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Torri corregge il tiro
Sul doping uno sfogo
Il presidente del Coni Petrucci e il Segretario Generale Pagnozzi hanno incontrato il Procuratore Capo Antidoping, che ieri aveva sorpreso tutti con le sue dichiarazioni, affermando: "Se non fosse nocivo per la salute andrebbe legalizzato, tanto si dopano tutti, non credo verrà estirpato". È arrivato il chiarimento: solo uno sfogo
ROMA, 6 ottobre 2010 - Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, e il Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, hanno incontrato questa mattina il Procuratore Capo Antidoping, Ettore Torri. Nel corso dell'incontro, Torri ha spiegato che la trasposizione letterale del concetto di liberalizzazione, maturata attraverso sintesi giornalistiche, non andava interpretata come un'apertura verso una depenalizzazione del reato, ma solo come lo sfogo, espresso in modo forse paradossale, di una persona che da anni lotta contro il problema. Torri ha altresì confermato al Coni che l'impegno personale e l'opera meritoria del suo Ufficio continueranno ai massimi livelli, in collaborazione con le varie Procure della Repubblica che attualmente si occupano con importanti risultati della lotta ad un fenomeno dilagante che, come è noto, in Italia è considerato anche reato penale.
ARMONIA RITROVATA - Il Coni, nel ribadire l'autonomia degli organi di giustizia delle proprie strutture, prende atto dei chiarimenti del Procuratore Torri, ricordando i suoi indiscussi meriti nella lotta al doping, anche recentemente riconosciuti a livello internazionale, ma comprendendo nello stesso tempo quanti possano essersi ingiustamente sentiti coinvolti dal senso di alcune dichiarazioni.
gazzetta.it.