|
|
|
Diquigiovanni saluta il gruppo
La Diquigiovanni-Androni, umile squadra di fascia Professional, viene accolta nell’Olimpo del grande ciclismo per meriti acquisiti. Nel 2010 farà parte del Pro Tour (il circuito delle grandi classiche, di Tour, Giro e Vuelta), ma non avrà più questo nome e, se non subentreranno novità eclatanti, neppure lo stesso budget.
Dopo quattro anni nel ciclismo professionistico, gli ultimi tre da primo sponsor, la Diquigiovanni di Castelgomberto dice addio al ciclismo. L’azienda fondata da Lino Diquigiovanni e Pino Faggion va incontro ad una ristrutturazione societaria, con l’ingresso di nuovi finanziatori ed un piano di gestione che sarà inevitabilmente rivisto.
Gianni Savio, il manager della Diquigiovanni Androni (33 vittorie in questa stagione) da mesi non dorme sonni tranquilli. La dipartita di uno sponsor che ha portato la sua squadra ad un livello mai raggiunto in precedenza è una falla molto difficile da tappare.
La ricerca di un nuovo nome finora non ha dato i frutti sperati, e ora si spera che la promozione sul campo a team Pro Tour dia i suoi frutti. Le garanzie di visibilità, infatti, d’ora in avanti saranno molto superiori a quelle avute fin qui. La Diquigiovanni Androni archivia un quadriennio di grandi soddisfazioni. Non sono mancati i momenti di crisi, come nel 2007, quando il Giro d’Italia ha sbattuto la porta in faccia al team, esclusione superata l’anno dopo con l’acquisto di Simoni. Poi, lo scorso aprile, la doccia fredda di Rebellin invischiato nell’ennesimo scandalo doping. In positivo, si ricorderanno soprattutto le vittorie a raffica di Bertolini negli anni scorsi, le due vittorie di tappa al Giro d’Italia e la Tirreno-Adriatico di Scarponi, la tappa al Giro di Bertagnolli più il Laigueglia di Ginanni, successi datati 2009. (Eros Maccioni - Il Giornale di Vicenza)
ciclonews.it
|
|
