Inchiesta doping di Mantova - Ballan può tornare a correre

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  1. Vince™
     
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    Doping, l'inchiesta di Mantova coinvolge anche Ballan e Cunego
    La Lampre nella bufera. È quanto emerge dall'inchiesta che la Procura di Mantova, guidata da Antonino Condorelli, sta portando avanti da quasi due anni. Un'indagine legata all'attività di Guido Nigrelli, 55 anni, titolare della farmacia "Maria Assunta" a Mariana Mantovana. Trapela che tra i coinvolti ci sono atleti, dirigenti, tecnici e medici della società blu-fucsia. Spiccano i nomi del team manager Giuseppe Saronni e dei direttori sportivi Maurizio Piovani e Fabrizio Bontempi. Tra i corridori, Alessandro Ballan (iridato a Varese 2008), Damiano Cunego, Francesco Gavazzi, Mauro Santambrogio e altri nove che vestono, o hanno vestito, questa maglia: Ballan e Santambrogio oggi sono alla statunitense BMC. Per loro è ipotizzata la violazione dell'articolo 9 (uso o detenzione di sostanze proibite) della legge antidoping 376/2000.
    Per i dottori Carlo Guardascione e Andrea Andreazzoli, invece, gli articoli 477 e 482 del codice penale (falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, o da privato, in certificati o autorizzazioni).

    In totale gli indagati sono 35 e non 54 come era sembrato all'inizio. A loro è stato notificato un avviso di rischiesta di proroga delle indagini preliminari. Che cosa significa? Che il pubblico ministero ha chiesto al gip, il giudice delle indagini preliminari, un ulteriore lasso di tempo (in genere sei mesi) per completare indagini, che si presentano particolarmente colmplesse. Ma se c'è una proroga, vuol dire che c'è stato anche un inizio, cioè che tempo fa queste persone sono state informate di un avvio dell'inchiesta? No, non sempre il cittadino è informato di essere al centro di un'indagine.

    Il periodo sotto la lente di ingrandimento degli investigatori va dal 1° gennaio 2008 al 31 luglio 2009, ma l'inchiesta parte da più lontano. Parte dai Carabinieri dei Nas di Brescia, che studiavano alcuni movimenti sospetti, non solo legati al ciclismo agonistico, ma anche a personaggi di altri sport, relativi in particolare al traffico di sostanze dopanti.

    Anche il dottor Nigrelli non è per la prima volta al centro dell'attenzione. Già il 1° giugno 1999 una perquisizione dei Nas nella sua farmacia, partita dalla segnalazione di un ciclista dilettante che lo indicava come fornitore di Epo, aveva prodotto risultati eclatanti. Allora vennero sequestrati flaconi di Emagel (un diluente del sangue) ma anche una carta intestata al «Servizio di Immunoematologia e trasfusionale del Presidio Ospedaliero di Mantova» (Gloria Guastalla, ai tempi moglie di Nigrelli, lavorava lì) con appunti e posologie manoscritti riportanti una serie di traattamenti dopanti con ormoni vari (Gonadotrofeen, Andriol, Synachten, Testoviron...).

    da La Gazzetta dello Sport
    a firma di Claudio Ghisalberti
     
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42 replies since 6/4/2010, 10:17   757 views
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