Frank Vandenbroucke

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    Frank Vandenbroucke

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    Frank Vandenbroucke (6 novembre 1974, Mouscron - 12 ottobre 2009, Saly) è stato un ciclista belga.

    Specialista delle corse in linea, dopo i grandi risultati ottenuti nelle categorie giovanili è passato professionista a soli 19 anni, saltando addirittura la categoria dilettanti.

    Gli esperti si attendevano da lui grandi risultati e inizialmente Vandenbroucke rispose alle attese, conquistando nel 1999 la Liegi-Bastogne-Liegi, una delle corse più impegnative e prestigiose del calendario internazionale. Vandenbroucke era considerato il favorito numero uno anche per il campionato mondiale che si svolgeva quell'anno a Verona: si presentò alla corsa in splendido stato di forma, ma nelle fasi iniziali cadde e si ruppe il polso. Ciò nonostante nel giro finale riuscì a rimanere nel gruppo di testa, ma in vista del traguardo non poté rispondere a Óscar Freire che andò a vincere con uno scatto negli ultimi 500 metri.

    Negli anni successivi, a causa di problemi caratteriali e personali, Vandenbroucke non è più riuscito ad esprimersi agli stessi livelli; ha continuato a gareggiare, ma senza più ottenere risultati di rilievo.


    Squadre

    * 1994: Lotto - Caloi
    * 1995: Mapei-GB
    * 1996: Mapei-GB
    * 1997: Mapei-GB
    * 1998: Mapei-GB
    * 1999: Cofidis
    * 2000: Cofidis
    * 2001: Lampre - Daikin
    * 2002: Domo - Farm Frites
    * 2003: Quickstep - Davitamon
    * 2004: Fassa Bortolo
    * 2005: Unibet.com
    * 2006: Acqua & Sapone - Caffè Mokambo
    * 2007: Acqua & Sapone - Caffè Mokambo
    * 2008: Mitsubishi - Jartazi - Protech
    * 2009: Cinelli - Down Under


    Palmares

    1995
    * Paris-Brussels
    * GP de Cholet-Pays-de-Loire

    1996
    * GP de l'Escaut-Schoten
    * GP Ouest-France
    * Tour Méditerranéen

    1997
    * Rund um Köln
    * Tour de Luxembourg
    * Trofeo Matteotti

    1998
    * Gent-Wevelgem
    * Paris-Nice
    * Volta a Galega
    * Tour de la Région Wallonne

    1999
    * Liège-Bastogne-Liège
    * Omloop Het Volk
    * Grand Prix d'Ouverture La Marseillaise
    * 2 stages, Vuelta a España

    Edited by Vince™ - 29/7/2010, 11:58
     
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    Vdb: ho tentato il suicidio. ora voglio curarmi

    Frank Vandenbroucke ha lasciato ieri l'ospedale di Magenta ed è tornato in Belgio. Vi proponiamo l'intervista realizzata da Luigi Perna per La Gazzetta dello Sport.

    Esce dal pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli intorno alle 13.15 di lunedì. Ha la barba incolta, i capelli biondi arruffati e l’aria dimessa di chi ha toccato il fondo e non trova più nemmeno il pudore per difendersi. Quelli di Frank Vandenbroucke, l’ex ragazzo prodigio che doveva diventare il nuovo Merckx, sono gli occhi smarriti e tristi di un uomo che ha bisogno di aiuto. Viene a stringere la mano al cronista come fosse un amico, abbozzando un sorriso perso. Poi racconta la sua verità.

    Frank, che cosa l’ha spinta a tentare il suicidio?
    "Per chi non conosce la depressione è difficile capire quello che ho vissuto nelle ultime settimane e in particolare negli ultimi giorni prima di mercoledì. Non vedevo più futuro, volevo farla finita con questa vita".

    Ricorda cos’è successo?
    "Ricordo veramente poco di quello che ho fatto. So solo di essere arrivato all’ospedale di Magenta in uno stato di forte ipoglicemia, ma per fortuna la sera stessa mi sono riavuto grazie alle prime cure".

    Altre volte ha detto di aver assunto farmaci e droga per dimenticare.
    "L’ho fatto anche stavolta".

    È vero che ha cercato di tagliarsi le vene?
    "Sì, ho provato a tagliarmi i polsi, perché volevo morire. E di questo mi pento, perché sono cristiano e ho capito di avere sbagliato".

    Come sono stati i giorni in ospedale?
    "Non è stato certo piacevole, ma mi hanno curato benissimo. E il grande Palmiro (il team manager Masciarelli, che ieri è partito da Chieti per prenderlo e portarlo in Belgio; ndr) mi ha telefonato continuamente. Devo ringraziare lui, suo nipote Mimmo e il mio amico Mario per quanto mi hanno aiutato".

    Che cosa farà adesso Vandenbroucke?
    "In ospedale ho riflettuto molto e ho pensato che la cosa più giusta sia tornare in Belgio per farmi curare. Ero qui in Italia solo per mia moglie Sarah e mia figlia Margaux, ma ormai le ho perse. Mia moglie non mi vuole più e io ho un’altra figlia in Belgio che mi manca molto (Cameron, nata dalla precedente relazione con Clotilde; ndr)".

    Sua madre Chantal e suo padre Jan Jacques sono pronti a riaccoglierla.
    "Aver ritrovato in questi giorni l’affetto dei miei genitori, con cui i rapporti si erano degradati, mi ha riempito di gioia. All’inizio andrò a casa loro, a Ploegsteert".
    Si affiderà a una clinica specializzata nella cura delle dipendenze?
    "Non lo so. Mi affiderò a Jef Brouwers, lo stesso psicologo che mi curò nel 2002, e alla dottoressa Sophie Mulaert. Devo ritrovarmi prima come uomo e poi, forse, come corridore. Non so quanto tempo ci vorrà, immagino molto, ma sogno ancora di poter tornare un giorno a correre in bici".

    Qualcuno in Belgio si è detto disposto a offrirle un posto di lavoro e un futuro lontano dal ciclismo.
    "Mi hanno fatto piacere le tante testimonianze di solidarietà che ho ricevuto dal mio Paese. Ma non mi arrendo: io voglio correre".

    Ha rimpianti per quello che ha fatto?
    "Non ho fatto male a nessuno, solo a me stesso. Ora voglio guarire e dimostrare a tutti che sono una persona perbene".

    Sua moglie Sarah ha confessato alla Gazzetta che lei la picchiava e l’ha minacciata.
    "Mia moglie è la persona che amo di più al mondo - dice Frank con la voce tremante -. Se ha rilasciato certe dichiarazioni è perché anche lei è disperata. Per questo la perdono. È vero, lei ha sofferto con me per 7 anni. Ma desidero che si ricostruisca una vita come donna".

    Spera che un giorno possa perdonarla?
    "Non so se succederà mai. Sei mesi fa abbiamo cercato di avere un altro figlio, ma non ci siamo riusciti. Ricordo ancora le sue lacrime. Poi io sono andato in Abruzzo da Masciarelli e lei è rimasta a Vermezzo. Parlavamo anche di prendere una casa assieme sul lungomare di Pescara. All’improvviso, però, tutto è cambiato, non so perché".

    Crede di aver pagato un prezzo troppo alto?
    "Mi fa ridere chi, come Riis, sta confessando di aver preso Epo dieci anni fa, restando impunito. Sono ipocriti. Io, per molto meno, sono stato perseguitato dalla giustizia belga per 7 anni e ho perso la mia famiglia".

    Quindi sale sull’auto di Masciarelli e si mette in viaggio. Torna a casa, forse verso una nuova vita.

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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    Dichiarazioni shock della moglie di Frank Vandenbroucke
    "Certe frasi mi hanno fatto molto male. E, scusatemi per lo sfogo, io non ci sto. Non accetto che adesso Frank passi per vittima. Semmai la vittima sono io. E mia figlia Margaux". Sono quasi le 11 di mattina e la telefonata di Sarah alla Gazzetta comincia così, con la voce tremante per l’emozione. Sarah è la giovane moglie italiana di Frank Vandenbroucke, l’ex enfant prodige del ciclismo belga che mercoledì, nella sua abitazione di Vermezzo, non lontano da Milano, ha tentato di suicidarsi. L’ennesimo capitolo triste di una vita difficile, quella di un corridore che, fuoriclasse precoce, era stato salutato giovanissimo come il nuovo Eddy Merckx, e invece ha buttato via una carriera da predestinato.
    Sarah ieri ha letto i giornali e alcune dichiarazioni l’hanno ferita molto. "Palmiro Masciarelli (team manager dell’Acqua&Sapone, ndr) mi ha fatto passare per una persona fredda, senza cuore e approfittatrice. Forse non immagina quello che io ho dovuto sopportare negli ultimi anni al fianco di Frank".
    Sarah, ce lo vuole raccontare lei?
    "Tutti ora parlano della depressione di Frank, dicono che era solo e abbandonato. Ma nessuno pensa a quello che abbiamo subìto io e nostra figlia. Margaux ha assistito a scene che una bambina di 5 anni non dovrebbe assolutamente vedere; io ho avuto un esaurimento nervoso da cui sto uscendo faticosamente solo adesso. Sono stati sette anni d’inferno. E se sono arrivata sino ad avviare le pratiche per la separazione, è perché non ne potevo davvero più. Mi creda, ero sfinita".
    È vero che Frank assumeva sostanze stupefacenti?
    "Negli ultimi anni, a fasi alterne, lo ha fatto sistematicamente. Amfetamine, cocaina. E sonniferi in grandi quantità, alcuni con effetti allucinogeni. Poi diventava violento, cattivo, aggressivo. Mi ha picchiato più volte. Io allora scappavo di casa e andavo dai miei genitori. Lui non lo accettava: mi ha minacciato anche di morte, lo stesso ha fatto con la mia famiglia".
    Ma lei non ha mai denunciato questi episodi?
    "No. E, col senno di poi, me ne pento. Ma avevo paura, per me e per mia figlia". Singhiozza, il ricordo le fa male. "Tornavo a casa da lui perché temevo le sue reazioni. Prima cercava di convincermi con le buone, poi passava alle minacce. Quando tornavo, mi prometteva che si sarebbe impegnato a cambiare: lo faceva per due-tre mesi, poi ci ricascava".
    Si sarebbe mai immaginata che Frank potesse arrivare a un gesto come quello di mercoledì?
    "Lunedì lui si è presentato davanti all’abitazione dei miei genitori, dove io mi sono trasferita tre settimane fa. Era in uno stato pazzesco, cercava me. Voleva lanciare anche dei sassi contro la casa, i miei hanno chiamato i carabinieri, ma lui è riuscito a scappare. Poi mi ha mandato un sms fingendosi di essere Mimmo (il nipote di Masciarelli che mercoledì lo ha trovato svenuto in casa, ndr): c’era scritto che Frank si trovava in ospedale, io ho capito subito, dall’italiano approssimativo, che era mio marito e che voleva farmi venire un’altra volta i sensi di colpa. Frank è un grande manipolatore. L’ho detto anche a Mimmo di tornarsene a casa, perché era diventato pericoloso".
    Ha rischiato di fare la fine di Pantani...
    "Sì. Ma Pantani non aveva una moglie e una figlia a cui aggrapparsi e che potevano aiutarlo a uscire da quel tunnel".
    Frank era in cura da uno psicologo?
    "Nel 2002 l’ho portato io, in Belgio, da uno specialista (Jef Brouwers, ndr). Il primo anno, tra alti e bassi, è andata bene. Poi la situazione è precipitata. Anche lo psicologo si è arreso, non sapeva più come aiutarlo. Frank pensa di non avere problemi, invece è malato. E non ha mai voluto curarsi seriamente, anche se me l’ha promesso mille volte".
    È vero che Frank non ha più un soldo?
    "Ha buttato via tutti i suoi guadagni. E del suo stipendio, sul conto che abbiamo in comune finiscono 1000-1200 euro al mese, che bastano giusto per coprire il mutuo della casa e poco più. Al sostentamento mio e di Margaux ci pensano soprattutto i miei genitori, che mi hanno accolto a casa loro".
    Ma che tipo di padre è Frank?
    "Quando è sano e cosciente, è un buon padre. Lo è sempre stato. Anche negli ultimi tempi non gli ho mai negato la possibilità di vedere la bambina. Gli ho solo chiesto di non farsi più vedere da me".
    Quando vi siete conosciuti (alla Vuelta ’99, dove lei era hostess per la Saeco; si sono sposati il 22 ottobre 2000; ndr), Frank era sulla cresta dell’onda. Ma pochi mesi dopo cominciò la sua parabola discendente. Che ricordo ha di quei tempi?
    "Vede, voi avete conosciuto il Vandenbroucke dal talento immenso, che vinceva le grandi corse. Io, purtroppo, ho vissuto solo la parte più triste della sua carriera e della sua vita".
    Il ciclismo può essere la sua ancora di salvezza?
    "Non so, negli ultimi anni ci ha provato tante volte. Si allenava, si preparava bene per certi periodi, ma quando era il momento delle gare c’era sempre una scusa".
    Che cosa chiede adesso?
    "Solo di poter vivere una vita serena. Credo che io e Margaux ne abbiamo tutto il diritto".
    E la vita di Frank?
    "Non vogliatemene: adesso non riesco più a provare pena per Frank".

    gazzetta.it

    Edited by SarriTheBest - 20/12/2007, 21:46
     
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    Su Vandenbroucke si pronuncerà la Corte costituzionale belga
    I guai di Vandenbroucke non finiscono mai. Ora il belga è infatti al centro di un caso che sarà esaminato addirittura dalla Corte Costituzionale del suo paese. Il caso riguarda il processo celebrato contro Vdb lo scorso per possesso e uso di droghe.
    Secondo un articolo della legge fiamminga, infatti, uno sportivo colpevole di questo reato, giudicato e condannato non può essere ulteriormente processato. Ma secondo il pubblico ministero - che ha presentato appello contro la sentenza che ha disposto l’archiviazione del caso - un decreto fiammingo non può prevalere su una legge federale: da qui il ricorso alla Corte costituzionale che deve decidere se Vandenbroucke dovrà essere giudicato per la terza volta per lo stesso caso.

    fonte: tuttobiciweb.it
     
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  5. Vince™
     
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    Vandenbroucke, le difficoltà continuano
    Frank Vandenbroucke si trova dallo scorso fine settimana al centro psichiatrico di Heilig Hart nella città di Ypres. secondo quanto pubblica oggi il quotidiano Het Laatste Nieuws. A decidere di farsi ricoveeraare è stato lo stesso corridore che però, una volta giunto al centro ha avuto una crisi, voleva andarsene, ha cominciato a minacciare il personale ed è stato ricoverato di forza. Propio oggi la giustizia belga sarà chiamata a decidere se prolungare d'0ufficio il ricovero di Vdb o lasciarlo libero di scegliere.

    tuttobiciweb
     
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  6. xGarzox
     
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    Vandenbrouke internato in una clinica psichiatrica
    L'ex campione belga si era presentato presso l'istituto di Ypres spontaneamente ma poi avrebbe minacciato il personale medico, costretto a chiamare la polizia e a procedere al ricovero coatto

    YPRES (Belgio), 29 giugno 2007 - Per Frank Vandenbroucke sembra ancora lontana la via d'uscita dal momento più difficile della sua vita. A circa un mese dal suo tentativo di suicidio nella casa di Vermezzo, nel milanese, il trentaduenne corridore di Mouscron è stato internato di forza lo scorso fine settimana presso il centro psichiatrico di Ypres.
    Secondo quanto riporta oggi il quotidiano belga Het Laatste Nieuws, Vandenbroucke, tesserato per l'Acqua&Sapone, si sarebbe presentato spontaneamente presso l'istituto ma una volta entrato nell'edificio avrebbe minacciato il personale medico, costretto a richiedere l'intervento della polizia: da qui la decisione di un ricovero coatto sulla cui eventuale estensione si pronuncerà un giudice di pace.

    gazzetta.it


    Edited by SarriTheBest - 20/12/2007, 21:47
     
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    l'unica sua salvezza è un medico bravo... x cercare di ritrovar un po' + d'equilibrio nella sua vita...

    certo... un terzo processo ora nn li ci voleva proprio...

    nn voglio essere pessimista... ma mi sa che nn ci esce da sto stato... o si ci esce, lo farà nel peggiore di modi...
     
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  8. xGarzox
     
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    Vandenbroucke, fuga d'amore. Ma il marito...

    Frank Vandenbroucke non riesce proprio a non far parlare di sè: il belga pare essere ora al centro di un triangolo amoroso che è approdato sulle onde della tv belga VTM.
    Secondo la tv, Vdb avrebbe lasciato il Belgio in compagnia di una donna sposata di Deinze e della sua bimba di ventidue mesi per andare in Normandia. A denunciare il fatto è stato Yannick D'Haese, il marito della donna, che si è rivolto alla polizia belga.
    Secondo D'Haese, Vandenbroucke avrebbe raggiunto con la donna la casa di Bernard Sainz, il famigerato dottor Mabuse.
    D'Haese ha anche contattato la polizia francese ma la risposta è stata chiara: non possiamo investigare perché Vdb e la sua compagna non hanno fatto nulla di illegale.

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  9. xGarzox
     
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    Vdb: il 30 luglio mi rivedrete in corsa

    Frank Vandenbroucke dà un nuovo appuntamento: «Tornero ad attacarmi un numero sulla schiena il prossimo 30 luglio,al Criterium di Alost. Da due settimane, ormai, mi alleno bene e ogni giorno il lavoro aumenta. Sono fiducioso» ha spiegato VDB al quotidiano Het Laatste News.

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    Vandenbroucke forse con Acqua&Sapone anche nel 2008
    MILANO - "Non escludo che Vandenbroucke rimanga con il nostro team anche nella prossima stagione: se i riscontri sanitari sul suo recupero psicofisico saranno buoni Frank trovera' sempre aperta la porta''. Cosi' si e' espresso Palmiro Masciarelli, team manager della Acqua&Sapone-Mokambo. Il belga aveva tentato il suicidio all'inizio del giugno scorso a seguito delle forti crisi depressive legate a problemi di doping e alla separazione dalla moglie.

    gazzetta.it

    Edited by SarriTheBest - 20/12/2007, 21:45
     
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  11. xGarzox
     
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    Torna a correre Vandenbroucke

    Torna in sella Franck Vandenbroucke dopo le difficolta' patite in questa stagione. Il ciclista dell'Acqua&Sapone gareggera' infatti alla Parigi-Bruxelles e al Gp de Fourmies. "Volevo tornare a correre in bici e sono contento di esserci riuscito, anche grazie al sostegno del Team Manager Masciarelli", ha dichiarato Vandenbroucke. Il corridore belga, che a novembre compira' 33 anni, vinse la Parigi-Bruxelles nel 1995.

    gazzetta.it

    VAI frank nn mollare
     
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    grande Franck... nn tornerà + come prima (anche xchè si bombava... :asd:) ma l'importante è che torni.. e che riesca a superare sto periodaccio..

    forza Franck!!
     
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    Vandenbroucke pronto a querelare l'Uci
    Frank Vandenbroucke sta valutando seriamente la possibilità di denunciare l'UCI: motivo, il divieto opposto alla sua partecipazione alle prove di ProTour. L'UCI, infatti, ha concesso una wild card alla Mitsubishi Jartazi, a condizione che non schieri Frank Vandenbroucke.
    Senza addurre motivazioni ufficiali, l'UCI sembra aver deciso di escludere Vdb dalle gare di ProTour a causa della squalifica subita nel 2002 e del fatto che abbia corso tra gli amatori in Italia sotto falso nome.
    Nota: tutte ragioni comprensibili, quelle che avrebbero ispirato l'Uci. Ma non sarebbe stato meglio dirlo all'inizio della stagione, diramando se vogliamo anche una - per noi comunque inaccettabile - lista di proscrizione, con l'elenco dei corridori indesiderati nelle gare di ProTour? Almeno squadre e corridori stessi avrebbero saputo come regolarsi. Ma ormai lo sappiamo: la chiarezza non sta di casa ad Aigle.

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    Una petizione per Vandenbroucke
    La decisione dell'Uci di escludere a Frank Vandenbroucke la possibilità di partecipare alle prove di Protot, non è stata accettata di buon grado dal corridore belga e dai suoi tifosi. Questi ultimi hanno addirittura organizzato una petizione per sostenere il loro campione: basta andare all'indirizzo www.frankvdbroucke.be/petitie_fra.php per offrire a VDB la propria solidarietà.

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    Vandenbroucke, i problemi continuano
    Frank Vandenbroucke continua a far parlare di sè. Il corridore belga è attualmente in Italia e la squa nuova squadra, la Mitsubishi-Jartazi, comincia a perdere la pazienza.
    «Penso che stia lavorando per migliorare la sua condizione - ha dichiarato il manager del team, Patrick Stallaert -. Non lo sento da qualche giorno... Sono stato comprensivo riguardo la sua condizione familiare, ma Frank non deve dimentricare di avere un impegno con la nostra squadra e il suo lavoro è quello di correre, è pagato per farlo. Spero di rivederlo in corsa alla metà di aprile. Noi gli abbiamo teso una mano e abbiamo avuto pazienza, ma anche le buon e azioni prima o poi finiscono, se non trovano una risposta».

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