Ivan Basso

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  1. xGarzox
     
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    DELLA SERIE i GRANDI ARTICOLI DELLA GAZZETTA DELLO SPORT... :asd: :asd:

    Basso: "Niente sconti
    Tornerò a testa alta"


    Il vincitore del Giro 2006 è squalificato fino al 24 ottobre: "E' giusto che tenga le orecchie basse e paghi. Mi alleno come se dovessi correre, entro un mese la squadra con la quale rientrerò nel 2009. Intanto faccio da garante e testimonial solidale per Intervita"

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    RAS AL KHAIMAH (Emirati Arabi Uniti), 3 febbraio 2008 - "Sono felice perché ho ricominciato a pedalare con cuore, cervello e gambe collegate. Prima mi capitava di uscire e dopo 70-80 chilometri "svegliarmi" e chiedermi dov'ero. Non potevo continuare così. Poi sono riuscito a chiudere la mia faccenda in un cassetto sigillato e ricominciare una nuova vita".
    Chi parla è Ivan Basso, la sua "faccenda" è la squalifica per il coinvolgimento nell'Operacion Puerto che gli vieta fino al 24 ottobre di attaccarsi un numero sulla schiena e correre. L'ultima volta fu il primo aprile 2007, alla Vuelta Castilla y Leon. Ma oggi, seppure per gioco, quel rito Ivan lo celebrerà di nuovo. L'occasione è la Granfondo del Deserto, gara non ufficiale, a Ras al Khaimah, uno dei sette emirati arabi.

    Basso, come giudica questa esperienza in mezzo ai cicloamatori?
    "Molto, molto bella. Il primo giorno gli altri ciclisti avevano un po' di timore ad avvicinarmi, poi hanno rotto il ghiaccio e mi hanno tempestato di domande. C'è gente che è arrivata a fare 200 chilometri al giorno per stare con me. Mi hanno fatto sentire il loro affetto".

    Come vive lontano dall’attività agonistica?
    "Mi alleno parecchio, come se dovessi correre. Credo sia fondamentale mantenere riferimenti precisi e ogni tanto risentire le sensazioni di quando ero in attività. Mi metto alla prova su Cuvignone e Campo dei Fiori, dove ho riferimenti cronometrati degli ultimi 4-5 anni. Ho ricominciato a seguire un piano d'allenamento e in due periodi, che coincidono con Giro e Tour, cercherò un picco di forma. Ma la cosa più importante è che pedali di nuovo con testa, cuore e gambe collegate".

    Perché gli appassionati dovrebbero tifare di nuovo per lei?
    «Non posso e non voglio pretendere che i tifosi siano dalla mia parte. Il messaggio lo recepisco io da loro. La gente è giusto che mi aspetti al varco e che mi chieda di dimostrare cosa so fare. Però dentro di me sento che tornerò più forte di prima. Aspettatemi e se in salita prenderò dei minuti mi criticherete».

    Quale ciclismo stiamo vivendo?
    "Sono la persona meno indicata per parlare. Quindi su questo è meglio che stia zitto e lavori. Prima devo pagare la mia pena".

    Senza richiesta di sconti o amnistie?
    "Assolutamente senza. Mi hanno squalificato per un motivo, non gratis. E' giusto che tenga le orecchie basse e che paghi. Poi, però, andrò di nuovo a testa alta".

    In un mondo omertoso lei trovò il coraggio di confessare la sua colpa. Che cosa la spinse a farlo?
    "Mia figlia Domitilla (5 anni, ndr.). Un giorno eravamo in macchina, lei seduta dietro. Mi parlava e mi guardava attraverso lo specchietto. Prima mi chiese: "Papà cos'hai? Perché non mi ascolti? Perché non mi sorridi?". No, niente. Poi "Papà, basta con l'Operacion Puerto. Che ti diano la squalifica e che ti lascino in pace". Mi si è ghiacciato il sangue. Ho capito che stavo intaccando il suo stato d'animo. Non potevo permettermelo".

    Mai provata vergogna per quello che ha fatto?
    "Vergogna, no. Preoccupazione tanta per la mia famiglia. Nessuno sapeva nulla, neppure mia moglie. Fu un momento tremendo anche per lei e per il nostro matrimonio. Una delusione forte. Ma ha saputo perdonarmi. Ora mi rincuora e mi dice che sono sempre stato forte e tornerò più forte di prima".

    La sua squalifica scade il 24 ottobre. C'è tempo per alcune gare fuori Europa.
    "No, escluso. Torno corridore nel 2009. Lo scoglio più duro sarà superare il Giro di quest'anno, mi manca, poi percorso in discesa sino alla liberazione".

    Ha già scelto la prossima squadra?
    "Giovanni Lombardi (il manager, ndr.) sta facendo un grande lavoro, poi la scelta sarà mia. Entro marzo probabilmente decido. Ho già un'idea anche di alcuni corridori che mi piacerebbe avere vicino. Sarà una squadra italiana e molto ben organizzata. Forte e con voglia di vincere. Come me". La Barloworld di Claudio Corti, sponsor sudafricano ma base e struttura in Italia, è favorita netta.

    Lei si allena con una bici senza scritte e con la maglia Intervita.
    "Chi mi ha fornito la bici ha preferito restare anonimo. La sua è una scelta di amicizia e non pubblicitaria. Intervita si occupa di adozioni a distanza, l'ho conosciuta nel 2001 grazie a mia moglie. Da allora ho iniziato ad aiutare bambini in India. Per ora sono una decina. Quest'anno mi hanno chiesto di fare da testimonial. Entro fine anno spero di arrivare ad aiutare un centinaio di bimbi. Il ricavato di tutte le manifestazioni dove sarò presente quest'anno andrà totalmente a loro. Qui, grazie all'organizzazione di Xevents, contiamo di ottenere fondi per altre 3-4 adozioni. A fine febbraio sarò in India per controllare come vengono spesi i soldi. Voglio essere garante, non solo testimonial".

    gazzetta.it

    CITAZIONE
    In un mondo omertoso lei trovò il coraggio di confessare la sua colpa. Che cosa la spinse a farlo?
    "Mia figlia Domitilla (5 anni, ndr.). Un giorno eravamo in macchina, lei seduta dietro. Mi parlava e mi guardava attraverso lo specchietto. Prima mi chiese: "Papà cos'hai? Perché non mi ascolti? Perché non mi sorridi?". No, niente. Poi "Papà, basta con l'Operacion Puerto. Che ti diano la squalifica e che ti lascino in pace". Mi si è ghiacciato il sangue. Ho capito che stavo intaccando il suo stato d'animo. Non potevo permettermelo".

    che pezzo toccante :asd: :asd: :asd:
     
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    l'ho letta stamani in treno...

    :ahah:
     
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  3. Vince™
     
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    ma ha confessato basso, a me sembra di ricordare di no, pero forse mi sbaglio perche è passato un po di tempo
     
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    Certo che ha confessato... nn l'uso di doping, ma il tentato uso sì...
    Però poi nn ha spiccicato + parola... nn ha sputtanato nulla... e s'è preso i 2 anni...
     
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  5. Vince™
     
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    oi è vero che ha confessato di essere andato da fuentes pero non di aver usato dopig, la memoria mi fa brutti scherzi :asd:
     
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  6. fou
     
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    nn lo voglio piu vedere correre... mi fa ribrezzo...
     
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  7. xGarzox
     
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    che faccia da campione! :asd: :asd:
     
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  8. xGarzox
     
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    Basso in India
    tra i bimbi di strada


    Il varesino, squalificato fino al 24 ottobre, sostiene le adozioni a distanza con Intervita: "Non possiamo abbandonarli. Temevo quello che avrei potuto vedere, ma la realtà supera ogni immaginazione"

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    PUNE (India), 26 febbraio 2008 - Pallavi è un’anima stretta in una maglietta bianca con la scritta "lucky" (fortunata), la gonna a scacchi e le ciabattine rosa. I suoi sette anni sembrano riassunti nei capelli neri a caschetto, tenuti su con una forcina, nelle gambe secche e livide, negli occhi profondi, lontani, irraggiungibili. Torna dal doposcuola. A piedi. Ad aspettarla c’è una piccola folla di bambini e vicini, più un uomo bianco, che con un sorriso cerca di nascondere l’imbarazzo, alto anche se si chiama Basso. Ivan Basso. Pallavi lo conosce, sa chi è: non il campione di ciclismo squalificato per l’Operacion Puerto fino al 24 ottobre, ma un campione di umanità. Perché è lui che, attraverso lei (e attraverso l’organizzazione Intervita), sostiene la sua piccola comunità.

    CATAPECCHIA - Basso non ha resistito alla tentazione: prima quella di conoscerla, non più solo in fotografia ma dal vero, dal vivo, di persona; poi quella di portarle un regalo, e il primo pensiero è stato una bicicletta. L’ha acquistata un’oretta prima, in un emporio battezzato Saibaba: una bici per Pallavi, già che ci siamo una anche per la sorellina, già che ci siamo altre quattro per altri quattro bambini sostenuti da Intervita, già che ci siamo a questo punto Basso è stato stoppato altrimenti avrebbe riempito di bici l’intero "slum", quella catena di catapecchie, baracche, capanne dove sopravvivono i poveri di Pune e dell’India. Perché Pallavi abita in una catapecchia: una stanza con una porta e una finestra, un letto e un tavolo, senza il bagno però con la tv. E sono in sei: i due genitori e i quattro figli. In — a occhio — 16 metri quadrati.

    MUCCHE - Vento caldo, sole implacabile, mosche eccitate. Un pozzo. Terra, o quello che si deposita nei secoli dei secoli - polvere, arbusti, avanzi, cenere — e poi si sbriciola, si frantuma, si setaccia, si ricicla, si deposita fino alla sfinimento, all’esaurimento, al calpestamento. In fondo, è una festa. Che Basso sarebbe venuto, si sapeva. Che avrebbe portato una bici, anzi due, anzi sei, no. I grandi sono vestiti a festa: le donne in sari, gli uomini con camicie gialle e colletti aperti ad alettoni, i piccoli in abitucci e vestitini ereditati, tramandati, consumati. Poi mucche sante, capre famigliari, gatti stremati, tutti pelle e ossa, tranne i cani, che sono zingari, nomadi, autarchici e autonomi, ma atletici. "Mi sono avvicinato a Intervita da tempo — racconta Basso —, ma recente è l’idea di diventarne testimone. Adesso ho più tempo. Mi serve per conoscere il mondo, non per pulirmi da colpe. Semmai mi aiuta a purificare la mia coscienza di uomo, non di corridore. Mi commuove, mi colpisce, mi arricchisce: dentro. E quando tornerò a fare il mio lavoro, raddoppierò il mio aiuto". Ormai, per lui, è una missione.

    STRADA - Solo ieri: prima la visita a una scuola per 650 bambini fra asilo ed elementari, poi a una scuola non formale per una trentina di bambini di strada, quindi a un centro dove si assistono 88 bambini e ragazzi con paralisi celebrale, tutto ideato e gestito da Intervita contando principalmente sulla raccolta fondi in Italia (per aiutare Intervita nei progetti in India e nel sud del mondo: sito Internet www.intervita.it o numero verde 848.883388). Infine l’incontro con Pallavi. "Temevo quello che avrei visto — confida Basso — ma la realtà ha superato qualsiasi immaginazione. La loro è una vita nata male, in salita, senza futuro. Ma dai bambini non si finisce mai di imparare. E nei loro occhi, nel loro sorriso, nei loro giochi fatti con il nulla nasce la speranza. Non possiamo abbandonarli. Soprattutto i bambini di strada". Ed è sul loro recupero che Intervita moltiplica i suoi sforzi, a Nashik.

    NIENTE - Tre giorni a respirare l’altra faccia del mondo, più andata e ritorno: il viaggio in India di Basso si concluderà a casa davanti ai figli, Domitilla, 5 anni, e Santiago, uno e mezzo. "Dirò che stavolta i regali li ho lasciati là, a bambini che potrebbero essere loro fratelli e sorelle, ma che per un destino ingiusto non hanno mai avuto niente".

    gazzetta.it

    babbè io nn mi pronuncio più
     
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    deve rifarsi un immagine decente... :asd:
     
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  10. Joey Ramone GN
     
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    sono delle belle cose, ma secondo me ognuno dovrebbe tenersele per se e non ogni volta che fa ste cose andare a chiamare i giornalisti (che tra l'altro arrivano come mosche sulla merda)
     
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  11. fou
     
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    cerca d recuperare la fiducia della gente ma la mia di certo nn la ecupera
     
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    CITAZIONE (fou @ 26/2/2008, 22:40)
    cerca d recuperare la fiducia della gente ma la mia di certo nn la ecupera

    non recupera nemmeno la mia ovviamente :huh:
     
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  13. "(Joe.Falchetto)"
     
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    la mia si, visto che non l'ha mai persa!

    Forza Ivan!
     
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  14. 19bimba86
     
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    Io nn so piu se credergli....
     
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  15. xGarzox
     
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    Lunedì Ivan Basso incontra i giovani studenti varesini

    Ivan Basso incontrerà lunedì prossimo i giovani studenti varesini nel salone della Scuola Bosina di via Stadio 38 a Varese. L’appuntamento, fissato per le ore 15, vedrà anche la presenza di Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese e di Bruno Specchiarelli, assessore provinciale tra i fondatori della Scuola Bosina. L’appuntamento è il primo di una serie di iniziative che vedranno Basso, testimonial della Provincia di Varese, protagonista nella promozione del territorio in vista dei Mondiali di ciclismo di settembre.

    tuttobici web.it

    joey organizza un sit-in di protesta I GIOVANI DICANO NO ALLA DROGA!---->riferito al nostro idolo ovvio :ahah: :ahah:
     
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372 replies since 18/6/2007, 17:40   4677 views
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