Caso Landis - Landis: ho confessato per la mia coscienza

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  1. Carles Puyol
     
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    Landis è davvero una persona di m***a, xkè uno che cambia versione dei fatti 1000 volte così va definito!

    Comunque, personalmente, credo che quello che dica su Armstrong sia VERISSIMO...
     
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  2. "(Joe.Falchetto)"
     
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    CITAZIONE (Carles Puyol @ 23/5/2010, 19:55)
    Landis è davvero una persona di m***a, xkè uno che cambia versione dei fatti 1000 volte così va definito!

    Comunque, personalmente, credo che quello che dica su Armstrong sia VERISSIMO...

    anche che è stato trovato positivo in una corsa che NON HA MAI CORSO? :asd:
     
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    Si sarà confuso :asd:

    Quel che è certo è che non ha accusato Gesù Cristo. E con questo ho detto tutto...
    :D
     
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  4. illip
     
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    Anche l' AFLD ci si mette a dare ascolto ad uno così? Non si ricordano che con questa persona li ha citati per errori e incompetenza? Spero che l'agenzia Francese non provi a cavalcare l'onda per pubblicità. Si rendono conto che dando spazio a Landis stanno indirettamente ammettendo che i controlli erano sbagliati o tarocchi?
     
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    Non conta il passato, conta il futuro.
    A loro interessa sminuire l'UCI e la WADA per avere il controllo dei controlli (che bel gioco di parole :asd:), magari, come già sta succedendo, facendo ricadere la colpa dei passati tarocchi a magheggi sull'asse Armstrong-UCI (che poi non è che sarebbe così irrealistica come cosa :asd:).
     
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  6. Carles Puyol
     
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    Il potere dei soldi di Armstrong, sostenuto da non si sa cos'altro, ha portato ad esserlo una vera e propria macchina biologica secondo me...

    Landis verà zittito, verrà sepolto tutto spacciando ogni cosa per sua pura fantasia, ma sono sicuro che le cose che dice sono vere (tutto no, ma gran parte...)

    E come dice Sarri non parliamo di Gesù Cristo...ANZI...
     
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  7. illip
     
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    Ma l' AFLD non è che in quei controlli non c'entrasse nulla pertanto o ha partecipato al complotto o lo stesso non esiste.

    Il discorso di Landis non credo sarà messo a tacere da chissà chi ma semplicemente è lui che si rende inaffidabile e inascoltabile.

    E ancora sul fatto di Lance dopato ma basta prendere il suo libretto sanitario per capire sia difficile dimostrarlo si tratta solo di dosi e non di prodotti. A me spiace dirlo ma non gli doveva essere permesso di correre e tantomeno di ritornare dato che i prodotti che assume per via dei suoi problemi certamentodote lo hanno salvato ma gli effetti collaterali sono sotto gli occhi di tutti.
     
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  8. thomasb.
     
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    Su Armstrong non metterei di certo la mano sul fuoco, però direi che qualsiasi cosa dica Landis ha un'attendibilità vicina allo zero, tra l'altro il sistema per eludere i controlli glielo avrebbe spiegato proprio Armstrong, cioè uno a caso, non un qualsiasi altro corridore o un medico, no proprio Armstrong...
     
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    CITAZIONE (illip @ 24/5/2010, 11:07)
    Ma l' AFLD non è che in quei controlli non c'entrasse nulla pertanto o ha partecipato al complotto o lo stesso non esiste.

    Non ricordavo bene come andavano le cose, in materia di controlli antidoping, al tempo, e facendo una velocissima ricerca (sono andato sul sito dell'AFLD :asd:) ho scoperto che è nata appena nel 2006 (5 aprile 2006, per la precisione), alle porte del caso Landis: ora, non ricordo se ci fosse qualcosa di simile anche precedentemente (e, se qualcuno sa, parli :asd:), però questo è più di un indizio. Prima dell'AFLD 0 (e dico 0) positivi al Tour, dopo l'AFLD Landis, Riccò, Schumacher ecc ecc

    Personalmente stimo moltissimo i francesi da questo punto di vista, e un vero passo nella lotta al doping ci sarà quando questi avranno il potere completo dell'antidoping nelle loro mani.
    Il fatto che McQuaid voglia ridurli a semplici "fattorini" dell'antidoping ("Raccogliete i campioni, al resto pensiamo noi!") al Tour dice un po' tutto...

    CITAZIONE (illip @ 24/5/2010, 11:07)
    Il discorso di Landis non credo sarà messo a tacere da chissà chi ma semplicemente è lui che si rende inaffidabile e inascoltabile.

    E' vero.
    Ma anche se non fosse stato Landis, è comunque la sua parola contro quella di Armstrong: un po' come Fanini, per capirci. Se uno non porta delle prove, sono solo chiacchiere al vento alla fin fine...
     
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    Caso Landis, l'Uci chiede l'apertura di inchieste nazionali
    L’UCI ha confermato di aver chiesto alle federazioni nazionali di aprire inchieste sul caso Landis: all’Australia per Matthew White, al Blegio per Johan Bruyneel, al Canada per Michael Barry e alla Francia per John Lelangue.
    Un’inchiesta è invece già stata aperta dalla USADA, l’Agenzia Antidoping Statunitense sui corridori e i dirigenti chiamati in causa, vale a dire Lance Armstrong, George Hincapie, Levi Leipheimer, Jim Ochowicz e David Zabriskie
    La richiesta di apertura di inchieste è volta all’accertamento di eventuali responsabilità e infrazioni al Regolamento Antidoping, ma non significa - si legge nel comunicato dell’Uci - che l’Uci consideri fondate le dichiarazioni di Landis.

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  11. illip
     
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    Atto dovuto insomma
     
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    Landis: ho confessato per la mia coscienza
    Il ciclista statunitense Floyd Landis ha detto di avere atteso 4 anni prima di ammettere di avere fatto uso di doping perché sapeva che dicendo ciò nessuno poi avrebbe ritenuto attendibili le sue ulteriori confessioni sul diffuso uso di sostanze vietate che si registra nel mondo dello sport.
    Landis, che nel 2006 si vide strappar via la vittoria appena conquistata al Tour de France proprio per la positività ai controlli antidoping, si è trasformato dallo scorso maggio, quando ha finalmente confessato, nel più grande accusatore del connazionale Lance Armstrong, che in carriera ha vinto 7 volte la Grande Boucle.
    Armstrong ovviamente nega veementemente. ma proprio dalle dichiarazioni di Landis il governo statunitense, attraverso il procuratore Jeff Novitzky, ha dato il via ad una inchiesta federale, che porterà ad un processo. "Non mi interessa quello che la gente pensa di me e quello che a me porterà tutto questo, la cosa importante è comprendere che lo faccio per me stesso, per la mia coscienza, per sentirmi meglio", ha detto Landis da Melbourne (in Australia), dove è stato invitato per una conferenza organizzata al margine dei Mondiali di ciclismo su strada, al via domani. "Per quanto sia duro sedersi davanti a tanta gente e dire che hai mentito, così come è duro dirlo a tua mamma, resto convinto che questa soluzione sia migliore rispetto all'alternativa".

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