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SarriTheBest.
Facciamo un po' il borsino dei favoriti e dei possibili protagonisti. Cancellara (Svizzera) - Esce dalla Vuelta con la conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che quando si parla di cronometro il primo posto è già assegnato. Preciso come un orologio svizzero, è ormai una certezza e all'orizzonte non si vede nessuno in grado di riuscire a contrastarlo. La testa, come da lui già affermato, sarà alla prova in linea, ma questa maglia iridata gli spetta di diritto e in fondo per riprendersela non dovrà poi sudare sette camicie.
Grabsch (Germania) - Maglia iridata uscente, avrà misere possibilità di riconfermarsi. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi, si riguardi la crono di Valencia di un paio di settimane fa e si faccia due conti: 36'' in 27km da Cancellara, più di 1'' al km! Anche per il podio potrebbere essere dura, visto la sua poca simpatia per le salite. Ridimensionato.
Bosson Hagen (Norvegia) - Primo appuntamento che il norvegese non può snobbare, vista la condizione e la sua attitudine nelle prove contro il tempo. La top 5 ci può stare abbastanza tranquillamente, il podio sarebbe il massimo.
Pinotti (Italia) - L'unico rappresentante italiano è reduce da un bel Tour of Missouri, chiuso al 3° posto in classifica generale, e ha passato una buonissima estate raccogliendo diversi piazzamenti. L'obiettivo minimo: migliorare il 13° posto del 2008. Ed è facilmente raggiungibile.
Tuft (Canada) - Sul podio a sorpresa lo scorso anno, il suo 2009 invece per adesso non è di certo una stagione da ricordare negli annali. Nelle prove a cronometro alla Vuelta ha parecchio deluso, con un 28° posto ad Assen e un 32° a Valencia. La forma dunque sembrerebbe molto approssimata, e la concorrenza è decisamente più forte rispetto allo scorso anno: già piazzarsi nella top 5 sarebbe un successone.
Wiggins (Gran Bretagna) - Rinuncia alla prova in linea per cercare di battere Cancellara sul suo terreno preferito. Ci vorrebbe uno Wiggins al 120% per poterci riuscire, ma l'ex pistard ci ha già sorpreso una volta e quindi è bene aspettarsi di tutto da lui. Nelle utlime crono disputate non è andato affatto male, vincendo il campionato nazionale e piazzandosi 4° nel prologo dell'Eneco Tour. Ma anche lui nei testa a testa al Tour contro il diretto di Berna prendeva 1'' al km. Il podio sì, l'oro no. Sognatore.
Kashechkin, Vinokourov (Kazakistan) - Misere possibilità per il duo d'eccezione kazako. Il primo torna al ciclismo che conta proprio qui a Mendrisio, e quindi la sua prestazione dovrebbe essere alquanto modesta; il secondo ci sa ancora fare (7° ad Assen, 15° a Valencia nell'ultima Vuelta), ma allo stato attuale delle cose un posto tra i primi 10 sarebbe già graditissimo: son lontani i tempi di quando raccoglieva podi su podi...
Boom (Olanda), Kiryenka (Bielorussia), Zirbel (USA) - I primi due reduci da una bella Vuelta, con Kiryenka che ha disputato delle ottime cronometro; l'altro invece è stato il rivale più pericolo di Zabriskie prima al campionato nazionale e poi nella crono del Tour of Missouri. Potrebbero completare la top 10, con Boom che ha le qualità per diventare la vera sorpresa della prova iridata.
Martin (Germania) - Dopo il Tour ha staccato decisamente la spina e lo si è rivisto davvero competitivo solamente pochi giorni fa in una tappa del Giro di Gran Bretagna, in cui è finito 6°. Se il Martin di qualche mese fa poteva ambire senza grossi problemi alla top 5 (se non addirittura al podio), questo Martin è più probabile che abbia scelto di correre la crono solamente per "allenarsi" in vista della prova in linea.
Larsson (Svezia) - Stagione in chiaroscuro, anche se nella crono del Tour of Missouri s'è rivisto un piccolo lampo del Larrson che l'anno scorso conquistava l'argento olimpico.
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