Franco Pellizotti

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  1. illip
     
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    CITAZIONE (SarriTheBest @ 28/11/2008, 19:47)
    la su insoddisfazione l'aveva espressa da subito, anche xchè l'annuncio dell'ingaggio di Basso avvenne pochi giorni dopo il su rinnovo... si pensava che potesse sciogliere il contratto e cercare un'altra squadra, ma alla fine è rimasto... dp quello che ha fatto nel 2008, se la meriterebbe proprio una chance da capitano... e vabbè...

    :quoto: sopratutto il colpo "basso" fatto dalla liquigas.
     
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    Pellizotti: vado a Livigno per preparare un grande Tour
    Ieri, sul Velodromo di San Francisco al Campo, alle porte di Torino, numerose stelle delle Giro d’Italia e del ciclismo italiano si sono date appuntamento per la kermesse organizzata da Giacomino Martinetto e la sua associazione. Lo scopo era quello di raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto in Abruzzo. Fra i corridori di punta, c’era Franco Pellizotti. Il biondo della Liquigas-Doimo Terzo al Giro e vincitore della tappa del Blockhaus, il veneto ha potuto rendersi conto del dolore di questo popolo.

    Perché ha accettato di partecipare a questa corsa a favore dell’Abruzzo?
    «Ho voluto dare una mano a quelli che ne hanno più bisogno di me. Nella tappa del Blockhaus che ho vinto durante il Giro del Centenario, ho potuto rendermi conto del dolore della gente. Quindi il mio è un gesto di solidarietà».
    È veramente quella tappa del Blockhaus che vi ha fatto capire quello che era accaduto nella regione?
    «Durante il giorno di riposo, non ho potuto andare a vedere il paese colpito. Pero c’erano diversi miei compagni (Manuel Quinziato, per esempio, è andato a pedalare a L’Aquila con altri corridori di diversi team, ndr). Mi hanno raccontato quello che hanno visto: le tende, le case lesionate… Il loro racconto era veramente commovente, toccante. Poi, all’hotel dove dormivamo, c’erano diverse persone che vivevano lì perché rimaste senza casa. Fra loro, c’erano bambini che non avevano più casa, spazi di gioco. Dunque è importante per me di dare una mano, soprattutto per loro».
    Parliamo del capitolo sportivo adesso. Come ha recuperato delle fatiche del Giro e cosa prevede il suo programma?
    «Ho staccato la spina alcuni giorni, poi ho ripreso i allenamenti. Ma non ho perso di vista il Tour, che non è lontano. Nella mia testa, è un altro obbiettivo importante della mia stagione agonistica. Ora mi allenerò per dieci giorni a Livigno; farò allenamenti specifici ma non troppo pesanti. La condizione è ancora buona. Scenderò dalle montagne il 28 giugno e parteciperò ai Campionati Italiani prima di partire il primo luglio verso la Francia».
    Coa si aspetta dal Tour de France,
    «Viste le mie prestazioni al Giro, vado in Francia, consapevole dei miei mezzi, sia fisici che mentali. Durante il Giro, ho sempre cercato di dimostrare che il mio quarto posto del 2008 non era arrivato per caso. Era difficile di fare meglio, visto tutti i campioni presenti alla corsa rosa. In Francia vado con la stessa ambizione. È la prima volta che faccio l’accoppiata Giro-Tour e non so come reagirà il mio fisico. Proverò a vincere una tappa e se arriva un buon piazzamento in classifica generale, sarà tutto di guadagnato.
    Ha un po’ seguito il Delfinato?
    «Tranne la crono, ho visto le altre tappe e ho seguito tutti i favoriti del Tour presenti. Niente e nessuno mi ha stupito. Dal Delfinato, sono soprattutto contento della vittoria del mio compagno di squadra Sylwester Szmyd. Lui è al suo primo anno con noi, alla Liquigas-Doimo. È un grande corridore, una grande spalla per le salite. Lui, si è preso una bella soddisfazione in una corsa che apprezza molto. E poi, vincere sul Mont Ventoux non è da tutti».
    Che impressione ha sui rivali del Tour?
    «Ho visto un Cadel Evans molto forte, già in grande forma. Ma mancano ancora venti giorni al Tour e non so se sarà un bene o un male. Poi c’è Alberto Contador: lui non è ancora al 100 per 100 della sua condizione. Infine, ritroviamo Alejandro Valverde. Se non farà il Tour, è normale che vada cosi forte…».
    E il suo compagno di squadra Vincenzo Nibali?
    «Lui è un giovane molto bravo e forte. Deve ancora crescere per le corse a tappe come il Tour. Ma si è preparato bene e credo che farà un gran bel Tour de France. Vederlo fra i dieci primi del Delfinato significa che va davvero bene».
    Non ha paura che si crei un nuovo dualismo, come quello tra lei e Basso durante il Giro?
    «No. Al Tour de France, ci sarà anche Roman Kreuziger, un corridore molto forte. Io faro la mia corsa. Ma ripeto una cosa: Nibali deve ancora dimostrare tanto«.
    Il Campionato Nazionale è un obbiettivo?
    «Parteciperò alla corsa, ma dopo il Giro sono concentrato sul Tour de France».
    E dopo il Tour?
    «Faro probabilmente alcune corse e sicuramente San Sebastian. Poi mi riposero«.
    Franco Ballerini, il c.t della Nazionale ha speso belle parole nei suoi confronti. Un pensierino a Mendrisio lo fa?
    «Se farò un Tour de France ad alti livelli, sarà difficile essere competitivi per il mondiale. Se vorrò partecipare al Mondiale, dovrò conquistare il mio posto. Ma sarà molto difficile perché sarò stanco sia fisicamente sia soprattutto mentalmente».
    Questa settimana, Kohl ha fatto confessioni sul doping. Che ne pensa?
    «Ho letto l’articolo sulla Gazzetta dello Sport. Già altri corridori hanno fatto le stesse dichiarazioni. Non so se sia la verità, a chi di dovere il compito di verificare. Certo che quelle che l’austriaco ha detto non sono belle cose…».

    Jerome Christianes - tuttobiciweb.it
     
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  3. matteo007
     
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    speriamo in un bel tour...anke se nn lo vedo ai livelli degli schleck,di evans,di contador e di valverde...xo mai dire mai...può dire la sua
     
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    Niente Mondiali per Pellizotti. Ancora due impegni e poi un mese di riposo
    Mercoledì 29 luglio 2009 - Franco Pellizotti, leader della Liquigas e miglior scalatore al Tour de France, non parteciperà al mondiale di Mendrisio. Ancora due impegni, la Clasica di San Sebastian sabato, quindi il Gran Premio di Carnago il 6 agosto, poi Pellizotti staccherà per un mese. Il corridore veneziano rientrerà al Giro del Missouri (Stati Uniti) in calendario dal 7 al 13 settembre, quando ormai la nazionale azzurra sarà stata definita in base alle prove di selezione del mese di agosto.
    “Al Tour ci siamo confrontati io e il ct Ballerini - dice Pellizotti - ed abbiamo deciso che per quest’anno posso tranquillamente rinunciare alla maglia azzurra”.
    Partito da Montecarlo con l'obiettivo di una tappa al Tour è finito con la maglia a pois e con la palma del più combattivo a Pargi. E’ stato quindi un Tour emozionante e vissuto da protagonista per il Delfino di Bibione. Il corridore della Liquigas si era appassionato da ragazzino agli scalatori al Tour: “Avevo 14 anni - racconta Pellizotti - quando seguivo Chiappucci in maglia a pois nel 1992. Essere riuscito a emularlo dà un senso alla mia carriera”. Così come “essere riuscito a rimanere protagonista nell'arco di tre settimane nella corsa a tappe più famosa al mondo”.

    ciclonews.it
     
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    Dopo aver visto il percorso del Giro 2010 e alla luce delle ottime prestazioni fornite negli ultimi anni (4° nel 2008, 3° nel 2009), Amadio ha deciso che sarà Franco Pellizotti il capitano della Liquigas alla prossima edizione della corsa rosa. (La Gazzetta dello Sport, 28 Ottobre)
     
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  6. Ricardinho92
     
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    E' giusto così, se l'è meritato questo ruolo :sisi:
     
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    Pellizotti ancora in stand-by: «In Slovenia non ci sarò. Per il tricolore stiamo valutando»
    Treviso - martedì 16 giugno 2010 - Franco Pellizotti prossimo al rientro alle corse? Tutto ancora rimandato.
    «In teoria sì, ma stiamo valutando - esordisce al telefono il biondo scalatore della Liquigas -. E in teoria, sarei dovuto rientrare già al Giro di Slovenia (in programma da giovedì 17 a domenica 20, ndr), ma nel contempo sono anche due giorni che sto male. In Slovenia non ci sarò».
    Per il 32enne friulano ma trevigiano d'adozione, i dubbi non sono stati sciolti e una decisione in merito deve essere ancora presa. L'ultima sua gara stagionale rimane Larciano, prima della sospensione dell'Uci a 5 giorni dalla partenza da Amsterdam del Giro per presunte variazioni anomale nel passaporto biologico riscontrate in un controllo sul sangue avvenuto prima della Boucle 2009.
    Ci sono speranze, per i suoi tifosi, di rivederlo in gruppo per il tricolore di Conegliano?
    «Stiamo valutando se vale la pena tornare a correre adesso o se conviene invece aspettare una decisione definitiva sulla vicenda (della Procura Antidoping?, ndr) - continua Pellizotti -. Stiamo valutando: potrebbe essere che sia al via del campionato italiano come anche no». Alla prova tricolore di Conegliano, in calendario sabato 26, mancano 12 giorni. Se parteciperà, la Liquigas potrebbe schierare un tridente invidiabile, composto anche dalla maglia rosa Ivan Basso e Vincenzo Nibali. (mattia toffoletto - Epolis)
     
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  8. illip
     
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    A sto punto il caso valverde fa scuola e secondo me correrò con la possibilità in caso d squalifica di chiedere la retrodatazione.
     
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  9. LampreFan
     
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    :quoto:
     
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23 replies since 5/1/2008, 16:19   1122 views
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