Inchiesta doping di Mantova - Ballan può tornare a correre

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  1. Vince™
     
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    Inchiesta doping a Mantova, 54 indagati
    E’ una notizia che potrebbe sconvolgere il ciclismo italiano, ma non solo. In un paesino della campagna lombarda, Mariana Mantovana, meno di 600 abitanti, potrebbe esserci una delle centrali del doping. Una base così importante da avere ramificazioni fino in Austria, al 10 di Ignaz Köck Strasse di Vienna. Lì c’è la sede della Humanplasma, clinica specializzata nel trattamento del sangue (soprattutto a fini dopanti).

    Kohl e la Rabobank
    Clinica diventata tristemente nota dopo la denuncia anni fa di Dick Pound, capo della Wada (l’agenzia mondiale antidoping), e di Bernhard Kohl, che dopo il terzo posto e la maglia di miglior scalatore al Tour 2008 venne trovato positivo al Cera. Kohl confessò come venivano eseguite le procedure per l’arricchimento del sangue. Di conseguenza il miglioramento delle prestazioni. Gli inquirenti austriaci sostengono che all’Humanplasma ci andavano alcuni corridori della Rabobank, tra i quali il russo Denis Menchov, maglia rosa, più fondisti e biatleti di Austria e Germania.

    Il centro
    Secondo l’inchiesta della Procura di Mantova a gestire ora il traffico è un farmacista-preparatore-allevatore-medico. Farmacista di laurea (ottenuta a Bologna); preparatore di fatto (ha lavorato spesso con le squadre di Saronni), negli ultimi anni in coppia con Stefano Gelati, allenatore tra gli altri di Alessandro Ballan, iridato 2008; allevatore di cavalli più che altro per hobby (il binomio allevatore-preparatore, quindi animale atleta, ricorre frequentemente nei casi di doping); medico.

    Diluente
    Parliamo di Guido Nigrelli, nell’ambiente ciclistico conosciuto come «Barba», farmacista a Mariana Mantovana. Nel maggio 2001 Nigrelli finisce al centro di un’inchiesta a Brescia per esercizio abusivo della professione medica. E’ accusato di somministrare Emagel, un farmaco usato per diluire il sangue, quindi per tenere basso l’ematocrito. E’ anche tra i 52 indagati dopo il blitz di Sanremo al Giro. A far scattare le indagini pare sia stata una donna vicina al Nigrelli, di nome G., impiegata all’ospedale di Mantova, che avrebbe allertato gli investigatori. A scatenarla, pare siano stati motivi passionali e una controversia economica. La settimana scorsa, subito prima di Pasqua, la Procura di Mantova avrebbe così avvisato 54 persone che su di loro sono in corso, o stanno proseguendo, delle indagini. Tra i coinvolti, ci sono corridori italiani e stranieri di primo piano, ma anche tecnici e dirigenti. I fatti riguarderebbero soprattutto 2008 e 2009. E Mariana Mantovana potrebbe essere collegata a Vienna da un invisibile filo rosso sangue.

    da «La Gazzetta dello Sport» del 6 aprile 2010
    a firma Claudio Ghisalberti
     
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42 replies since 6/4/2010, 10:17   757 views
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