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Eh, meno male... cose così non si possono assolutamente far passare... 
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Ricardinho92.
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Controreplica Katusha: cara ACCPI, noi dobbiamo difenderci
Il team Katusha, a firma del suo presidente Andrei Tchmil, ha risposto immediatamente al comunicato dell’Accpi, scrivendo a sua volta il comunicato che pubblichiamo:
In merito al comunicato ufficiale dell’ACCPI di oggi (9 giugno 09), non possiamo esimerci dal precisare alcuni aspetti sostanziali della questione che, evidentemente, sfuggono a chi ha scritto e sottoscritto la nota.
In primo luogo questo Team non ha ovviamente nulla contro la categoria dei corridori. Anzi l’intendimento è quello di salvaguardare quelli che fanno onestamente la propria professione.
In secondo luogo non possiamo fare a meno di segnalare il perfetto tempismo con cui questi comunicati vengono divulgati: denunciando sempre “cosa non va bene", senza fare mai nulla di concreto a scopo preventivo. Come se dovessero far sentire la loro voce ogni tanto.
Infine vorremmo sottolineare come questi signori probabilmente dimenticano che anche se la legge del 2001 (D. Lgs. 231/01) non è applicabile formalmente alle società sportive, lo è a tutti gli affetti. Evidentemente ai signori dell’ACCPI è sfuggita la fuga di sponsor dal ciclismo (Saunier Duval, Gerolsteiner, T-Mobile per esempio) per colpa degli scandali doping.
Ma per quale bizzarra ragione, sessanta dipendenti, che vivono e mantengono le loro famiglie con questo lavoro, devono essere alla mercè di un singolo corridore che decide, nonostante tutte le raccomandazioni, di affidarsi a pratiche illecite? Per quale ragione un team, che investe milioni di euro in un progetto sportivo, dovrebbe rinunciare a cautelarsi?
Per quanti controlli interni una squadra possa organizzare ci sarà sempre qualcuno che, a casa propria, cercherà la strada per rovinare se stesso e questo sport e noi stiamo cercando di evitarlo, almeno nella nostra squadra, anche se sappiamo che servirà a poco.
Il presidente del Team katusha
Andrei Tchmil
tuttobiciweb.it
Bravi!!!
Edited by SarriTheBest - 9/6/2009, 22:36. -
"(Joe.Falchetto)".
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illip.
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GRANDISSIMI....
un 10 e lode... Speriamo altri team seguano la strada. Queste sono le dichiarazioni giuste.
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Vonkage.
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sono d'accordo cn illip . -
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Come ho già detto, qualsiasi tribunale del lavoro darebbe torto alla squadra... è una cosa fuori dal mondo proprio... se le cose dovessero mettersi così per tutti i team, preferisco la legalizzazione del doping a sto punto... manco ai parenti delle vittime danno robe del genere come risarcimenti... mica è un assassino chi si dopa! Non esiste proprio per me...
Io ero d'accordo con l'UCI quando, in caso di positività, disse che ai corridori sarebbe toccata una multa pari all'ultima annualità dello stipendio... un metodo molto duro ma che ci può anche stare... ma 5 proprio no... significa mandare sul lastrico 1 famiglia (e anche quelle dei genitori dei rispettivi coniugi)... mi dispiace ma non va bene così... anche il corridore più dopato al mondo non si merita una roba del genere.... -
"(Joe.Falchetto)".
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se una persona non si dopa non ha niente da temere... se si dopa allora sarà meglio che la smetta se veramente ci tiene alla sua famiglia . -
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...e casi tipo la Bastianelli?! S'è dopata per sbaglio... eppure rientrerebbe anche lei nella multa... nono... io se anche fossi pulito non firmerei MAI...
O magari qualcuno vuol farmi fuori e m'infila qualcosa in borraccia... o nel mangiare... o nelle flebo... nonono... son cose impensabili, sarebbe da fare una multa di 5 volte lo stipendio a quello della Katusha che ha tirato fuori sta cosa.... -
illip.
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Sarry ti voglio bene e ti stimo ma non dirmi che una che pesa a malapena 45 kg ha bisogno di erbe dimagranti dai.
L'assunzione involontaria o per complotto ci sta ma credimi sono dimostrabili.
Qui si parla di sanzionare un sistema non gli scherzi. -
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L'avvocato Scaglia (ACCPI) replica a Tchmil
Gentile Direttore, Le invio un breve messaggio in relazione alle dichiarazioni di Andrei Tchmil sul comunicato ACCPI.
Gentile Presidente Tchmil,
le ultime notizie confermano purtroppo quanto scritto nel comunicato ACCPI: le iniziative autonome servono a ben poco.
E' da tempo che l'ACCPI e - per quel che può valere - il sottoscritto sostengono la necessità di organizzare degli stati generali del ciclismo, affinché tutte le componenti (istituzioni, organizzatori, squadre e corridori) si confrontino in modo aperto e trasparente sulle prospettive ed azioni da intraprendere, nonché sulle possibili forme di collaborazione e comune impegno da avviare.
Fino ad ora non abbiamo trovato alcuna sponda sul punto. Saremmo ben felici se la vostra squadra fosse la prima.
Con i miei più cordiali saluti.
Avv. Federico Maria Scaglia
Segretario ACCPI
tuttobiciweb.it. -
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Robbie McEwen ha firmato il contratto con la nuova clausola antidoping. . -
illip.
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E bravo all'autraliano
speriamo che altri team seguano la strada e che a quasto punto toccati sul patrimonio i corridori smantellino il muro di omertà. -
Ricardinho92.
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McEwen: un altro caso di doping e la Katusha chiuderà
Robbie McEwen non sta certo vivendo una stagione fortunata. Per lui due vittorie e altrettante cadute gravi che gli hanno impedito di essere presente al Giro e gli negheranno di disputare il Tour. Il suo rientro alle corse è previsto proprio per fine luglio, in occasione dei criterium del dopo-Tour.
Nel frattempo, dopo aver consultato il suo avvocato, l’australiano ha firmato la nuova clausola antidoping inserita nel contratto dei suoi corridori dal Team Katusha e spiega: «Katusha ha voluto inviare un segnale forte dopo i casi di Pfannberger e Colom. Se dovesse verificarsi un terzo caso, la Katusha semplicemente chiuderebbe».
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Edited by Joey² - 16/6/2009, 12:39. -
matteo007.
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mcEwen grande velocista nonostante l'età...anke se quest'anno è stato molto sfortunato . -
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Kenny De Haes lascia la Katusha
«Basta, lascio la Katusha. Cambio squadra. Non mi sono mai sentito a mio agio con la Katusha, mi hanno messo troppa pressione». Il ventiquattrenne sprinter belga Kenny Dehaes ha annunciato all’agenzia giornalistica Belga che dal 1° luglio correrà in un’altra squadra di ProTour.
«No, nessun nome. Lo annunceranno loro quando lo riterranno più opportuno».
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