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Zanatta: a Roubaix puntiamo al bersaglio grosso
Le uova di cioccolato e le colombe saranno solo un miraggio per i corridori che domenica si raduneranno a Compiègne per la partenza della 107ma Paris-Roubaix. Ad attenderli sarà qualcosa di ben più indigesto come 259 chilometri di strade dissestate ed anguste, di cui 53 di pavè racchiusi in 27 settori.
A guidare il team Liquigas sarà Manuel Quinziato, protagonista domenica scorsa di una tanto bella quanto sfortunata prova al Giro delle Fiandre e pronto a candidarsi per un ruolo da protagonista anche nell’Inferno del Nord. «È una corsa che ho nel mirino da tempo - spiega il bolzanino – e quest’anno, fortuna permettendo, ci sono tutti i presupposti per centrarla: condizione, bicicletta e tubolari. Cerco di vivere questa vigilia nel modo più tranquillo possibile, come ho fatto al Fiandre, per poi scaricare tutta la forza sui pedali».
La determinazione non gli ha mai fatto difetto, così come la capacità di adattarsi a qualsiasi situazione meteo: «La Roubaix è una corsa ad eliminazione e la si vince se non ti curi della pioggia o del vento, del sole o della polvere. Bisogna farla “a tutta” e basta. Questa mattina ho testato con i compagni una novantina di chilometri. Sono convinto che la corsa subirà una scossa prima della foresta di Arenberg, per poi decidersi a Carrefour de l’Arbre. Lì dovrò esserci anche io».
Al fianco di Quinziato ci saranno Maciej Bodnar, Francesco Chicchi, Murilo Fischer, Enrico Franzoi, Jacopo Guarnieri, Aliaksandr Kuchynski e Daniel Oss.
«Questi ragazzi hanno saputo dimostrare ottime cose in questa prima campagna del Nord - spiega il direttore sportivo Zanatta -. Non hanno cognomi blasonati ed il loro compito, durante la stagione, è quello di supportare i capitani. Ma qui, su percorsi storici ed eroici, sono divenuti protagonisti, come Willems a De Panne e Kuchynski mercoledì alla Gent-Wevelgem. Domenica cercheremo di mettere la ciliegina sulla torta».
tuttobiciweb.it. -
illip.
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Lo stato di forma di Manuel mette in buona posizione il team Liquigas
A proposito di colpaccio e di Roubaix stasera su sky hanno riproposto la storica vittoria del 1998 di Ballerini e del super successo Mapei che in quella edizione fece tripletta comquistando tutto il podio.
PS: chissà se Squinzi ha visto e non ci ha fatto un pensierino
PPS: Se ci senti Squinzi sappi che noi tifosi aspettiamo di rivedere le tue maglie in gruppo. -
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Anche Kuchynski ha fatto vedere una buona gamba... e col bagnato sembra trovarsi bene... senza dimenticarci di Franzoi... un tris del genere non è ovviamente al livello di quello Quick Step, però possono un po' spaventare... anche perchè se domenica ci vanno singolarmente a sfidare Boonen, Chavanel e Devolder ce n'escono con le ossa rotte... se non ci sarà un'altra "fazione", ho paura che si possa ripetere un Fiandre bis con la Quick Step a fare il bello e il cattivo tempo...
ps: ESPN Classic?! c'è la replica a mezzanotte allora (che mi guarderò ). -
illip.
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Spero che sulle ammiraglie non dormino proprio tutti come al fiandre . -
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beh, alla Roubaix le tattiche di squadre sono relative... bisogna vedere chi è in grado (e chi ha la fortuna) di star davanti... basta non essere tra i primi ad entrare nella foresta di Aremberg (a più di 100km dal traguardo) che ti sei giocato la corsa... è molto individuale la Roubaix insomma... . -
illip.
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Vero la gamba prima di tutto ma certe volte le tattiche hanno fatto sbancare pronostici scontati . -
Ricardinho92.
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Kuscynski è in un momento di forma pazzesco, lo vedo tra i primi 10 . -
illip.
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Può starci . -
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Roubaix: la Quick Step sceglie il look retrò
Anche la Quick Step ha percorso oggi in ricognizione gli ultimi 90 chilometri della Paris-Roubaix indossando l'abbigliamento retrò della squadra già utilizzato da Stijn Devolder sul podio della Ronde Van Vlaanderen.
Il layout "essenziale" della maglia prodotta da Vermarc, sponsor tecnico della squadra, i pantaloncini rigorosamente neri e il casco nero opaco Specialized ricordano un periodo del ciclismo legato a imprese epiche, eroiche.
Quale location migliore quindi se non il percorso di una corsa fuori dal tempo e unica come la Roubaix?
"Pedalare sul pavé con questo abbigliamento che comunque mantiene assolutamente tutte le caratteristiche tecniche e di comfort dell'outfit 2009 del team è veramente come effettuare un salto nel passato - spiega il vincitore di Roubaix 2008 -. Sono sicuro che anche il pubblico apprezzerà la nostra idea di celebrare la Paris-Roubaix in questo modo. Questo abbigliamento è magico come l'atmosfera che circonda questa gara. L'idea è nata questo inverno durante uno dei nostri photo shooting. Grazie all'entusiasmo dei nostri sponsor e alla loro collaborazione siamo stati in grado di trasformare questa idea in realtà"
L'esclusivo abbigliamento della linea Retrò prodotto da Vermarc sarà disponibile, in quantità limitata, sul sito web www.quickstepcycling.com dalla prima settimana di maggio.
La Quick Step sarà al via della Roubaix con una formazione composta da Tom Boonen, Sylvain Chavanel, Stijn Devolder, Kevin De Weert, Matteo Tosatto, Kevin Van Impe, Wouter Weylandt, Maarten Wynants. D.s.: Wilfried Peeters.
tuttobiciweb.it. -
illip.
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Secondo me è pure meglio di quella ufficiale
Nel frattempo prima di partire vi aggiorno sul meteo che pare aver preso una piega ancora migliore.
(per sarry e il bulba peggiore )
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Ricardinho92.
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Mannaggia . -
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Roubaix: per tutti è il giorno di Tom Boonen
Perchè ha perso il Giro delle Fiandre. Perchè ha una squadra fortissima.
Perchè stavolta anche Stijn Devolder dovrà stare al suo servizio. I grandi del passato sono unanimi: è Tom Boonen l'indiscusso favorito della centosettesima edizione della Parigi-Roubaix, la classica per eccellenza del ciclismo che va in scena domani. «E' la sua ultima possibilità di salvare la prima parte della stagione e quindi avrà ulteriori motivazioni - spiega Eddy Merckx - senza dimenticare che è difficilmente battibile in volata dopo una corsa così dura».
Anche Bernard Hinault e Roger de Vlaeminck indicano Boonen come l'uomo da battere, ma "monsieur Roubaix", l'unico capace di domare quattro volte l'Inferno del Nord, non esclude problemi di abbondanza nella Quick Step: «La situazione tra Boonen e Devolder ricorda quella tra me e Francesco Moser. Eravamo nella stessa squadra ed entrambi puntavamo a questa corsa, ma non ci fu modo di collaborare».
Gilbert Duclos-Lassalle, più vecchio vincitore della gara, ha già in mente il film che si vedrà domani: «Nel finale partirà Sylvain Chavanel e qualcuno reagirà portando dentro Boonen, che in volata batterà tutti». Sarà davvero tutto così semplice per Tommeke? Difficile da credere, anche se alcuni avversari sono acciaccati (Fabian Cancellara, Thor
Hushovd) o non dispongono di una squadra adeguata (Filippo Pozzato). Ma c'è comunque gente in splendide condizioni fisiche (Hainrich Haussler, Manuel Quinziato) e corridori di grande esperienza che si sono stufati di recitare il ruolo di eterni secondi (George Hincapie, Leif Hoste). Il percorso è quello classico da Compiegne al velodromo di Roubaix: 259 chilometri, dei quali 52,9 di pavè distribuiti in 27 settori. I più celebri e difficili sono quelli della Foresta di Arenberg, di Mons-en-Pevele e del Carrefour de l'Arbre. Secondo le previsioni meteo, dovrebbe essere una corsa asciutta, ma organizzatori e ciclisti sanno che la direzione del vento puo' rapidamente cambiare e portare pioggia e freddo. Probabilmente quello che proprio Boonen, da buon fiammingo, spera di trovare.
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bralic.
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ciao a tutti! allora domani la fanno vedere in rai? . -
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