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Beh, cm squalifiche il CONI può vietare a Valverde di correre sul territorio italiano... il problema dell'OP e del caso Valverde è che la Guardia Civil ha indagato superficialmente, senza approfondire niente... il CONI sta facendo quello che nn hanno fatto loro, e andrà in Spagna cm pubblica accusa...
Poi vedremo come si evolverà il processo... è ovvio che la squalifica verrà decisa dalla federazione, e ci possono essere sempre dei ricorsi da parte di Valverde o da parte dell'UCI a seconda di cm sia la sentenza...
Già il fatto che ci sia un indagine seria e delle prove concrete (e, a quanto pare, schiaccianti) fa cmq ben sperare.... -
illip.
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Verrà squalificato in italia immediatamente ma mi risulta che sia già stata trasmnessa documentazione anche all'UCI e alla WADA per cui non servirà il processo ordinario ma sarà la giustizia sportiva in autonomia a prendere le decisioni 
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illip.
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Coni, slitta di un giorno ancora l'udienza di Valverde
Il ciclista Alejandro Valverde Belmonte ha comunicato all'Ufficio di Procura Antidoping del CONI di aver delegato il proprio avvocato, Federico Cecconi, a chiedere un ulteriore slittamento dell'audizione prevista per domani, mercoledì 18 febbraio. La Procura, che ha accolto l'istanza presentata, ascolterà Valverde nella giornata di giovedì, 19 febbraio, alle ore 17, presso lo Stadio Olimpico.
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Caso Valverde: il Giudice 31 annulla la disposizione del Coni
Il Juzgado de Instrucción Número 31 de Madrid ha dichiarato non valide le attività del Coni riguardanti i campioni di sangue del ciclista spagnolo Alejandro Valverde (Caisse d'Epargne), che ha ricevuto una convocazione per presentarsi a Roma domani e rispondere in merito al suo presunto coinvolgimento nell'Opération Puerto.
Il Tribunale di Madrid, con firma del giudice Antonio Serrano (sempre lui) ha dichiarato la nullità di tutti gli esami svolti dal Coni, specialmente quelli riguardanti la ricerca del Dna del corridore in quanto le prove sareebbero state ottenute attraverso una procedura non corretta.
Questa decisione è motivata dal fatto che il giudice d'Istruzione numero 31 di Madrid ritiene che la Procura Antidoping del Coni sia solo un organo amministrativo dipendente dal Ministero della Cultura e non un organismo giudiziario.
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Sì vabbè... la solita cosa vergognosa... rassegnamci a vedere Valverde impunito, tanto c'è poco da fa... questi non fanno altro che ostacolare e coprire.... -
Joey².
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spagnoli di merda . -
Joey².
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Caso Valverde, il Coni va avanti per la sua strada
Il pronunciamento del Giudice 31 di Madrid, Antonio Serrano, ha creato ovviamente grande scalpore ma all'atto pratico non crea alcun problema alla Procura Antidoping del Coni.
Il giudice spagnolo - infatti - imputa al Coni di aver ottenuto le sacche per il confronto del Dna pur non essendo un organismo giuridico. E proprio qui sta l'errore: il Coni non ha fatto altro che recepire i risultati degli esami svolti sulle sacche di sangue che la Procura della Repubblica di Roma ha regolarmente chiesto alla giustizia spagnola - senza puntare la pistola alla tempia ad alcuno - e che probabilmente sono state concesse dello stesso giudice Serrano, titolare dell'inchiesta Operacion Puerto.
La Procura del Coni quindi è determinata a procedere nella sua opera: la convocazione per Alejandro Valverde, atteso a Roma per domani alle 17, resta valida. Ed il corridore dovrà essere molto bravo a convincere Torri e gli altri giudici, perché la sua posizione è estremamentre grave e il rischio di una squalifica di due anni è altissimo. Non solo, se Valverde non dovesse presentarsi, è probabile che incappi in una squalifica supplementare di sei mesi.
Una volta chiuso il fascicolo Valverde, il Coni lo farà pervenire immediatamente per competenza al Cio e alla Wada. E nel grande gioco della politica non bisogna dimenticare che Madrid è in corsa per ottenere l'assegnazione dei Giochi Olimpici 2016 (le rivali sono Tokyo, Rio de Janeiro e Chicago, ndr) ed è quindi probabile che la Spagna sia finalmente costretta, una volta per tutte, a cambiare atteggiamento e ad abbandonare l'ostruzionismo in tema di doping.
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kobES7.
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Perchè rimandano sempre??? la data originaria era il 16 ,poi 19 e ora 30 
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Joey².
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ma è ancora il 19. comunque non è possibile che gli spagnoli devono sempre far ostruzione! bisogna prendere provvedimenti, tipo non invitare le loro squadre alle corse italiane. è uno scandalo che in italia e in germania si usi il pugno di ferro(giustamente) e in spagna non li toccano neanche! a petacchi è stata inflitta una squalifica pesantissima per quello che ha commesso, invece qui che si parla di sacche di sangue niente! anche l'uci e la wada dovrebbero fare qualcosa contro la spagna! . -
kobES7.
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, scusami ma sono impaziente...
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.CITAZIONE (Joey² @ 18/2/2009, 17:31)ma è ancora il 19. comunque non è possibile che gli spagnoli devono sempre far ostruzione! bisogna prendere provvedimenti, tipo non invitare le loro squadre alle corse italiane. è uno scandalo che in italia e in germania si usi il pugno di ferro(giustamente) e in spagna non li toccano neanche! a petacchi è stata inflitta una squalifica pesantissima per quello che ha commesso, invece qui che si parla di sacche di sangue niente! anche l'uci e la wada dovrebbero fare qualcosa contro la spagna!
sì infatti... bisogna "costringerli" a cambiare mentalità... come si può poi chiedere che tutti gli sport si allineino alla nostra ferrea lotta al doping, quando nello stesso ciclismo ci sono casi così eclatanti di disparità! E' inconcepibile per davvero.... -
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Caso Valverde: Manzano accusa il murciano
Continua a soffiare la bufera attorno ad Alejandro Valverde. A puntare ancora il dito contro di lui è lò'ex professionista Jesus Manzano, che ha corso con Valvere alla Kelme dal 2002 al 2004. Manzano ha dichiarato al quotidiano AS che le autorità spagnole continuano a voler nascondere le verità legate al doping.
Manzano era compagno di squadra di Valverde alla Kelme, fortissimo team spagnolo che, stando alle sue parole, tra il 2002 e il 2004 veniva praticato "doping sistematico". "A Valverde davano le stesse cose che davano a me - ha detto Manzano in un'intervista ad As - quando eravamo nello stesso appartamento e a me davano qualcosa, con lui facevano altrettanto. E se devo andare davanti a un giudice per dichiararlo, sono pronto a farlo. Dovremo vedere se un giudice mi chiamerà".
"In Italia - dice Manzano - si fanno le cose per bene, mentre in Spagna si lasciano a metà. Qui il giudice non ha potuto confrontare il Dna, lì lo hanno fatto ed è emerso tutto".
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Joey².
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manzano for president! . -
illip.
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Nulla di più di quello che già si vociferava, per fortuna ora paiono esserci le prove. -
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Valverde domani si presenterà regolarmente a Roma
Alejandro Valverde sarà domani a Roma per rispondere davanti all'Ufficio di Procura antidoping del Coni del suo presunto coinvolgimento nello scandalo doping «Operacion Puerto». L'annuncio arriva dal suo agente, Paco Sanchez Sabater, che spiega come questa decisione sia arrivata dopo una teleconferenza a cui hanno preso
parte il suo legale spagnolo Josè Rodriguez, quello italiano Federico Cecconi e i rappresentanti del suo team, la Caisse d'Epargne. «Vuole dimostrare la sua innocenza», fa sapere Sabater. Secondo la Procura del Coni, la sacca di sangue numero 18 dell'Operacion Puerto, denominata Valv.Piti e arricchita di Epo, appartiene a Valverde e a prova di questa tesi ci sarebbero i dati raccolti dai commissari del Coni durante i test effettuati lo scorso luglio a Prato Nevoso, in occasione della 16esima tappa del Tour de France che sconfinava in Italia. Da qui la convocazione per domani alle 17 che stamane sembrava dover saltare dopo che il Tribunale Superiore di giustizia di Madrid aveva dichiarato «nullo tutto il processo di richiesta delle prove portato avanti dal Coni», e in particolar modo la richiesta di ottenere «campioni personali di sangue» del corridore spagnolo.
Nel pomeriggio era arrivata la risposta del Coni, che ritiene «non fondate le eccezioni sollevate» nel provvedimento emanato in data odierna dal Giudice Istruttore 31 di Madrid, «in quanto gli atti dell'inchiesta 'Operacion Puertò sono stati acquisiti nel pieno rispetto delle norme vigenti, anche in materia di rogatorie internazionali».
L'ufficio della Procura antidoping aveva così confermato l'audizione prevista per domani alla quale, a meno di clamorosi colpi di scena, Valverde si presenterà.
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Valverde: appena sbarcato ha ricevuto un avviso di garanzia
La trasferta italiana di Alejandro Valverde è iniziata con un avviso di garanzia: appena giunto al Foro Italiaco, infatti, il ciclista iberico e' stato subito avvicinato dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione che gli hanno notificato l'atto. La procedura ha coinvolto anche un interprete che ha spiegato i dettagli del documento a Valverde. Il ciclista sta per ora essere interrogato dal capo della Procura antidoping del Coni, Ettore Torri.
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