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Kessiakoff³™.
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Nonostante il passaggio agli ottavi di Champions come primi del girone, la tensione tra i Blues resta alta. Il tecnico a muso duro con Anelka e Alex, ma non va meglio con Lampard e Drogba
Avranno anche vinto 3 a 0 contro il Valencia, garantendosi così il passaggio agli ottavi di Champions League come primi del girone e dando anche motivo a capitan JT di alzare un po’ il gomito alla sua festa di compleanno, svoltasi subito dopo la partita nel londinese Buddha Bar (vedere per credere le foto pubblicate dal Daily Mail che ritraggono Terry e compagni decisamente alticci), ma il Chelsea resta una polveriera pronta a esplodere, con Andre Villas-Boas a fare fuoco e fiamme contro tutti. Soprattutto Nicolas Anelka ed Alex che, dopo un durissimo confronto in allenamento con il tecnico portoghese, sono finiti nell’elenco degli indesiderati di gennaio: al francese è stato persino revocato il permesso di parcheggio all’interno di Stamford Bridge e così, in occasione della partita di Champions, l’attaccante ha dovuto parcheggiare la Mercedes per strada, con il risultato che l’ha ritrovata multata e con le ganasce (lo riporta il Mirror).
“HA FATTO A BRANDELLI UN GIOCATORE DOPO L’ALTRO” — Tornando al litigio con AVB, il racconto di quanto successo è tutto sul Sun: il fattaccio risalirebbe a dopo il filotto di sconfitte con Bayern Leverkusen e Liverpool (sia in campionato sia in Carling Cup), quando Villas-Boas ha convocato i cosiddetti “Fab Four - ovvero JT, Drogba, Lampard e Cech – per un incontro faccia-a-faccia, nel quale il tecnico ha ricordato ai senatori il loro ruolo all’interno della squadra. L’atmosfera si è subito surriscaldata e così AVB ha suggerito di rivedersi il giorno successivo a pranzo, cosa che però non è mai successa e la questione è rimasta così irrisolta, fino a quando l’allenatore ha deciso di affrontarla a modo suo, confrontandosi con tutta la squadra durante una seduta di allenamento e accusando i giocatori uno dopo l’altro. “E’ stato assolutamente incredibile vedere l’allenatore fare a brandelli i giocatori – ha raccontato una gola profonda al tabloid – come quando ha detto a Drogba: “Sei solo un pezzo del giocatore che eri la scorsa stagione” e poi passare al compagno successivo e prendersela anche con lui. Tutti erano allibiti perché non avevano mai visto una cosa del genere né, tantomeno, erano mai stati trattati in quel modo prima d’ora”.
QUI COMANDO IO — Ma la rabbia del portoghese è arrivata al culmine solo quando si è ritrovato davanti Anelka ed Alex: “Ha guardato gelido il francese e gli ha detto: ‘Non voglio più vederti nei paraggi della prima squadra, non sei più il benvenuto da nessuna parte’ – ha proseguito l’insider nel suo racconto -. Anelka è stato così bandito dagli allenamenti e d’ora in avanti si allena con le riserve. Poi AVB si è girato verso Alex dicendogli ‘lo stesso vale per te’, prima di passare oltre. A quel punto erano tutti sotto choc, perché la squadra è sempre stata molto affiatata e vedere due compagni trattati in quel modo ha fatto male, senza contare che quello che ha fatto ad Anelka e Alex può farlo a chiunque”. Insomma, se qualcuno credeva ancora che AVB fosse un mollaccione destinato a piegarsi dinnanzi ai diktat dei senatori Blues, ha dovuto cambiare idea. “Con quella reazione è come se avesse voluto dire “qui comando io” - ha concluso la fonte - e ora non ci sono più dubbi sul fatto che sia davvero così”.
LAMPARD: TENTAZIONE GALAXY — Ma Anelka ed Alex potrebbero non essere i soli a fare le valigie a gennaio (per il primo si parla di un faraonico triennale con lo Shangai Shenhua da 6 milioni di sterline l’anno, mentre il secondo piace da sempre alla Juventus), perché in partenza verrebbero dati anche Florent Malouda e Jose Bosingwa e, soprattutto, Frank Lampard e Didier Drogba: per il centrocampista sarebbe pronta un’offerta tentatrice del Galaxy (lo scrive il Daily Mail) mentre l’attaccante pretende un rinnovo biennale anziché di un solo anno, come invece propone il Chelsea, ma visto quello che di lui pensa AVB sembra davvero difficile che lo accontenteranno.
Gazzetta.it
Mito
è così che si fa, questo è quello che chiamo un allenatore coi controcazzi...
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