani. I corridori, dei quali il giornale non rivela i nomi, si sarebbero sottoposti a una trasfusione di sangue immediatamente dopo il prologo di apertura del Tour 2006. La trasfusione sarebbe avvenuta nella clinica dell'universita' di Friburgo, gia' sottoposta a una perquisizione da parte delle autorita' tedesche. Due dei medici sono stati sospesi con il sospetto di aver aiutato alcuni corridori ad assumere sostanze dopanti. Lo 'Stuttgarter Zeitung' ha spiegato di aver ricevuto queste notizie dalla speciale commissione istituita nell'universita' per indagare sul caso.

    gazzetta.it

    allora la squadra della t-mobile del 2005 era

    -Jan Ullrich
    -Giuseppe Guerini
    -Matthias Kessler
    -Andreas Klöden
    -Daniele Nardello
    -Stephan Schreck
    -Óscar Sevilla Ribera
    -Tobias Steinhauser
    -Alexander Vinokoerov

    faccuiamo due ragionamenti il kaiser e sevilla di sicuro...dubiterei molto anche di Vino e di kessler viste le situazioni attuali...l'altro kloden?
     
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53 replies since 11/7/2007, 23:58   655 views
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