Giro di Lombardia

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    Liquigas Doimo, obiettivo Lombardia con Nibali
    Sarà l’ultimo evento della stagione, l’ultima classica dell’anno, nonché l’ultima occasione per raggiungere quota 40 vittorie e archiviare nel migliore dei modi una stagione straordinaria. Il Giro di Lombardia che si correrà sabato 16 ottobre sarà, per la Liquigas-Doimo, un appuntamento ricco di significati e ambizioni. Sul percorso che da Milano porterà a Como, nervoso e selettivo come la storica corsa lombarda vuole, la formazione verde-blu affiderà le chance di vittoria a Vincenzo Nibali, il corridore più in forma e motivato.
    «Sono in ottima condizione, sia sotto il profilo fisico che mentale – afferma il messinese -. Sabato scorso, al Giro dell’Emilia, ho sofferto la trasferta australiana e le gambe erano un po’ imballate. Ora ho recuperato appieno e non potevo chiedere di più. Sto bene, sono pronto e deciso a lottare fino all’ultimo. Una classica manca ancora nel mio palmares: sabato potrebbe essere il giorno giusto».
    Riguardo al percorso e alla concorrenza, Nibali si dimostra sereno: «E’ una corsa insidiosa che non ammette errori. Affronteremo salite che metteranno a dura prova le gambe: bisognerà ottimizzare le forze e non sprecarle. Gli avversari saranno tanti, da Gilbert a Kolobnev, da Evans a Schleck. Oltre a loro mi aspetto comunque che altri corridori diano l’anima per vincere. Questo significa che non bisogna sottovalutare nessuno».
    A supporto del capitano la Liquigas-Doimo schiererà sette uomini in grado di svolgere un prezioso lavoro lungo tutto il percorso: scalatori come Valerio Agnoli, Mauro Finetto, Ivan Santaromita e Sylwester Szmyd; passisti come Maciej Bodnar e Maciej Paterski. Un ruolo da outsider l’avrà invece Peter Sagan: non ancora al top della condizione a causa dei problemi intestinali sofferti nei giorni scorsi, sarà il battitore libero della squadra.
    «E’ una corsa che si vince solo con una condizione ottimale – spiega il diesse Alberto Volpi che guiderà la squadra dall’ammiraglia -. Gli ultimi 50 chilometri saranno i più difficili, con salite severe come il Ghisallo e Sormano, oltre ad un tratto di lungolago tutt’altro che semplice. Nibali arriva a questo appuntamento in forma e motivato: la squadra correrà per aiutarlo a vincere».

    comunicato stampa Liquigas Doimo
     
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  2. BidoneJack
     
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    Forza Tiburon!
     
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    Con il Lombardia anche la Carmiooro NGC chiude la stagione
    Il 104° Giro di Lombardia, che parte domattina da Milano in via Galvani (adiacente al nuovo Palazzo della Regione) per concludersi a Como sul lungo lago dopo 286 km, è l’ultima corsa dell’anno per gli atleti del team Carmiooro NGC. Guidati da Emanuele Sella, i ragazzi del General Manager Lorenzo di Sivlestro e del DS Roberto Miodini, si presenteranno al via per infiammare la gara.
    Se Sella aspetterà il finale di corsa, con le salite del Gisallo e la Colma di Sormano, per provare a mettersi in luce, gli altri atleti cercheranno di dar vita ad azioni da lontano. Specialista in questo ruolo è sicuramente Aristide Ratti, in fuga per 200 km già alla Milano Sanremo, al Giro di Turchia ed in numerose altre competizioni. Il lecchese sarà inoltre galvanizzato dall’essere protagonista sulle strade di casa.
    “Io spero di essere competitivo - ha affermato il vicentino Sella – anche se ci sono atleti che arrivano da gare come Vuelta e Mondiale. Voglio comunque dare il meglio di me dato che sarà la mia ultima corsa con questo team”.
    I convocati sono Emanuele Sella, Aristide Ratti, Antonio Quadranti, Sebastien Fournet Fayard, Andrea Piechele, Francesco Tizza, Enrico Peruffo e Daniele Ratto.

    tuttobiciweb.it
     
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    Inserita, nel primo post, la lista dei partecipanti.
     
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    Damiano Cunego "Ecco come si vince il Lombardia"
    Si correrà domani il Giro di Lombardia. L’ultima Classica della stagione 2010 che può vantare un albo d'oro ricco di grandissimi nomi, fra questi, Damiano Cunego. Il leader veronese della Lampre ha deciso di chiudere la stagione 2010 in anticipo ma sarà un osservatore speciale della Classica delle Foglie Morte.
    Il veronese, vincitore di ben tre Giri di Lombardia, sa come si fa a vincere anche nell'ultimo grande appuntamento dell'annata; ecco l'analisi del Principe di Cerro Veronese ai microfoni di ciclismoweb:

    Condizione: “Secondo me, esistono due possibilità per arrivare in una condizione sufficientemente buona per questa gara. Quella che apprezzo di più, è la combinazione Vuelta-Mondiale.. Gareggiare due settimane alla Vuelta ti aiuta a faticare e accumulare la resistenza per gare come il Lombardia. Devi avere la predisposizione per sopportare una distanza di 260 chilometri. Il Mondiale ti aiuta per mettere le gambe a posto. Poi è importante di mantenere il ritmo corsa. Dunque correre una volta alla settimana. In questo modo si acquisisce la brillantezza necessaria. È un trucco che ho appreso da grandi corridori come Bartoli quando ero ancora giovanissimo. Un esempio da seguire per i giovani. L’altra possibilità è quella adottata dalle piccole squadre. Gareggiare almeno una volta alla settimana e poi fare allenamento normale.”

    Percorso: “Credo che la gara finirà come gli altri anni: un gruppo ristretto con una volata. Il percorso sarà certamente più duro. Però i due punti importantissimi della gara saranno sempre gli stessi: Ghisallo e le due salite finali, il Civillo e il San Fermo. Conoscerle può essere un vantaggio ma non è fondamentale. Se sei forte, se credi nelle tue potenzialità, allora non ne hai bisogno. Un esempio? Quando ho vinto l’Amstel nel 2008, non l'avevo mai fatta questa gara. E poi alla fine...”

    Punti caldi: “Ne conto tre: il tratto di pianura dopo il Ghisallo. In questo tratto c'è sempre un pò di rilassamento e se qualcuno attacca con decisione potrebbe portare via delle fughe pericolose. È un momento davvero difficile della corsa. Durante la mia prima vittoria, sono rientrato sui primi proprio in questo punto. Altrimenti le cose erano finite. Secondo e terzo: il Civillo e il San Fermo. Su queste due salite, devi inventarti qualcosa. In ogni caso, il Civillo è la salita la più importante. Li, ho sempre fatto l’azione decisa, come nel 2008: ho colto il momento giusto, sono scattato sul Civiglio e in discessa ho fatto la differenza.”

    Sensazioni: “Quando hai un obbiettivo alla portata, fai tutto in funzione di quello. Il Lombardia mi ha sempre affascinato. Nel 2007 e nel 2008, sono arrivato in ottima condizione. Questo mi ha sempre dato una sicurezza e una tranquilità straordinarie. I giorni prima della corsa sono sempre simili, gli automatismi sono ormai collaudati: fai le stesse cose come un'abitudine. Sai che il giorno della gara, sarà tutto perfetto. Questo si traduce in una tranquillità glaciale nella mattinata della gara, avevo solo bisogno di salire in bici, pedalare e concretizzare. Sono emozioni quasi indescribili."

    Squadra: ”E' fondamentale. Durante le mie due ultime vittorie, i miei compagni sono stati eccezionali. Hanno svolto il loro ruolo alla perfezione. La giornata è lunga. Dunque è importante avere corridori che tirano per evitare di lasciare andare fughe pericolose. Una parte della squadra ti deve portare nelle posizioni giuste e aiutare a prendere il Ghisallo. Poi tocca a te...”

    Favoriti per il 2010: “Philippe Gilbert. È in condizione ottima. L’ha dimostrato al Mondiale, si è fatto vedere domenica ed ha vinto ieri, in più è il campione uscente.”

    Qualche rammarico per non poter esserci? “Quest'anno ho deciso di staccare un pò prima. L’ho fatto a malincuore. Però mi sentivo molto stanco e le energie iniziavano a mancare. Una condizione storta mi avrebbe provocato danni. Mi era già successo nel 2006. Dunque ho preferito staccare e riposarmi. Cosi ritroverò la grinta e una voglia strepitosa di ben figurare nel 2011.”

    ciclismoweb.net
     
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  6. AlexXx 94
     
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  7. f23zelk
     
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    vuoi vedere che ora che non se lo fila nessuno rivince....

    forza Phil!!
     
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    CITAZIONE (f23zelk @ 15/10/2010, 20:13)
    vuoi vedere che ora che non se lo fila nessuno rivince....

    Chi? Cunego?! :asd:
     
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  9. f23zelk
     
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    no che quello così è.
     
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  10. ManuelDevolder
     
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    :doh: Ma almeno lui sa come si fa :asd: (e non negate questo), di certo anche Gilbert sa come si fa....Kolobnev lo sa ? :huh:

    Domani è la giornata di Kolobnev :rokkeggio:

    Edited by ManuelDevolder - 15/10/2010, 21:18
     
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    Ovviamente d'accordo con Cunego sul favorito: Gilbert, c'è poco da fare. Quest'anno non avrà Evans al suo fianco, che l'anno scorso fece un lavoro della madonna. Ma cambia poco: anche in una volata ristretta resta il più veloce. Certo, in quel caso il suo rivale Pozzato o Visconti potrebbero dargli un pochino fastidio, ma in questo momento pare avere una marcia in più di tutti...
    L'unico suo vero rivale è se stesso: a volte vuole strafare, cercare il capolavoro, e butta via tutto; altre invece si mette a fare le ripicche con il Pozzato di turno. Ecco, gli avversari dovranno essere bravi a farlo eccedere in una di queste due situazioni se vorranno provare a tagliarlo fuori dai giochi...

    Possibili outsider: Scarponi (o comunque un Androni, visto che Gianni si gioca il posto nella top 17), un Cervelo (all'ultima corsa, e ultimamente sia Appo - troppo dura? - che il duo iberico Pujol-Tondo si sono spesso fatti vedere), Gallopin, Martens.
     
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    IL LOMBARDIA. Sciopero no, informazione si
    Sciopero no, informazione sì. I corridori oggi non incroceranno le ruote, e neppure ritarderanno di 5 o 10 minuti la partenza del Giro di Lombardia, ma comunicheranno comunque la loro protesta contro le incaute dichiarazioni del procuratore Ettore Torri sulla diffusione generale del doping nel ciclismo. E lo faranno prima del via attraverso volantini, adesivi e borracce. Volantini con l’elenco degli esami cui si sottopongono per diversi enti, nonché la loro disponibilità e reperibilità. Adesivi con la scritta «Io corro con il cuore», che saranno attaccati ai caschi e alle bici. E più di 2.000 borracce, al cui interno ci saranno queste informazioni. Premiato Gianni Bugno, presidente dell’Associazione corridori professionisti, che ieri ha ricevuto il Premio Vincenzo Torriani destinato a «chiama il ciclismo e lo fa vivere» (gli altri premiati erano Claudio Gregori e Mario Resca, con un riconoscimento speciale ad Alessandra De Stefano), spiega che «la protesta è giusta, perché un magistrato dovrebbe sempre avere una posizione sopra le parti, di imparzialità, senza generalizzare un fenomeno che esiste, ma che è limitato e viene combattuto dagli stessi corridori». Per Alberto Volpi, presidente dei direttori sportivi, «non sarebbe stato giusto penalizzare una grande corsa come il Lombardia, certe questioni vanno affrontate nelle sedi
    opportune». E per Luca Guercilena, vicepresidente dei direttori sportivi, «non si tratta di fare cinema, ma informazione. Perché non ce n’è mai abbastanza». Al Garante Ma l’azione avrà anche uno sbocco legale, in ambito sia sportivo che civile. Le varie associazioni (corridori, direttori sportivi, gruppi sportivi e medici) hanno infatti presentato appello al Garante del Coni perché la frase di Torri («I corridori sono tutti dopati») non sia considerata un semplice «sfogo», ma giudicata per la sua gravità. Perciò hanno richiesto un provvedimento per violazione del codice di comportamento. Quanto al caso Di Luca, Bugno aggiunge che «quando un corridore ha pagato, la pena deve finire lì. Non che ci sia, come per Riccò, un eterno purgatorio. E a pagare non devono essere i corridori, ma il sistema del doping organizzato».

    da «La Gazzetta dello Sport» del 16 ottobre 2010 a firma Marco Pastonesi

    Edited by SarriTheBest - 16/10/2010, 15:39
     
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    Mamma mia che tempaccio, corsa che può cambiare completamente: gente che ha le palle in discesa può davvero prendere il largo... :sisi:

    Situazione ai -70km:
    - Tony Gallopin (Cofidis), Gianluca Mirenda (ISD-Neri), Diego Caccia (ISD-Neri), Mauro Da Dalto (Lampre-Farnese Vini), Kjeil Carlström (Team Sky) e Michael Albasini (HTC-Columbia).
    - Gruppo a 3:40.

    Klobnev coinvolto in una caduta. Anzi, due cadute per lui.
     
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  14. ManuelDevolder
     
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    Si, Kolo coinvolto in una caduta ed è rientrato senza l'aiuto della squadra, potrebbe pagare questo sforzo. Chissà oggi la discesa del Civiglio quanti danni avrebbe fatto....
    SPOILER (click to view)
    A voi.... :ave:
     
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  15. Federer90
     
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    io e teor9 stiamo seguendo la corsa!!! ora andiamo al muro di sormano!!
     
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88 replies since 6/9/2010, 18:03   1914 views
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