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Pellizotti, ecco la conferenza stampa.
Vi proponiamo la registrazione integrale della conferenza stampa tenuta da Franco Pellizotti ieri a Milano. - SCARICA IL FILE AUDIO
Pellizotti: vi spiego perché sono tranquillo
Fabio Panchetti, inviato di Sportitalia, intervista Franco Pellizotti dopo la conferenza stampa di ieri pomeriggio
tuttobiciweb.it. -
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Accpi: «Pellizotti non andava fermato»
Milano - giovedì 5 maggio 2010 - Riceviamo il comunicato dall’Accpi e pubblichiamo.
Purtroppo, a tre giorni dall’inizio della più importante corsa italiana, ci si deve occupare ancora una volta di vicende legate al doping o presunto tale.
Non siamo certo in grado di entrare nel merito della vicenda dei tre corridori per i quali l’Uci ha richiesto l’apertura di un procedimento disciplinare in relazione ai valori del passaporto biologico.
Ciò che peraltro ci lascia perplessi è il fatto che la comunicazione del procedimento disciplinare sia avvenuta soltanto ora (a cinque giorni dall’inizio del Giro) a fronte di valutazioni effettuate nel dicembre 2009.
Inoltre, non si può non rilevare come l’Uci, nel richiedere l’avvio del procedimento disciplinare (contrariamente a quanto avviene per i corridori trovati positivi), abbia ritenuto di non sospendere cautelativamente i tre atleti, richiamando essa stessa, a favore di quest’ultimi, “la presunzione di innocenza fino a quando non sarà assunta una decisione finale da parte della federazione nazionale” (vd. comunicato stampa Uci in data 3.05.10).
Alla luce di tale affermazione, ci piacerebbe che il nostro sport (a partire dalle sue Istituzioni) dimostrasse coerenza e assenza di ipocrisia rispetto ai principi che esso stesso si è dato, consentendo ai tre di correre fino all’eventuale pronuncia di responsabilità. Del resto, se così non fosse, si incorrerebbe nell’irrimediabile errore di considerare prematuramente colpevoli i corridori interessati, malgrado, a parole, si dichiari che il tutto è stato fatto nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.
Amedeo Colombo
Presidente ACCPI
Federico Scaglia
Segretario ACCPI
ciclonews.it. -
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Caso Pellizotti, chiesto il rinvio
Poco più di un’ora di colloquio con il capo della Procura Coni, Ettore Torri, e la richiesta di un ulteriore rinvio. Si è conclusa così la prima audizione di Franco Pellizotti, corridore della Liquigas fermato dall’Uci la vigilia del Giro d’Italia per presunti valori ematici anomali nel passaporto biologico. I periti dell'atleta veneto hanno chiesto tempo per avere dalla federazione tutti i dati analitici che riguardano la vicenda (si tratterebbe di 22 test ematici) per poter poi presentare una memoria difensiva adeguata per controbattere le accuse a proposito delle variazioni riscontrate, sostenendo che sono del tutto nell’ambito della variabilità fisiologica. "Sono tranquillo - ha detto all'uscita Pellizotti -. Il Giro? Non lo vedo neppure in tv".
ciclismoweb.net. -
illip.
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Come ancora 15 giorni ma ha avuto 2 mesi di tempo per presentare la documentazione e ora deve ancora analizzare? Comunque che non cerchi di tirarla troppo lunga e speriamo per lui che se la possa cavare senza dover usare cavilli giudiziari. . -
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Il caso. La Spagna non apre una procedura contro Rosendo
La Federciclo spagnola ha deciso di non aprire alcun procedimento disciplinare nei confronti di Jesus Rosendo Prado, che era stato segnalaato dall’Uci pper i valori anomali del suo passaporto biologico. La notizia, ufficializzata dalla Andalucia-Cajasur, implica che Rosendo è libero di tornare a correre da subito.
Secondo la sua formazione, il valore anomalo era stato registrato in un controllo del 20 aprile 2009 e presentava valori di emoglobina e di ematocrito che si avvicinavano a quelli tipici dell’anemia. La spiegazione sarebbe da ricercare in un abbondante sanguinamento dovuto ad una crisi di emorroidi.
da Biciciclismo. -
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Franco Pellizotti: «Sto vivendo nello sconforto»
Franco, come stai vivendo questi giorni di avvicinamento al Tour de France?
«Cerco di leggere i giornali, per non pensare troppo alla mia assurda situazione. Per fortuna la mia famiglia e mia moglie in particolare, mi sono molto vicini e mi aiutano nei momenti di sconforto. Mi da molto conforto che tutti i media e i social network mi sostengano, così come mi sostengono e mi confortano persino gli sconosciuti che incontro per strada…».
Non sei sospeso quindi in teoria potresti anche correre…
«Certo, la mia presenza sulle gare rischierebbe però di mettere in imbarazzo la squadra ed in particolare i compagni, sia per l’inevitabile pressione mediatica, sia nei confronti degli organizzatori. D’accordo con la squadra, che pure mi sostiene e ancora crede in me, abbiamo deciso di non correre sino a quando la situazione non si sarà chiarita, o perlomeno sino a quando non ci sarà una decisione della Procura Antidoping».
A proposito di Procura Antidoping, l’apertura del procedimento è del 3 maggio 2010, a oggi non ha ancora deciso?
«So che i miei legali hanno chiesto alla Procura Antidoping di richiedere la documentazione necessaria all’UCI, ma che quest'ultoma non l’ha ancora trasmessa. Sono stato fermato quattro giorni prima della partenza del Giro d’Italia, ora vedo partire anche il Tour…Non so cosa pensare e non capisco per quale motivo l’UCI, invece di chiarire al più presto la mia posizione, stia trascinando così a lungo la procedura. Mi sento veramente vittima di una grave ingiustizia e purtroppo non intravvedo nemmeno la fine».
Gli avvocati di Pellizotti: «Pronti a intervenire»
Dopo aver sentito Franco Pellizotti, il cuo stato d'animo non è certo dei migliori, chiediamo lumi legali ai suoi avvocati: Cristina Lancellotti e Rocco Taminelli
A che punto è la procedura di Franco Pellizotti?
«La Procura antidoping, dimostrando la massima disponibilità, aveva sentito Pellizotti già il 17 maggio scorso, a quindici giorni dall’apertura della notifica del procedimento da parte dell’UCI. In quella data avevamo chiesto che l’UCI producesse dei documenti che potevano aiutare a chiarire la nostra posizione, e sappiamo che la Procura antidoping ne ha immediatamente richiesto all’UCI la trasmissione. Incredibilmente, a oggi, non sono ancora stati trasmessi, per questa ragione la Procura Antidoping non ha ancora potuto prendere alcuna decisione».
Per quale motivo l’UCI non ha dato seguito a queste richieste?
«Francamente ci sfugge. Un dato che però rimane incontrovertibile è che in questa procedura la tempistica e i tempi hanno dei connotati molto sospetti: l’ultimo valore ematologico di Pellizotti che sarebbe sospetto, risale al 2 di luglio 2009 (esattamente un anno fa…), ma Pellizotti è stato confrontato per la prima volta con queste supposte anomalie solo il 1° marzo di quest’anno, e guarda caso l’apertura del procedimento gli è stata notificata alla vigilia della partenza del Giro d’Italia…».
Pellizotti, che al momento non è sospeso, potrebbe correre?
«Formalmente sì, ma con la pressione mediatica che una simile situazione genera su di lui e i suoi compagni e con il rischio che dopo un qualche giorno di gara giunga una decisione di deferimento dell’UPA, accompagnata da una sospensione, come si può pretendere da una squadra che lo iscriva alla partenza di una gara? Quali legali di Pellizotti non vorremmo poi che una sua partecipazione possa essere letta come una pressione nei confronti dell’UPA, la quale deve poter decidere serenamente e liberamente».
Ma se la situazione non si sblocca cosa intendete fare?
«Come già fatto in altre situazioni, faremo intervenire la giustizia civile Svizzera per richiamare l’UCI alle sue responsabilità di autorità antidoping neutrale e indipendente».
tuttobiciweb.it. -
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Coni, chiesti due anni di squalifica per Pellizotti
Da Coni.it: «Deferimento dell’atleta Franco Pellizotti (tesserato per la FCI – Società Liquigas) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 2.2. del Codice WADA in relazione alle anomalie dei parametri ematologici riscontrati dall’Unione Ciclistica Internazionale nell’ambito del Passaporto biologico, con richiesta di squalifica di 2 anni ai sensi dell’art.293 del Regolamento Anti-Doping UCI (ovvero art.10.2 del Codice WADA) nonché ai sensi dell’art. 275 e dell’art.326.1 del Regolamento Anti-Doping UCI la condanna del predetto atleta al pagamento della sanzione economica ed ai costi relativi alla gestione del risultato, secondo quanto determinato dalla stessa Federazione Internazionale».
tuttobiciweb.it. -
Vince™.
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bah, ancora non si sa per che valore anomalo è stato fermato e lo vogliono squalificare per 2 anni. secondo me dovrebbero rivedere i regolamenti, non possono dare 2 anni a uno che si fa di epo e lo stesso a chi usa qualcosa di minore che però è pur sempre doping . -
Rozzu.
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Stamattina c'erano le qualificazioni del salto con l'asta agli europei di Barça, e Bragagna insieme a Gibilisco hanno spiegato un po' la sua storia. Gibilisco non è stato fermato per valori anomali, bensì per il famoso tentato uso, solo perchè c'erano delle intercettazioni sue con un medico abruzzese di cui non ricordo il nome. Secondo me il CONI è esagerata per quanto riguarda gli sport minori, e senza certezze squalifica per due anni atleti che magari sono totalmente innocenti... non so se sia questo il caso, ma prima di accusare uno di frode sportiva (il peggior crimine per un atleta), bisognerebbe avere la sicurezza non al 100%, al 1000%... Intanto il delfino s'è sputtanato un giro per non si sa bene che motivo... 
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f23zelk.
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Santuccione era il medico mi sembra.... . -
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Con il passaporto biologico credo sia impossibile, o comunque molto difficile, risalire alla sostanza esatta usata, ma piuttosto individua, tramite alcuni sbalzi, se c'è stato o meno utilizzo di sostanze che tendono a migliorare la prestazione. E' uno strumento, secondo me, abbastanza pericoloso: sicuramente aiuterà a scovare i casi più difficili e i corridori più scaltri, ma di certo può essere anche utilizzato da chi di dovere per far uscire il corridore scomodo o quello che non piace ecc ecc Insomma, basta la variazione di un valore per prendere 2 anni, una roba davvero incredibile...
A Gibilisco è andata stra-bene mi pare: non s'è fatto 2 anni, no?! Il medico, per la cronaca, era Santuccione, noto per i casi Di Luca e Riccò.. -
Rozzu.
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CITAZIONE (SarriTheBest @ 29/7/2010, 18:12)A Gibilisco è andata stra-bene mi pare: non s'è fatto 2 anni, no?! Il medico, per la cronaca, era Santuccione, noto per i casi Di Luca e Riccò.
condannato in primo grado, assolto dalla commissione d'appello, condannato in secondo grado e infine nuovamente assolto, solo che tra una balla e l'altra, se n'era andato un anno... tanto fortunato non m'è sembrato, considerando poi (come ha detto giustamente Bragagna) che IN TEORIA, un'atleta squalificato, essendo statale, non potrebbe accedere neanche ai campi di allenamento... ma la cosa assurda è: IN BASE A QUALE PROVA???
ps. per dire, l'america non s'è mai fatta tutti sti scrupoli: Ben Jhonson (CAN) fu squalificato dopo aver fatto 9"79 a Seul, Carl Lewis e altri quattro atleti di quella gara furono trovati positivi ugualmente, ma caso strano non successe niente.... -
Vince™.
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Passaporto biologico, la Slovenia non sanziona Valjavec
Un altro “caso” per un ciclismo che non en aveva affatto bisogno: la Commissione Nazionale Disciplinare della Slovenia ha deciso di non sanzionare Tadej Valjavec (Ag2r-La Mondiale): ad anticiparlo è il sito sloveno Siol.
A quanto si apprende, la Commissione ha ritenuto che non ci sia stata violazione del regolamento antidoping e che il passaporto biologico non sia affidabile al 100%, anche perché i controlli non sarebbero stati impeccabili.
L’Uci aveva chiesto l’apertura di un procedimento nei confronti di Valjavec alla vigilia dello scorso Giro d’Italia, proprio come accaduto per Franco Pellizotti. Il corridore naturalmente si era difeso, spiegando come lo scorso anno sia stato a lungo fuori per problemi di salute che avrebbero fatto crollare il suo tasso di ematocrito e di come il medico della AG2r avesse scordato di inviare un rapporto all'Uci. Per la cronaca, il medico aveva smentito le accuse.
da biciciclismo. -
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Incredibile! Cioè, in Italia il passaporto biologico è uno strumento affidabile e probante, mentre se passi il confine equivale a carta straccia?! No, non è possibile, non esiste. O assolvono entrambi, o condannano entrambi. Punto.. -
LampreFan.
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mi ha deluso franco .
