Damiano Cunego

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    vabe almeno punta per le gare di un giorno collinari (va meglio così ? ) :asd:
     
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  2. xGarzox
     
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    Cunego, la rinascita
    Più maturo, più convinto dei propri mezzi. Il vincitore del Giro di Lombardia sembra un altro. Prima parlava con il volto basso, ora sorride e punta in alto: "Voglio il Mondiale, lo sogno da bambino"

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    BORGOMANERO (Novara), 22 ottobre 2007 - La scintilla scoppiò il 26 maggio, al termine della 14ª tappa del Giro. Damiano Cunego prese in mano il telefono e chiamò Giuseppe Saronni. "Tra me e Martinelli è finita. Non voglio più lavorare con lui". Non è la frase esatta che disse, ma il senso fu questo. "Chiarisci tu il problema con lui", gli rispose l’ex campione. Tra Cunego e Martinelli (l’uomo che lo ha scoperto e lanciato) ci fu uno scontro durissimo. Damiano aveva bisogno di troncare un rapporto filiale per crescere. La gestione tattica di quella corsa fu solo il pretesto. L’esplosione ha portato una rinascita e la vittoria di sabato al Lombardia (già suo nel 2004) è solo il fiore più vistoso di questo "nuovo" Cunego. Il seme, però, era stato gettato dopo la Cantù-Bergamo.

    PIEDI - Dietro il risultato, c’è la crescita di un uomo. Prima, quando parlava, Damiano si guardava i piedi. Oggi (e non solo dopo il successo) non fugge, anzi ti guarda dritto negli occhi. Prima era in costante tensione, ora sorride. Era sereno persino dopo la caduta alla Vuelta, quando lo ricucirono come un cotechino. Per le prime 12 tappe non fece massaggi, almeno in due tappe arrivò piangendo per il dolore. "Tengo duro, passerà — diceva —. Nella vita c’è chi sta peggio. Male che vada mi servirà per fare bene al Mondiale. E se non farò il Mondiale, ci sarà il Lombardia". Il fiore stava germogliando, la chiamata di Ballerini per Stoccarda è stata la sferzata d’energia decisiva. Ma se Damiano — che nel 2004, da principiante, s’è trovato seduto alla guida di un razzo, per poi tornare pesantemente sulla terra nelle due stagioni seguenti — non è deragliato molto, è merito di una ferrea educazione famigliare. "Sono un ciclista e ho sempre fatto il ciclista. Vedevo i primi poco davanti a me e sapevo che con l’impegno l’avrei vinta io e sarei tornato forte, anche più forte di prima. Arrivo da una famiglia di brave persone. Gente semplice ma tenace, concreta. Nessuna apparenza e invadenza, tutta sostanza". "Il grande passo — spiega — è stato quello di sapermi prendere più autonomia. Con questa sono arrivate la consapevolezza nei miei mezzi e una maggiore cattiveria in corsa". Insomma, ora Cunego è un vero leader della squadra e anche per questo le prospettive che Di Luca approdi alla Lampre sono prossime allo zero.

    NUOVA STRADA - "Con Damiano abbiamo imboccato una nuova strada — spiega il team manager della Lampre-Fondital Giuseppe Saronni — e questa vittoria deve essere solo il principio". Ma la nuova strada ora gli presenta un bivio: puntare principalmente sui grandi giri o tutto sulle classiche? "Ci dovrò pensare molto bene — dice —. L’anno prossimo il primo appuntamento sarà alle Ardenne. Poi farò Giro o Tour: dipende dai percorsi e dall’obiettivo che avrò scelto. Per rivincere un Giro devono coincidere tante cose. Ci devono essere tante salite dure con poco riposo nel mezzo. In più devo migliorare a cronometro. Poi in autunno ci saranno il Mondiale, dove c’è un percorso che sembra fatto su misura per me, e il Lombardia. Esiste anche l’opzione Pechino. L’Olimpiade viene ogni quattro anni, ma il Mondiale è la storia. Io quella maglia me la sogno da quando ero bambino".

    TEMPO - "Damiano — spiega Saronni — non può più perdere tempo. Lui non è solo un nostro corridore, è un patrimonio di tutti quelli che amano questo sport. Le scelte che dobbiamo fare insieme, ma che sono essenzialmente le sue, devono essere oculate e tutto ruota attorno all’impostazione del calendario. Non vorrei, per l’entusiasmo di questa vittoria, fare errori. Non sono poi così convinto di scartare a cuor leggero le grandi corse a tappe, soprattutto se il ciclismo continuerà ad andare nel verso nel quale ha cominciato a marciare".

    gazzetta.it


    Edited by SarriTheBest - 29/10/2007, 21:41
     
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  3. sbracca899
     
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    il prossimo anno vedrete cunego cn la maglia iridata di campione del mondo
     
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  4. Joey Ramone GN
     
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    Cunego, che successo la festa dei Fans Club

    Grande successo per la Festa Internazionale dei Fans Club di Damiano Cunego: presso l'Hotel San Marco di Noceto (Parma), duecento persone si sono riunite per celebrare la chiusura della stagione ciclistica che ha visto il campione veronese conquistare 6 vittorie, compreso il prestigioso successo nel Giro di Lombardia.
    Anche alcuni graditi ospiti sono intervenuti all'evento: il commissario tecnico della nazionale Ballerini, il direttore sportivo della Lampre-Fondital Piovani, il medico sociale dottor Guardascione, il massaggiatore di fiducia Inselvini, il responsabile della comunicazione del team blu-fucsia Appiani e i compagni di squadra Napolitano, Possoni
    e Tiralongo.
    Grande l'affetto mostrato a Damiano dai sostenitori dei tredici Fans Club a lui intitolati e l'abbraccio tra il veronese e i tifosi è continuato anche oggi visto che Damiano è stato protagonista della videochat su www.gazzetta.it

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    Da tuttobiciweb.it
     
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    Cunego prenota il Mondiale
    Il vincitore del Giro di Lombardia ha risposto alle domande dei lettori di Gazzetta.it. "Nel 2008, a Varese, vorrei avere un ruolo di primo piano. L'Olimpiade? Il percorso è davvero duro"

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    Damiano Cunego, 26 anni, sul traguardo del Lombardia. Ansa


    MILANO, 29 ottobre 2007 - Hanno scritto dalla Norvegia, dall'Irlanda, dall'Argentina, addirittura dalla Corea. Molti per fargli i complimenti, tanti per spronarlo a puntare al Tour de France. E lui, Damiano Cunego, ha risposto con un sorriso, ma senza sciogliere il grande dubbio. "Il Giro per un italiano è il massimo, mentre un podio al Tour ti dà una visibilità mondiale perché è un evento seguito ovunque. Deciderò dopo essermi riposato un po' durante l'inverno. E' una scelta importante e le corse sono tante...". Il vincitore dell'ultimo Giro di Lombardia è stato ospite della videochat di Gazzetta.it. Ecco le sue risposte più interessanti e curiose.
    PECHINO E VARESE - "Il 2008 sarà un anno importante. Bettini mi ha descritto il percorso olimpico come veramente duro. E poi ci sono i Mondiali a Varese, dove vorrei andare con i gradi di capitano su un tracciato che merita e che è nelle corde anche di Di Luca e Rebellin. A Stoccarda si è creato un gruppo unito che spero possa vincere ancora".
    CLASSICHE - "Vincere il Lombardia, dove avevo già festeggiato nel 2004, è stata una grande soddisfazione. Tra le classiche, se potessi scegliere, mi piacerebbe conquistare la Liegi-Bastogne-Liegi, una corsa che mi sembra adatta alle mie caratteristiche".
    DI LUCA E GLI ALTRI - "Con Danilo ho già corso, se dovesse arrivare nella nostra squadra potremmo dividerci gli obiettivi". Non nascerebbe quindi un dualismo acceso come ai tempi della Saeco con Gilberto Simoni? "Non credo. Quando ci incontriamo con Gibo scherziamo e parliamo senza problemi, ma la gente non ci crede. È stato uno dei più grandi scalatori che abbia visto in circolazione, così come Armstrong e soprattutto Pantani, il mio idolo, un campione dal carisma unico".
    LA MONTAGNA - "Mi affascina tanto lo Zoncolan, la Marmolada e il Pordoi ma se penso al Giro d'Italia, la cima che mi piace di più resta il Mortirolo, perché lì hanno vinto Pantani e altri grandissimi campioni".
    SQUALIFICHE - "È un momento difficile, da collega mi spiace per le squalifiche a Basso e Di Luca. Spero vengano momenti migliori per uno sport che non è morto, come dimostra il numero delle persone che segue le corse, ma sul quale c'è negatività. Il passaporto biologico? Spero sia un passo avanti nella lotta al doping in questo periodo di confusione. Si deve voltare pagina per uno sport sano".

    Antonino Morici - gazzetta.it

    Guarda la Videochat integrale su Gazzetta Tv
     
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    La Gazzetta dello Sport di oggi delinea il possibile programma ufficiale che seguirà Cunego: l'ipotesi di fare Giro, Tour e Vuelta è molto reale.
    Al Giro d'Italia il principino correrebbe per la Generale, visto che per Saronni il percorso è molto adatto alle caratteristiche del capitano della Lampre; al Tour invece la maglia bianca del 2006 punterebbe solo a conquistare almeno una tappa di montagna (secondo me ci proverà in quella con arrivo a Pratonevoso); infine alla Vuelta andrebbe solamente per preparare il Mondiale, visto che ormai è diventata una tappa obbligata per la magia iridata.
    Tra Olimpiade e Mondiale infatti Cunego punta decisamente sul secondo: il percorso di Pechino, secondo lo staff della Lampre, capita in un momento della stagione molto particolare ed (soprattutto) è l'ideale per Paolino Bettini; mentre per Varese invece sembra che Ballerini abbia in mente di mettere tutta la squadra (a meno del Grillo, che avrà carta bianca) a disposizione del corridore veneto.

    L'unica cosa certa è l'esordio stagionale: il prossimo 23 Febbraio, al Trofeo Laigueglia.
     
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  7. simo.92
     
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    vi sorprenderete qundo Damiano sfilerà a Milano con la maglia rosa, e poi quando a Varese sarà lì pronto a sferrare il colpo decisivo nel caso ke Bettini nn sia in condizione per fre il tris
     
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  8. endo765
     
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    CITAZIONE (simo.92 @ 2/2/2008, 18:16)
    vi sorprenderete qundo Damiano sfilerà a Milano con la maglia rosa, e poi quando a Varese sarà lì pronto a sferrare il colpo decisivo nel caso ke Bettini nn sia in condizione per fre il tris

    parole sante
     
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    Vedo + fattibile Varese del Giro... sulla corsa rosa c'ho già un'idea sul vincitore
    SPOILER (click to view)
    nn la dirò mai... voglio fa come Sgarbozza l'anno scorso... che diceva "Cunego qui, Cunego lì" e poi andava a vincere 800 euro alla Snai puntando su Di Luca :asd:

    Io resto dell'idea che Cunego sia adattissimo x le classiche, e nn x i grandi giri... so convinto che troverebbe molte + soddisfazioni... :sisi:
     
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    Cunego: «La mia vita da ciclista presunto colpevole»
    Il «Piccolo Principe» non dorme sonni tranquilli. Da qualche giorno Damiano Cunego, uno dei talenti più apprezzati e attesi del movimento ciclistico italiano, è finito nel polverone per una questione che al momento pare essere più burocratica che sportiva. All’appello mancherebbe un documento con il quale i corridori di livello internazionale, come lui, devono comunicare anticipatamente dove saranno il mese successivo: un vero e proprio registro di reperibilità, che serve agli organi di controllo per effettuare i test a sorpresa. Il vincitore del Giro 2004, questo modulo l’ha regolarmente compilato e inviato all’Unione Ciclistica internazionale e all’Agenzia mondiale dell’antidoping (Wada), ma non al Coni, che ora storce il naso.
    - Senta Cunego, perché tutto questo baccano per un documento?
    «E’ quello che mi domando anch’io, mi sembra di vivere un incubo e quando tutto sarà chiarito nulla sarà più come prima: certe cose lasciano il segno».
    - A proposito, come sta?
    «Fisicamente molto bene e non vedo l’ora di cominciare la nuova stagione. Sabato mi metterò per la prima volta il numero sulla schiena e correrò il Gp d’Apertura a Donoratico. Il problema è che sono molto deluso e amareggiato dal comportamento tenuto da alcuni organi di informazione che hanno riportato le notizie in modo distorto e fuorviante, con l’unico scopo di mettere in cattiva luce la mia persona e questo non lo posso tollerare».
    - Si è letto che lei sarebbe stato buttato giù dal letto per un controllo a sorpresa, poi si è venuti a sapere che invece era ad una cena. E poi questa storia del certificato che il Coni non ha mai ricevuto… Troppa confusione.
    «Del fatto di essere stato buttato giù dal letto io non ho mai detto nulla di simile a nessuno. Quando mi hanno interpellato, io a domanda ho risposto: ero a cena con i miei compagni di squadra e con tutto lo staff Lampre per festeggiare due tifosi del fans club di Cerro Veronese che avevano vinto due giorni di soggiorno con la squadra. Li ho personalmente invitati al ristorante Gualdo del Re, a Suvereto (Livorno), e ho pagato il conto con la mia carta di credito. Per quanto riguarda la storia del certificato il 6 gennaio scorso ho comunicato a U.C.I. e WADA come di prassi (progetto “Adams”, ndr) i luoghi dove avrei soggiornato fino al prossimo 31 marzo. Al Coni non ho mandato nulla perché nulla mi è stato richiesto. La Gazzetta sostiene che il Coni mi avrebbe inviato una richiesta di documentazione il 18 gennaio scorso, ma né io né la squadra ha ricevuto nulla. Sempre lo stesso giornale sostiene che è dal 18 dicembre che il Coni non ha più la mia reperibilità: anche questo non corrisponde al vero, avendo effettuato un controllo il 30 dicembre scorso. Ripeto, io sono favorevole ai controlli a sorpresa, non ho nulla contro il Coni che fa benissimo il proprio lavoro, e spero che quanto prima concenda noi corridori la possibilità di avere un incontro chiarificatore con i dirigenti del Foro Italico per una più corretta gestione di questa parte burocratica, ma non posso permettere a nessuno che la mia immagine venga in questo modo infangata. Io non ho nulla da nascondere e nulla ho nascosto».
    - Parliamo della prossima stagione: correrà il Giro?
    «Se fosse per certi giornali e certi giornalisti no. Ad ogni modo devo ancora decidere. Domani il Tour dovrebbe rendere nota la lista delle squadre invitate e solo dopo deciderò assieme ai miei tecnici e a Beppe Saronni il da farsi».
    - Obiettivi 2008?
    «La primavera è tutta incentrata sulla Liegi-Bastogne-Liegi: da sempre questa è la corsa dei miei sogni. Ho vinto due volte il Giro di Lombardia, non posso non avere nel mio palmares la Liegi. Poi correrò il Giro o il Tour».
    - Mondiale o Olimpiade?
    «Sicuramente il Mondiale di Varese: mi si addice molto. Per l’Olimpiade c’è già Paolo Bettini».
    - Avversari da tenere d’occhio?
    «I soliti. Per il Giro Di Luca, Savoldelli, il solito Simoni, più il colombiano Soler e Riccò. Se poi ci sarà il russo Denis Menchov, anche lui sarà da tenere d’occhio. Per il Tour Contador, Caldel Evans e Menchov».
    - Il ciclismo le piace ancora?
    «Moltissimo, è la mia vita. Sa però cosa le dico: non mi piace che i corridori, nessuno escluso, vivano sempre in un clima di presunzione di colpevolezza. Dobbiamo sempre dimostrare di non essere dei furfanti. Siamo controllati in continuazione, diamo la reperibilità 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Ha proprio ragione il mio team manager Beppe Saronni: neanche i delinquenti vengono trattati così e tra poco ci doteranno di braccialetto elettronico».
    - Anche voi corridori, però, per una volta potreste essere un po’ più uniti e far sentire la vostra voce…
    «E’ vero. Il ciclismo è uno sport individuale e ognuno si fa sempre i fatti propri. Non sempre abbiamo torto, ma il nostro atteggiamento induce tutti a pensare che sia proprio così».

    da «Il Giornale» del 4 febbraio 2008 a firma Pier Augusto Stagi
     
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  11. fou
     
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    CITAZIONE (simo.92 @ 2/2/2008, 18:16)
    vi sorprenderete qundo Damiano sfilerà a Milano con la maglia rosa, e poi quando a Varese sarà lì pronto a sferrare il colpo decisivo nel caso ke Bettini nn sia in condizione per fre il tris

    lo sopravvaluti... l'unico giro l'ha vinto x mancanza d avversari... quest'anno gli avversari sono tanti ed agguerriti!! riccò tra i piu agguerriti :asd:
     
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  12. endo765
     
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    CITAZIONE (fou @ 4/2/2008, 20:06)
    CITAZIONE (simo.92 @ 2/2/2008, 18:16)
    vi sorprenderete qundo Damiano sfilerà a Milano con la maglia rosa, e poi quando a Varese sarà lì pronto a sferrare il colpo decisivo nel caso ke Bettini nn sia in condizione per fre il tris

    lo sopravvaluti... l'unico giro l'ha vinto x mancanza d avversari... quest'anno gli avversari sono tanti ed agguerriti!! riccò tra i piu agguerriti :asd:

    riccò secondo me nn farà nnt e il capo della saunier sarà piepoli, cmq guarda il mio avatar ti ricordo qualcosa del duello cunego ricco?
    SPOILER (click to view)
    :asd2:
     
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  13. fou
     
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    ne riparliamo a fine giro ok?? :asd:
     
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  14. endo765
     
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    ok, intanto cunego1 ricco0
     
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  15. Joey Ramone GN
     
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    tre cime:

    Riccò 1 - Cunego 0
     
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285 replies since 27/6/2007, 13:40   5276 views
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