Parliamo di... Basket!

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  1. Ricardinho92
     
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    Nella 2 giornata di ritorno spiccano sicuramente Virtus Bologna-Milano con i meneghini in crescita, Roma-Fortitudo che è sempre una grande classica ma soprattutto Treviso-Siena...i padroni di casa non hanno mai perso al Palaverde...staremo a vedere, Siena non mi pare in formissima, anche l'anno scorso di questo periodo arrivarono le uniche 2 sconfitte
     
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  2. kobES7
     
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    Credi che i due nuovi acquisti abbiano dato nuova linfa all'Olimpia? O l'euforia per la vittoria sull'Olimpiakos possa essere determinante per questa sfida?
     
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  3. Ricardinho92
     
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    Entrambi :asd: rimane favorita la V però mi pare stia migliorando rispetto l'inizio...
     
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  4. kobES7
     
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    l'anticipo del sabato va alla Banca Tercas Teramo che tra le mura amiche vince al supplementare contro un'agguerrita Angelico Biella
     
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  5. Ricardinho92
     
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    Siena da favola: 17 e lode, Roma alla nona in fila

    La Montepaschi allunga la sua imbattibilità vincendo 84-67 in casa di Treviso che a domiclio non aveva mai perso. La Lottomatica travolge la Fortitudo e la Virtus affonda Milano. A segno Pesaro, Rieti e Udine

    La Fortezza Bologna-Armani Jeans Milano 70-60
    di Vincenzo Di Schiavi

    La grande classica della pallacanestro italiana offre una sentenza netta. La Virtus schiaccia L'Armani Jeans con impeto e disinvoltura più di quanto dica il risultato, allentando il gas a tratti per poi ripartire di slancio con folate improvvise. Dopo l'impresa con l'Olympiacos in Eurolega, Milano presenta in campo dodici fantasmi, dalla mano di pietra e travolti soprattutto dalla classe di Boykins e la durezza di Ford. L'AJ perde tutti i duelli individuali, naufragando innanzitutto in chi deve pensare gioco: Vitali e Price su tutti. L'AJ ha questa particolarità: quando sbanda lo fa in grande stile, senza attenuanti. La continuità deve essere prima di tutto una dote mentale. La società ha fatto tutto quello che doveva e poteva fare sul mercato. La squadra è lunga e completa. Il rendimento però è ancora inadeguato. Gli otto punti filati di Boykins evidenziano subito la prima sostanziale differenza. La Virtus ha una regia sicura, Milano no. Bucchi in 5' ruota quasi tutti i suoi portatori di palla: Vitali, Price, Sangarè, ma il motore AJ rimane ingolfato. Cominciamo da qui per spiegare il +19 di Bologna dopo soli 16'. Certo la Virtus va che è una meraviglia, ma l'AJ ci mette molto del suo. Non funziona nulla: pessimo il tiro da tre (2/12 al 20'), pessima la difesa (zona compresa) e, come detto, impresentabile è la regia con quelle 11 palle perse in meno di 15'. La Virtus avanza compatta e un po' per inerzia. Langford dà spettacolo con alcuni schiaccioni, Terry lo segue. Boykins si esalta in contropiede cancellando Vitali. La superiorità è tale che la Virtus allenta un po' la presa. Boykins sparacchia troppo da tre: poco male perché Milano il canestro, da oltre l'arco, non lo vede proprio. L'unico a reagire dopo l'intervallo è Hawkins: lo statunitense manda in crisi Righetti e poi trova una tripla rompighiaccio. L'Armani torna a -9 (36-27) al 24', si potrebbe anche riaprire il discorso, ma con ben altre percentuali di tiro (31% dopo 30'). Impressionante la facilità con cui la Virtus torna a +17 alla fine della terza sirena: Ford continua a martellare in attacco, trovando anche canestri acrobatici. Boykins ha sprazzi da fenomeno. Manca ancora un periodo. Ma questa AJ non è in grado di rianimarsi.

    Bologna: Boykins 16, Ford 16, Langford 10, Righetti 10
    Milano: Katelynas 14, Price 13, Hawkins 13


    Benetton Treviso-Montepaschi Siena 67-84
    di Alberto Mariutto

    Dura due tempi la resistenza del Palaverde (finora imbattuto) all’assalto senese. Due tempi in cui i più convinti sembrano proprio i trevigiani, e l’ipotesi di un finale punto a punto non sembra così irrealistica. Ma il terzo quarto di Siena è straordinario per intensità e precisione. Uno tsunami da cui la Benetton esce a pezzi, frustrata e sconfitta. Treviso alla palla a due è davvero carica: l’impatto è uno schiaffo alla Montepaschi, che appare irretita dall’intensità difensiva imposta da Mahmuti. Non capita tante volte di vedere Stonerook sparare due passaggi di seguito in tribuna. E se Lavrinovic si prende un tecnico per proteste, è evidente che per la Mens Sana non va tutto liscio come sempre. Al 9’ sul 19-11 Roberto Rullo si permette di battere in uno contro uno McIntyre, mentre un super Wallace (4 rimbalzi offensivi nel primo quarto) costringe Lavrinovic al terzo fallo (dopo soli 4’ sul parquet). Fuori Domercant, dentro Kaukenas: Pianigiani azzecca la contromossa, e Siena rientra (25-25 al 24’). Ma non scappa: McIntyre e compagni continuano a insistere con il tiro da fuori, che non va. In difesa però i toscani cominciano a premere, e anche per la Benetton il canestro è diventato più piccolo. Inizia il secondo tempo e finisce il sogno di Treviso. Il parziale della Montepaschi arriva, puntuale e implacabile. E prende la forma delle schiacciate di Eze, che si esalta nei giochi a due con McIntyre. La Benetton non segna più, Siena sempre: da tre, in contropiede, da sotto, con una regolarità tale da stroncare sul nascere ogni tentativo di arginarla. Ogni palleggio per Treviso è una fatica, ogni passaggio un’agonia, a rimbalzo le torri venete sembrano burattini: il terzo quarto da 30-12 è l’ennesima dimostrazione di prepotenza senese, e basta a chiudere il match (47-66 al 30'). Prima o poi anche McDonald si integrerà in questa macchina da guerra perfetta: a Treviso ha giocato per i fatti suoi, ma quando comincerà a capire il toscano imparerà a fare male anche lui.

    Treviso: Nicevic 18, Wallace 13, Neal 11
    Siena: McIntyre 13, Eze 12, Kaukenas 12


    Lottomatica Roma-Gmac Bologna 87-71
    di Andrea Pugliese

    Roma sale sull’ottovolante, dimentica la batosta di giovedì con Malaga e va a caccia del suo record di vittorie (9, con Repesa a inizio 2007). Con la Gmac, del resto, c’erano tutte le motivazioni per far bene, a cominciare proprio dalla sete di rivincita dopo la serataccia di Eurolega. Eppure Bologna comincia nel modo giusto (4-12 dopo 3’40), con Fucka e Papadopoulos che sembrano comandare l’area. Ma la Gmac è squadra con tanti lunghi e pochi esterni e alla fine questo pesa. Mancinelli gira bene, ma dall’altra parte c’è il solito grande Jaaber e un Becirovic (all’intervallo 11 punti e 3 assist) che trova stimoli infiniti nel suo ruolo di ex. Così Roma rientra, passa per la prima volta al 7’15 (18-16) e a inizio del secondo quarto piazza il break (12-2). In più, la circolazione diventa fluida e i tiri ne beneficiano (59% nel primo quarto, 77% nel secondo), nonostante Bologna al rimbalzo vada meglio (18-12 dopo 20’), guadagnandosi spesso secondi tiri. Ma la differenza la fa la profondità del roster, con Roma che a metà gara ha in dote già 21 punti dalla panchina e Bologna neanche uno. Poi succede che anche Brezec comincia a essere più duro e che Jennings trova probabilmente la sua miglior serata in maglia Virtus. Ed allora Roma prende il via pian piano, guidata come sempre da Jaaber, fino al +21 (73-52) siglato al 29’ dalla tripla di Datome (ottimo anche lui). Gordon e Strawberry provano ad accorciare lo strappo, con Bologna che arriva a -14 (77-63 al 33’). Ma ormai la partita è segnata e alla fine c’è anche spazio per i primi punti in A di Giulio Casale, 17 anni.

    Roma: Becirovic 18, Jaaber 15, Jennings 14
    Bologna: Papadopoulos 14, Mancinelli 12, Fucka 11


    Solsonica Rieti-Air Avellino 79-74
    di Antonio Pitoni

    Al PalaSojourner, la serata magica di Pervis Pasco è la vittoria nella vittoria di una Solsonica che di arrendersi proprio non vuol saperne. Ma è anche la sconfitta dell'Air Avellino, decimata dalle assenze di Tusek e Cinciarini (comunque in panchina), ma anche ripetitiva nelle soluzioni offensive che si affidano troppo alla mano dei tiratori e troppo poco alle giocate in area. Proprio nella zona pitturata i lunghi di Rieti segnano il territorio, dominando a rimbalzo con Pasco (17 personali, 35 di squadra) che porta a scuola Eric Williams (zero punti e un rimbalzo in 13'45''), subito rallentato dai falli. Nella gara delle sorprese, sembra quasi che Lardo e Markovski si siano messi d'accordo. Doppia regia per l'Air con Best e Porta, risposta della Solsonica con Green e Grillo. Non sarebbe una notizia se non fosse però che nei 4'15'' in campo il giovane reatino Grillo, all'esordio stagionale in quintetto, spieghi il gioco a Travis Best (14 punti ma quasi tutti nel finale), con due recuperi e un assist da antologia. Avellino chiude comunque il primo tempo avanti (32-38) dopo aver toccato sul +9 il massimo vantaggio della partita (29-38), con Pasco a firmare il 50 per cento dei punti di squadra della Solsonica (16 in 20 minuti) nei primi due quarti. Quando anche gli esterni reatini iniziano a ingranare la rimonta della Sebastiani rimette la truppa di Lardo in corsa. Crosariol (10 rimbalzi), tra i migliori dell'Air, non fa rimpiangere Williams, Warren è limitato dai falli e quando anche Green (12 punti nell'ultimo periodo) e Thomas iniziano a martellare, Rieti chiude al fotofinish i conti.

    Rieti: Pasco 22, Green 21, Thomas 11
    Avellino: Best 14, Crosariol 13, Warren 12


    Snaidero Udine-Premiata Montegranaro 85-78
    di Marco Ballico

    La Snaidero batte Montegranaro centrando una vittoria fondamentale in prospettiva salvezza. In avvio Udine soffre Hunter, ma colpisce ripetutamente in attacco con Anderson (10 punti nel primo quarto), recupera il 9-13 del 5' e sorpassa con Romero (21-19) al 10'. Energia di Ortner e Antonutti da una parte, punti di Minard dall'altra. La chiave per lo strappo friulano è l'uscita di Forte (0/2 dal campo all'intervallo). Parziale di 13-0 a metà del secondo quarto e Snaidero a +15 (42-27) al 17'. La Premiata ricuce (46-38 al 20') ma Udine la ricaccia lontano (51-38) con una tripla di D'Ercole. Nuovo riavvicinamento ospite con Taylor, Hunter e Minard (55-52) al 27', con la Snaidero che chiude il quarto a +6 (64-58) lanciata dai canestri di Torres. Inizia l'ultimo quarto ed è subito Montegranaro: rimonta e sorpasso su un'azione da tre punti di Cavaliero (64-65) al 34'. Il finale è un confronto diretto D'Ercole (due triple)-Minard, ma le giocate chiave sono di Romero: il venezuelano ruba palla, segna e subisce fallo per il +5 (81-76) a -1'21", e poi segna ancora in penetrazione (83-78) a - 45". Finisce lì.
    Udine: Anderson 21, Torres 18, Romero 13
    Montegranaro: Minard 28, Taylor 16, Hunter 13
    Scavolini Pesaro-Carife Ferrara 91-86
    di Camilla Cataldo
    Niente poker per Ferrara. La striscia di vittorie della squadra di Valli si ferma a tre, la Scavolini si sblocca e centra la prima vittoria del 2009, mettendosi alle spalle un periodo nero. Pesaro ritrova Van Rossom dopo due mesi e mezzo e Sacripanti lo inserisce al 9’, quando Stanic si macchia della seconda penalità. La Vuelle prova il pressing a tutto campo e spinge da subito in attacco: 18-6 al 5’ con il duo Hicks-Hurd a menar le danze. Contro-parziale degli ospiti, che si portano in parità a quota 20 al 9’ con le conclusioni degli esterni. Jamison è un enigma per la difesa pesarese, ma Hicks e Akindele ritrovano la vena: 42-34 al 16’. Si va avanti a strappi, con percentuali altissime dai 6,25 (50% Pesaro, 56% Ferrara a metà gara; al 40’ percentuali simmetricamente ribaltate). Equilibrio totale: 51-54 al 24’ che diventa 59-54 in 2’. Al 28’ si ferma Collins, che esce tenendosi la coscia ma poi rientra. Allan Ray è sempre più intenso, però i locali continuano a condurre: 72-64 al 32’. Ancora Hicks, è tutto suo il 79-71 a 4’40” dalla fine. E’ gara all’ultimo sangue, ma Pesaro grazie anche alla sua panchina trova il modo di mantenersi avanti (83-74). Ferrara torna a meno 3 (89-86), Myers la ricaccia indietro.

    Pesaro: Hicks 25, Myers 16, Akindele 14
    Ferrara: Jamison 23, Collins 18, Ray 18



    Ormai Siena non fa più testo...ottime le due Virtus e importanti vittorie in zona salvezza per Rieti e Udine. In classifica dietro Siena Lottomatica, Teramo a -2 e Bologna a -4...
     
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  6. Ricardinho92
     
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    Nel posticipo Cantù strapazza Caserta e raggiunge Air e Benetton in classifica
     
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  7. kobES7
     
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    Classifica:
    1. Montepaschi SI 34 17 0
    2. Lottomatica RM 24 12 5
    3. Bancatercas TE 22 11 6
    4. La Fortezza BO 20 10 7
    5. Benetton TV 18 9 8
    6. Air AV 18 9 8
    7. NGC Cantù 18 9 8
    8. Premiata Monte. 16 8 9
    9. Armani J. MI 16 8 9
    10. Angelico BI 14 7 10
    11. Scavolini PS 14 7 10
    12. Eldo CE 12 6 11
    13. GMAC BO 12 6 11
    14. Carife FE 12 6 11
    15. Solsonica RI 10 6 11
    16. Snaidero UD 10 5 12
    Rieti pen: -2
     
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  8. Ricardinho92
     
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    Colpo Virtus a Udine, Treviso ok con Ferrara

    Negli anticipi della terza giornata di ritorno La Fortezza passa in casa della Snaidero 93-86. Decisivo Boykins con 32 punti. Bene anche la Benetton che s'impone 71-68. Tra i biancoverdi grande prova di Wallace, autore di 19 punti con 11 rimbalzi

    Benetton Treviso-Carife Ferrara 71-68
    di Alberto Mariutto

    Soffre tantissimo la Benetton per avere la meglio su Ferrara, che si conferma in un ottimo momento e va vicinissima al colpaccio al Palaverde. Merito di coach Valli, capace di azzeccare la zona che per trenta minuti ha bloccato l'attacco trevigiano; alla fine però l'ha spuntata la maggiore precisione ai liberi dei veneti. La grande novità nei quintetti iniziali è DaShaun Wood: Mahmuti decide che è arrivato il suo momento e lascia in borghese Dixon. Dopo lo smarrimento iniziale (4-0 di Ferrara) l'ex-Cantù trova subito il ritmo: l'intesa con Wallace è ottima (per il lungo 5 falli subiti e 12 punti nei primi 10'), e anche Neal trova gli spazi per punire dalla lunga. Il parziale di 19-6 costringe coach Valli al time-out. Il gioco della Carife è bloccato e si affida alle iniziative dei singoli (Ray e Collins), senza grande fortuna: 7/20 dal campo nel primo quarto. Nel secondo le cose girano completamente: la zona 3-2 di Ferrara va indigesta alla Benetton, che non riesce più a entrare in area e da tre non ne mette una (1/8 nel secondo quarto). Dall'altra parte del campo né Renzi né Rancik contengono la potenza fisica di Jamison. Il contro-break è di 11-2 e la gara è riaperta: 39-36 al 20'. Nel secondo tempo la musica non cambia: l'allungo di Treviso con i canestri di Rancik è illusorio. La Carife rientra subito, trascinata dallo strapotere in area di Jamison (22 punti e 14 rimbalzi per l'americano). Si va avanti così fino alla fine, con pochissimo spettacolo e medie bassissime. Il break di Treviso con Nicevic sembra decisivo: 67-59, a un minuto del termine. Ma Ferrara riapre tutto con un 7-0 micidiale: 67-66, il fallo sistematico fa tremare il Palaverde. Non trema la mano di Soragna: 4/4 e due punti in cassaforte.

    Treviso: Wallace 19, Rancik 12, Soragna 11
    Ferrara: Jamison 22, Ray 15, Ebi 11


    Snaidero Udine-La Fortezza Bologna 86-93
    di Marco Ballico

    Sull'asse Boykins-Ford (49 punti in due, il play gioca un ultimo quarto memorabile), La Fortezza vince al Carnera. Avvio in totale equilibrio con 9 cambi di vantaggio nel primo quarto. Partono bene Giovannoni e Ford da una parte e c'è un D'Ercole ancora positivo dall'altra, soprattutto in difesa su Boykins. La Fortezza tira meglio (57% contro il 29% dal campo al 10') ma non riesce a spaccare la partita. Bologna allunga decisamente solo quando, per un attimo, inizia a funzionare il tiro da 3 (0/4 alla fine del primo quarto, 2/11 all'intervallo: due triple, una di Boykins, l'altra di Righetti e gli ospiti vanno al +7 (25-32) al 17', tiro più fallo di Terry ed è il +10 (27-37). La Snaidero ha qualcosa solo da Torres, corre male e tira peggio ma, quando si risveglia Anderson, ricuce: controparziale di 9-2 e si va alla pausa sul 36-39. La rimonta Snaidero prosegue: tripla di D'Ercole per il pareggio, 4 punti in fila di Romero per il vantaggio (43-41), sospensione in allontanamento di Anderson per il +3 (47-44). La risposta di Bologna è affidata a Langdon e c'è un nuovo controsorpasso (47-50). Molti errori e si continua sull'altalena. Antonutti da tre punti dà il vantaggio alla Snaidero (52-51), ma il finale di quarto è tutto di Vukcevic e La Fortezza è a +3 (55-58) al 30'. La volata è un lungo uno contro uno Boykins-Forte. Il play tascabile si inventa 10' spaziali: 25 punti con tre triple e 12 liberi senza errori, giù il cappello. Non possono bastare i 18 punti di Forte e Bologna scappa via con i due punti.

    gazzetta.it
     
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  9. Ricardinho92
     
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    Gmac Bologna-Premiata Montegranaro 74-73
    di Andrea Tosi

    Finisce tra le polemiche il match di mezzogiorno: sul +1 Bologna Montegranaro con 1"17 da giocare va al tiro e sbaglia da metà campo con Vasiliadis; il cronometro lascia 13 centesimi, ma gli arbitri indicano che l'azione non è valida e va ripetuta dopo un time-out. Si ripete senza cronometro in azione: rimette Garris, palla a Minard che in meno di un secondo tira da tre e segna. Gli arbitri annullano e Bologna vince tra lo stupore dei marchigiani che annunciano ricorso contro l'omologazione della gara perché gli arbitri hanno concesso 13 centesimi e non 1"17 per l'ultima azione.
    Così è la freddezza del più giovane in campo, Kieron Achara, matricola nigeriana con avi scozzesi, ad avere segnato il canestro che una partita brutta, sporca e fisicamente tostissima nella quale recitano da protagonisti solo pochi giocatori veri mentre tanti sono comparse spesso inutili se non dannose. Tutto solo sulla linea del tiro libero, Achara non ha tempo per pensare alla pesantezza di quel tiro, riceve uno scarico complicato da Huertas e infila un tiro morbido che scuote a malapena la reticella. Così la Fortitudo evita un ko che sarebbe stato terribile in funzione della sua classifica deficitaria mentre la Premiata deve battersi il petto per vere sciupato un +3 a -23" dalla fine: due liberi di Huertas portano la squadra di casa sul -1 poi il fallo sistematico su Garris, ex col dente avvelenato fino a quel punto, va a buon fine perchè il playmaker ospite fallisce entrambi i personali. E’ il preludio al rocambolesco finale.
    Le due squadre mostrano i loro problemi pur giocando una gara combattuta e intensa. Nessuna riesce a prendere in mano l’inerzia del match. Bologna vola sul 28-19 grazie a Gordon, ma poi nel terzo quarto deve fare i conti col risveglio di Garris che infila 14 punti e spinge avanti Montegranaro. Nel finale punto a punto, Mancinelli lotta da solo contro il trio Hunter-Minard-Garris, così la GMac sembra soccombere ma dal nulla sbuca Achara che firma l’epilogo vincente. Per Pancotto è il terzo successo sulla panca bolognese, invece il collega Finelli (adesso sotto pressione) deve incassare il sesto ko nelle ultime sette uscite.

    Bologna: Mancinelli 19, Strawberry 14, Gordon 12
    Montegranaro: Garris 22, Hunter 21, Minard 21


    Montepaschi Siena-Tercas Teramo 99-80
    di Marco Naldini

    Romain Sato è una furia. Cattura, da solo, la metà (14, il suo massimo nelle tre stagioni giocate a Siena) dei rimbalzi della Banca Tercas (28, complessivamente). Vi aggiunge 21 punti realizzati, per una prestigiosa doppia-doppia. Teramo esce per prima (2-5) dai blocchi di partenza, con Jaycee Carroll e David Moss. Il Monte, invece, si muove con il suo re. Al centro dello schieramento c’è Benjamin Eze, che fattura (9 punti) il 50% della produzione dei toscani al 7’31’’ (18-12). La capolista, però, fatica, più di altre volte, a fare il vuoto. Carroll e Moss intercettano, con la zone-press, due rimesse consecutive (dal fondo) dei padroni di casa, e operano, al 13’54’’, il sorpasso (29-30). Ancora Carroll infila il trepunti del 29-33. A ricucire lo svantaggio, e a chiudere il sipario della prima metà, è Rimantas Kaukenas. Il lituano firma gli ultimi dieci punti dei tricolori, che si riappropriano del comando delle operazioni (50-41), in apertura di ripresa, con Stonerook e Sato. Teramo vacilla e si aggrappa a David Moss. L’ala statunitense approfitta di una sbavatura di Eze, ancora in fase di apertura (dopo un rimbalzo difensivo), per rubare palla, e tenere il contatto (50-46 al 22’35’’), con canestro e fallo del naturalizzato. Con 22 punti (segnati in meno di 25 minuti) tiene in vita gli ospiti (57-51), prima di compiere il terzo fallo ed essere richiamato in panchina da coach Capobianco. Ne approfitta Rimantas Kaukenas per impostare la fuga, con il trepunti del 66-55 al 27’16’’. Mc Donald lo imita, ma da molta più distanza, con il tiro sulla sirena del 3° intermedio. Mc Intyre chiude definitivamente i conti con due triple consecutive, (82-61) al 31’58’’. Il massimo vantaggio (90-61) porta la firma proprio dell’Mvp, Romain Sato.

    Siena: Kaukenas 22, Sato 21, Eze 14
    Teramo: Moss 22, Carroll 19, Amoroso 12


    Lottomatica Roma-Angelico Biella 78-72
    di Andrea Pugliese

    Roma centra la sua nona vittoria, l’allievo (Gentile) eguaglia il maestro (Repesa) ed entra nella storia della Virtus, eguagliando il record del tecnico croato (fatto ad inizio del 2007). Ma non è stato facile, perché le fatiche di Eurolega si sono fatte sentire, soprattutto all’inizio. E così, dopo 7’ giocati testa a testa (16-17), Biella ha chiuso il primo quarto sopra di 6. La differenza l’hanno fatta le percentuali di tiro (25% da 3 per Roma contro il 60% dell’Angelico) e un buon Garri, l’ex di turno con Aradori. Poi Jaaber ha deciso di cambiare ritmo alla partita, assistito da un De La Fuente deluxe. Dall’altra parte, invece, Biella perde qualità al tiro (25%, con 0/7 da 3). Così la Lottomatica è passata al 12’ (25-24), è tornata sotto (25-30) e poi ha chiuso all’intervallo sopra di 4 (40-36), nonostante l’atletismo di Brunner (9 punti e 6 rimbalzi nei primi 20’). Poi, nel terzo quarto Jennings decide di lasciar da parte timori e paure e comincia a giocare con maggiore personalità. E così per lui arrivano punti (13), recuperi (10, ma anche 6 perse) e anche qualche numero di alta classe. E’ l’arma che al 32’ porta Roma fino al +12 (70-58), anche perché Roma nel terzo periodo diventa di colpo precisa (71%, contro il 48% finale), ma rischia di rovinare tutto nel finale, quando Biella si porta a -4 (76-72) a 30’ dalla fine. Ma ci pensa ancora De La Fuente a congelare i due liberi decisivi e a regalare a Roma la vittoria del record.

    Roma: Jaaber 17, Jennings 13, De La Fuente 12
    Biella: Brunner 17, Gist 13, Jerebko 10


    Scavolini Pesaro-Solsonica Rieti 86-65
    di Camilla Cataldo

    Rinascita completata. La Scavolini non dà mai scampo alla Solsonica, ne nasce una partita senza storia che dura meno di un quarto. E i tifosi ospiti se ne vanno abbondantemente prima del gong. L’8-2 è tutto di Hicks, 26-15 all’8’, 33-19 con il panamense che prosegue la sua partita perfetta dalla distanza dopo le percentuali dall’arco tenute una settimana fa contro Ferrara. Il vantaggio si dilata: 37-21 al 12’, con la Solsonica, che ha preoccupanti black out in attacco. Le palle perse nel secondo periodo impediscono a Pesaro di volare ulteriormente, ma è solo una questione di minuti. Rieti non trova sbocchi in attacco e al tiro (da 15/23) Pesaro è decisamente più precisa: 47-27 al 19’. La ripresa è pura accademia, i biancorossi vanno anche sull’80 a 53, lasciando le briciole ad una Rieti bruttissima da vedere. Entrano anche gli ultimi panchinari in casa Scavolini, in una serata che allontana ulteriormente Pesaro dalle zone pericolose.

    Pesaro: Hicks 22, Stanic e Myers 13
    Rieti: Sklavos 21, Thomas 12, Pasco 9


    Armani Jeans Milano-Eldo Caserta 81-51
    di Luca Chiabotti

    L’Armani Jeans, senza Thomas e Rocca (oltre a Mordente), rispolvera Pape Sow nel turnover americano, si arrangia con gli esterni che sono contati giocando anche con tre registi, stende 81-51 e travolge anche a rimbalzo la Eldo Caserta, al 4° k.o. consecutivo (il 6° nelle ultime 7 gare) ma, peggio, alla terza trasferta finita con scarti vicino a 30 punti. Price, Hawkins e Hall battono gli avversari diretti Jenkins, Foster e Slay 42-14 (35-7 alla fine del 3° quarto quando la gara n’é già andata), a rimbalzo finisce 48-22 (19 rimbalzi dell’AJ sono offensivi) e adesso la cosa più importante per Caserta, dove si salvano solo Diaz e Michelori, è capire cosa c’è dietro al cattivo atteggiamento degli americani. Tra le due squadre che tirano peggio del campionato lo spettacolo è quello che è. Milano può chiudere la partita nel 1° tempo, quando prende 22 rimbalzi, di cui 10 offensivi, quanti sono il totale dell’Eldo. Eppure il vantaggio AJ viene costruito più sulle amnesie difensive e sotto canestro di Slay e la tenerezza di Foster che su un attacco che si accende davvero solo nel secondo quarto, quando Hawkins realizza 8 punti arrivando a 14 all’intervallo. Il grande merito della difesa milanese è spegnere Guillermo Diaz che inizia forte (8 punti nei primi 10’) poi sparisce. Il primo vero strappo arriva con due triple (Vitali, Price), 30-20, mentre la Eldo, che in attacco è più equilibrata e va a colpire spesso l’Armani in area, ha un misero 3/10 ai liberi, messo un po’ a posto prima dell’intervallo, quando però Hawkins abusa di Foster. Nella ripresa, Frates è costretto a cambiare Slay dopo 1’50" per manifesto disinteresse a rimbalzo: Caserta prende il primo dopo quasi 5’ mentre Sow e Hall le mangiano in testa. La Eldo chiude il terzo quarto con 6 punti, 2/14 al tiro (0/7 da tre). L’ultima pioggia di triple (Hall, Price, Katelynas in sequenza) arriva il 58-35. Fine.

    Milano: Hawkins 24, Katelynas 13, Hall e Sow 12
    Caserta: Diaz 16, Michelori 9, Slay 7


    Air Avellino-Ngc Cantù 61-65
    di Massimo Roca

    Dalmonte sfata il tabù Avellino surclassando sul piano del ritmo e dell’organizzazione di gioco gli indimenticati ex. Le percentuali basse al tiro che, in altre circostanze erano state fatali ai brianzoli, sono sufficienti per aver ragione di un’Air con poche idee, spuntata in attacco e con il fiato corto nel rovente finale. L’avvio è all’insegna del corri e tira con scarsi risultati su entrambi i fronti. Best e Gaines tentano, senza successo, di accendere la miccia ai rispettivi attacchi (12-14 al 10’). La manovra in velocità degli uomini di Dalmonte riesce a bypassare il peso della difesa biancoverde: Berti esce caldo dalla panca ed infila la tripla del +6 (14-20 al 13’). Una fiammata di Best e Warren sembra ribaltare nuovamente l’inerzia della gara che in realtà ristagna su un sostanziale equilibrio sino all’intervallo lungo (31-30). Il quintetto "piccolo" di Markovski non scalfisce il collaudato sistema della Ngc: Avellino tira a salve dalla distanza (5/28 alla fine) mentre l’ex Toure infila nove punti consecutivi (36-39 al 25’). Cantù evita accuratamente e con successo la difesa schierata dell’Air. Le triple di Radulovic e le incursioni di Warren tengono a galla gli irpini (48-47 al 30’), ma i padroni di casa devono ben presto fare i conti con il finale in crescendo di Toure ed il pragmatismo canturino, decisivo nell’ultimo giro di lancette (61-65 al 40’).

    Avellino: Warren 22, Best 15, Williams 7
    Ngc: Toure 20, Gaines 11, Pinkney 10

    gazzetta.it
    Il caso Bologna è scandaloso...ma come si fa?? Ha ragionissima la Premiata ha fare ricorso, partita bellissima e importante...ritmi da playoff!! Caserta in piena crisi e Frates rischia l'esonero, importante vittoria per la NGC Cantù che espugna il PaladelMauro e diventa sempre più la mina vagante di questa serie A
     
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  10. kobES7
     
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    Tercas Teramo-Lottomatica Roma 86-77
    dal nostro inviato Andrea Tosi
    Prosegue la magnifica cavalcata della Tercas che nel catino ribollente di tifo e passione del suo palazzetto supera di slancio la Lottomatica spezzandone la serie positiva in campionato conclusa a nove vittorie di fila. È David Moss, aletta di talento e quantità, a negare il dieci in pagella al coach Gentile e alla sua Roma che si illude troppo presto, dopo un ottimo primo quarto, di potere imporre la propria legge. Sotto anche di nove punti (20-29), Teramo inizia la sua rimonta già nel secondo quarto con le prove tecniche di sorpasso trasmesse da capitan Lulli, il primo a reagire al break esterno ricucendo con due veroniche il passivo dei suoi. Roma si specchia nel suo gioco, Teramo sale 34-31 poi gli ospiti riprendono il comando delle operazioni sotto la spinta di Jaaber e un passaggio di Datome, alla pausa la Lottomatica conduce 43-45. Al ritorno in campo la squadra di casa alza l'intensità difensiva e mette nelle mani di Moss i palloni più importanti. Il ragazzo prodotto dell’Indiana non tradisce tramutando in punti gli scarichi dei compagni. Grazie ai suoi numeri Teramo dà la spallata decisiva al match producendo un parziale di 14-0 mentre Roma abusa ciecamente e stoltamente del tiro da tre senza costrutto (0/6). Nell’ultimo quarto Moss e i gregari Lulli (10 punti) e Jaacks (6) toccano il +12 (72-60), la Tercas non ha bisogno dei canestri dei suoi dioscuri Poeta e Amoroso per prendere il largo. Roma ci prova ma un tecnico alla panchina brucia le ultime speranze di Gentile.
    Teramo: Moss 20, Amoroso 14, Poeta 11.
    Roma: Jaaber 21, Brezec 13, Datome 9
    Premiata Montegranaro-Armani Jeans Milano 82-81 d.t.s.
    di Uberto Frenquellucci
    La Premiata torna alla vittoria, grazie allla grinta, al cuore e la determinazione, per dimenticare l'incidente di Bologna. Milano prova a scappare (3-9, bene Hawkins e Sow). Finelli alza il quintetto (dentro Chiaramello) e ben presto è parità (9-9). La Premiata è aggressiva, l’Armani tergiversa ma rimane in partita (16-16), prima che Vasileiadis infili un 3-6 dalla distanza (con 4 rimbalzi), infiammando il PalaSavelli e firmando il primo tentativo di allungo locale (25-18). Mordente prova a ricucire, poi commette un antisportivo, proprio mentre Montegranaro ingrana la quarta e, complice l’imprecisione ospite (8/17 da 2 e addirittura 1/11 da 3) vola a +18 (38-20), e prima che il solito Mordente riduca le distanze (38-22 alla pausa lunga). Ripresa e Bucchi prova la doppia regia (Price più uno dei tanti ex, Vitali). Hawkins martella, Milano esce dal black-out e rosicchia 10 punti in poco più di 5’ (48-40). Il quarto fallo di Minard, costringe Finelli a utilizzarlo a sprazzi, ricorrendo anche a un Cavaliero non in perfetta forma. Milano, intanto, torna a far fiamme. Ricetta semplice: difesa impenetrabile (Hall e Beard concedono veramente poco) e palla a Hawkins (che nel solo terzo parziale firma 18 punti) e il solco è quasi colmato (50-49). Il sorpasso è firmato dall'applaudito ex Vitali (52-53) a 39” dalla fine del terzo parziale. I liberi di Garris e Cavaliero riportano Montegranaro avanti (55-53), ma Milano, in questo parziale, ha recuperato ben 16 punti. Cavaliero fa (tripla) e disfa, Finelli rimette Minard, Mordente firma l’aggancio (61-61 dopo 5’33”), Price il sorpasso e Taylor la nuova parità (66-66). Quando Hunter segna il 69-68 (d 1’54” dalla sirena) e Hall commette fallo in attacco, in casa Sutor si inizia a credere al miracolo. La tripla di Minard avvicina all’impresa, ma una banale palla persa di Garris rimette tutto in discussione a meno di 7” dalla sirena (74-72). Implacabile, Hawkins firma il pari, mentre nessun locale commette fallo : 74-74. E’ overtime. Equilibratissimo, sino alle due triple consecutive di Minard. Milano ringhia e resta in scia (bene Mordente, Hall e il solito Hawkins) : 82-81 a 3” dalla sirena e palla in mano all’Armani Jeans. Vitali sbaglia il tiro della vita: la Premiata torna alla vittoria.
    Montegranaro: Minard 24, Vasileiadis 15, Taylor 13
    Milano: Hawkins 35, Hall 13, Sow 10
    Carife Ferrara-Montepaschi Siena 75-103
    di Gianluca Orefice
    A.A.A. Cercasi antagonista, credibile, per Siena. Prosegue la marcia perfetta dei senesi che risolvono la pratica Carife, onesta e battagliera sparring partner di giornata. Nel primo quarto va in scena, per Ferrara, il presente (Collins) contro il passato (McIntyre). I due playmaker statunitensi iniziano una sfida a suon di canestri: 10 punti per il primo, 13 per il secondo. Peccato per i locali, che l’ex Mcintyre abbia un’armata alle spalle: i toscani quindi mettono, fin dai primi secondi della serata, la testa avanti e al 10’ è 23-31. Dei campioni d’Italia è impressionante la facilità di circolazione di palla, quindi crearsi spesso tiri facili e, conseguenza finale, andare a canestro indistintamente, con continuità, da fuori o dentro l’area. Ebi, tre falli nei primi 4’ di gioco è fuori dalla contesa, mentre con un pioggia di triple (5) nel secondo quarto, il Montepaschi allunga definitivamente: 36-53, +17 al 17’52”, nonostante Collins mattatore e unico dei ferraresi a tenere testa agli ospiti (20 punti a metà gara). Nel terzo quarto, dopo una prima fase di sonno apparente (Ferrara a -10 al 23’40”), i verdi mettono in ghiaccio l’incontro (54-74, 25’39”) e controllando nei restanti minuti (massimo vantaggio, +28 al 35’05”). Un dato su tutti per Siena: 17/28 (61%) di squadra da 3, con Domercant sugli scudi (7/10). A Ferrara resta, con 3500 spettatori per 38.859 euro d’incasso, il record assoluto di spettatori e incasso della sua storia.
    Ferrara: Collins 18, Ray 16, Jamison 11
    Siena: Domercant 25, McIntyre 23, Sato 21
    Angelico Biella-Air Avellino 81-78
    di Gabriele Pinna
    L'Angelico torna a correre verso la salvezza sudando parecchio per imporsi sull'Air, salita in Piemonte per rispondere alle critiche di Markovski. In un finale thrilling, giocato punto a punto con Biella a respingere il ritorno irpino, sono i padroni di casa a incassare due punti preziosi dopo due ko esterni, oltre al 2-0 negli scontri diretti. Pesa sul risultato in casa Air la doppia espulsione per proteste di Warren e Best a fine terzo quarto. La partita ha offerto grande intensità. Da entrambe le squadre, per motivi diversi, ci si aspetta una partenza decisa, ma a rispettare le attese è solo Avellino che, pur senza strafare, prende le redini del gioco, sfruttando le indecisioni biellesi. In attacco, l'Angelico non trova conforto nemmeno nel tiro da tre e l'Air scappa via sulla tripla di Tusek che segna il 10-17 dopo meno di 5'. Biella comincia a inseguire, perdendo subito per tre falli Gaines. L'Air non affonda limitandosi a gestire e Spinelli riesce a riportare sotto i biellesi fino al 36-37. Avellino risponde con due triple di Radulovic e Diener e tanto basta per chiudere ancora avanti (40-45) all'intervallo. Si riparte ed è Gist a siglare il primo vantaggio di casa (46-45), consegnando all'Angelico il pallino del gioco, con Avellino che comunque argina a il tentativo d'accelerata piemontese. Sul finire del terzo quarto, un episodio decisivo. La terna arbitrale decreta una doppia espulsione per l'Air: è diretta per le vibrate proteste di Warren per un fallo non fischiato in attacco e solo conseguente al secondo antisportivo in partita per Best. L'Air subisce il contraccolpo e un'Angelico trascinata da un ottimo momento di Aradori arriva a condurre di 10 sul 71-61 a 8' dalla sirena. Biella però non ha l'istinto del killer per chiudere la partita e si lascia invischiare in un finale dove Avellino ha perfino in mano il tiro del supplementare, sbagliato da Radulovic. Porta, migliore degli ospiti, così sfiora solo il colpo dell'ex, sfumato anche per il 59% irpino dalla lunetta dei liberi. Biella ringrazia i guizzi finali di Gaines e scaccia, con fatica in una serata in cui il tiro da tre non ha funzionato, la paura della terza sconfitta consecutiva, lasciando il PalaBiella con una vittoria prima di passare nel nuovo impianto da 5mila posti il prossimo 1 marzo.
    Biella: Gist 13, Gaines 12, Jerebko 12
    Avellino: Porta 16, Tusek 10, 4 giocatori con 9
    Solsonica Rieti-Gmac Bologna 75-66
    di Antonio Pitoni
    Hubalek comincia il lavoro, Prato lo porta avanti, Campbell lo porta a termine. Rieti torna alla vittoria al PalaSojourner dopo aver condotto dall'inizio alla fine contro una Fortitudo troppo Mancinelli-dipendente e imbrigliata dalle difese tattiche della Sebastiani. Il dai e vai inizia nel secondo quarto La zona 3-2 di Lardo diventa subito un problema per la Gmac. E il parziale di 8-0 a metà del primo quarto porta la firma di Jiri Hubalek: 6 punti in un minuto e mezzo che innescano la prima fuga della Solsonica avanti di sette (20-13) sulla sirena del primo periodo. L'antisportivo di Gordon aiuta la Sebastiani a controllare la situazione e il primo vero allarme per la Fortitudo suona quando Campbell firma il +10 (30-20) a metà del secondo periodo. Il time out obbligato di Pancotto, però, rimette tutto in discussione: parziale di 8-0 per una Fortitudo che trova in Mancinelli (11 punti nel primo tempo) l'uomo della rimonta. Ma è ancora Hubalek (13 punti a bersaglio all'intervallo) a ricacciare indietro la Gmac e a spedire la gara all'intervallo sul 37-31. E' la difesa di Rieti, però, a richiudere di nuovo i lucchetti all'attacco della Fortitudo, che, Mancinelli a parte, trova nelle iniziative di Gordon solo soluzioni tampone per restare incollata alla partita. Quando Prato (10 punti in 10') inizia il suo show personale, la Gmac può solo guardare la Solsonica spingersi fino al +13 (57-44) del nuovo massimo vantaggio. L'ultima porta prova a riaprirla, neanche a dirlo, ancora Mancinelli: 8 punti in avvio di ultimo quarto che riportano la Fortitudo a -4 (60-56). Poi Campbell archivia l'incontro: due triple in sequenze che regalano la vittoria alla Sebastiani e ribaltano anche la differenza canestri.
    Rieti: Prato 17, Hubalek 16, Campbell 13
    Bologna: Mancinelli 24, Gordon 15, Huertas 9
    Eldo Caserta-Benetton Treviso 77-73
    di Giuseppe Bernardo
    Si gioca in un'atmosfera surreale. Bisogna ancora smaltire le tensioni di mercoledì. "Frates vattene" lo striscione dell'Inferno Bianconero, rimasto in silenzio per l'intera gara, per protesta. A pensarci è stato il pubblico di casa, dimostratosi ancora una volta esemplare per il sostegno alla squadra. Altrettanto ottima la reazione della Eldo che domina in campo contro una Benetton discontinua e molto imprecisa, rimasta a galla solo grazie al fatturato di Wallace e del capitano Soragna. I padroni di casa sono avanti già da inizio partita, 15-11 il parziale dei primi 10'; la Benetton prova l'aggancio ma spreca diverse occasioni in attacco, specie da sotto. Grazie a un ottima circolazione di palla, i bianconeri toccano il massimo vantaggio al 22', 46-32. Treviso non ci sta, e si aggrappa alle iniziative del solito Wallace, e torna a farsi sentire negli ultimi 10', sfiorando il pareggio (-3 al 38'). Non basta: la Eldo stringe i denti negli ultimi minuti e mette il punto esclamativo a una partita comandata fin dall'inizio, interrompendo la striscia negativa di 4 partite. "Dopo un inizio soft abbiamo avuto problemi coi falli, ma ciò non toglie niente alla vittoria di Caserta" il commento di Mahmuti. Frates dopo aver esaminato le cifre del match. "Sono contento della reazione dei ragazzi in campo e del pubblico, vuol dire che rispettano il mio lavoro, c'è ancora tanto da lavorare".
    Caserta: Slay 20, Foster 13, Diaz 11, Frosini 11
    Treviso: Wallace 22, Soragna 19, Nicevic 10
    Ngc Cantu-Snaidero Udine 113-105 d.t.s
    di Pietro Terraneo
    La Ngc prolunga la propria striscia positiva soffrendo dapprima le pene dell'inferno (31-50 all'intervallo) poi centrando il terzo successo consecutivo, dopo un supplementare, contro una Snaidero incapace, nei minuti conclusivi del match, di trovare una valida alternativa offensiva all'ottimo Ortner. Il pallone di Torres finito sul ferro a 4" dalla sirena ha spento le velleità friulane di ottenere un successo esterno importantissimo nella lotta per la salvezza. Nel supplementare prima Pinkney poi il sempre presente Mazzarino, le due anime di questa squadra assieme a un incisivo Gaines, hanno portato al successo la formazione di casa. Per la Snaidero buone le prestazioni di Ortner, il migliore sul terreno di gioco e di Allen, al ri-debutto con i friulani. In ombra Forte (4 su 12 al tiro).
    Cantù: Mazzarino 26, Gaines 24, Pinkney 23, Rich 15
    Udine: Ortner 27, Antonutti 20, Allen 18
     
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  11. Ricardinho92
     
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    Peccato per oggi, un'altra occasione persa ma sono contento per i cugini reatini ;)
     
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  12. kobES7
     
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    Da domani le Final 8 di Coppa Italia, ecco l'intervista alla Gazzetta del nostro coach Nando Gentile:
    Già, ma il sorteggio non vi ha aiutato, riservandovi subito la La Fortezza, squadra di casa.
    "Vero, l’urna non ci ha dato una mano. È una squadra pericolosa, con talento. Hanno passato un brutto periodo, ma ora si sono ripresi e hanno ritrovato la fiducia di quando era arrivato Boniciolli".
    Cosa fare per vincere la sfida di domani?
    "Qui conta molto l’aspetto mentale e fisico. Dovremo essere aggressivi subito e difendere forte. E sfruttare quelle cose in cui siamo in vantaggio. Sotto canestro siamo più forti e quando giochiamo con Jaaber e Jennings insieme, abbiamo più velocità e atletismo. E poi l’esperienza di Becirovic".
    Sani, però, non sta attraversando un buon momento.
    "È vero, ma un calo è fisiologico, come per Hutson. Forse Becirovic sente anche troppo il peso delle responsabilità e questo lo rende nervoso, perché vede che in questo momento non riesce a dare quel che può".
    L’arrivo di Douglas che cosa può aggiungervi?
    "Ci allunga le rotazioni e può portarci quell’energia che un po’ ci manca in questo periodo. Ultimamente siamo stanchi. Ruben è un grandissimo tiratore e si è presentato anche in ottima forma. Ci darà punti, freschezza e difesa".
    Il problema della stanchezza non la preoccupa per domani?
    "No, perché quando arrivano appuntamenti importanti come questi, la stanchezza sparisce quasi da sola, d’incanto".
    Preoccupato per le ultime due sconfitte?
    "Abbiamo fatto molto errori, è vero, ma siamo ancora secondi in campionato. Non possiamo preoccuparci ora".
    A Teramo, però, siete crollati nel secondo tempo.
    "È vero, dal terzo quarto in poi ci sono mancate forze ed energie. E quando le gambe non vanno più, alla fine ti si offuscano anche le idee. Ma io mi sono arrabbiato per un altro motivo".
    Cioè? Ci dica.
    "Il problema secondo me non lo abbiamo avuto in attacco, perché lì abbiamo costruito anche tiri puliti, aperti. Il problema lo abbiamo avuto in difesa, dove abbiamo smesso di lottare e soffrire. E questo non mi può stare bene".
    Da qualche giorno è arrivato anche il nuovo assistente, Nenad Trajkovic.
    "Lui ha un’esperienza molto grande, in passato è stato assistente di grandi allenatori (Obradovic, Maljkovic e Ivkovic, ndr), può fare bene i lavori individuali con i giocatori. È una persona di livello".
    Questa Final Eight è destinata ad essere dominata da Siena?
    "Ma, non è detto. Quando si giocano partite da dentro o fuori, può succedere di tutto. È chiaro che Siena è la favorita numero uno, ma non è detto che vinca lei".
    E allora Roma punta a vincere?
    "Sicuramente sì. Se lo scorso anno Siena è uscita al primo turno e alla fine ha vinto Avellino, che nessuno si aspettava, non vedo perché quest’anno non potremmo provarci noi".
     
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  13. kobES7
     
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    La partita,peraltro molto chiacchierata per il caso Boniciolli, tra Virtus e Avellino finisce 65 a 64 pei virtussini...(contestazione nei confronti di Boniciolli);nell altro anticipo la Benetton vice cotro la solsonica Rieti 82 a 79
     
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  14. Ricardinho92
     
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    In campo Teramo-Cantù, alle 18:15 Biella-Montegranaro, Roma-Udine, Milano-Ferrara, Pesaro-Caserta e alle 21:00 il piatto forte Fortitudo Bologna-Siena
     
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  15. kobES7
     
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    nell'anticipo delle 12 Teramo batte Cantù 83 a 75,grazie a una grande partita di David Moss
     
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223 replies since 19/10/2008, 09:54   1732 views
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