Il caso bici motorizzate

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    LA ISD - NERI - GIAMBENINI REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DI IVANO FANINI
    Nota stampa ufficiale del Team ISD - NERI - GIAMBENINI alle dichiarazioni di Ivano Fanini a riguardo della bicicletta usata da Giovanni Visconti al Campionato Italiano 2010.

    SAN BARONTO (PT) - A seguito delle dichiarazioni rilasciate da Ivano Fanini ad alcuni organi di stampa e pubblicati quest'oggi su ANSA.it e da altre testate giornalistiche, la ISD – NERI – GIAMBENINI emette questa nota stampa per fare chiarezza sulle infondate e diffamatorie dichiarazioni rilasciate dal team manager lucchese in merito alla presunta “bicicletta motorizzata” utilizzata dal neo Campione Italiano Giovanni Visconti nella corsa tricolore di Conegliano (TV), lo scorso 26 giugno 2010.
    Come dimostra la foto allegata, il design della bicicletta Cipollini con cui è equipaggiato il team ed utilizzata da Visconti durante la corsa tricolore non consente, per sua stessa geometria, qualsivoglia inserimento nel tubo piantone di strumenti e/o motori cilindrici. Il telaio è dotato infatti di un tubo piantone curvo, dal diametro non regolare e “rotto” in due punti per cambi di inclinazione. Tale considerazione tecnica chiarisce e smentisce già da sola le falsità delle dichiarazioni rilasciate da Ivano Fanini.
    A riguardo delle conseguenze delle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Fanini, inoltre, è da rilevare che tali affermazioni ledono contemporaneamente diversi soggetti, ovvero: il corridore Giovanni Visconti, neo Campione Italiano; La ISD – NERI – GIAMBENINI, squadra per la quale l'atleta corre; il marchio Cipollini Bikes e l'azienda produttrice delle biciclette così brandizzate, con le quali il team ISD – NERI – GIAMBENINI è equipaggiato.
    Per questo, viste le gravi e diffamatorie dichiarazioni rilasciate da Ivano Fanini, i soggetti in causa hanno già dato mandato al proprio legale di fiducia, Avv. Giuseppe Napoleone, affinchè citi nelle dovute sedi penali e civili Ivano Fanini, in modo tale da far valere i propri insindacabili diritti alla tutela del nome e dell'immagine, chiedendo inoltre il conseguente congruo risarcimento per i danni arrecati dalle dichiarazioni odierne.

    comunicato stampa ISD-Neri
     
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  2. SamuelSanchez
     
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    Si deve fare così. non se ne puo piu di certa gente.

    Edited by SarriTheBest - 18/7/2010, 04:45
     
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    La bici sarebbe stata cambiata per questioni di sponsor: quella con cui ha vinto Visconti aveva un altro tipo di ruote, con sopra appiccicati gli adesivi dello sponsor.

    Intanto Fanini prova a fare marcia indietro (anche se, fossi in lui, inizieri a contare i soldi del risarcimento): ''Mentre le indagini dirette dal luogotenente Buccola dei Nas di Torino, stanno proseguendo in diverse direzioni - ha detto Fanini - ed in attesa di sentire il presidente dell'Uci, Pat Mcquaid (pratica piu' lunga per farlo arrivare a Torino, essendo residente all'estero), a questo punto sarebbe il caso di coinvolgere la Fci. Infatti se questa ha aperto un'inchiesta forse c'e' qualcosa di vero nello scambio sospetto di bicicletta da parte di un corridore partecipante al campionato italiano a fine gara. Sembra che questo corridore sia il neo campione italiano Giovanni Visconti. Queste voci sono venute fuori dopo l’articolo pubblicato sul sito ciclismo-online.it ed intitolato “Bici a motore all’’italiano? La Fci apre un’inchiesta”. Scinto mi ha accusato di aver fatto capire che Visconti avesse usato la bici motorizzata, ma è solo un fraintendimento perché ho voluto significare soltanto che è questo il corridore sotto inchiesta ma non si può certo affermare che sia colpevole di aver barato con la bici a motore. L’importante è che vengano fatti i controlli e se i corridori risultano puliti a 360°, tanto meglio per loro perché vuol dire che vanno forte davvero.
    A questo punto spero che Guariniello inviti sia questo corridore che il presidente Di Rocco a deporre presso la sua procura perchè li' sono gia' stati raccolti molti elementi sulle bici motorizzate, in modo da fornire ciascuno il proprio contributo alla soluzione di questa indagine. Sarebbe una bella dimostrazione di collaborare con la giustizia e di dare una svolta positiva al modo di fare ciclismo attuale''. (ciclismoweb.net)
     
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  4. Vince™
     
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    Bici truccate, nessuna inchiesta federale sugli Italiani
    Nessuna inchiesta da parte della Federciclismo su presunte irregolarita' riguardanti la bicicletta di Giovanni Visconti agli ultimi campionati italiani di ciclismo. La procura federale, a seguito di numerose richieste pervenute. ''prevalentemente dai principali organi di stampa'', ha compiuto alcune verificare relative allo svolgimento dei Campionati italiani 2010. A seguito di tali verifiche, il procuratore federale Gianluca Santilli ''ha ritenuto di non dovere aprire alcuna inchiesta''.
    Dopo la vittoria di Visconti erano stati sollevati sospetti sulla regolarita' della bici del campione d'Italia. Sulla presunta presenza di bici ''truccate'' tra i professionisti il pm di Torino Raffaele Guariniello ha aperto un'inchiesta. A chiedere un interrogatorio da parte della procura torinese a Visconti era stato il patron di Amore e Vita-Conad Ivano Fanini, lo stesso che con una sua richiesta aveva fatto aprire a Guariniello l'inchiesta per frode sportiva.

    tuttobiciweb.it
     
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  5. Vince™
     
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    Bici elettriche, un pericolo da non sottovalutare
    Riceviamo questa nota da Ivano Fanini. Una riflessione importante, su uno dei tanti problemi che attanagliano il mondo del ciclismo che, come al solito, si vuol far passare come la solita zingarata di qualche buontempone. Ieri su «La Gazzetta dello Sport» è apparso un articolo a firma Claudio Ghisalberti, sulla nuova e rivoluzionaria «bici elettrica» di Davide Boifava.

    Ieri è apparso su «La Gazzetta dello Sport», un articolo per lo più propagandistico, quasi un’azione di marketing, nella quale si pubblicizza la nuova bici a motore Carrera, sponsorizzata dal patròn Davide Boifava. Ciò che fa indignare è la pubblicità che un giornale importante concede molto generosamente ad un costruttore di bici, sfruttando le furibonde polemiche scoppiate sulle bici a motore ai tempi di Cancellara alla Roubaix ed al Fiandre. Ed ironia della sorte, il tanto discusso Istvàn Varjas, indagato all’estero ed unico a sapere chi ha utilizzato le bici in gara, invece di essere invitato a vuotare il sacco, viene elogiato quale fido collaboratore della Carrera. Lo stesso Varjas, aveva detto ai microfoni della Tv svizzera della trasmissione «Falò» con Antonio Ferretti e ai giornali di tutta europa, soprattutto francesi, che alcuni suoi prototipi, gli stessi della Carrera, venivano utilizzati nel ciclismo professionistico da alcuni corridori. Più volte nelle immagini della Rai (scovate e poste su youtube dal giovane giornalista Michele Bufalino), che hanno raggiunto oltre 5 milioni di visualizzazioni e nelle immagini della Tv svizzera, si notava come proprio quelle biciclette, del quale era stato assicurato l'uso nelle gare professionistiche, fossero delle bici Carrera. Possiamo veramente permettere che venga ammesso l'uso di queste biciclette e che vengano vendute con delle dichiarazioni piene di "candore", nella quale si dice solamente che l'uso sarebbe destinato ai cicloamatori? Possiamo credere a tutto questo, quando proprio gli stessi inventori dei meccanismi in questione, che ora lavorano per l'azienda Carrera, dicevano in giro che questo macchinario era stato usato da ciclisti professionisti?
    Mi auguro che il pm Guariniello con i Nas di Torino, già titolari dell’inchiesta sulle bici a motore, possano sentire Varjas visto che ora si trova in Italia. A parte quanto fatto all’ultimo Tour con gli scanner, mi domando gli organizzatori degli altri paesi, Italia e Spagna compresi, quali misure stanno attuando per essere sicuri che le bici a motore non siano utilizzate in gare ufficiali? E non mi riferisco solo ai professionisti ma soprattutto nelle categorie donne e dilettantistiche dove sono sempre stati scarsi i controlli antidoping e quindi figuriamoci quanta libertà di movimento avranno le bici a motore. Basti pensare che in queste categorie si vede gente che fa dei numeri che non si vedono nemmeno tra i professionisti.

    tuttobiciweb.it
     
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  6. Rozzu
     
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    Merckx, ma potrei anche aggiungere Coppi hanno sicuramente fatto uso di queste bici... :sisi:
    Scommetto che se viene fuori qualche nome, sarà sicuramente qualcuno già radiato per qualcos'altro...
     
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    CITAZIONE
    Ieri è apparso su «La Gazzetta dello Sport», un articolo per lo più propagandistico, quasi un’azione di marketing, nella quale si pubblicizza la nuova bici a motore Carrera, sponsorizzata dal patròn Davide Boifava. Ciò che fa indignare è la pubblicità che un giornale importante concede molto generosamente ad un costruttore di bici, sfruttando le furibonde polemiche scoppiate sulle bici a motore ai tempi di Cancellara alla Roubaix ed al Fiandre.e

    Cencio che dice male di straccio. :asd:
    Questo è più un post da "Dichiarazioni di Ivano Fanini" piuttosto che un articolo serio :asd:
     
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66 replies since 18/5/2010, 16:18   2070 views
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