E' UFFICIALE. Paolo Bettini nuovo Ct della Nazionale

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  1. LampreFan
     
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    buona fortuna grillo, speriamo che i campionati del mondo che hai vinto da ciclista li vincerai anche da ct
     
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    In bocca al lupo..!!
     
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    Nencini "Bettini sarà un grande Ct"
    Riccardo Nencini, assessore regionale e presidente del Comitato regionale toscano di ciclismo ha commentato con grande soddisfazione la nomina di Paolo Bettini a C.T. della nazionale di ciclismo.
    "Sarà un grande commissario tecnico, così come è stato un grande campione in bici. Abituato a superare i momenti di difficoltà che la vita gli ha messo davanti saprà onorare al meglio questo incarico, e avrà lassù in cielo una stella particolare a cui guardare sempre: Franco Ballerini. Di lui – conclude Nencini – mi hanno sempre impressionato la forza d’animo, soprattutto quando le condizioni esterne negative sembrano insuperabili, e la sua essenza di campione genuino, senza fronzoli. Paolo Bettini è un vero ambasciatore della Toscana, con le sue imprese - che solo pochi grandi di questo sport hanno realizzato -, ha proiettato la nostra regione oltre i suoi confini, ai vertici del ciclismo nazionale ed internazionale. Auguri, “Grillo”, siamo tutti con te “.

    ciclismoweb.net
     
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  4. illip
     
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    In bocca al lupo paolone :sisi:
     
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    Bettini, tra scettici e polemici, CT senza essere DS
    Alla la notizia che Paolo Bettni sarà il futuro CT l’opinione degli appassionati è già spaccata. C’è chi è contento di questa scelta, chi invece è assolutamente contrario, tutto rientra nelle logica delle cose ed è assolutamente normale, soprattutto per una nazionale importante come quella italiana, e con la pesantissima eredità di Franco Ballerini.
    Ciò che ci lascia più perplessi sono le motivazioni degli scettici, che accusano Bettini di avere smesso di correre in maniera troppo improvvisa, tanto da fare pensare a un motivo poco pulito. Effettivamente Bettini ha smesso improvvisamente, proprio il giorno dopo che si era sparsa la voce che un grosso campione era risultato positivo, ma crediamo sia troppo poco per infangare o tentare di farlo l’immagine di un corridore come Paolo Bettini. Chi ha il sospetto se lo tenga, visto che l’unico dato di fatto è che Bettini non è mai stato coinvolto in problematiche legate al doping.
    Un’altra cosa che viene imputata a Bettini è il cattivo rapporto con il fisco, è infatti accusato di avere evaso le tasse per oltre 11 milioni. Oltre al fatto che tale accusa dev’essere provata (Cipollini, protagonista di un caso analogo, pochi giorni fa è stato assolto), cosa c’entra questo con il Ciclismo? Nulla.
    Questi contestatori, anziché fare battaglie etiche in un mondo che di etico ha ben poco, dovrebbero interrogarsi sulle capacità e la preparazione di Bettini o degli altri Direttori Sportivi.
    In altri sport, il Commissario Tecnico è colui che si è particolarmente distinto, nel ruolo di allenatore, non pensiamo solo al calcio, ma anche ad altri sport dove si arriva alla nazionale dopo adeguata (e vincente) esperienza in squadre di club.
    Nel ciclismo no. Paolo Bettini, totalmente inesperto nel ruolo di Diesse viene proiettato sull’ammiraglia più importante. Il messaggio che la dirocc…ata Federazione ha mandato con questa nomina è che, nel ciclismo, ci si può definire Diesse senza avere oltre che l’esperienza anche le qualifiche necessarie, infatti, consultando il Data Base federale, risulta che Paolo Bettini non abbia la qualifica di Direttore Sportivo, neanche di primo livello.
    Il vero problema che si dovrebbe sollevare dovrebbe essere proprio questo. Quale valore tecnico può avere uno sport dove chiunque privo dell’esperienza e di nozioni può diventare Commissario Tecnico ?
    A noi sarebbe piaciuto maggiormente un CT come Roberto Damiani, Giuseppe Martinelli, Alberto Volpi o Luca Guercilena. Detto questo, in bocca al lupo a Paolo Bettini per il nuovo incarico e speriamo che nel tempo si riesca anche dare un po’ di dignità anche al ruolo di Direttore Sportivo, purtroppo, sempre più marginale in questo dirocc.ato ciclismo.

    ciclismo-online.it
     
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    Non ha tutti i torti questo articolo. Si dimentica però che Bettini ha avuto un corso accelerato in ct della nazionale. Mi spiego meglio: mi pare fosse sotto gli occhi di tutti che tra il ct Ballerini e Bettini ci fosse una fortissima collaborazione. Nella scelta degli uomini sicuramente, e io son convinto pure nelle tattiche. Anche quando Bettini s'è ritirato, il Ballero decise di portarselo dietro a Mendrisio. Quindi è giusto dire che, sulla carta, ha 0 esperienza in ammiraglia, però alla fin fine un 5 anni di apprendistato se li è fatti tutti.
    Personalmente sono molto contento della scelta, per un fatto di continuità del lavoro. Vediamo se anche dal punto di vista "tecnico" Bettini ci farà contenti...
     
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    NUOVO CT. Paolo Bettini: «Parto per questa nuova avventura»
    «La nomina di Paolo Bettini a ct della nazionale di ciclismo testimonia una volta di più, dopo Alfredo Martini e Franco Ballertini, la tradizione azzurra dei grandi commissari tecnici. La sua scelta e' stata la più giusta,
    anche da un punto di vista affettivo: con Bettini il ciclismo italiano ha vissuto pagine indimenticabili con le vittorie a due mondiali e una olimpiade».
    Con queste parole il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha fatto il suo in bocca al lupo a Paolo Bettini, che oggi è stato presentato ufficialmente nella veste di nuovo commissario tecnico della nazionale azzurra dei professionisti, al posto del compianto ct Franco Ballerini, scomparso lo scorso febbraio.
    «Il ciclismo scoppia di popolarità - ha aggiunto Petrucci - e questa nomina testimonia il lavoro serio della federazione, in prima linea anche nella lotta al doping».
    Di Rocco lo presenta con «malinconia ed entusiasmo. Malinconia perchè prende il posto di una persona a noi molto cara. Ma il suo più grande problema non sarà tanto superare Ballerini bensì trovare un altro Bettini...».
    Il contratto del ct è di un anno, ma c'è già l'accordo per arrivare insieme fino a Londra 2012 a prescindere dai risultati. La Federazione ha fiducia in lui: «Bettini lo conosciamo tutti, è la scelta giusta per dare continuità al lavoro di Ballerini: era il suo regista in campo, un grande campione. Ha un ottimo rapporto con gli altri azzurri e bisogna continuare su questa strada, d'altronde lo zoccolo duro del gruppo è quello».

    Bettini conferma: «Conosco bene il gruppo perchè ho smesso da poco e so che dovrò contare tantissimo su quegli atleti che mi hanno aiutato a vincere: saranno una pedina fondamentale anche per i giovani».

    Bettini, visibilmente emozionato ha poi aggiunto: «Sono stato un grande atleta, non so se sarò anche un grande ct. Di certo ce la metterò tutta per raggiungere grandi risultati. E proseguirò nel solco tracciato da Ballerini».

    E punta dritto al primo obiettivo, il Mondiale in Australia in programma dal 29 settembre al 3 ottobre. «Non ho visto il percorso, lo ha fatto Franco ed è come se ci fossi stato», dice Bettini. «Ballerini lo ha definito un mix tra Salisburgo e Madrid. Sembra facile ma gli ultimi 700 metri salgono al 4%, non è scontato che dopo una corsa vera si arrivi a fare la volata».
    Il grande vecchio del ciclismo italiano, l'ex ct Alfredo Martini, definisce Bettini «un uomo che viene dal mare, e che da marinaio è diventato ammiraglio. Sarà un grande ammiraglio - assicura -. È voluto da tutti, non gli manca niente. Ha dimostrato da atleta di non subire mai la corsa degli altri ma di saperla sempre imporre con tranquillità ed intelligenza.
    Una cosa sola gli manca: quel Bettini che aveva Franco Ballerini...».

    «In questi mesi ho riflettuto tanto e poi ho deciso di partire per questa nuova avventura. Lavorare a stretto contatto con Ballerini per me è stato molto importante. La sua amicizia per me è stata fondamentale nel 2006, quando dopo aver vinto i Mondiali persi mio fratello Sauro: Franco mi ha insegnato ad andare avanti».

    Bettini sarà ai campionati italiani, poi al Tour de France. Tappe fondamentali per scegliere il gruppo per i Mondiali. «Il 3 ottobre dovremo presentarci organizzati e cattivi», dice proiettandosi al giorno della gara iridata. «E non dobbiamo dimenticare quanto successo a Madrid: ha vinto Boonen ma i velocisti veri non sono arrivati a giocarsi la volata. Non c'è da temere il percorso, ma da interpretarlo e sfruttarlo». Poi
    conclude: «Un altro Bettini si deve trovare, ma io ero importante anche quando perdevo...».

    Poi, dopo la presentazione alla stampa, una video-chat su Gazzetta.it con il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco. Bettini e il presidente hanno risposto alle domande di Luca Gialanella, responsabile del ciclismo de La Gazzetta dello Sport e dei lettori.

    Di Rocco si è detto molto felice del lavoro che si sta concretizzando attorno al ciclismo giovanile. «Stiamo lavorando molto e bene per i ragazzini. Cartoon’s on the Bike o Pinocchio in bicicletta sono stati due momenti di grande suggestione. Oggi la nostra Federazione può contare su un bacino di 14 mila giovanissimi, numeri importanti che ci fanno guardare con soddisfazione e fiducia al ciclismo di domani. Mi auguro che anche le autorità deputate possano creare sempre più spazi protetti per la pratica del nostro sport che fa molto bene anche alla salute».

    A Bettini i lettori hanno chiesto anche pareri su Riccardo Riccò.
    «Riccardo ha sbagliato e ha pagato: sono convinto che tornerà a recitare il ruolo che gli compete. Sabato, ad esempio, sul circuito di Conegliano sarà certamente tra i grandi favoriti, visto che il percorso è particolarmente selettivo. Per il Mondiale vedremo, certo che il percorso non credo che gli si addica molto».

    Tra le tante domande anche il messaggio di un grande come Moreno Argentin. «Sono convinto che Franco sarebbe orgoglioso di te».

    Poi alla medaglia d'oro di Atene chiedono: quale messaggio a Marcello Lippi?
    «Un grandissimo in bocca al lupo. Marcello sa di avere un grande potenziale. Forse in queste due prime partite si è un po’ distratta, ma sono sicuro che domani non sbaglierà l’appuntamento».

    Gli chiedono: che ruolo avrà Martini?
    «Il ruolo che gli compete. Non è lui ad essere nel mio staff, ma viceversa. Per me, come per Franco, Alfredo è qualcosa di preziozo».

    Gli chiedono di Vincenzo Nibali.
    «Vincenzo sta crescendo con assoluta tranquillità e soprattutto molto bene. All’ultimo Giro ha dimostrato di aver capito tutto: è stato grande e leale. Un vero uomo squadra. Un vero uomo con mentalità da Nazionale. Un corridore che sarà garanzia del futuro. Siamo solo al primo pomeriggio di lavoro, ma la nazionale non è chiusa a nessuno».

    E poi di Basso al Tour.
    «Al Giro è stato il più equilibrato e forte. Dopo il mezzo disastro a L’Aquila si è messo in gioco. Al Tour non lo so, diciamo che io avrei preso una pausa, mi sarei goduto il Giro vinto e avrei evitato di correre in Francia, anche se capisco che ha fame di riscatto. Sono curioso di vederlo all'opera».

    Ultima domanda: Paolo quanto pesi?
    «Sono diventato un personaggio di peso… - dice divertito -. Se penso a quanto pesavo alle Olimpiadi di Atene mi viene male, quindi voglio essere meno esigente e dico che sono sopra solo di 9 chili. Mica male, no?».

    tuttobiciweb.it
     
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  8. ManuelDevolder
     
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    Complimenti Paolino :sbav:
     
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    Al posto di parlare di Riccò, Nibali o Basso (o del suo peso :asd:), avrei preferito si sbilanciasse un po' sulla tattica che vorrebbe interpretare, sugli uomini da utilizzare: insomma, tra 2010, 2011 e Olimpiadi di Londra son nomi che c'azzeccano poco o nulla. Vabbè che il percorso non l'ha visionato, che i corridori vanno ancora visti, ma un'idea in mente ce l'avrà già di sicuro.

    Non capisco poi perchè non abbia firmato direttamente fino al 2012 :mmm:
     
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23 replies since 16/3/2010, 05:02   486 views
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