Pianeta Giovani!

Tutto sui giovani: Esordienti, Allievi, Juniores

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    LUTTO: Il ciclismo piange la scomparsa di Matteo Casarin a seguito di un incidente stradale con l'auto

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    Mestre (VE) - Un grave lutto ha colpito il ciclismo veneto ed in modo particolare quello della Provincia di Venezia e la benemerita Unione Sportiva Fausto Coppi Gazzera-Videa-Casinò di Venezia. Si è spento sabato notte a Mogliano (Treviso), in seguito ad un grave incidente stradale, il 19enne corridore Matteo Casarin. L'atleta del club di Mestre, che viaggiava con altri quattro amici a bordo della sua "Golf", si è schiantato contro un platano di via Ronzinella, a pochi chilometri da casa. Stesso drammatico destino per l'amico di sempre Niccolò Prosperetti, calciatore di 17 anni, di Marghera. Per Matteo, brillante studente dell'Istituto Berna di Mestre e campione juniores, l'ultimo saluto è avvenuto oggi nella chiesa dei Santi Patroni.
    A papà Roberto, a mamma Sonia, al fratello Luca (anche lui ex corridore della Fausto Coppi Gazzera) e alla compagine mestrina presieduta da Renato Marin, le più vive condoglianze dalla grande famiglia del ciclismo.

    fonte: federciclismo.it
     
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  2. Joey Ramone GN
     
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    azz.
    mi spiace davvero. condoglianze alla famiglia
     
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    ovviamente m'unisco anch'io alle condoglianze... morì a 19 e 17 anni...
     
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  4. 7he pr1nce
     
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    era un mio avversario ingruppo lanno scorso....povero matteo...ci sono rimasto stra male qnd me lhan detto domencica :(

    ncg
     
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  5. woolf
     
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    Povero, che brutta fine, morire in auto a 19 anni
     
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    Tragedia in Russia: morti due campioni juniores della pista
    Due giovani campioni russi sono morti in un incidente automobilistico avvenuto in Russia lo scorso 8 gennaio. Alexander Gushchin (Campione europeo Madison juniores) ed Alexey Shiryaev (Campione del Mondo Madison juniores) erano a bordo di una vettura che procedeva ad alta velocità ed è finita contro un palo, non lontano dal Krylatskoe Velodrome. Per i due giovani pistard non c'è stato nulla da fare: sono morti sul colpo.

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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  7. xGarzox
     
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    Mondiali juniores, vince Ulissi, tripletta azzurra

    Fantastica Italia ai Mondiali Juniores di Aguascalientes. Diego Ulissi si conferma e conquista il secondo titolo iridato davanti a Daniele Ratto, medaglia d’argento, ed Elia Favilli, che completa la tripletta con il bronzo. Il capolavoro è stato costruito al quarto giro, quando i tre azzurri sono andati in fuga con un polacco e uno slovacco. Da quel momento il mondiale si è trasformato in una cronosquadre, con i nostri azzurrini scatenati davanti e le squadre delle altre nazioni a darsi il cambio nel tentativo di ricucire lo strappo. Tutto inutile. Il trenino in fuga ha perso solo un pezzo, il polacco stremato dal ritmo. Sul traguardo Ulissi è sfilato davanti a Ratto, Favilli e lo slovacco Peter Sagan. A una trentina di secondi il primo gruppetto d'inseguitori con Alfredo Balloni che si piazzava al sesto posto, preceduto dal tedesco Degenkolb. Festa grande per l’Italia dei giovani con il tricolore due volte sul pennone più alto e l’inno di Mameli diventato il leit motif della giornata conclusiva di questa memorabile edizione messicana. Sembrava davvero un sogno aver superato il già pingue raccolto del 2006. Dopo l’exploit delle ragazze con l’oro di Eleonora Patuzzo e il bronzo di Valentina Scandolara, gli azzurrini sono partiti galvanizzati e decisi a non essere da meno. Hanno preso subito in mano le redini della corsa senza lasciare spazio agli avversari. E’ la seconda volta nella storia dei Mondiali Juniores su strada che gli atleti di una nazione conquistano tutti e tre i posti sul podio e l’impresa è riuscita solo all’Italia. Il precedente è a San Marino nel 1995 con l’oro di Valentino China, l’argento di Ivan Basso e il bronzo di Rinaldo Nocentini. Sono passati dodici anni e l'en plein è ancora più esaltante, perché suggellato dal bis di Diego Ulissi e ottenuto in un altro continente, lontano dalle strade a noi famigliari.

    GARA IN LINEA UOMINI: 1. Diego Ulissi (Ita) km. 133,6 in 3.07'05"; 2. DanieleRatto (Ita); 3. Elia Favilli (Ita) a 3"; 4. Peter Sagan (Slovacchia) a 4"; 5. John Degenkolb (Ger) a 29"; 6. Alfredo Balloni (Ita) a 30"; 7. Danny Summerhill (Usa); 8. Jeffry Johan Romero Corredor (Col);. 9. Vasco Pereira (Por) a 33"; 10. Travis Meyer (Aus) a 45".

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  8. xGarzox
     
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    Nencini: Ulissi è l'orgoglio della Toscana

    ''Torno a salutare con orgoglio ed emozione Diego Ulissi, giovane atleta figlio di una scuola che ha regalato emozioni mondiali al ciclismo e alla Toscana''. Cosi' il presidente del Consiglio regionale toscano, Riccardo Nencini, commenta la vittoria del giovane ciclista di Cecina (Livorno), Diego Ulissi, laureatosi campione del mondo juniores su strada. Ulissi si e' confermato conquistando il secondo titolo iridato davanti a Daniele Ratto, medaglia d'argento, ed Elia Favilli, che completa la tripletta con il bronzo. Un successo che Nencini, che e' anche presidente del Comitato regionale toscano di ciclismo, saluta a nome di ''tutta la Toscana, da sempre terra di ciclisti: terra di nomi epici, che hanno fatto la storia del ciclismo, e di nomi che stanno gia' scrivendo il futuro di questa splendida disciplina sportiva''.

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  9. fou
     
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    ulissi??? da controllare... mio fratello corre con lui, in una gara gli è caduta una borraccia, il contenuto dentro era verde! nn so che azzo gli dannoa quelli della vangi ma di sucuro nn integratori
     
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    qui a Cecina n parlano benissimo di sto qui... nuovo fenomeno.. boh...

    roba verde?! magari c'aveva solo un po' di muffa nella borraccia.... :asd:
     
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  11. xGarzox
     
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    Castagneto, che accoglienza per l'iridato Diego Ulissi

    È stata una calda accoglienza quella che ha accolto il neo iridato Diego Ulissi nella sua Donoratico il giorno di ferragosto. Una folla di tifosi ed appassionati si era radunata nel negozio di bici della cugina Daniela che, insieme al marito Gerardo - organizzatore del G.P. Costa degli Etruschi -, aveva allestito un buffet e la coreografia di striscioni e palloncini. Presente anche il sindaco di Castagneto
    Fabio Tinti (nella foto con Diego), che non è voluto mancare all'abbraccio del giovane talento livornese che domenica scorsa in Messico ha bissato il successo ottenuto l'anno prima sul circuito di Spa (BEL), laurendosi per il secondo anno consecutivo, campione del
    mondo di ciclismo nella categoria juniores.

    Roberto Sardelli
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    Juniores: a Offida i Mondiali 2010
    E' stato il vice presidente italiano Omini a comuicarlo al Presidente della SCA, Dott. Gianni Spaccasassi: "I Mondiali 2010 ad Offida". Qualche attimo prima, da un cellulare, un alto dirigente UCI aveva telefonato al Promoter Nicola Carlone, dandogli la notizia della scelta.
    Offida dunque ce l'ha fatta, passa alla storia come la piu' piccola cittadina che organizza un Mondiale su strada e si colloca dopo Citta' del Capo 2008, Mosca 2009 e prima di Copenhagen 2011. Un grande successo sportivo anche per le Marche, la Regione non ha mai ottenuto prima d'ora in altre discipline sportive una chance mondiale di così grande rilievo. Ci riesce ora grazie al ciclismo e questo deve inorgoglire tutti gli appassionati ed i collaboratori al progetto Offida 2010. Di seguito sono arrivati a Carlone, gli auguri del Presidente Federale Di Rocco, in ritiro con gli azzurri del ciclocross. Felicissimi a Ponzano, il Sindaco di Offida, D'Angelo e l'Assessore delegato ai Mondiali, Lucciarini ed il Dott. Spaccasassi della SCA che poi sono stati ricevuti dal presidente McQuaid che assistito da Vittorio Adorni e da Omini, quindi dai membri italiani del direttivo Uci, ha voluto complimentarsi con la delegazione tutta.
    Domenica ad Offida, prima festa in piazza del Popolo.

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    Ciclismo esasperato: vogliamo fare qualcosa per salvarlo?
    Allarme rosso tra gli juniores in Veneto. E sono passati solo 15 giorni dal via della stagione. Per l’eccessivo agonismo e qualcos’altro la sicurezza dei corridori è ad alto rischio. Domenica a Fontanellette si è registrata un’ecatombe: negli ultimi 10 km si sono verificate ben 8 cadute che hanno coinvolto una trentina di corridori in differenti punti del percorso. In sei sono finiti al pronto soccorso di Oderzo con fratture e traumi. Sul lettino dell’ospedale si sono ritrovati Dal Bello (Bianchin), Basei (Spercenigo), Tonon (Orsago), Dal Col (Cieffe) e poi Polesello e Bertolla (Ormelle). Questi ultimi due hanno avuto la peggio. Alessio Bertolla, sprinter di punta della Rinascita, classe ’90 di Corva, si ritrova ora con la gamba sinistra bloccata da un tutore: è finito nel fosso a 1km dal traguardo con Dal Col ed ha picchiato il ginocchio poi ricomposto con parecchi punti di sutura interni ed esterni. Almeno per tre mesi starà fuori dalle corse. Il coetaneo di Brugnera, Marco Polesello, ieri era ancora ricoverato per trauma cranico e facciale.
    «Per fortuna s’è messo a piovere alla fine della gara. Altrimenti cosa sarebbe successo ancora? – si domanda preoccupato Severino Cescon, presidente della Rinascita Ormelle –. Specialmente in queste prime corse c’è troppo agonismo. Tutti vogliono vincere, magari dagli inesperti ragazzini del 1.anno si pretende troppo. Se i grandi si rispettano, in questa categoria si allungano le mani ed alla fine ci si fa davvero male. La giuria se vede, deve intervenire applicando severe sanzioni».
    «Ero direttore di corsa – testimonia Giorgio Dal Bò – ed all'interno del gruppo in gara ho visto di tutto. Tante cadute si sono verificate in ampi rettilinei. Tracciato e organizzazione non c’entrano affatto».
    Ma quello che è successo è gravissimo.
    «Infatti per la prima volta al termine di una gara mi sono sentito in coscienza di convocare una riunione con i direttori sportivi. Perché tutti si devono dare una regolata. Capisco che ad inizio stagione c'è la necessità di vincere a tutti i costi per dimostrare di avere una buona squadra e aver fatto una buona preparazione. Ma i ds "caricano" di troppa responsabilità la squadra. Organizzano i "treni" per portare il velocista in volata senza fare i conti che i ragazzini del 1. anno non sono preparati a questo».
    C’e forse dell’altro?
    «Poi certi ds si comportano in modo troppo esagerato. Non si fermano neppure a soccorrere i propri atleti. E’ più importante l'arrivo e la volata. Permettono rientri dietro le ammiraglie in situazioni molto pericolose: capita di vedere ragazzi dietro l’auto lanciati a 70 all'ora. E se per un banale motivo si deve frenare all’improvviso? Si parla sempre più di sicurezza ma i corridori sanno veramente a cosa vanno incontro? Sanno correre e rispettare le regole e l’avversario? E poi i familiari sono cosciente di certi pericoli?».
    Dal Bò ha già segnalato al Comitato Regionale quanto successo ed il difficile clima trovato a Fontanellette.
    «La Federazione non si muove. Non tutela organizzatori e direttori di corsa. Mette a disposizione un’assicurazione insufficiente, per lo più blindata. E gli organizzatori, com’è già successo, rischiano anche la propria casa al termine di cause infinite. E’ questo il prezzo che dobbiamo pagare per un agonismo sfrenato in cui la vittoria a tutti i costi è la normalità?».

    Massimo Bolognini - tuttobiciweb.it
     
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  14. TheBiker90
     
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    Purtroppo è così, nel ciclismo di oggi conta solo il risultato finale
    Poi di quello che succede durante la corsa( cadute e altre cose varie) nn se ne occupa nessuno...
     
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  15. fou
     
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    e bisogna anke dire che i ragazzi vengono spremuti al massino e vengono fatte prendere ANKE A LORO INSAPUTA! delle sostanze vietate... uno skifo!
     
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27 replies since 15/6/2007, 17:54   1589 views
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